E’ uno dei dispositivi più attesi del momento e rappresenta il successore di uno dei terminali più apprezzati degli ultimi mesi. Stiamo parlando del Meizu M2 Note, il dispositivo oggetto del nostro teardown esclusivo di oggi.
In questo articolo vi mostreremo non solo la componentistica interna del dispositivo, ma faremo anche delle sintetiche precisazioni sulle scelte ingegneristiche adottate e sull’assemblaggio dei vari componenti utilizzati.
Meizu M2 Note, il teardown di GizChina.it
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Il dispositivo presenta un assemblaggio abbastanza solido, con una scocca realizzata in policarbonato che risulta essere molto resistente e al contempo flessibile. Non troviamo particolari differenze rispetto all’M1 Note, sia come materiali che come design.
Lo chassis è realizzato in metallo e garantisce un’ottima dissipazione del calore generato dalla componentistica interna. Rispetto all’M1 Note, però, la progettazione della disposizione dei componenti ha portato ad una diversa modalità di assemblaggio del dispositivo, rendendo più difficile la rimozione del display ma più facile lo smontaggio della componentistica posteriore.
Per quanto concerne le antenne GPS, Bluetooth, Radio e WiFi la disposizione delle stesse è piuttosto simile all’M1 Note.
Il Meizu M2 Note è mosso da un processore octa-core Mediatek MT6753 con architettura a 64-bit accompagnato da una GPU Mali-T720 e 2 GB di RAM.
Come consuetudine, il produttore ha inserito un gel dissipante nella gabbietta che protegge il chipset per aiutare e facilitare la dissipazione del calore. In tal senso però segnaliamo che la RAM e la memoria interna sono posizionate vicino alla CPU e ciò comporta un assorbimento del calore prodotto dalla stessa.
Per quanto concerne la batteria, abbiamo verificato l’amperaggio effettivo dell’unità da 3100 mAh installata sull’M2 Note, che corrisponde alle specifiche tecniche ufficiali riportate dal produttore.
Il tasto ibrido mBack, che consente al tocco di tornare alla schermata precedente e alla pressione completa di tornare alla Home, è ben realizzato e presenta un assemblaggio di buon livello.
Nessuna anomalia per quanto riguarda le due fotocamere e i vari sensori di cui è dotato il terminale.
Tutti i connettori, infine, sono a pressione, una scelta meno preferibile rispetto ai connettori a clip, poichè gli stessi possono essere soggetti a distacchi accidentali.
Galleria del teardown del Meizu M2 Note:
In definitiva l’assemblaggio e la costruzione del dispositivo è di ottimo livello, anche se riflette sicuramente la fascia di prezzo in cui è collocato.
Per tutti gli altri dettagli vi rimandiamo alla nostra recensione completa del Meizu M2 Note.