Se Xiaomi si è fatta un nome questo è anche merito del modding e della community che ci gravita attorno. Da anni, infatti, gli smartphone dell’azienda sono rinomati ed apprezzati per essere terreno fertile per modifiche software di vario stampo. A tal proposito, con il debutto ufficiale di Xiaomi Italia, come funziona la garanzia nel caso di operazioni come lo sblocco del bootloader o l’ottenimento dei permessi di root?
Xiaomi Italia: la garanzia rimane valida anche con lo sblocco del bootloader
A risponderci è lo stesso servizio clienti italiano del brand. Nella mail sottostante potete leggere la seguente frase: “Lo sblocco del bootloader e il rooting non invalidano la garanzia“. Per quanto non sia riportato sul sito ufficiale, nella sezione relativa alla Garanzia, sembra proprio che le politiche di Xiaomi Italia in merito non siano (fortunatamente) troppo stringenti.
Per quanto possa sembrare, non è un aspetto assolutamente scontato. Vari produttori di rilievo, fra cui Apple, Samsung e Huawei sono soliti non assecondare (ed ostacolare) le manovre relative al modding. Anche la stessa Xiaomi, dopo aver aperto le porte alle modifiche software, le ha prontamente chiuse nel 2016. Certo, è ancora possibile effettuare lo sblocco del bootloader, ma in maniera più “noiosa”.
Insomma, buone notizie per tutti gli amanti di Xiaomi e del modding. Anche perché, come specificato successivamente sempre via mail, è anche possibile installare una ROM alternativa. Tuttavia, in questo caso sarà necessario reinstallare la ROM originale nel caso in cui si voglia usufruire della garanzia. Quindi attenzione, perché nel caso in cui lo smartphone smettesse di funzionare con a bordo una ROM non originale la garanzia non sarebbe più valida.
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