Come sappiamo, i pannelli display recentemente introdotti per smartphone sono essenzialmente divisi in 3 categorie: AMOLED, Retina e LCD.
Mentre i primi 2 sono tecnologie proprietarie rispettivamente di Samsung ed Apple, tra i produttori di LCD spicca soprattutto JDI, azienda nata dalla collaborazione di Sony, Hitachi e Toshiba.
E proprio JDI ha annunciato di recente l’inizio della produzione dei nuovi pannelli di seconda generazione con Pixel Eyes.
Per chi non lo sapesse, grazie a questa tecnologia è possibile andare ad “eliminare” il classico pannello touch-screen, posto al di sopra del display vero e proprio, incorporando lo stesso direttamente all’interno delle altre sezioni del pannello, in modo tale da ridurne lo spessore dando così una sensazione di maggiore immersività e luminosità.
Questi pannelli, destinati ad un utilizzo in fascia high end, presentano innanzitutto un miglioramento negli spazi, con bordi di 0.5 mm, più sottili rispetto alla generazione precedente; inoltre, una migliore resa cromatica, con neri più profondi ed un angolo di visione migliorato.
Migliorata anche la reattività della parte touch, grazie alla tecnologia In-Cell, con la quale sarà possibile utilizzare stylus passivi dalla punta più fine, oltre che l’utilizzo del display anche con dita bagnate.
Una mancanza della prima generazione di pannelli JDI era l’assenza di implementazione nel mercato dei tablet e portatili, in quanto la dimensione massime raggiungibile era di 5.7 pollici di diagonale; mancanza che potrà adesso essere sopperita, dato che la produzione sarà ampliata con display fino a 16 pollici di tipo LTPS (Low Temperature Polysilicon).
Per vedere i primi smartphone con questi pannelli a bordo dovremo attendere il Q2 2016.