Oltre agli smartphone cinesi ispirati al design dei grandi brand più consoni al mercato occidentale, anche nel settore sempre più emergente dei tablet e dei convertibili si iniziano ad intravedere soluzioni simili ad alcuni prodotti delle grandi aziende.
Tra questi, nella recensione di oggi andremo a provare il PIPO W9S, un netbook caratterizzato da un design fortemente ispirato al MacBook Air di Apple ma con un prezzo e delle specifiche tecniche nettamente inferiori.
Il PIPO W9S, ed è disponibile a 173 euro dalla Cina presso lo store TinyDeal.
PIPO W9S: netbook con Intel Atom e design ispirato al Macbook Air, la nostra prova!
Confezione ed accessori
La confezione di vendita è realizzata in cartone bianco ed è davvero molto semplice, infatti prevede un semplice coperchio di cartone rigido con alcune informazioni riportate sia nella parte frontale che posteriore. All’interno troviamo, oltre al dispositivo, l’apposito alimentatore con presa cinese ed un output di 2.5 A a 5 Volt, l’apposito adattatore per prese europee ed il classico connettore DC, seguito da un piccolo certificato per la garanzia ed un manuale utente in lingua cinese ed inglese.
La dotazione, dunque, si è rivelata basilare, limitandosi al minimo necessario per l’utilizzo del prodotto.
Specifiche tecniche
Le specifiche tecniche del dispositivo sono ben lontane dal device da cui si ispira (MacBook Air), visto che prevedono un processore entry-level della gamma Intel Atom Cherry Trail, più in particolare il modello X5 Z8300, basato su quattro core X86 affiancati da 2 MB di cache e realizzati con processo produttivo a 14 nanometri. La frequenza operativa base è di 1.44 GHz, ma è in grado di arrivare fino a 1.84 GHz su un core durante i carichi più impegnativi. La GPU integrata è l’Intel HD Graphics di ottava generazione e può contare su 12 unità di calcolo operanti ad una frequenza compresa tra i 200 ed i 500 MHz.
Presente il supporto ai 64-bit, alle DirectX 11.2 ed alle memorie RAM Single-Channel LPDDR3 fino ad 4 GB. La memoria installata è di tipo eMMC ed ha una capacità di 64 GB, mentre la RAM ammonta a 4 GB. Il display è un pannello da 14.1 pollici TF, con risoluzione HD di 1366 x 768 pixel, mentre la batteria installata ha una capacità di circa 10000 mAh. Il peso del device è di 1480 grammi, mentre le dimensioni sono di 35.1 x 23.3 centimetri, per uno spessore di 2 centimetri.
Il dispositivo è caratterizzato da una due porte USB 2.0 Full-Size, uno slot per schede micro SD fino a 128 GB, un’uscita video mini-HDMI ed il classico jack audio da 3.5 millimetri. Presente poi il connettore di alimentazione DC, una webcam anteriore da 0.3 Mega-pixel, il WiFi 802.11 b/g/n ed il Bluetooth 4.0. Infine, troviamo l’ultimo sistema operativo Windows 10 di casa Microsoft.
Design e costruzione
Nonostante all’apparenza la costruzione possa sembrare più che valida, all’atto pratico, già dopo poche ore di utilizzo, emerge tutta l’economicità del prodotto, specie nelle plastiche adottate, che tendono a graffiarsi ed a scalfirsi facilmente. La plastica utilizzata è davvero economica in ogni sua parte, ed in diversi punti ho notato delle flessioni della scocca anche ingenti, segno di come l’assemblaggio e la struttura non siano delle migliori.
Il design è nettamente ispirato al MacBook Air, anche se andando a confrontare i due prodotti emergono diverse differenze nella scocca, specie nella parte posteriore.
Accettabile invece la tastiera, che nonostante tenda a flettere in qualche punto permette una digitazione più che buona, anche se ben lontana da quella restituita dal MacBook Air e tanti altri prodotti di fascia medio-bassa. Manca ovviamente la retroilluminazione.
Nella parte frontale del prodotto troviamo il logo di Windows 10 ed Intel, mentre in quella posteriore troviamo quattro ottimi piedini in gomma ed ai due lati i due speaker di sistema.
Aprendo il coperchio, troviamo il display da 14.1 pollici TF e, nella parte alta, la webcam da 0.3 Mega-pixel. Davvero molto ampio l’angolo di apertura del coperchio, che sfiora i 180°.
Passando alla parte inferiore, troviamo la tastiera ed il touchpad, che nonostante la somiglianza non è minimamente paragonabile a quello di Apple, dato che mancano molte gesture (limitate a soli due tocchi) e che la sensibilità è davvero molto ridotta. Inoltre, i due tasti sono davvero molto duri e spesso risulta difficile usare in maniera ottimale il touchpad premendo anche i tasti senza aiutarsi con l’altra mano.
Passando ai profili, sul lato posteriore troviamo la copertura dell’antenna WiFi, su quello destro lo slot micro SD, il jack audio ed una porta USB 2.0, mentre su quello sinistro il connettore di alimentazione, una porta USB 2.0 ed un’uscita mini-HDMI.
Nel complesso l’ergonomia e la portabilità, complice la diagonale non troppo elevata e le ottime dimensioni si è rivelata più che buona, visto anche il penso inferiore ai 1.5 KG, allineato agli altri prodotti di questa categoria.
Andando a smontare il device emerge tutta l’economicità del prodotto, dato che possiamo subito notare la bassa qualità dell’assemblaggio ed il posizionamento dei componenti.
Innanzitutto manca un dissipatore vero e proprio che, nonostante il chipset di natura fanless, avrebbe sicuramente contribuito ad una migliore gestione termica del processore.
Notevole la quantità di spazio inutilizzato che l’azienda avrebbe potuto utilizzare per installare una batteria ancora più capiente. Ottima invece, l’installazione dell’antenna WiFi nella parte posteriore del prodotto.
Display
Il pannello TF installato ha una diagonale di 14.1 pollici con risoluzione HD di 1366 x 766 pixel, un valore accettabile ma ben lontano dai display retina dei MacBook. Inutile dire che la qualità e la resa finale non è minimamente paragonabile ai pannelli di fascia medio/alta del mercato, tuttavia però, la soluzione adottata riesce a svolgere in maniera adeguata il proprio lavoro, garantendo una resa cromatica più che accettabile. Peccato solo per gli angoli di visione assai limitati, vista anche la natura del pannello, mentre la luminosità si è rivelata più che accettabile, anche se poco adatta all’utilizzo all’esterno, visto il valore non troppo elevato di nits raggiunto dal display.
Ovviamente, essendo un netbook, manca un digitalizzatore nel display, che ne rende dunque impossibile l’utilizzo come tablet touch screen.
Prestazioni
Il processore Intel Atom Cherry Trail X5 Z8300 riesce a garantire delle prestazioni di buon livello grazie anche ai 4 GB di RAM, che ci permettono di ottenere prestazioni equiparabili agli attuali SoC mobile di fascia media. Tuttavia, l’utilizzo indicato a questo tipo di prodotto è limitato alla classica produttività ed applicativi Office, oltre alla navigazione web e qualche giochino leggero presente sullo store di casa Microsoft.
Le prestazioni offerte dal chipset, come già detto in altre recensioni, son ben inferiori a quelle offerte dalle soluzione della famiglia Intel Core che troviamo sui classici notebook, complici le frequenze contenute, l’architettura completamente diversa e la natura a basso consumo del SoC, destinato a tablet e prodotti low-end di questo tipo, caratterizzati dunque da sistemi di dissipazione fanless.
I consumi sono davvero contenuti, spesso inferiori a 2/3 Watt, che, abbinati ad una buona batteria, permettono di raggiungere tranquillamente una giornata lavorativa di autonomia.
Il sistema si è comportato sempre abbastanza bene nell’utilizzo pratico e raramente ho notato impuntamenti, eccetto durante l’apertura di più programmi in contemporanea o con applicativi pesanti in esecuzione in background.
Buone le prestazioni offerte dalla memoria eMMC installata, che riesce a garantire velocità adeguate ma che rimane lontana dai modelli più performanti di eMMC 5.0, specie in scrittura. Purtroppo manca una porta USB 3.0 nonostante esse siano supportate dal processore.
I 4 GB di RAM si sono rivelati assai utili e riescono a garantire una buona usabilità del sistema anche con con qualche programma in esecuzione in back-ground. Mi è capitato, infatti, di arrivare tranquillamente ad usare anche 3 GB di RAM, mentre difficilmente sono riuscito a superare questo valore, segno di come il quantitativo di memoria installato sia più che sufficiente per garantire un’ottima esperienza multitasking all’utente.
Passando al reparto grafico, la GPU di Intel di ottava generazione riesce a garantire un significativo boost prestazionale rispetto alla scorsa generazione, complici sicuramente le 12 unità di calcolo operanti ad una frequenza compresa tra i 200 ed i 500 MHz.
Andando a provare alcuni giochi dello store Microsoft, tra cui Asphalt 8 Airborne, notiamo come il gameplay si sia rivelato abbastanza fluido con un dettaglio grafico medio-alto, riuscendo dunque a garantire una buona giocabilità, per lo meno limitata ai giochi presenti sullo Store di Microsoft, visto che risulta assai difficile eseguire titoli con un’importante grafica 3D.
Temperature
L’Intel Atom Z8300 è una soluzione che non richiede alcun sistema di dissipazione attiva e che, come visto nel paragrafo relativo alla qualità costruttiva, è in grado di funzionare correttamente senza sistemi di dissipazione. Smontando il device ho notato subito l’assenza di un dissipatore a contatto con il chipset, scelta che nell’utilizzo pratico porta le temperature registrate su valori prossimi o superiori i 50°C.
Durante l’uso di alcuni applicativi di stress test intensivi, la frequenza operativa difficilmente tende a calare, se non dopo poco più di mezz’ora di test, passando dagli 1.6 GHz agli 1.4 GHz su tutti e 4 i core, segno di come sia presente un leggero fenomeno di Thermal Throttling.
Le temperature del processore, infatti, hanno raggiunto un picco massimo di 85°C, molto vicino alla temperatura limite TJMAX di 90°C.
Molto buone, invece, le temperature della scocca, che non ha raggiunto valori elevati, dato che, dopo i vari stress test intensivi, nel punto più caldo ho registrato valori di 32.3°C nella parte sinistra della tastiera e di 30.4°C gradi sulla parte posteriore sinistra.
Autonomia e connettività
La cella installata da 10000 mAh riesce a garantire una ottima autonomia, variabile a seconda del carico di lavoro e dunque della tipologia di utilizzo.
Con un classico utilizzo da netbook, ovvero navigazione web ed editing leggero di documenti, sono riuscito a raggiungere facilmente le 7 ore e mezzo di autonomia con luminosità al 50%, mentre con dei carichi di lavoro più impegnativi come la visione di video in streaming, gaming o editing di documenti impegnativi, l’autonomia scenderà sulle 6 ore scarse, un valore comunque più che buono ed accettabile.
Per quanto riguarda la connettività, il dispositivo è munito solamente del Wi-Fi b/g/n, manca quindi l’ultimo standard AC. Presenti infine, il Bluetooth 4.0 ed un’uscita mini-HDMI per la connessione del dispositivo a schemi esterni anche in 4K.
Multimedia
Andando a riprodurre i vari sample di test, sono riuscito tranquillamente a visionare quasi tutti i video basati sui principali codec, fra cui quelli in Full HD e 4K sia con codec H264 che H265, che vengono riprodotti in maniera molto fluida e senza problemi. Solo i video in 4K a 60 FPS o a 10-bit hanno riportato qualche problema di fluidità e lag, dovuto forse al player non proprio all’altezza ed alla GPU non abbastanza potente.
Passando alla webcam, essa ha una risoluzione di 0.3 Mega-pixel, valore che va a limitare la registrazione video in formato VGA di 640 x 480 pixel, un valore scarso anche per l’utilizzo in videochiamata.
Per quanto riguarda la riproduzione audio, gli speaker vantano un livello di volume solo sufficiente, così come la qualità audio, che si è dimostrata di livello medio, specie ad alto volume, dove le due casse tendono a distorcere. Buona ma basso, invece il volume in cuffia.
Software
Sul fronte software troviamo Windows 10 completamente pulito e privo di software cinese preinstallato. La lingua di default è l’inglese, ma Windows 10 può essere tradotto anche in italiano installando l’apposito language pack.
A differenza di altre soluzioni basate su questo hardware, troviamo solamente Windows 10, una scelta che permette di avere a disposizione circa 45 GB di memoria su 64 GB al primo avvio, uno spazio più che sufficiente per l’istallazione dei principali applicativi software.
Il sistema operativo è il classico OS che abbiamo già avuto modo di vedere su altri tablet, e non presenta alcun tipo di personalizzazione.
Inutile dire che potrete installare quasi tutti gli applicativi software per PC, vista anche la presenza di una versione a 64-bit del sistema operativo installato.
Conclusioni
Il PIPO W9S si è dimostrato essere un dispositivo valido sotto il punto di vista delle prestazioni e dell’autonomia, mentre la qualità dei materiali e l’assemblaggio lasciano alquanto desiderare, vista la facilità con cui la scocca tende a graffiarsi.
La piattaforma hardware adottata è equilibrata e ben gestita nonostante vi sian un leggero fenomeno di Thermal throttling con gli applicativi più esosi e duraturi.
Molto buona l’autonomia, che vi permetterà facilmente di coprire tranquillamente una giornata di utilizzo continuativo. Appena sufficiente, invece, il display, che pecca per i pessimi angoli di visione e per luminosità massima non proprio altissima.
Il design ispirato al MacBook Air riprende delle ottime linee estetiche, riviste in un contesto ben più economico e con materiali meno pregiati.
Il PIPO W9S, ed è disponibile a 173 euro dalla Cina presso lo store TinyDeal.