Qualche mese fa abbiamo avuto l’opportunità di provare Lenovo S5, un device medio di gamma caratterizzato dalla presenza di una buona dotazione hardware. Durante la recensione, però, siamo stati molto critici in merito a due aspetti particolari: affidabilità e qualità fotografica. Non stupisce che nel corso di questi mesi, quindi, sia nato un certo interesse verso il suo naturale successore. Tale curiosità è stata alimentata anche dai continui rumors sulle specifiche tecniche di questo dispositivo, che hanno portato l’attenzione ad un livello ragguardevole. Lenovo S5 Pro si configura come uno smartphone diverso rispetto al suo predecessore, sotto tanti punti di vista. Sarà riuscito davvero a conquistare la nostra fiducia? Come ha reagito il sistema in questi giorni di test? Scopriamo questo, e tanto altro, all’interno della nostra recensione completa.
Recensione Lenovo S5 Pro
Unboxing
La confezione di vendita ritrae frontalmente la sagoma dello smartphone, non mostrando sul retro alcuna particolare specifica. Al suo interno troviamo:
- Lenovo S5 Pro;
- cavo USB/USB Type-C;
- alimentatore da parete con supporto alla ricarica rapida;
- spilletta per lo slot SIM;
- breve manuale d’istruzioni.
Design & Qualità
Su questo Lenovo S5 Pro troviamo una scocca realizzata completamente in metallo, mostrando una superficie satinata. Sebbene risulti leggermente troppo scivoloso si caratterizza per dimensioni molto contenute. Questo smartphone misura, infatti, 154.5 x 75.45 x 7.7 mm di spessore, offrendo un peso complessivo di soli 170 grammi. Parliamo, quindi, di un terminale maneggevole e pratico che necessiterebbe comunque di una cover aggiuntiva, per scongiurare ogni tipo di danno.
Guardando il profilo posteriore sono visibili le bande in plastica, che assicurano una migliore ricezione delle antenne. Queste componenti sono state implementate egregiamente all’interno della struttura, risultando praticamente a filo con la scocca. Quello che sporge, invece, rispetto alla superficie del device è il modulo fotografico. I due sensori sono distribuiti in verticale, uno sotto l’altro. Poco più in basso trova spazio, inoltre, il doppio flash LED. Ovviamente non manca il sensore biometrico, così come il logo Motorola.
Dando un’occhiata al lato destro, troviamo i tasti del bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento. Lungo il profilo opposto risiede, invece, il carrellino dello slot SIM e microSD. Inferiormente abbiamo, partendo da sinistra, il foro mini jack per le cuffie, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C 2.0 e lo speaker di sistema. Sul lato superiore, infine, trova spazio il secondo microfono per la riduzione del rumore ambientale.
Display
Avrete sicuramente notato che questo smartphone propone un design completamente diverso rispetto ad S5. La superficie frontale propone, infatti, un display sormontato da un ampio notch, al cui interno trovano spazio ben due fotocamere dedicate ai selfies, un LED RGB di notifica, la capsula auricolare, un sensore ad infrarossi ed i più comuni sensori di prossimità e luminosità.
Questa unità presenta un pannello LCD IPS da 6.2 pollici di diagonale, con risoluzione FHD+ (2246 x 1080 pixel), 402 PPI e rapporto in 18.7:9. Grazie ad una buona riproduzione di tutta la scala cromatica, questo display si configura come uno dei migliori in questa categoria. Gli angoli di visuale sono buoni e vi sono solo alcuni problemi legati alla matrice dello schermo. Bianchi e neri virano, infatti, già ad esigue angolazioni, mostrando comunque una discreta profondità. L’unico vero problema è rappresentato dalla scarsa oleofobicità del vetro protettivo, che soprattutto in esterna non permette di vedere bene i contenuti a schermo.
Lenovo S5 Pro ha mostrato qualche problema riguardo il sensore di luminosità, non sempre preciso e reattivo. Talvolta è necessario, infatti, impostare manualmente la luce del display, perché lo smartphone tende a rimanere su un livello un po’ troppo basso. Nonostante questo, non devo segnalare nessun problema con il touch screen, che anche in fase di scrittura non ha mai palesato particolari criticità.
Sistemi di sblocco
Principalmente il device offre due sistemi di sblocco: sensore biometrico e Face Unlock. Il primo metodo è abbastanza veloce e preciso, mantenendo sempre un’affidabilità da primo della classe. La posizione nella scocca è ottimale, riuscendo sempre a raggiungere la sua superficie in maniera automatica.
Per quanto riguarda lo sblocco con il volto è necessario fare, invece, un discorso più ampio. Lenovo ha optato per un tipo di approccio diverso rispetto al resto della concorrenza, introducendo un sensore ad infrarossi preposto a questa attività. Per mezzo di questo strumento, infatti, è possibile servirsi del face unlock anche al buio, ovviando ad un problema molto comune in questo campo. Grazie ad una tale tecnologia si garantisce una percentuale di sblocco molto più alta, pur mostrando una velocità non certo degna di un top di gamma.
Hardware & Prestazioni
Dal punto di vista tecnico, questo Lenovo S5 Pro monta un chipset Qualcomm Snapdragon 636, quindi un processore octa-core che sprigiona una frequenza di clock massima pari a 1.8 GHz. Il SoC integra anche una GPU Adreno 509, in grado di garantire buone prestazioni in fase di gaming, pur con titoli del calibro di Real Racing 3 e PUBG. Non viene restituito un frame-rate molto alto ma il gioco risulta ugualmente fruibile da ogni tipo di utente. Ad accompagnare questo comparto troviamo ben 6 GB di RAM e 64 GB di storage interno. Rinunciando alla seconda nano SIM è possibile inserire una microSD all’interno del device, arrivando a coprire una capienza massima di 256 GB.
Le prestazioni mostrate da Lenovo S5 Pro sono assolutamente buone, sebbene vi siano ancora alcuni problemi software che in futuro andranno indubbiamente risolti. Talvolta si assiste a qualche tentennamento ed indecisione che, in ogni caso, non influisce così negativamente sull’esperienza quotidiana. Nella maggior parte del tempo passato con questo smartphone ho potuto apprezzare una buona fluidità, sia nell’interfaccia che all’interno delle singole applicazioni. Facebook, Instagram, Youtube, Twitch e Netflix mostrano tempi di apertura sufficienti, sempre in linea con il tipo di prodotto considerato.
Una gran differenza è rappresentata dalla RAM, che con la sua capienza permette di mantenere in background un gran numero di app, alleggerendo il lavoro della CPU e rendendo sempre scattante l’intero sistema. Le temperature non salgono mai oltre i livelli di guardia, avvertendo un leggero tepore sulla parte posteriore, poco sopra il sensore d’impronta.
Vi ricordo che la certificazione Widevine è di tipo L3, quindi con i contenuti in streaming non avrete la possibilità di godere della massima risoluzione possibile. Su Youtube, però, questo problema non sussiste e si raggiungono tranquillamente i 1080p.
Benchmark
Software
A livello software questo dispositivo può contare sull’interfaccia proprietaria ZUI 5.0, basata su Android 8.1Oreo. Molti ricorderanno con piacere i terminali targati ZUK che per primi cominciarono a montare questa particolare ROM. Sono cambiate molte cose nel corso degli anni ma questa interfaccia continua a mantenere un buon grado di personalizzazione. Su Lenovo S5 Pro troviamo, inoltre, anche la lingua italiana ma le traduzioni non sono ancora del tutto complete. In ogni caso non sarà difficile abituarsi a questo nuovo sistema, perché in fin dei conti non stravolge così tanto l’esperienza Android.
Questo software implementa il drawer delle applicazioni, visualizzabile con un semplice swipe verso l’alto dalla schermata principale. All’interno delle impostazioni troviamo, poi, una disposizione delle voci leggermente diversa e ancor più colorata di quella originale.
Gestures & Notch
Tramite l’opzione “4D U-Touch” avrete la possibilità di disabilitare, ad esempio, la barra di navigazione a vantaggio delle gestures. La combinazione scelta da Lenovo differisce, però rispetto a quella proposta da tanti altri produttori. Uno swipe prolungato verso l’alto vi riporterà direttamente alla home mentre con uno swipe più corto, sempre verso l’alto, tornerete alla pagina precedente. Per aprire il multitasking è necessario, invece, procedere con uno swipe da uno dei due bordi laterali dello smartphone.
Non ho compreso del tutto la gestione del notch superiore, per un particolare motivo. Alcune app vanno, infatti, in contrasto con questo sistema, tagliando tutta la parte superiore della schermata. E’ il caso, ad esempio, di Instagram. Nelle impostazioni è presente, quindi, una voce che permette di abilitare questa opzione. Non approvo, però, che non sia possibile scegliere quale app abilitare e quale no, dato che non tutte soffrono dello stesso problema. Le notifiche, inoltre, vengono visualizzate correttamente sulla sinistra ma nel momento in cui la tendina delle notifiche viene tirata giù, queste spariscono.
Tutte i messaggi in entrata sono sempre stati notificati con tempestività, quindi da questo punto di vista non ho registrato nessuna criticità.
Qualità fotografica
Dual Camera posteriore
Partendo dall’applicazione proposta sullo smartphone, dobbiamo certificare una certa cura nell’interfaccia. Tutte le opzioni principali sono disponibili a vista, nella parte alta. Troviamo, quindi, il flash LED, l’autoscatto, la modalità HDR ed il tasto impostazioni. Con quest’ultimo non è possibile accedere ad un numero sufficiente di opzioni, mostrando solo alcune basilari voci. La velocità di scatto è, inoltre, abbastanza buona in tutte le condizioni.
Posteriormente troviamo una dual camera caratterizzata da una configurazione da 12 + 20 mega-pixel. Il sensore principale è un’unità Sony con apertura f/1.8 che permette di sfruttare uno zoom ottico 2x. Grazie al teleobiettivo è possibile riprendere soggetti a media distanza senza patire una particolare perdita di qualità. Soprattutto durante le ore diurne si avverte pochissima differenza rispetto ad uno scatto 1x.
In generale, però, le prestazioni offerte dal comparto sono buone, perché di giorno le foto restituiscono un buon numero di dettagli. Dal punto di vista cromatico le immagini sono povere e poco sature ma questo non inficia particolarmente la qualità complessiva dello scatto. Non sono presenti distorsioni o particolari problemi di luce, in quanto il sensore principale difficilmente sovraespone la scena davanti a sé.
Nelle condizioni più difficili, con tanta luce, è disponibile la funzione HDR, che consiglio di lasciare in automatico. Nel 90% dei casi, infatti, riconosce il momento esatto in cui attivarsi, migliorando la scena in maniera naturale. Se doveste trovarvi, però, in una situazione in cui questa opzione non è necessaria, evitate di sfruttarla. Questo perché verrebbe fuori un risultato quasi innaturale, mettendo in luce l’artifizio tecnico gestito dal software. Ricordo che quando si utilizza il teleobiettivo la modalità HDR non funziona.
Durante le ore notturne la qualità cala drasticamente. Vi è una perdita importante di dettagli e tutti i colori tendono ad impastarsi in maniera quasi eccessiva. Le luci non vengono gestite benissimo e si nota una certa sovraesposizione in loro corrispondenza. Utilizzando il teleobiettivo la situazione rimane tale.
Vi proponiamo anche qualche scatto realizzato con il doppio flash LED. Tale componente dona un colore molto caldo all’immagine ma dal punto di vista qualitativo siamo su un buon livello. Tutti i soggetti ripresi risultano a fuoco e mostrano sufficienti dettagli.
I video possono essere girati in 1080p a 30 fps o, alternativamente, in 4K a 30 fps. In questo caso è necessario fare, però, le giuste precisazioni. Ci sono grossi problemi di messa a fuoco e audio. Durante la ripresa il fuoco viene spesso perso completamente e l’audio risulta metallico, totalmente fuori dal contesto.
Dual Camera anteriore
Sulla parte frontale troviamo un doppio sensore composto da una fotocamera principale Sony IMX476 da 20 mega-pixel ed apertura f/2.2 ed una fotocamera secondaria da 8 mega-pixel.
Questo comparto, nel complesso, mi ha soddisfatto. Le foto scattate con queste due fotocamere sono di buona qualità, soprattutto di giorno. Viene rivelata, infatti, una discreta nitidezza ed un buon range cromatico. Lenovo ha sviluppato molto bene il software e tale considerazione si evince guardando qualche scatto effettuato con l’effetto bokeh. Tutto il contorno del soggetto viene ritagliato in maniera molto precisa, mostrando solo qualche piccola sbavatura.
Nelle ore notturne la qualità viene leggermente a mancare, in quanto i colori risultano più impastati ed i contorni meno precisi. Nonostante questo, però, si può rimanere ugualmente soddisfatti per la fascia di prezzo considerata.
Connettività & Audio
Ottima dotazione per quanto riguarda la connettività. Su Lenovo S5 Pro troviamo, infatti, un modulo Wi-Fi ac Dual Band dalle ottime prestazioni, mostrando una discreta ricezione anche nei punti della casa solitamente più difficili da coprire. Nel caso in cui foste fuori di casa dovreste affidavi, però, al modulo LTE incorporato. Grazie ad esso potrete tranquillamente navigare in 4G senza alcun problema, dato che è presente anche il supporto alla banda 20. Ricordo che il carrellino estraibile permette l’utilizzo di due nano SIM 4G in contemporanea. Nel caso in cui si necessiti, invece, di una microSD sarà necessario rinunciare ad una delle due SIM.
Abbiamo anche il Bluetooth 5.0, che è sempre rimasto connesso con una Mi Band 2. Buona anche la navigazione con il sistema GPS, caratterizzato dalla presenza dei moduli GPS/AGPS/GLONASS/Beidou. Troviamo anche l’ingresso USB Type-C 2.0 e la Radio FM.
Per quanto riguarda l’audio su questo device trova spazio un sistema stereo sviluppato da Dirac. Lenovo S5 Pro utilizza, infatti, sia lo speaker inferiore che la capsula auricolare per veicolare il suono. Grazie a questa tecnologia la qualità è maggiore rispetto a quella mostrata su tanti altri smartphone della stessa fascia. Sebbene i bassi siano quasi del tutto assenti, si avvertono bene tutti i suoni e anche al massimo volume non vi è nessun particolare impasto delle tonalità. Manca semplicemente un po’ di profondità. Utilizzando un paio di cuffie cablate, inoltre, ho avvertito un suono un po’ troppo basso anche al massimo volume.
Dalla capsula auricolare il suono è chiaro ma non del tutto pulito. Si avvertono piccolissime interferenze e disturbi che non inficiano, in ogni caso, la chiamata.
Autonomia
Lenovo S5 Pro possiede una batteria da 3500 mAh. Questa capienza permette di arrivare fino a sera senza particolari problemi, con un utilizzo medio-intenso. Durante i giorni di test ho superato, ad esempio, 5 ore di schermo attivo su una base di ben 18 ore di lavoro continuo, con un misto di Wi-Fi e 4G. Non dovrete temere, quindi, di dover collegare presto lo smartphone alla corrente. Nel caso in cui questo capiti, però, potrete fare affidamento alla ricarica rapida supportata dal device. Per mezzo dell’alimentatore con uscita a 12V/1.5A sarà portata a termine una ricarica completa, dal 10 al 100%, in poco più di 1 ora e 30 minuti.
Conclusioni
Se si sceglie il momento giusto, è possibile trovare questo Lenovo S5 Pro su GearBest a circa 170 euro. Su tutti i maggiori store online le cifre oscillano intorno a questa cifra, rimanendo comunque sotto la soglia dei 200 euro. Credo che questo prezzo sia del tutto consono con le prestazioni offerte dal device. A mio avviso devono essere apportate alcune piccole modifiche al software, così da aumentarne l’affidabilità. Per quanto riguarda il comparto fotografico, invece, il brand ha fatto un ben salto di qualità rispetto ad S5. L’unico problema di questo smartphone è la concorrenza, soprattutto nel nostro Paese. Con l’arrivo di importanti azienda asiatiche, come Xiaomi, la lotta è davvero serrata nella fascia media. Diventa difficile, quindi, competere con una garanzia italiana ufficiale, smartphone molto prestanti e costante presenza sul territorio.