Dopo aver messo a nudo la variante cinese, è arrivato il momento di esaminare anche il Black Shark Global, lo smartphone da gaming nella sua incarnazione per il mercato internazionale. Cosa ha da offrire questo modello ed il resto della categoria? E  cosa cambia rispetto alla sua controparte cinese? Per rispondere a queste e tutte le domande che vi frullano in testa non resta che immergervi nella nostra recensione completa!

Recensione Black Shark Global

recensione xiaomi black shark global

Confezione di vendita

Il box del Black Shark Global è un cartonato nero, liscio al tatto e caratterizzato dal logo dell’omonima azienda sulla parte superiore. All’interno della confezione troviamo:

  • Black Shark Global;
  • controller GamePad;
  • bumper in plastica;
  • pellicola protettiva;
  • caricatore Quick Charge 3.0;
  • cavo USB / USB Type-C;
  • adattatore mini-jack / USB Type-C;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • manualistica.

La dotazione è identica a quella cinese, fatta eccezione per la presenza del controller (a sottolineare l’anima gaming del dispositivo).

Design e costruzione

Il Black Shark Global non cambia una virgola in fatto di design rispetto al modello destinato al mercato cinese e monta la medesima back cover atipica, dal carattere aggressivo e che richiama forme e colori tipicamente associati ai terminali da gaming. Il pannello posteriore è in metallo nero, fatta eccezione per una sottile striscia verde; al centro della scocca troviamo il logo del brand (il quale funge anche da LED posteriore) mentre il resto della stessa è caratterizzato da una texture con dei piccoli triangoli. Il tutto è realizzato in modo fine e preciso, con un design ricco di scanalature e dettagli.

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Il Black Shark è un device imponente, con dimensioni di 161.62 x 75.4 x 9.25 mm per un peso di 190 grammi. La presa migliora notevolmente grazie al bumper in dotazione anche se fa lievitare leggermente le dimensioni.

La parte frontale ospita un display in 18:9, che contribuisce a snellire le forme dello smartphone. A far storcere il naso, però, ci pensano le ingombranti cornici sopra e sotto lo schermo. Quella superiore ospita la selfie camera, la capsula auricolare (che funge anche da speaker secondario), la sensoristica ed il LED di notifica; al lato opposto abbiamo un pulsante Home a sfioramento, con lettore d’impronte digitali integrato, e due tasti capacitivi Indietro e Gestione Attività.

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All’interno dello stesso modello convivono due anime: quella da gaming – con un pannello posteriore decisamente fuori dagli schemi – e quella “classica”, con una parte frontale che sa terribilmente di già visto.

Lungo il frame perimetrale troviamo il microfono, l’ingresso USB Type-C e lo speaker principale (in basso), il bilanciere del volume ed il pulsante Power (a destra), lo slot Dual SIM ed lo slider per lo Shark Space (a sinistra). Su quest’ultimo e sulla sua utilità ci ritorneremo successivamente.

Display

Come anticipato poco fa, il Black Shark Global monta un pannello LCD da 5.99 pollici con risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel) con densità di 403 PPI, luminosità fino a 550 nits e 97% di gamma di colori DCI-P3. Buona la luminosità (anche sotto il sole) ed ottimi i colori, riprodotti in modo abbastanza fedele; unica pecca, spesso questi risultano eccessivamente saturi e nel caso di quelli più accesi, a volte sembrano quasi “impressionare” l’occhio.

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Queste considerazioni valgono – come visto anche nella nostra recensione del modello cinese – per la Cinema Mode presente nell’opzione Screen Color (in Impostazioni/Display). Di base, lo smartphone arriva con la voce Natural Mode attivata: correte a modificala, dato che quest’ultima restituisce colori davvero scialbi, che non rendono giustizia al pannello.

Pur con i suoi difetti (visti sopra) e la sua natura tipicamente IPS, ci troviamo di fronte ad una soluzione più che accettabile. Inoltre, una chicca che non potrà non ingolosire, è la presenza dell’Ambient Display.

Hardware e prestazioni

La dotazione hardware del dispositivo è quanto di meglio si possa avere da un modello di fascia alta. Ovviamente troviamo a bordo lo Snapdragon 845, processore high-end di Qualcomm realizzato a 10 nm e composto da una CPU con una frequenza massima di 2.8 GHz. Nel caso dello smartphone in prova, abbiamo ben 8 GB di RAM LPDDR4X-1866 dual channel e 128 GB di memoria interna UFS 2.1 (non espandibile). Siamo ormai giunti alla fine del 2018 e questa configurazione non ha di certo bisogno di presentazioni o chiarimenti.

Si tratta di un hardware al top, che restituisce un’esperienza priva di lag, impuntamenti, freeze e quant’altro. Il Black Shark Global è una scheggia ed anche la gestione dei processi in background appare impeccabile, con tempi di apertura/chiusura delle app (sia ex novo che da richiamare) pressoché inesistenti.

Gaming

Per quanto riguarda la parte grafica, abbiamo la GPU Adreno 630. Nulla da dichiarare a parte quanto già detto in precedenza: parlare di smartphone da gaming appare decisamente “spinto”. Allo stato attuale il panorama dei titoli per mobile e i lavori dal lato hardware non sembrano brillare a tal punto da poter parlare di “gaming” vero e proprio (come se si avesse a che fare con un PC o una console, insomma).

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Volendo tralasciare questo aspetto, nel complesso il device si comporta in maniera egregia e qualsiasi tipo di titolo gira senza alcun problema alla massima qualità. Sia PUBG che Fortnite, così come Asphalt 8, appaiono fluidi nonostante le richieste esose in termini di prestazioni. Lo stesso dicasi per Portal Knight, un titolo che se impostato al massimo crea non pochi grattacapi agli smartphone che non siano mossi da un hardware adeguato. Il recente porting di Monster Hunter Stories – proveniente dal 3DS – è un piacere da giocare; ovviamente anche i titoli meno esigenti ed i giochini casual sono una bomba.

Shark Space e Game Dock

Attivando lo slider laterale è possibile accedere allo Shark Space; il sistema viene messo in stand-by e si passa ad una modalità caratterizzata da un’interfaccia minima e con consumi ridotti all’osso. Tramite uno swipe sul tasto Home è possibile aprire la Game Dock, una barra dotata di controlli per attivare e disattivare notifiche, chiamate e Wi-Fi. Qui sono presenti anche le impostazioni peril game pad in dotazione (comodissimo per giocare), per la pulizia della memoria RAM e per settare le prestazioni massime.

Chi è avvezzo alla MIUI non potrà fare meno di guardare allo Shark Space come una sorta di modalità di gioco (presente nella UI di Xiaomi) in versione super avanzata e con un maggior numero di opzioni.

Concludiamo citando il tanto chiacchierato sistema di raffreddamento al liquido, sulla carta in grado di ridurre le temperature della CPU di 8°C. Ci saremmo aspettati qualcosina di più, specialmente durante sessioni di gaming prolungate. Comunque le temperature sono buone e non si ha mai l’impressione che lo smartphone sia eccessivamente caldo.

Benchmark

Software

Quello che a mio avviso è uno dei punti caldi di questo Black Shark Global è il lato software. A bordo del nostro smartphone da gaming abbiamo l’interfaccia JoyUI in versione G66X1811240OS00MPX su base Android 8.1 Oreo e con patch di sicurezza aggiornate a novembre 2018. Onestamente mi aspettavo un software simile alla MIUI, magari con qualche chicca in più legata al gaming (vedasi lo Shark Space e la Game Dock).

In realtà “pare” di trovarsi di fronte ad Android stock dato che della MIUI non c’è traccia. Mancano le gesture, il Second Space (che permette di avere uno spazio aggiuntivo sul telefono, magari per gli “ospiti”), le Dual App (per clonare le applicazioni) e l’App Lock. Manca la possibilità di personalizzare i tasti capacitivi e pare che le uniche aggiunte siano le impostazioni della Game Dock e del LED di notifica posteriore (che tra l’altro non può cambiare colore).

In pratica abbiamo a che fare con un software essenziale e, sinceramente, con un simile hardware a disposizione non avrebbe guastato un’interfaccia “più pesante” o con feature a go go. Infine abbiamo il Face Unlock ma non permette di sbloccare il device ed accedere direttamente alla homescreen. Sarà necessario effettuare uno swipe, operazione quantomai superflua.

Qualità fotografica

La parte fotografica del flagship da gaming si affida ad una dual camera da 12 + 20 mega-pixel con apertura f/1.75, pixel da 1.25-1.0 μm e flash LED Dual Tone, con sensori Sony IMX486 e Sony IMX376. Rispetto alla nostra recensione della variante cinese abbiamo sicuramente qualche miglioramento per quanto riguarda l’interfaccia dell’app Fotocamera come l’aggiunta della Modalità ritratto per la selfie camera e l’introduzione del riconoscimento delle scene tramite AI.

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Il Black Shark Global non è un camera phone ma prova a cavarsela con quello che ha a disposizione. È in grado di offrire immagini valide per un utilizzo blando e social ma niente su cui puntare veramente. La sue qualità sono altrove e lo dimostrano gli scatti caratterizzati da colori mai davvero vividi, con un contrasto spesso eccessivo e qualche difettuccio di sovraesposizione.

Ciò non vuol dire che non sia in grado di dare soddisfazioni, specialmente con la giusta illuminazione. Il pacchetto fotografico restituisce immagini con un buon livello di dettaglio anche se con luce artificiale o di sera comincia a perdere colpi.

Frontalmente abbiamo una selfie camera Sony IMX376 da 20 mega-pixel con apertura f/2.2 e tecnologia Pixel 4 in 1. Gli autoscatti vanno bene per un utilizzo social e con la presenza della Modalità ritratto non sarà difficile realizzare foto soddisfacenti da questo punto di vista. Insomma, nulla di eccezionale e sicuramente qualche dettaglio in più non avrebbe fatto male, così come una migliore gestione dell’esposizione.

Concludiamo con i video, i quali possono essere registrati in qualità 4K/Full HD a 30 fps e risultano discreti; a distanza di mesi dalla recensione del modello cinese, anche qui si riscontra la presenza di una stabilizzazione mediocre e qualche difetto di messa a fuoco.

Connettività e qualità audio

In questa versione abbiamo la tanto agognata banda 20 ed i risultati offerti dal modem che accompagna lo Snap 845 – presumibilmente anche grazie alla disposizione ad X delle antenne – sono più che soddisfacenti. Non abbiamo mai riscontrato alcun tipo di problema sia per la ricezione di chiamate che per quanto riguarda la connettività Internet (ottimo per i giochi multiplayer online). Lo switch tra le reti risulta rapido ed “indolore”; al chiuso i benefici della banda 20 si fanno sentire sicuramente.

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Per il resto il pacchetto connettività non fa una piega: presenti all’appello Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band e Bluetooth 5.0 (con aptX HD) anche se i grandi assenti (NFC e la Radio FM) lasciano un po’ di amaro in bocca. Buona la navigazione satellitare tramite GPS/AGPS/GLONASS/Beidou.

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La parte audio si affida ad un speaker principale posizionato lungo il bordo inferiore ed uno secondario integrato nella capsula auricolare. La soluzione offerta dal Black Shark lascia pienamente soddisfatti sia per giocare che per la riproduzione di contenuti multimediali; ovviamente non parliamo di un audio al top ma il volume restituito è elevato e la gestione delle frequenze non è assolutamente male.

Autonomia

Grazie alla batteria da 4000 mAh il Black Shark è in grado di restituire fino a 5/6 ore di display acceso. In alcuni casi siamo arrivati anche a quasi 6 ore e 30 minuti. Il flagship da gaming sarà in grado accompagnarvi senza alcun problema per un’intera giornata ed anche giocando in maniera più o meno intensa non sembrano esserci consumi fuori luogo.

Presente il supporto alla ricarica Quick Charge 3.0 ma nel caso del nostro sample abbiamo ricevuto un modello accompagnato da un caricatore con presa UK. Ovviamente si è trattato di una pura casualità ed i modelli per l’Italia avranno il classico caricatore europeo. Tornano a noi, con un altro caricabatterie – sempre QC 3.0 – la ricarica completa si assesta intorno ad un’ora e 30 minuti circa.

Recensione Black Shark Global – Prezzo e Conclusioni

Quando si parla di “smartphone da gaming” bisogna aver chiaro quello di cui si sta parlando: smartphone potenti, con un hardware al top, accessori dedicati ed un look deciso, familiare per chi bazzica il mondo dei videogiochi. In pratica l’unico aspetto “da gaming” è proprio il design; tutto il resto è possibile trovarlo a bordo di qualsiasi smartphone premium che si rispetti.

Per concludere, analizzando il Black Shark Global siamo di fronte ad un ottimo dispositivo seppur con qualche lacuna. Il rapporto qualità/prezzo convince e se il design si avvicina ai vostri gusti, allora non avrete nessuno rimpianto nell’innamorarvi di questo device.

Tuttavia, in caso preferiate uno stile più sobrio, sarà d’obbligo virare verso alto. Se invece siete dei videogiocatori incalliti, appassionati di console e alla ricerca di un dispositivo ad hoc, beh allora siete in anticipo e conviene riprovare tra un po’ di tempo. Parlando di prezzi, il Black Shark viene proposto tramite il sito ufficiale a 469€ e 419€ (nel momento il cui scriviamo), rispettivamente per il modello da 8/128 GB e quello da 6/64 GB.


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