Continua sempre più l’espansione dei produttori cinesi nel settore dei 2 in 1, ormai caratterizzati da ottime specifiche tecniche, prezzi contenuti e buone prestazioni, adatte al classico utilizzo del computer in mobilità.
Dopo aver provato diversi prodotti, nella recensione di oggi andremo a testare il tanto atteso Teclast Tbook 11, un tablet da 10.6 pollici con processore Intel Atom Z8300 e 4 GB di RAM, caratterizzato dalla presenza di un apposito connettore per tastiere detachable in stile Surface e da Windows 10 in dual-boot con Android Lollipop.
Il Teclast Tbook 11 è disponibile sullo store Gearbest a 163,8 euro, mentre la tastiera è disponibile a circa 25 euro.
Teclast Tbook 11: tablet Windows e Android con 4GB di RAM, la nostra recensione!
Confezione ed accessori
La confezione di vendita è in pieno stile Teclast, ed è realizzata in cartone bianco. Essa prevede solamente un semplice box di cartone rigido con alcune informazioni riportate sia nella parte frontale che posteriore.
All’interno troviamo, oltre al tablet, un cavo USB-microUSB ed un cavo OTG, oltre ad un piccolo certificato per la garanzia ed un manuale utente in lingua cinese ed inglese. Manca quindi un vero e proprio caricatore, che dovrete acquistare a parte, ed una tastiera/dock/cover, che sarebbe tornata sicuramente utile.
Specifiche tecniche
Il device monta un processore Intel Atom Cherry Trail X5 Z8300, caratterizzato da quattro core X86 affiancati da 2MB di cache e realizzati con processo produttivo a 14 nanometri. La frequenza operativa base è di 1.44 GHz, ma è in grado di arrivare fino a 1.84 GHz su uno dei quattro core. La GPU integrata è l’Intel HD Graphics di ottava generazione e può contare su 12 unità di calcolo operanti ad una frequenza compresa tra i 200 ed i 500 MHz.
Presente il supporto ai 64-bit, alle DirectX 11.2 ed alle memorie RAM Single-Channel LPDDR3 fino a 4 GB. La memoria installata è di tipo eMMC ed ha una capacità di 64 GB, mentre la RAM ammonta a ben 4 GB e può contare su un bus di 64 bit.
Il display è caratterizzato da pannello da 10.6 pollici IPS con risoluzione FullHD di 1920 x 1080 pixel, manca purtroppo un digitalizzatore attivo per eventuali pennini aggiuntivi.
La batteria installata ha una capacità di circa 7500 mAh, mentre le dimensioni sono di 27.5 x 16.97 centimetri, per uno spessore di 0.84 centimetri, mentre il peso è di circa 635 grammi. Sulla scocca del device sono presenti una porta micro-USB 2.0 OTG, uno slot per schede microSD fino a 64 GB, il jack audio da 3.5 millimetri, un’uscita video micro-HDMI e due fotocamere da 2 Mega-pixel. Infine, non manca il WiFi 802.11 b/g/n, il Bluetooth 4.0 e l’ultimo sistema operativo Microsoft Windows 10 in dual-boot con Android 5.1 Lollipop, mentre è assente il GPS.
Design e costruzione
Davvero ottima la costruzione del device, realizzato con della plastica di buona qualità su tutta la scocca posteriore. Come già visto su altri Teclast, le cornici del display sono un po’ troppo spesse, anche se ciò potrebbe rivelarsi utile durante l’utilizzo del device tra le mani.
La scocca non presenta flessioni e scricchiolii. Sui due profili laterali destro e sinistro troviamo i due speaker di sistema, mentre nella parte centrale della parte posteriore è presente il logo Intel, il marchio di Teclast ed alcune informazioni inerenti al produttore. Infine, nella parte alta troviamo la fotocamera posteriore da 2 Mega-pixel.
Nella parte frontale troviamo il display ed il tasto soft-touch Windows, mentre nella parte superiore troviamo la fotocamera frontale da 2 Mega-pixel.
Sul profilo superiore troviamo la porta micro-USB OTG, un’uscita video micro-HDMI, il jack da 3.5 millimetri per le cuffie, il bilanciere per il volume ed il tasto power.
Sul profilo inferiore è presente solamente un connettore magnetico per la tastiera ufficiale accompagnato da due fori aggiuntivi. Nulla da segnalare per il profilo destro, dove non sono presenti tasti o connettori ma solamente gli speaker di sistema come già menzionato. Lo slot per la scheda micro SD, invece, si trova nella parte prossima al bordo sinistro.
Nel complesso la solidità del prodotto si è dimostrata di buon livello, così come il design, piacevole e coadiuvato da una scocca davvero ben fatta in tutte le sue parti. Peccato solo per l’assenza in dotazione della tastiera/dock ufficiale, che avrebbe sicuramente contribuito ad una migliore usabilità del device, specie nell’ambito della produttività.
Display
Il pannello IPS installato ha una diagonale di 10.6 pollici ed una risoluzione FullHD che riesce a garantire una buona definizione in tutti contesti. Buon anche la luminosità, che però, complice la riflettività del vetro di copertura, difficilmente vi permetterà utilizzi del device sotto la luce diretta del sole. La resa cromatica si è dimostrata essere di buon livello, così come gli angoli di visione, che hanno un buon range su tutti e quattro i lati.
Preciso il touch-screen, limitato però a soli 5 tocchi ma che riesce comunque a svolgere bene il suo lavoro.
Prestazioni
L’Intel Atom Cherry Trail X5 Z8300 riesce a garantire delle prestazioni base di buon livello, collocando le performance nella fascia medio bassa del settore ma comunque in grado di garantire un’esperienza utente piacevole, specie con carichi di lavoro leggeri e poco impegnativi. I benchmark sono allineati agli altri dispositivi simili, e collocano il SoC del device in competizione con gli attuali smartphone di fascia medio-alta.
La potenza di calcolo si è rivelata più che buona, anche se su questo fronte il chipset installato ricade nella fascia bassa del settore mobile, ben al di sotto delle soluzione Z8500 e Z8700, complice la frequenza molto più contenuta ma sopratutto l’assenza al supporto delle memoria Dual-Channel, che limitano il bandwitch della RAM a circa 12.8 GB/s, circa la metà rispetto ai 25.6 GB/s dell’Atom Z8500 e Z8700.
In compenso però, il chipset riesce a mantenere dei consumi davvero contenuti per una soluzione X86, dato che parliamo di un consumo massimo di circa 3 Watt, ma che nell’utilizzo reale si sono attestati ben sotto i 2 Watt, dati veramente ottimi dovuti anche al processo produttivo a 14 nanometri.
Il sistema si è comportato abbastanza bene nell’utilizzo pratico, dove raramente ho notato impuntamenti. Usando i due sistemi operativi però, emerge come Android abbia una marcia in più rispetto a Windows, segno della diversa natura dei due OS.
Con Windows 10 possiamo tranquillamente fare dell’ottima navigazione Web, editing di documenti e perfino giocare ai titoli presenti sullo Store di Microsoft. Chiaramente non ci troviamo davanti ad una soluzione da utilizzare con programmi pesanti di video editing o con i classici giochi da PC desktop, visto che siamo ben lontani dalle prestazioni offerte da un PC di fascia media.
Con Android, invece, non ci sono problemi di alcun tipo, nemmeno con gli applicativi più impegnativi, come ad esempi i principali giochi del Play Store e tante altre App molto esose.
Buona ma non troppo veloce la memoria installata, che riesce a garantire velocità adeguate ma che rimane lontana dai modelli più performanti di eMMC 5.0, specie in scrittura.
I 4 GB di RAM si sono rivelati utili spesso e volentieri, specie su Windows 10, dove con molte tab aperte nel browser e qualche programma in back-ground si arriva spesso a saturare più di 3 GB di RAM.
Passando al reparto grafico, la nuova GPU di Intel di ottava generazione riesce a garantire un significativo boost prestazionale rispetto alla scorsa generazione, complici sicuramente le 12 unità di calcolo operanti ad una frequenza compresa tra i 200 ed i 500 MHz.
Tuttavia, le prestazioni rimangono ancora ben lontane da quelle offerte dai PC di fascia bassa e dai chipset mobile di fascia alta. Nonostante ciò, i punteggi dei principali benchmark grafici si sono dimostrati accettabili, ed anche l’esito della nostra prova con Asphalt 8 Airborne si è rivelata soddisfacente, dato che il gameplay si è rivelato abbastanza fluido con un dettaglio grafico medio-alto su entrambi i sistemi operativi.
In ogni caso, come già detto in altre recensioni, se dovete giocare vi consiglio di utilizzare il sistema operativo Android, che oltre ad offrire un maggior numero di App sul proprio Store vi garantisce anche una maggiore giocabilità, dato che gli applicativi Android risultano essere più ottimizzati per un SoC Mobile con prestazioni contenute.
Temperature
L’Intel Atom Z8300 è una soluzione che non richiede alcun sistema di dissipazione attiva e che ha uno sviluppo di calore decisamente inferiore agli Z8500 e Z8700, riuscendo dunque a garantire una buona gestione termica anche con usi prolungati.
Stressando per circa 30 minuti il Teclast Tbook 11, la frequenza operativa difficilmente tende a calare, e rimane stabile a 1.5 GHz sui 4 core. Anche dopo diversi ed abbondanti minuti di test impegnativi, non ho riscontrato Thermal Throttling, e le temperature del processore hanno raggiunto un picco massimo di 79°C, abbastanza lontani dalla temperatura limite TJMAX di 90°C.
Buone anche le temperature della scocca, che rimangono su valori prossimi i 36/37°C sia sulla parte posteriore che anteriore.
Autonomia e connettività
La batteria installata da 7500 mAh riesce a garantire una buona autonomia, variabile a seconda del carico di lavoro e dunque della tipologia di utilizzo.
Con un classico utilizzo da netbook, ovvero navigazione web ed editing leggero di documenti, sotto Windows 10 riuscirete facilmente ad arrivare anche alle 6/7 di autonomia con luminosità al 50%, mentre con dei carichi di lavoro più impegnativi come la visione di video in streaming, gaming o editing di documenti impegnativi, l’autonomia scenderà sulle 5 ore abbondanti. Su Android registriamo dei valori simili, segno di come entrambi gli OS siano stati ottimizzati a dovere.
Per quanto riguarda la connettività, il dispositivo è munito solamente del Wi-Fi b/g/n, manca quindi l’ultimo standard AC, oltre ad un modem integrato per la connettività LTE e 3G. Presenti infine, il Bluetooth 4.0, la funzionalità OTG e un’uscita micro-HDMI per la connessione del dispositivo a schemi esterni anche in 4K, mentre manca il modulo radio FM e purtroppo anche il GPS.
Fotocamera e multimedia
Sono presenti due fotocamere, entrambi da 2 Mega-pixel ed in grado di restituire degli scatti appena sufficienti.
Le due soluzioni si sono dimostrate più che adeguate per effettuare semplici video chiamate su Skype ed altri programmi di messaggistica, anche se la qualità di registrazione video è limitata a soli 720P su entrambe le telecamere.
Passando al reparto multimediale, ancora una volta emerge il classico problema riscontrato sui prodotti Teclast: su Android non sono stato in grado di riproduttore video in 4K ed in Full HD con codec H265 in maniera fluida, nemmeno con un player esterno, mentre su Windows, non ho avuto alcun problema, nemmeno con i video in 4K a 60FPS. Più nel dettaglio, sono riuscito a riprodurre tutti i sample con i principali codec, formati e risoluzioni, tra cui i video in Full HD e 4K, sia con codec H264 che H265 senza problemi, anche a 60 FPS. Solo i video a 10-bit hanno riportato qualche problema di fluidità e lag.
Per quanto riguarda la riproduzione audio, gli speaker laterali contribuiscono ad un’ottima resa sonora anche utilizzando il tablet appoggiato ad una superficie. L’audio risulta essere pulito e preciso, forse non troppo elevato il volume ma comunque più che accettabile. Ottima invece la qualità ed il volume in cuffia, anche se il volume massimo non è troppo alto.
Software
Sul fronte software troviamo due sistemi operativi, da una parte Windows 10 e dall’altra Android 5.1 Lollipop, il primo completamente pulito ed il secondo in pieno stile Teclast con diverse App in cinese pre-installate, anche se la maggior parte possono essere facilmente rimosse.
Windows 10 può essere tradotto anche in italiano installando l’apposito language pack, mentre Android presenta qualche errore di traduzione ma già di default è presente la lingua italiana. Il launcher Android risulta essere leggermente rivisto, dato che alcune icone sono state ridisegnate.
La scelta di installare due sistemi operativi è ottima, ma purtroppo però, va a limitare lo spazio interno, che per quanto riguarda Windows ammonta a poco meno di 20 GB liberi, mentre su Android a poco meno di 19 GB, su un totale di circa 59 GB.
In ogni caso, avere due OS permette di utilizzare Android in ambito ludico e ricreativo, vista l’interfaccia più user friendly su un display touch screen; e Windows 10 nell’ambito produttivo ed Office, date le maggiori possibilità offerte in questi ambiti dal sistema operativo di Microsoft. Sia Windows che Android si sono dimostrati fluidi e reattivi, risultando piacevoli duranti l’utilizzo.
Conclusioni
Il Teclast Tbook 11, se accoppiato all’apposita tastiera, può essere considerato un ottimo 2 in 1, in grado di garantire una buona usabilità di sistema ed autonomia. La scelta di inserire una piattaforma hardware equilibrata, permette di avere un’ottima gestione termica ed un’altrettanto ottima autonomia. Windows ed Android sono quasi sempre fluidi, specie se usati per applicazioni leggere e poco impegnative, ma anche con i giochi più esosi – specie su Android – il prodotto riesce a difendersi bene.
Molto buona anche la realizzazione ed i materiali adottati, che restituiscono un feedback piacevole al tatto ed una buona solidità.
Il Teclast Tbook 11 è disponibile sullo store Gearbest a 163,8 euro, mentre la tastiera è disponibile a circa 25 euro.