Poche settimane fa Honor ha presentato a Parigi il nuovo Honor View 20, ovvero uno smartphone che cambia le carte in tavola dell’azienda, in quanto vuole definitivamente fare concorrenza ai maggiori top di gamma grazie a delle specifiche tecniche accattivanti e ad un prezzo superiore rispetto a quello che la casa cinese ci aveva abituati. Inoltre, Honor ha il merito di essere la prima ad aver sostituito il notch a favore del foro per la fotocamera in alto a sinistra!

Insomma, di carne al fuoco ce n’è veramente tanta, procediamo con ordine e scopriamo come si è comportato questo smartphone all’interno della nostra recensione completa.

Recensione Honor View 20

Unboxing

Rispetto ai suoi ex top di gamma, Honor sembra aver cambiato anche la confezione di vendita, la quale è sempre realizzata in cartonato bianco ma che presenta una raffigurazione dello smartphone sul profilo superiore. Scelta decisamente azzeccata perché rende il packaging molto più interessante. Al suo interno è presente la seguente dotazione:

  • Honor View 20;
  • cavo per il trasferimento dati USB – USB Type-C;
  • alimentatore da parete con presa europea e ricarica Huawei SuperCharge;
  • spillino per lo slot SIM;
  • cover in TPU;
  • manuale delle istruzioni.

Design e costruzione

Il design di questo Honor View 20 è veramente notevole, in quanto posteriormente troviamo una back cover in vetro con una trama a “V”, quindi in base alla luce e a come lo si inclina, lo smartphone avrà una resa pazzesca. Per quanto riguarda la parte frontale, invece, la cosa che salta subito all’occhio è che abbiamo un ampio display full view senza notch, con una piccola cornice inferiore e con la fotocamera posta in alto a sinistra, la quale sembra un piccolo foro.

L’utilizzo ad una mano non è semplicissimo, ma le dimensioni sono piuttosto ottimizzate se calcoliamo che la diagonale del display raggiunge i 6.4 pollici. L’Honor View 20 misura infatti 156.9 x 75.4 x 8.1 millimetri per un peso di 180 grammi.

Honor View 20

Posteriormente è presente la fotocamera principale accompagnata dal sensore TOF 3D, dal flash LED, dal lettore d’impronte digitali e dal nuovo logo dell’azienda, mentre frontalmente troviamo la fotocamera per i selfies, la capsula auricolare ed il sensore di luminosità e prossimità.

Per quanto riguarda la capsula auricolare questa è situata all’incrocio tra i due profili dello smartphone e a volte mi è capitato di dover mettere l’orecchio proprio al limite del bordo per poter sentire al meglio un’audio o una chiamata.

Sul lato destro è possibile notare il bilanciere del volume e il tasto power, a differenza di quello sinistro dove è presente solamente lo slot dual Nano SIM. Non troviamo dunque lo spazio per una microSD.

Il profilo superiore, invece, è quello che ci regala più gioie, in quanto non solo troviamo l’ingresso mini-jack, ma anche il sensore infrarossi, oltre che il microfono secondario. Personalmente continuo ad apprezzare tantissimo la scelta da parte dell’azienda di inserire l’infrarossi perché lo utilizzo molto e perché lo trovo decisamente comodo.

Honor View 20

Inferiormente, infine, è presente l’ingresso USB Type-C, lo speaker di sistema e il microfono principale.

Display

Come introdotto precedentemente, l’Honor View 20 possiede un display IPS da 6.4 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2310 x 1080 pixel) e densità di 398 PPI.

Honor View 20

Parliamo subito dell’aspetto più importante del comparto, ovvero il foro. Personalmente quest’ultimo non mi ha mai disturbato durante i giorni di utilizzo, in quanto è spostato il alto a sinistra e difficilmente la nostra attenzione è concentrata su quella porzione di display. Inoltre, Honor è riuscita ad ottimizzarlo bene anche a livello software, implementando alcune piccole chicche che vedremo successivamente e facendo in modo che non interferisca con le icone delle notifiche.

Honor View 20

La qualità del pannello comunque è molto buona, i colori sono un pochino meno carichi rispetto ad un AMOLED, ma la resa cromatica è comunque di livello così come la luminosità massima. In poche parole utilizzare questo smartphone è veramente un piacere, soprattutto se lo si fa per la visione di contenuti multimediali o per il gaming.

Ovviamente qualora non siate soddisfatti della taratura dei colori, potrete gestirla a vostro piacimento nel menu dedicato all’interno delle impostazioni. Presente, inoltre, la modalità lettura e la modalità che ci permette di regolare manualmente o automaticamente la risoluzione dello schermo per ottimizzare al massimo l’autonomia.

Hardware e prestazioni

Honor View 20 offre quanto di meglio la casa cinese possa fornirci, in quanto troviamo il top chipset prodotto in-house da Huawei, ovvero l’HiSilicon Kirin 980, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.6 GHz, una GPU ARM Mali-G76 MP10 (con supporto alla GPU Turbo), 8 GB di RAM LPDDR4X e ben 256 GB di memoria interna UFS 2.1 non espandibile tramite microSD.

In Italia Honor View 20 arriverà solo con questo taglio di memorie, non male la scelta, ma ovviamente il prezzo è salito inevitabilmente rispetto agli standard dell’azienda.

Le prestazioni sono veramente ottime e non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema durante l’utilizzo quotidiano. Il sistema è fluido ed esente da lag o impuntamenti vari e l’apertura delle app è fulminea. La GPU si comporta allo stesso modo, in quanto riusciamo a riprodurre senza criticità anche i giochi più pesanti come PUBG o Fortnite, i quali vengono eseguiti con dettagli al massimo.

Fotocamera

Un altro aspetto che caratterizza e differenzia Honor View 20 dai suoi competitors riguarda il comparto fotografico, il quale è caratterizzato da un unico sensore Sony IMX586 da 48 mega-pixel con apertura f/1.8 e stabilizzatore digitale. Parliamo di un solo modulo effettivo perché il secondo modulo è un sensore TOF 3D utile per definire la profondità di campo.

In condizioni di buona luminosità gli scatti sono veramente buoni grazie ad una qualità molto alta favorita anche dal sensore da 48 mega-pixel. La rappresentazione cromatica è fedele e anche la gestione delle luci è ben oltre la sufficienza. Sicuramente il livello rispetto ai suoi predecessori è salito di molto, ma si ha la sensazione che ancora non si sia giunti al livello della serie Mate di Huawei. Ovviamente c’è una sostanziale differenza di prezzo tra i due, ma è un dettaglio che ci sentivamo comunque di far presente.

NB: le immagini di questa galleria sono state compresse, in quanto ogni foto scattata a 48 mega-pixel pesa più di 10 MB.

Le macro sono molto buone, le quali sono caratterizzate da un ottimo effetto bokeh abilmente gestito dal sensore TOF 3D. Anche in notturna riusciamo ad avere delle belle soddisfazioni seppur a volte sia necessario tenere la mano molto ferma.

Proprio per quanto riguarda questo aspetto, le foto sono soddisfacenti, ma in alcune situazioni la modalità notte non riesce ad essere così tanto incisiva rispetto alla modalità automatica e rispetto a quello che offre Huawei Mate 20 Pro. Non fraintendetemi, i risultati sono soddisfacenti, ma il confronto interno viene quasi automatico. In linea generale comunque la gestione delle luci è buona seppur a volte i colori siano un po’ troppo carichi.

Frontalmente troviamo una fotocamera da 25 mega-pixel con apertura f/2.0, la quale restituisce degli ottimi scatti in diurna sia nella modalità automatica che ritratto, la quale è molto precisa nello sfocare lo sfondo. Anche in questo caso ho riscontrato una buona gestione delle luci e dei colori, ma di notte o con scarsa luce dovremo avere una mano molto ferma perché è facile che le foto vengano micromosse. In questo caso la qualità cala ed è possibile notare del lieve rumore di fondo, ma tutto sommato il sensore supera tranquillamente la sufficienza.

I video possono essere registrati fino ad una risoluzione massima di 4K a 30 FPS. L’autofocus è decisamente veloce ed abbiamo riscontrato una buonissima stabilizzazione nonostante a bordo troviamo uno stabilizzatore digitale.

Audio

L’audio in uscita dallo speaker inferiore è abbastanza potente e presenta un buon bilanciamento delle frequenze, le quali hanno una resa ancor migliore in cuffia. Per quanto riguarda l’audio catturato dal microfono, invece, questo risulta essere nella media.

Connettività

L’Honor View 20 presenta la connettività dual nano SIM con supporto all’LTE Cat. 21. Come da tradizione Honor, la ricezione è ben oltre la sufficienza e non ho riscontrato alcun tipo di problemi nemmeno con la navigazione all’estero.

Per il resto troviamo un buon Wi-Fi Dual Band, il Bluetooth 5.0, il sensore infrarossi, l’NFC e una navigazione satellitare precisa grazie al GPS/A-GPS/GLONASS/Beidu/Galileo.

Il sensore d’impronte digitali posto sulla back cover è rapido e reattivo, anche sfiorando leggermente il dito l’input viene percepito regolarmente ed eseguito con successo. Infatti, possiamo dire che lo sblocco avviene senza problemi 10 volte su 10.

Come se non bastasse è presente anche lo sblocco facciale il quale, non avendo un sensore dedicato, sfrutterà solamente la fotocamera. In diurna riusciamo a sbloccare molto velocemente il device, mentre in condizioni di scarsa luminosità il processo viene leggermente rallentato, ma risulta comunque affidabile.

Lasciamo l’ultima menzione all’ingresso USB Type-C 3.1 che, come Huawei Mate 20 Pro, consentirà l’uscita audio-video su un monitor esterno, facendo avviare di fatto la modalità desktop.

Software

Honor View 20 è basato su Android 9 Pie con interfaccia personalizzata Magic UI 2.0.1 che abbiamo già visto su Honor Magic 2 e patch di sicurezza aggiornate al 1 gennaio 2019. In realtà non c’è praticamente nessuna differenza tra EMUI e Magic UI e troviamo tutte le personalizzazioni che abbiamo già visto a bordo degli altri dispositivi della casa cinese.

Presenti quindi i temi, le gestures di sistema, la modalità ad una mano e la gestione digitale, la quale ci aiuterà ad usare con più consapevolezza lo smartphone consentendoci di impostare delle ore massime di utilizzo.

Il software comunque è decisamente fluido e non abbiamo mai riscontrato alcun tipo di lag o impuntamento vario. Inoltre, il foro è stato ottimizzato ed integrato a dovere. Per esempio, con le chiamate è stata introdotta una grafica accattivante.

Honor View 20

Autonomia

Sotto la scocca dell’Honor View 20 troviamo una batteria da 4000 mAh, la quale ci consentirà di ottenere una buonissima autonomia. Infatti, con utilizzo intenso e misto tra Wi-Fi e rete dati sono riuscito a raggiungere anche le 7 ore e 15 minuti di schermo attivo. Molto spesso riesce a portarmi al giorno e mezzo di utilizzo complessivo.

Invece, connettendomi solamente con la rete dati e tenendo attivo il GPS per la maggior parte della giornata sono arrivato alle 4.30/5 ore di schermo attivo.

La ricarica completa avviene in poco più di 1 ora e 15 minuti con l’alimentatore fornito in dotazione, il quale supporta la Huawei SuperCharge.

Conclusioni

Dopo aver analizzato nel dettaglio questo nuovo top di gamma è ora di arrivare alle conclusioni. Infatti, Honor View 20 è un ottimo dispositivo che sotto il punto di vista hardware offre quanto di meglio si può avere, ma che presenta alcune piccole mancanze per essere il top di gamma definitivo come ad esempio la certificazione IP68, la ricarica wireless o magari una stabilizzazione ottica.

Ovviamente la differenza di prezzo tra i competitors che presentano queste specifiche e chi no è notevole e da non sottovalutare, ma in linea generale è da apprezzare il salto di qualità che Honor è riuscita finalmente a fare. L’altro lato della medaglia è che lo step successivo ha portato anche ad un aumento di prezzo del dispositivo, generando molte discussioni tra gli utenti, secondo i quali Honor non avrebbe rispettato il target che si era posto, ovvero i giovani.

A questo Honor View 20 non mancano di certo le qualità, ma forse è meglio aspettare che il prezzo cali leggermente per poterlo definire un vero e proprio affare. Infatti, lo smartphone è venduto ufficialmente a 699 euro, ma già in questi ultimi giorni lo abbiamo visto su Amazon sotto i 640 euro!