Negli anni scorsi abbiamo visto prender sempre più piede la serie Mi Max di Xiaomi. Questo perché va a coprire una nicchia, quella dei phablet, che molto spesso viene ignorata da parte di molti produttori. So che al giorno d’oggi il termine phablet è stato superato, in quanto gli smartphone di media stanno aumentando sempre di più la diagonale del display, ma la categoria dello Xiaomi Mi Max 3 è quella che più appartiene a questa definizione.

Come si sarà comportato questo smartphone durante i vari test? Non perdiamoci in ulteriori chiacchiere ed andiamo a scoprirlo all’interno della nostra recensione completa!

Recensione Xiaomi Mi Max 3

Unboxing

Classica confezione di vendita in cartonato bianco in pieno stile Xiaomi. Al suo interno troviamo la seguente dotazione:

  • Xiaomi Mi Max 3;
  • alimentatore da parete con presa cinese ed uscita a 5V=3A / 9V=2A / 12=1.5A;
  • cavo per il trasferimento dati USB – USB Type-C;
  • manuale delle istruzioni;
  • spillino per lo slot SIM.

Xiaomi Mi Max 3

Costruzione e design

Nonostante il design sia piacevole, questo non differisce molto rispetto a tanti smartphone dell’azienda già presenti all’interno della fascia media. Infatti, abbiamo sempre una back cover in alluminio satinato ed una fotocamera posta in verticale. In questo caso però, troviamo delle bande in plastica per favorire la ricezione delle antenne che ricordano il trend degli smartphone di qualche mese/anno fa (stile iPhone per intenderci). Tendo a precisare che, quest’ultime, non mi disturbano affatto, anzi ho sempre gradito questo tocco di stile.

Rispetto agli altri dispositivi della serie Mi Max, il nuovo phablet della casa cinese presenta delle dimensioni e delle cornici più ottimizzate. Infatti, lo Xiaomi Mi Max 3 ha le seguenti misure: 176.2 x 87.4 x 8 millimetri per un peso ben distribuito di 221 grammi.

Senza dubbi questo non è uno smartphone comodo da utilizzare ad una mano e nemmeno da portare con sé in tasca visto che è molto ingombrante anche quando ci si siede. Tuttavia questo aspetto non possiamo reputarlo un difetto in quanto il device è pensato appositamente per un determinato scopo e per delle persone che sentono l’esigenza di avere un display ampio.

Honor Play

Per il resto ci troviamo di fronte ad uno smartphone ben realizzato, resistente agli urti e solido se sottoposto a flessioni.

Posteriormente è presente una dual camera con dual flash LED ed il sensore d’impronte digitali, a differenza del profilo frontale sui cui troviamo la fotocamera per i selfie, il sensore di luminosità e prossimità, il LED di notifica e la capsula auricolare.

Inferiormente sono collocati l’ingresso USB Type-C, il microfono principale e lo speaker di sistema, mentre sulla parte superiore risiedono l’ingresso mini jack, il microfono utile per la riduzione dei rumori ambientali ed il sensore infrarossi. Per il resto classica configurazione ai lati con tasto power e bilanciere del volume sulla destra e slot dual SIM / SIM + microSD sulla sinistra.

Display

Lo Xiaomi Mi Max 3 possiede un display IPS da 6.9 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel), densità di 350 PPI e formato 18:9.

Xiaomi Mi Max 3

Il vantaggio di questo smartphone è proprio l’ampio pannello, il quale ci permette di godere a pieno dei contenuti multimediali e videoludici quali film, video su YouTube o partite infinite a PUBG. Per questo scopo è assolutamente perfetto ed imbattibile, inoltre i colori sono rappresentati abbastanza fedelmente. Buona infine la luminosità minima e massima e gli angoli di visuale.

Come tutti i dispositivi con MIUI nelle impostazioni troviamo la possibilità di tarare il contrasto ed i colori a nostro piacimento, oltre che la possibilità di attivare la modalità lettura.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca troviamo il rodatissimo Qualcomm Snapdragon 636, il quale è comprensivo di un processore octa-core da 1.8 GHz, una GPU Adreno 509, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD fino a 256 GB.

Xiaomi Mi Max 3

Sotto il punto di vista delle prestazioni non ho riscontrato grandi problematiche in quanto lo smartphone è rapido e reattivo come sempre. Ormai conosciamo già molto bene questo chipset e sappiamo fino a dove si può spingere, garantendoci anche delle buonissime prestazioni nel gaming.

Purtroppo nell’utilizzo quotidiano capita che si siano alcuni freeze, ma questo è un problema imputabile al software e dopo ne parleremo più nel dettaglio.

Per il resto qui in seguito vi lascio i vari test benchmark effettuati durante queste settimane di utilizzo.

Fotocamera

Posteriormente troviamo una dual camera con sensori da 12 + 5 mega-pixel con apertura f/1.9 e dual flash LED.

Gli scatti si adeguano agli smartphone della fascia media di Xiaomi, insomma, buoni per il prezzo al quale è possibile acquistare lo smartphone. Di giorno, infatti, abbiamo una buona fedeltà cromatica ed un buon bilanciamento del bianco, oltre ad esser presente un HDR automatico che interviene sempre in maniera opportuna. Buona anche la definizione in condizioni di luminosità favorevole, la quale mostra della grana solamente con uno zoom estremo.

In notturna il discorso cambia, in quanto dovremmo avere una mano molto ferma per non far venir mosse le foto. Il rumore aumenta, ovviamente, e la definizione va a scemare. Insomma, sotto questo punto di vista lo smartphone rispecchia gli standard della sua fascia di prezzo.

Frontalmente è presente un sensore da 8 mega-pixel con apertura f/2.0 che si comporta allo stesso modo. In questo caso i colori sono più spenti (lievemente) rispetto alla fotocamera posteriore ed abbiamo sempre lo stesso software di Xiaomi che mette di base una sorta di filtro bellezza che contribuisce a piallare il viso da eventuali piccole rughe. Di sera la qualità peggiora e non riusciamo ad ottenere dei risultati particolarmente soddisfacenti. Tuttavia, ci tengo a precisare di nuovo che le performance rispecchiano perfettamente la sua fascia di prezzo.

Audio

L’audio in uscita dallo speaker inferiore è potente e con un discreto bilanciamento delle frequenze, forse pecca un pochino nei bassi ma nel complesso mi sento di promuovere questo aspetto, fondamentale sopratutto per sfruttare nel migliore dei modi l’ampio display (gaming e visione di film).

In cuffia la situazione migliora ulteriormente e, infine, è cristallino l’audio in capsula auricolare e buono anche quello catturato dal microfono.

Connettività

Purtroppo questo non è il punto forte dello Xiaomi Mi Max 3 ed è necessario specificare accuratamente il perché. La ROM montata a bordo del device è una MIUI Global 9.6 (Stabile 9.6.4.0) che in realtà non è una Global ufficiale, bensì una versione installata dai vari store per la vendita in Italia o Europa. Purtroppo abbiamo riscontrato un po’ di problemi con questo software, tra cui anche la ricezione, la quale è sotto la media. Non tanto per le chiamate, quanto per la rete dati. Stesso discorso anche per quanto riguarda il modem Wi-Fi Dual Band che è parso anch’esso un po’ debole.

Per il resto non ho riscontrato problemi con il Bluetooth 5.0 ed il GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDu. Presente anche la radio FM ed il sensore infrarossi.

Software

Come già detto precedentemente, a bordo troviamo la MIUI 9.6 Global (Stabile 9.6.4) la quale sembrerebbe essere una variante fake, visto che pochi giorni fa è stata rilasciata la versione ufficiale, ovvero la Stabile 9.6.6.

Xiaomi Mi Max 3

Con questa abbiamo riscontrato alcuni problemi sul fronte della fluidità dello smartphone, in quanto a volte capita che le app subiscano un freeze di pochi secondi che ci costringerà a chiuderle forzatamente. Come se non bastasse, questa ROM provoca dei problemi di ricezione, oltre al fatto che non potremo effettuare il download di Netflix direttamente dal Play Store, ma dovremmo farlo tramite apk.

Attualmente molti device sul mercato si trovano con questa versione del software, quindi abbiamo voluto portarvi questa prova per informarvi su quali siano realmente le prestazioni dello Xiaomi Mi Max 3 senza la Global ufficiale. Non mancherà una nuova prova in futuro con la variante ufficiale, sperando che tutti questi problemi siano stati risolti.

Per il resto troviamo il classico software di Xiaomi con tutte le varie personalizzazioni del caso che hanno fatto della MIUI una delle interfacce più complete sul mercato. Parliamo della clonazione delle app, del second space, della taratura dei colori a proprio piacimento, delle gestures e tanto altro ancora.

Autonomia

Sotto la scocca dello Xiaomi Mi Max 3 troviamo una batteria da 5500 mAh, la quale ci consente di ottenere un’autonomia incredibile. Infatti, è possibile raggiungere tranquillamente 2 giorni di autonomia con picchi di 10 ore di schermo attivo. Per ottenere tutto ciò, è necessario almeno far fare un po’ di rodaggio al device.

La ricarica completa avviene in poco meno di due ore tramite l’alimentatore da parete fornito in dotazione.

Conclusioni

Lo Xiaomi Mi Max 3 è uno smartphone che si riferisce ad un determinato pubblico e non è sicuramente adatto a tutti viste le dimensioni. Per il prezzo al quale viene venduto è sicuramente un buon prodotto da utilizzare a casa o in viaggio anche solamente per la fruizione di contenuti multimediali o per il gaming.

Tuttavia, con la ROM presente a bordo abbiamo riscontrato diversi problemi che hanno inficiato sulle valutazioni finali. Per il momento ci sentiamo di rimandare questo Mi Max 3 in attesa di installare la MIUI Global ufficiale con la quale sapremo darvi una valutazione finale completa.

Quello che possiamo dirvi in questo momento è che potete trovare questo smartphone su LightInTheBox a circa 233 euro, un prezzo veramente molto onesto per le sue potenzialità.