Da sempre AmazFit ha stupito i propri utenti grazie a dei prodotti veramente molto funzionali con un design votato alla sportività e con un buon rapporto qualità/prezzo. Abbiamo visto il grande successo dell’AmazFit Pace o ancora del Bip oppure dello Stratos, ma nella recensione di oggi analizzeremo un device che potrebbe entrare di diritto tra i best buy assoluti dell’azienda, ovvero il nuovo AmazFit Verge in versione internazionale!

Recensione AmazFit Verge internazionale

Unboxing

Molto carina la confezione di vendita realizzata in cartonato grigio, la quale presenta le immagini e le specifiche dello smartwatch sulla parte anteriore e posteriore. Al suo interno è presente la seguente dotazione:

  • AmazFit Verge;
  • cavo per la ricarica con basetta integrata;
  • manuale delle istruzioni.

Design e costruzione

Per quanto riguarda il look è necessario dire che l’AmazFit Verge è disponibile in tre colorazioni differenti, ovvero Twilight Blue, Shadow Grey e Moonlight White. Noi abbiamo ricevuto quest’ultimo e devo essere sincero, al momento dell’unboxing non ero particolarmente soddisfatto di questo colore, ma dopo un paio di ore al polso mi sono dovuto ricredere. In realtà parliamo più di un bianco ghiaccio, il quale si abbina decisamente bene con gli inserti arancioni presenti sul quadrante e sul tasto Home.

AmazFit Verge

Il design mi ha decisamente convinto, in quanto sportivo al 100% e questo viene favorito anche dai materiali utilizzati, ovvero ABS per la cassa e silicone per il cinturino, i quali rendono decisamente leggero l’AmazFit Verge.

AmazFit Verge

Le dimensioni, infatti, sono di 4.30 x 4.30 x 1.26 centimetri per un peso di 46 grammi. Quindi, come potrete intuire, non ne sentirete assolutamente l’ingombro durante le sessioni di allenamento e nemmeno durante la vita quotidiana. A dir la verità, per testare il monitoraggio del sonno l’ho indossato anche durante la notte per più di una settimana e non mi ha per nulla infastidito.

Tuttavia, l’aspetto negativo della cassa in ABS è che questo potrebbe danneggiarsi in seguito ad urti di una certa violenza. In questi giorni di prova mi è capitato di dare qualche piccola botta a mobili, ma non ho riscontrato alcun graffio.

Infine, facciamo presente che il cinturino è adatto a chiunque, in quanto può essere regolato con svariate misure e, inoltre, è anche intercambiabile, ma solo con altri cinturini proprietari. Non potrete, quindi, montarne uno standard acquistato dall’orologiaio o in altri store.

L’AmazFit Verge possiede una certificazione IP68 che lo rende resistente ad acqua e polvere e, infatti, a parte lo speaker ed il microfono, non troviamo ingressi di alcun genere. L’unico pulsante presente è il tasto Power mentre inferiormente risiedono i pin per la ricarica ed il cardiofrequenzimetro.

L’unica piccola nota negativa che voglio evidenziare riguarda la posizione a mio parere troppo bassa del tasto Home/Power.

Display

L’AmazFit Verge è dotato di un display AMOLED da 1.3 pollici di diagonale con risoluzione 360 x 360 pixel e protezione Corning Gorilla Glass 3.

AmazFit Verge

In questo comparto abbiamo una vera rivoluzione rispetto ai suoi predecessori, in quanto questi erano caratterizzati da un pannello transflettivo che ci consentiva di avere una visibilità perfetta sotto la luce del sole (e buona anche al buio), ma che penalizzava l’aspetto estetico, in quanto poco accattivante.

Quest’anno AmazFit ha cambiato rotta e l’ha fatto nel migliore dei modi perché il display AMOLED montato su questo modello è meraviglioso, caratterizzato da una buonissima luminosità massima e minima e da degli ottimi colori. Inoltre, facciamo presente che a bordo troviamo anche un sensore di luminosità che ne gestisce automaticamente l’intensità.

AmazFit Verge

Il touchscreen è reattivo e troviamo anche il double tap to wake per risvegliare il display. Tuttavia un altro metodo per farlo è attraverso la rotazione del polso.

Hardware e connettività

Sotto la scocca dell’AmazFit Verge è presente un processore dual core con frequenza di clock massima di 1.2 GHz, 512 MB di RAM e 4 GB di memoria interna di cui 2.57 GB effettivamente disponibili.

Parlare di prestazioni su uno smartwatch del genere è quasi sciocco, in quanto non abbiamo la possibilità di effettuare una varietà molto ampia di operazioni, se non quelle che troviamo già nel software. Quello che possiamo dire è che si riesce a navigare senza alcun problema nell’interfaccia e che non abbiamo riscontrato lag o impuntamenti vari.

Per quanto riguarda la connettività, invece, l’AmazFit Verge presenta il Bluetooth 4.0 EDR, il Wi-Fi b/g/n, il GPS/GLONASS e una serie di sensori tra cui il giroscopio, il cardiofrequenzimetro, la bussola, il sensore di luminosità, il barometro e l’accelerometro triassiale.

La novità è il Bluetooth di tipo EDR (Enhanced Data Rate), il quale ci consente una connessione molto più rapida tra lo smartphone e lo smartwatch e dei bassi consumi energetici, ma questo aspetto lo approfondiremo successivamente. Inoltre, ci tengo a far presente che la ricezione delle notifiche sull’AmazFit è istantanea e il device non se ne perde una. Ovviamente non potremo rispondere ai messaggi, ma riusciremo a visualizzarli tutti interamente, o almeno i primi arrivati, in quanto se in una chat di gruppo vengono scritti più messaggi di una certa lunghezza potremo visualizzarne solamente le prime parti.

Nonostante tutto sono rimasto completamente soddisfatto perché ci garantisce più funzionalità rispetto ai suoi predecessori e potremo interagire direttamente tramite lo schermo touch anziché muoverci con i tasti.

Infine, potremo rispondere ed intrattenere conversazioni telefoniche anche con l’orologio. In questo caso mi ha sorpreso la bontà dell’audio catturato dal microfono e di quello restituito dallo speaker di sistema. Inoltre, per quanto riguarda il GPS questo sembra funzionare piuttosto bene nelle sessioni di allenamento.

Software

L’AmazFit Verge in nostro possesso è la variante internazionale disponibile da Unieuro e, prossimamente, sullo store ufficiale italiano. Detto ciò, il sistema operativo è AmazFit OS basato su Android con multilingua, compresa la lingua italiana.

Il software è veramente ben fatto, tanto da poter monitorare tutti i nostri progressi senza la necessità di utilizzare lo smartphone. Le grafiche sono belle e accattivanti e non ho veramente nulla da criticare al lavoro svolto dall’azienda.

Dalla schermata principale è possibile accedere ai toggle rapidi e al meteo con uno swipe verso il basso, mentre con uno swipe verso l’alto visualizziamo tutte le notifiche ricevute. Per accedere alle funzioni principali, invece, sarà necessario trascinare il dito verso sinistra. In questo menù troveremo:

  • Panoramica (ci mostra il riepilogo della settimana con varie grafiche e statistiche);
  • Frequenza cardiaca;
  • Sport (per avviare sessioni di allenamento);
  • Sonno;
  • Attività (ci mostra le attività di allenamento svolte e tutte le statistiche complete e dettagliate);
  • Telefono (per effettuare chiamate dallo smartwatch);
  • Musica;
  • Meteo;
  • Sveglia;
  • Timer;
  • Cronometro;
  • Bussola;
  • Impostazioni.

AmazFit Verge

Parlando del lato sportivo potremo scegliere tra 12 sport differenti (corsa, camminata, ciclismo, tapis roulant, ciclismo interno, ellittica, arrampicata, corsa trial, sci, tennis, calcio e salto della corda) e avviando una sessione di allenamento si attiverà il GPS per calcolare la distanza percorsa ed il cardiofrequenzimetro per tenere sotto controllo costantemente il battito cardiaco.

Complessivamente ho riscontrato una buona precisione sia nel calcolo dei passi che nella misurazione del battito cardiaco. Infatti, ho confrontato i risultati con quelli di un misuratore di pressione sanguigna da braccio e i numeri sono estremamente simili tra di loro. Inoltre, potremo attivare la funzionalità di misurazione continua che, però, andrà a ridurre inevitabilmente l’autonomia del dispositivo.

Il monitoraggio del sonno risulta essere abbastanza preciso, ma presenta un gap di errore circa 15 minuti, in quanto spesso è stato precisissimo, mentre altre volte ha sbagliato di pochi minuti.

Parlando invece di altre funzioni, abbassando la tendina dall’alto troveremo dei toggle rapidi tra cui le impostazioni, le quali comprendono vari menù come ad esempio la connettività, impostazioni generali (che comprendono la modalità aereo, modalità non disturbare, vibrazione, luminosità, watchfaces ecc.), sincronizzazione dei dati, aggiornamenti, spegni e riavvia, trova il mio smartphone, avviso di sedentarietà e obiettivi giornalieri e info sul dispositivo.

Un’altra ottima funzionalità del dispositivo riguarda sia la possibilità di effettuare chiamare direttamente dallo smartwatch che la possibilità di gestire la musica in riproduzione sullo smartphone. Potremo infatti cambiare brano, mettere pausa o gestire il volume.

Infine, delle notifiche abbiamo parlato precedentemente e l’unica cosa da segnalare è che solamente due volte le ho ricevute doppie, altrimenti il sistema funziona egregiamente. Attraverso l’apposito menù potremo eliminarle singolarmente attraverso uno swipe, oppure potremo tenere premuto sul display e selezionare la voce “Cancella tutto”.

Autonomia

Sotto la scocca dell’AmazFit Verge troviamo una batteria da 390 mAh, la quale ci garantisce una buona autonomia. Infatti, con notifiche push sempre attive, un paio di sessioni di allenamento e con la luminosità al massimo sono riuscito ad arrivare fino a 6 giorni di autonomia.

Per quanto mi riguarda, aggiungendo qualche altra sessione di allenamento e la misurazione continua del battito cardiaco possiamo ottenere comunque un minimo di 4 giorni e mezzo / 5 giorni, mentre con un utilizzo più basico è possibile superare anche i 7 giorni. Non male dal momento che abbiamo un display AMOLED.

La ricarica avviene tramite il cavo fornito in dotazione, il quale presenta una basetta con i pin magnetici all’estremità. Questo è sicuramente un ottimo modo per far sì che lo smartwatch non si scolleghi durante la fase di ricarica, la quale impiega appunto circa 2 ore e 30 minuti per essere portata a termine.

Conclusioni

Cosa ne penso dunque di questo AmazFit Verge? Personalmente non sono riuscito a trovargli dei difetti così gravi da comprometterne la valutazione finale. Attualmente è il dispositivo dell’azienda cinese più completo, funzionale e utile grazie ad una buona sensoristica, un ottimo software, un bellissimo display e una grande autonomia.

Insomma, AmazFit Verge internazionale convince e non delude le aspettative e, anche se il prezzo di 159 euro da Unieuro potrà sembrarvi esagerato, in realtà dobbiamo tener conto che se attualmente vogliamo acquistare l’AmazFit Pace internazionale questo è disponibile su Amazon a 129 euro, con lo Stratos a 199 euro e il Bip a 79 euro.