In questi ultimi mesi abbiamo recensito un buon numero di notebook provenienti dal mercato cinese. Sebbene le caratteristiche dei diversi prodotti testati fossero differenti da un brand all’altro, tutti appartenevano ad una fascia di prezzo contenuta. Ed il Teclast F5 di cui parliamo oggi non fa eccezione da questo punto di vista, proponendosi come un dispositivo versatile ed adatto ad un pubblico estremamente eterogeneo. Ma tra i diversi notebook presenti in vendita, riuscirà questo Teclast F5 a primeggiare sulla concorrenza? Scopritelo nella nostra recensione!
Recensione Teclast F5
Unboxing
La confezione di vendita, in colorazione bianca, è molto curata esteticamente, riportando sul retro alcune brevi informazioni sulle caratteristiche hardware del prodotto. Al suo interno troviamo:
- Teclast F5;
- alimentatore EU da 12V 2A;
- adattatore USB / microUSB;
- breve manuale d’istruzioni.
Design e materiali
Teclast F5 è caratterizzato da una scocca realizzata completamente in metallo, con finitura satinata. L’intera superficie trattiene pochissime impronte e restituisce un forte senso di solidità, senza palesare nessuno scricchiolio. Le dimensioni del prodotto, inoltre, sono davvero esigue e quello che fa la differenza, in questo caso, è il peso. Su una bilancia di precisione è possibile visualizzare 1025 g, che lo rendono così leggero e compatto da poter essere inserito in qualsiasi zaino di medie dimensioni.
Il design non si discosta molto da quello proposto da tanti altri suoi concorrenti, con linee abbastanza sinuose e pulite. La parte posteriore è caratterizzata, invece, da una maggiore spigolosità e dalla presenza delle due cerniere. Quest’ultime non sono perfettamente parallele alla struttura e tendono a toccare la superficie sovrastante ogni qual volta si apre il notebook. Tale aspetto si riflette in una perdita di smalto nel punto più sporgente della cerniera, un problema che con il tempo potrebbe accentuarsi ulteriormente.
Nonostante la sua compattezza, il Teclast F5 si caratterizza per una discreta dotazione iniziale di porte input/output. Il lato sinistro ospita, infatti, l’ingresso mini-jack per le cuffie, il tasto Power, il bilancere del volume, il primo microfono e, più in fondo, uno dei due speaker laterali.
A destra troviamo, invece, l’ingresso USB Type-C, utilizzato soprattutto come porta di ricarica del notebook, un ingresso mini HDMI, il LED di stato, la porta micro USB, il secondo microfono, il vano per l’inserimento di una scheda micro SD ed il secondo speaker.
Voltando il notebook di 180 gradi possiamo apprezzare la presenza di 4 solidi gommini e varie viti a vista, una delle quali può portarci direttamente al vano nel quale è inserito l’SSD. Munendosi di un normale cacciavite a stella potrete, infatti, svitare la vite che tiene fissato lo sportellino in alto, con la possibilità di sostituire l’SSD da 128 GB in qualsiasi momento.
La tastiera non è retroilluminata e presenta il layout americano. Nonostante la compattezza del prodotto non abbia permesso una maggiore distanza tra i tasti, la loro corsa è molto breve e decisa, incappando in pochissimi errori di digitazione. Purtroppo la plastica che ricopre la superficie frontale flette leggermente troppo in alcuni punti, ma in fase di scrittura il problema è davvero marginale.
Poco più in basso della tastiera troviamo il classico touchpad, che su questo modello mi ha convinto. La sua superficie liscia permette di far scorrere bene le dita in fase di scrolling e le varie gestures non entrano mai in conflitto l’una con l’altra. Raramente si dimostra poco reattivo, restituendo nel complesso un’esperienza soddisfacente.
Display
Il Teclast F5 possiede un display di matrice IPS da 11.6″ Full HD (1920 x 1080 pixel) e rapporto in 16:9. I colori sono abbastanza fedeli alla realtà, con una temperatura dello schermo che tende leggermente ai toni freddi. La superficie del pannello, a differenza di altri prodotti concorrenti, non presenta un trattamento anti-riflesso e questo crea qualche problema in esterna. Inoltre, la luminosità massima consentita sul Teclast F5 è davvero esigua, risultando insufficiente nelle zone maggiormente illuminate dal sole.
La caratteristica che lo rende un prodotto più versatile rispetto a tanti altri, nella sua stessa fascia di mercato, è il display touch. Quest’ultimo funziona molto bene ed il notebook è anche predisposto, tra le altre cose, per essere utilizzato con il relativo stylus di Teclast, venduto separatamente.
Tale caratteristica, in ogni caso, non è fine a se stessa. Teclast F5 possiede, infatti, uno schermo reclinabile di 360°, che gli permette di essere sfruttato in diversi modi. Può diventare, per esempio, una sorta di tavoletta grafica, grazie alla presenza di alcune applicazioni di disegno preinstallate nel sistema operativo, o un vero e proprio tablet.
La modalità tablet non ho potuto sperimentarla a fondo durante i test, in quanto reclinando lo schermo fino al massimo delle sue possibilità il notebook entrava costantemente in standby. Per sbloccarlo era necessario portare il display ad un angolo minore, uscendo automaticamente dalla modalità standby.
Hardware e prestazioni
L’hardware a bordo del Teclast F5 può contare su un chipset Intel Celeron N4100 Gemini Lake realizzato a 14 nm. Parliamo quindi di una CPU quad-core con frequenza di clock pari a 1.1 GHzz, con Turbo Boost fino a 2.4 GHz. La GPU integrata è, invece, una Intel HD Graphics 600 con frequenza base a 200 MHz e massima a 700 MHz, in grado di riprodurre filmati in 4K a 60 fps.
Per quanto riguarda le memorie siamo in presenza di una RAM DDR4 da ben 8 GB ed un SSD da 128 GB per lo storage interno. Lato software troviamo sempre Windows Home 10, anche in lingua italiana. La domanda che subito sorge spontanea è: con un hardware di questo livello cosa è possibile fare?
Il Teclast F5 riesce a gestire bene diverse finestre su Chrome, contemporaneamente a qualche programma del pacchetto Office, Photoshop e Spotify. Anche su Youtube non si registra nessun grosso problema, faticando leggermente di più durante la riproduzione di un filmato in 4K, che potrebbe regalare a tratti qualche lag.
Ovviamente la CPU non riesce a gestire ottimamente i processi legati a programmi di editing video, quali Premiere o Sony Vegas. Potrete dilettarvi in qualche leggero montaggio, sfruttando le basi del programma da voi scelto, senza azzardare a nulla di più professionale. E lo stesso discorso vale anche per Photoshop, dove è concesso uno spazio di manovra leggermente più ampio ma, comunque, abbastanza limitato.
Durante gli stress test le temperature di esercizio non hanno mai raggiunto valori preoccupanti, attestandosi su una media di meno di 70°C. Questi valori sono molto positivi per un notebook sprovvisto di ventole che si affida ad un sistema di raffreddamento passivo. Esteriormente l’unica parte che rimane tiepida, anche nei momenti di maggior stress, è la parte destra della tastiera, in corrispondenza della CPU.
Per quanto riguarda la parte grafica, questo Teclast F5 si affida ad una Intel HD Graphics 600 citata precedentemente. Con questa componente hardware è possibile riprodurre contenuti video in 4K e dilettarsi su qualche gioco presente nel Microsoft Store. Utilizzando Asphalt 9 o Modern Combat 5 si registrano circa 40-60 fps, con una giocabilità discreta e assolutamente appagante. Questo notebook non è comunque pensato per il montaggio o il gaming, come dimostrano anche i benchmark qui sotto, che mostrano le reali prestazioni del dispositivo.
Connettività, audio e fotocamera
Il Teclast F5 è dotato di un modulo Wi-Fi b/g/n/ac Dual Band che permette di navigare in tutta tranquillità anche nei punti meno coperti della casa. È presente, poi, il Bluetooth 4.2 che funziona a dovere e con il quale non si riscontra nessun problema. Sebbene il notebook non presenti un vero ingresso USB, in confezione Teclast offre un adattatore da collegare alla porta micro USB, così da poter sfruttare anche la propria chiavetta per il trasferimento dei dati.
Oltre a queste componenti, l’azienda ha deciso di dotare il prodotto di ben due speaker laterali. La qualità espressa dalle due unità è discreta, seppur non offrano un volume eccessivamente elevato, tanto che in ambienti più rumorosi sarà necessario dotarsi di un paio di cuffie auricolari.
Teclast F5 è dotato anche di una webcam frontale, posta in basso a destra, da 1 mega-pixel. Tramite questo elemento potrete rispondere alle chiamate su Skype o intrattenervi con i vostri amici su qualche video-chat. Inoltre, la qualità dei due microfoni risulta buona, permettendovi di conversare con il vostro interlocutore senza particolari problemi.
Autonomia
Il Teclast F5 monta una batteria da 3850 mAh che non gli permette di concludere in serata una giornata di utilizzo. Tenendo sempre la massima luminosità ed utilizzando principalmente Youtube, Word, navigazione web su Chrome e, in piccola parte, Photoshop ho totalizzato circa 4 ore di schermo acceso, con ancora un 10% di batteria residua. In standby il dispositivo non consuma particolarmente, permettendoci di superare anche le 6 ore con un utilizzo molto blando.
La ricarica non è velocissima ma può essere considerata abbastanza soddisfacente, impiegando circa 2 ore e 15 minuti per un ciclo completo.
Conclusioni
Il target di riferimento di questo Teclast F5 è l’universitario, che dal punto di vista professionale non ha molte pretese. Il notebook è di buona qualità a livello costruttivo e restituisce prestazioni soddisfacenti per godere di film o video su Youtube, offrendo anche una buona esperienza riguardo tutta la produttività scolastica.
Grazie alla versatilità offerta dalle sue caratteristiche, permette di rivolgersi ad un pubblico più creativo e meno convenzionale, che necessita di portare sempre con sé un dispositivo in grado di svolgere anche funzioni fuori dall’ordinario. E la compattezza, in questo caso, gioca un ruolo sicuramente fondamentale. Le uniche criticità riguardano la tastiera, che con il layout americano potrebbe inizialmente creare qualche problema, ed il fatto che la modalità tablet sia, per ora, solo un’illusione.
Attualmente il Teclast F5 è disponibile su Gearbest ad una cifra che si aggira sui 300 euro. Nel caso in cui il prezzo dovesse scendere ulteriormente di 20-30 euro, renderebbe ancora più appetibile questo prodotto.
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