Nella gara apparentemente infinita tra gli Stati Uniti e la Cina per il dominio simbolico del mondo, sembra che la strada sia diventata il terreno principale e preferito per la sfida.
La Cina, infatti, ha annunciato il completamento delle prove preliminari della sua prima vettura a guida autonoma. Baidu, l’equivalente cinese di Google, ha infatti rilasciato una nota stampa al Wall Street Journal con la quale ha annunciato la nascita un nuovo dipartimento che si occuperà della ricerca e sviluppo di veicoli autonomi adatti all’uso come navette pubbliche.
Solo mercoledì, Baidu aveva annunciato di essere riuscita a completare con successo alcuni test rigorosi di guida autonoma con l’uso di una BMW Serie 3 appositamente modificato. Il gigante dell’internet cinese ha dichiarato che la sua auto ha superato autonomamente percorsi misti che l’hanno vista impegnata anche nella situazioni ambientali più disparate.
Era il mese di giugno quando Baidu aveva presentato i suoi ambiziosi piani per la realizzazione e la messa in strada entro l’anno della sua prima auto a guida autonoma, piano che sembra essere stato rispettato. Ora la sfida con Google si sposta sul primo che sarà in grado di commercializzare l’auto a guida autonoma.
È importante sottolineare, comunque, che anche se l’auto a guida autonoma di Baidu ha superato una prova su strada di circa 30 km, questo non significa che il colosso sia vicino alla realizzazione di una vera e propria automobile senza conducente. Una guida completamente autonoma, infatti, richiede un grande impegno vista la complessità e la varietà di ambienti e situazioni, anche provocate da altri imprevedibili conducenti.
La BMW Serie 3 utilizzata per i test attualmente è riuscita a raggiungere autonomamente i 100 km orari, ha completato una inversione a U, ha cambiato corsie, superato automobili bloccate nel traffico della loro corsia e rallentato quando necessario. E sono a tutti gli effetti situazioni che ci si aspetta di dover affrontare in un comune esame per ottenere la patente di guida.
Baidu ha dichiarato al Wall Street Journal che i suoi piani per le automobili a guida autonoma vanno aldilà dell’idea di una “semplice” auto ad uso personale. Piuttosto è garantito l’impegno con alcuni governi per fornire veicoli di questo genere per uso pubblico, una sorta di navetta, indipendentemente dalla grandezza del mezzo.
Così, oltre a Google, un nuovo concorrente cinese si appresta a realizzare la prima auto a guida autonoma sul mercato. Staremo a vedere chi sarà il vincitore.