Mediatek all’inizio dell’anno ha rinnovato la propria linea di processori, con il lancio di una nuova serie di chipset di fascia alta chiamati Helio. E’ già stato presentato il chipset Helio X10 che “muove” già diversi dispositivi di fascia media e alta e sembra non mancare molto alla presentazione del nuovo Helio X20, il primo SoC deca-core, per smartphone, al mondo.
Oggi, vi segnaliamo che ancora prima della presentazione del nuovo Helio X20 sono già trapelate delle possibili informazioni riguardanti il suo successore l’Helio X30. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, l’Helio X30 sarà caratterizzato da un cluster design simile a quello dell’X20 ma con l’utilizzo dei più recenti core presentati da Arm.
Secondo queste indiscrezioni infatti, il chip Helio X30 sarà composto da: un quad core Cortex A72 con clock a 2.5 GHz, un dual core Cortex A72 con clock a 2.0GHz, un dual core Cortex A53 con clock a 1.5GHz e un dual core Cortex A35 con clock a 1.0 GHz. I Cortex A35, sono i nuovi core appena presentati da ARM che dovrebbero essere più piccoli, più efficienti e meno energivori rispetto agli attuali Cortex A53. Se le voci non verranno smentite anche l’Helio X30 sarà un chip deca-core.
Questa scelta sembra porsi in aperto contrasto nei confronti dei maggiori competitors di Mediatek, i quali, si stanno orientando verso la diminuzione del numero dei core che compongono i loro SoC. Ad esempio, Qualcomm ha ridotto il numero di core dagli otto presenti sullo Snapdragon 810 ai quattro del prossimo Snapdragon 820. Anche Apple è da tempo orientata su questa via, basti pensare che anche il suo più recente chip l’A9X è un SoC dual-core.
Non abbiamo ancora visto il chip Helio X20 in azione, sarà sicuramente un banco di prova molto importante per Mediatek. Infatti, anche se sulla carta la struttura a tre cluster composta in totale da ben dieci core sembra essere molto performante, bisognerà poi valutare come si comporterà nella vita reale e nell’uso quotidiano. Riuscirà Mediatek, grazie a questa nuova configurazione dei propri SoC, a competere ancor di più con Samsung e Qualcomm?