
Scegliere il migliore notebook è un viaggio personale. Non esiste un singolo miglior computer portatile valido per tutti, ma esiste sicuramente il portatile perfetto per voi. Con la miriade di opzioni, specifiche tecniche e termini di marketing, il processo d’acquisto può sembrare opprimente. Questa guida è progettata per fare chiarezza, rispondendo alle domande più comuni e aiutandovi a definire le vostre priorità.
Analizzeremo cosa dovreste sapere prima di iniziare la ricerca, decodificheremo le diverse categorie di prodotti (notebook, ultrabook, 2-in-1) e ci tufferemo nelle caratteristiche tecniche che contano davvero, dal processore alla batteria. Il nostro obiettivo? Fornirvi tutti gli strumenti per fare una scelta informata e trovare un PC portatile che risponda perfettamente alle vostre esigenze e aspettative.
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I migliori notebook del mese
Honor MagicBook Art 14 Snapdragon
- Display – 14,6″ OLED (3.120 x 2.080, 3:2)
- CPU – Snapdragon X Elite (X1E-80-100)
- GPU – Adreno X1-85
- RAM – 32 GB
- Storage – 1 TB SSD
- Batteria – 60 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- RECENSIONE
- 1099,90€
Samsung Galaxy Book 5 360

- Display – 15,6″ AMOLED Full HD Touch (1.920 x 1.080, 16:9, 60 Hz)
- CPU – Intel Core Ultra 7 (serie 2)
- GPU – Intel Arc 140V
- RAM – 16 GB
- Storage – 512 GB SSD
- Batteria – 67.1 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- 1.199€
ASUS Zenbook A14 (UX3407Q)

- Display – 14″ OLED WUXGA (1.920 x 1.200, 16:10)
- CPU – Snapdragon X (X1 26-100)
- GPU – Adreno X1-45
- RAM – 16 GB
- Storage – 512 GB SSD
- Batteria – 70 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- RECENSIONE
- 899€
Dell 15 DC15250

- Display – LCD 15,6″ Full HD (1.920 x 1.080) 120 Hz
- CPU – Intel Core i7-1355U
- GPU – Intel UHD
- RAM – 16 GB
- Storage – 512 GB SSD
- Batteria – 54 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- 679€
Lenovo IdeaPad Slim 3 (15IAH8)

- Display – 15,6″ LCD Full HD (1920 x 1080, 16:9)
- CPU – Intel Core i5-12450H
- GPU – Integrata Intel
- RAM – 16 GB
- Storage – 512 GB SSD
- Batteria – 47 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- 479€
Acer Aspire Go 15 (AG15-42P-R5V8)

- Display – LCD 15,6″ Full HD (1.920 x 1.080, 16:9)
- CPU – AMD Ryzen 5 5625U
- GPU – AMD Radeon
- RAM – 32 GB
- Storage – 1 TB SSD
- Batteria – 53 Wh
- Sistema Operativo – Windows 11 Home
- 579€
Come scegliere il migliore notebook?
Scegliere il PC portatile più adatto alle proprie esigenze può essere un compito impegnativo, data l’ampia varietà di opzioni disponibili sul mercato. La decisione del modello migliore non dipende da una soluzione unica e universale, ma piuttosto da una serie di variabili individuali, come le proprie necessità specifiche, il modo in cui si intende utilizzare il PC, il budget a disposizione e diversi altri fattori unici per ogni individuo.
Sebbene un’analisi ponderata sia essenziale anche quando si acquista un PC fisso, diventa ancor più critica per i laptop. Questo perché le opportunità per aggiornare o modificare un notebook dopo l’acquisto sono notevolmente ridotte.
La maggior parte degli ultrabook e dei 2-in-1, ad esempio, non offrono alcuna possibilità di modificare le componenti hardware una volta che li avete comprati. Per questo motivo, è importante avere ben chiaro in mente come si prevede di utilizzare il proprio PC portatile.
Le prime domande da porsi
Prima ancora di guardare le specifiche, rispondete a queste domande:
- Utilizzerai il portatile principalmente a casa, in ufficio o in movimento?
- Sarà il tuo dispositivo principale o avrà un ruolo secondario rispetto ad altri?
L’ambiente in cui prevedete di utilizzare il vostro notebook è un altro aspetto fondamentale da considerare. Per esempio, l’uso del computer portatile in un ambiente statico come una scrivania in ufficio sarà molto diverso dal suo utilizzo in viaggio o in situazioni in movimento.
Ricordate, l’obiettivo non è trovare il miglior PC portatile “in assoluto”, ma piuttosto quello che è migliore per voi.
Che differenza c’è tra Notebook, Ultrabook e 2-in-1?
Quando si tratta di PC portatili, esistono essenzialmente tre grandi categorie: i notebook, gli ultrabook e i 2-in-1. Ciascuna di queste presenta caratteristiche uniche e si rivolge a un tipo specifico di utente. Comprendere le vostre esigenze individuali e il modo in cui intendete utilizzare il vostro futuro PC portatile vi sarà di grande aiuto per capire quale categoria di dispositivi sia la più adatta a voi.
Come per qualsiasi tipo di classificazione, questo processo porta con sé una certa dose di ambiguità. Ad esempio, alcuni dispositivi, come i Chromebook, sono distinti principalmente dal sistema operativo che utilizzano, in questo caso Chrome OS. Altri, come gli ultrabook, possono essere associati a un marchio di CPU specifico, in questo caso Intel.
È importante sottolineare che non esiste una “taglia unica” quando si tratta di scegliere un PC portatile. Pertanto, vi incoraggiamo ad approfondire le vostre ricerche e a utilizzare questa guida come un punto di partenza, confrontandola con altre risorse affidabili (come le nostre recensioni) prima di prendere una decisione di acquisto definitiva.
Notebook vs Laptop: cosa cambia?
Che differenza c’è tra notebook e laptop? In breve: nessuna.
Un uso intercambiabile dei due vocaboli è previsto soprattutto nei paesi non anglofoni. La maggioranza degli anglofoni, invece, indicherà i portatili come “laptop”. Si tratta della macrocategoria in cui rientrano tutti i PC portatili e che si distingue in numerose sotto-famiglie.
Le sotto-famiglie principali dei notebook
All’interno della grande famiglia dei notebook, troviamo specializzazioni che rispondono a esigenze precise:
- Notebook da gaming: Progettati per le massime prestazioni nei videogiochi, con potenti schede video dedicate e sistemi di raffreddamento avanzati.
- Workstation: PC portatili ad altissime prestazioni, ottimizzati per software professionali (grafica 3D, calcolo scientifico, editing video pesante).
- Chromebook: Basati sul sistema operativo Chrome OS di Google, sono spesso più economici e pensati per un utilizzo basato sul cloud e applicazioni web.
- MacBook: I computer portatili di Apple, noti per il loro sistema operativo (macOS) e il loro ecosistema hardware/software integrato. Non tratteremo questi ultimi in questa guida.
Fanno parte di questa macrocategoria anche prodotti non più disponibili in commercio, come i vecchi netbook.
Negli anni i notebook tradizionali si sono distinti dagli ultraleggeri grazie a schede tecniche e prestazioni che li hanno avvicinati ai PC desktop tradizionali, in particolar modo nelle performance quotidiane e sotto sforzo. Anche per questo il PC portatile è la soluzione più acquistata dagli utenti, che evidentemente, anche in mancanza di mobilità, lo ritengono più duttile del normale PC desktop.
Allo stesso modo, esistono numerose soluzioni (docking station, hub) che consentono di connettere il portatile a schermi e altri accessori per rendere l’uso “da fisso” più confortevole. In generale i notebook sono una soluzione adatta a tutti e per tutte le tasche.
Cos’è un ultrabook?
Gli ultrabook sono i PC portatili più leggeri disponibili sul mercato. Il termine “ultrabook” ormai non viene quasi più usato ed è stato sostituito dalla dicitura “thin and light” (sottile e leggero), ma capita di sentirlo ancora dato che negli anni è entrato nel linguaggio comune degli appassionati.
Si tratta di laptop realizzati con l’obiettivo di essere facilmente trasportabili, utilizzabili in contesti differenti (casa, ufficio, viaggio) e in cui la longevità della batteria e una buona leggibilità dello schermo prevalgono sulla potenza bruta.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un costante aumento di soluzioni simili e, oggi, la maggioranza di questi computer portatili presenta hardware che offre prestazioni di tutto rispetto. Nei prossimi anni, probabilmente, la differenza tra ultraleggeri e PC portatili potrebbe scomparire del tutto, rendendo questa categoria non più distinguibile da quella “madre”. Sono consigliati soprattutto a chi lavori in mobilità, sia nel caso di lavori di ufficio che di professioni più avanzate.
Cos’è un notebook 2-in-1 e la vera differenza con un “convertibile”
I 2-in-1, spesso accomunati ai convertibili, sono i PC portatili “ibridi”, cioè che combinano elementi tratti dai tradizionali laptop con caratteristiche da tablet.
Dopo alcuni esperimenti non proprio felici, sia Microsoft che Apple hanno investito per separare i loro laptop dalle famiglie di tablet. L’azienda di Cupertino ha scelto di non introdurre nessun modello 2-in-1, ma ha lavorato molto ad iPadOS per renderlo molto simile a MacOS e rilasciato numerosi accessori ufficiali che – soprattutto con gli iPad con diagonale oltre i 10″ – rendono queste soluzioni dei veri sostituti dei “2-in-1”.
I 2-in-1 con Windows sono invece più numerosi e anche l’azienda di Redmond ha deciso di realizzare degli ibridi simili all’interno della gamma Microsoft Surface.
Ma attenzione: cosa cambia tra notebook 2-in-1 e convertibile? Spesso i due termini vengono usati per indicare la stessa tipologia di prodotto, ma in realtà c’è una differenza tecnica:
- Un convertibile è dotato di cerniere che ruotano a 360°, che permettono di trasformarlo in un tablet (o di usarlo in modalità “tenda”), ma senza mai staccare lo schermo dalla tastiera.
- Un 2-in-1 (o “ibrido”) offre proprio questa caratteristica: schermo e tastiera possono essere scollegati, trasformando il notebook in un tablet vero e proprio. È ciò che accade ad esempio con i Microsoft Surface, che hanno tutto l’hardware nello schermo e usano la tastiera solo come accessorio, offrendo la possibilità di rimuoverla a piacimento quando non necessaria.
Quale specifiche deve avere un buon PC portatile?
Un computer portatile di qualità si contraddistingue per delle ottime caratteristiche tecniche, ma come fare a riconoscerle? Quali sono i componenti più importanti da tenere in considerazione in fase d’acquisto? Analizziamoli uno per uno.
Quanto dev’essere potente il processore (CPU)?
Il processore è uno dei componenti più importanti in un computer portatile, si occupa di gestire la maggior parte delle attività che vengono eseguite dall’utente. Attualmente i produttori principali sono Intel e AMD, ma da qualche anno anche Apple si è fatta strada con i suoi chip Apple Silicon, all’interno di tutti i nuovi MacBook. Nel mondo Windows stanno iniziando a prendere piedi i primi laptop con processore Qualcomm Snapdragon, mentre nel mondo Chromebook sono sempre più popolari le soluzioni di MediaTek.
Tra i vari elementi da considerare quando si guarda al processore, ce ne sono essenzialmente tre: il numero di core, la frequenza e i consumi.
I core sono i processori logici che svolgono le operazioni di calcolo: generalmente maggiore è il numero di core, maggiore diventa la capacità del computer di svolgere operazioni in parallelo e che richiedono calcoli complessi.
Nei computer portatili moderni si trovano quasi sempre processori con almeno 4 core, mentre nella fascia media sono presenti sempre 6 o più core; infine, i processori top di gamma offrono dagli 8 core in su e sono l’ideale per i giochi o per software professionali di grafica, editing e così via, che si basano ancora sul processore.
Solitamente tutti i processori sono dotati di una tecnologia di multi-threading (Hyper Threading per Intel, SMT per AMD), che permette di avere 2 thread per ogni core. Ciò significa che, salvo rari casi, un processore con 6 core avrà 12 thread, un 8 core 16 thread e così via.
La recente architettura ibrida Intel ha cambiato però le carte in tavola, introducendo processori ibridi, dotati di core ad alta efficienza (E-Core) e core ad alte prestazioni (P-Core), con configurazioni particolari. Ad esempio, il recente top di gamma Intel Core i9-14900HX offre 24 core, suddivisi in 8P e 16E, e 32 thread, perché gli E-Core non sono dotati di Hyper Threading e offrono solamente 1 thread per core.
La frequenza del processore indica il numero di cicli che la CPU riesce a eseguire in un secondo: si indica in GHz e più è alto il numero, più è alto il numero di cicli. Come regola generale si può dire che più è alta la frequenza più è potente il processore e quindi maggiori sono le prestazioni, ma bisogna ricordarsi che la frequenza massima indicata nelle specifiche è raggiungibile solamente quando sono in uso 1 o 2 core.
Questo vuol dire che se il processore sta svolgendo un’attività semplice, lavorerà alla massima frequenza per completarla il più in fretta possibile; se invece sta svolgendo un’attività complessa, parallelizzata e che quindi sfrutta tutti i core, lavorerà a frequenze più basse. Di norma, infatti, più core sono in uso minore è la frequenza che il processore riesce a raggiungere.
I consumi, tendenzialmente indicati con la dicitura TDP (Thermal Design Power), PBP e MBP (diciture che si trovano spesso sui chip Intel), sono da considerare per due fattori: danno un’idea dell’energia che il processore andrà ad assorbire, un elemento che incide direttamente sulla durata della batteria, e di quanto calore il sistema di raffreddamento dovrà dissipare.
Il TDP infatti è la potenza termica della CPU, che il raffreddamento dovrà dissipare per assicurare il perfetto funzionamento del processore e del computer portatile. Tendenzialmente, un TDP più alto indica un assorbimento energetico maggiore, che si traduce in una durata della batteria minore.
Quanta RAM deve avere un notebook?
La RAM (Random Access Memory) è la memoria volatile del computer, che serve a memorizzare tutte quelle informazioni temporanee che servono per eseguire i programmi aperti sul sistema. In generale sono tre i parametri da tenere in considerazione: velocità, quantità e possibilità di aumentarla.
Velocità e dimensione vanno di pari passo: maggiore è la quantità di memoria installata, minore sarà la velocità massima raggiungibile. In generale, a parità di capacità è sempre meglio scegliere una memoria più veloce, dato che, un po’ come per il processore quando si parla di frequenza, riuscirà a completare più cicli in un secondo, aumentando le prestazioni.
La capacità invece dipende molto dalle esigenze che si hanno:
- 8GB: Bastano per le attività basilari come la navigazione web, la gestione delle mail e poco altro, ma iniziano a diventare pochi: noterete rallentamenti già con 2 o 3 programmi aperti contemporaneamente.
- 16GB: Se si fa un uso casalingo o da ufficio del PC e si guardano streaming, 16GB sono ancora più che sufficienti.
- 32GB – 64GB: Se si lavora con software professionali, oppure si usano molti programmi contemporaneamente sono essenziali 32GB, ma è consigliabile anche arrivare a 64GB. Infine, nei PC portatili da gaming moderni si trovano quasi sempre 32GB o più, adeguati per giocare a tutti i titoli più recenti.
La possibilità di aumentare la RAM è un altro fattore da non sottovalutare. Purtroppo si tratta di una caratteristica sempre più esclusiva dei notebook da gaming o delle workstation, che si affidano ancora agli slot SO-DIMM. Gli altri computer portatili, in particolare quelli più sottili e leggeri, sfruttano chip saldati direttamente sulla scheda madre per ridurre l’ingombro, precludendo di fatto qualsiasi possibilità di ampliare la memoria o di sostituirla.
Se pensate di aver bisogno, in futuro, di aumentare la RAM presente sul vostro computer portatile (tenendo sempre conto dei limiti della scheda madre, che raramente permette di andare oltre i 64GB), considerate l’acquisto di un computer portatile che usa ancora moduli SO-DIMM.
Quanto dev’essere grande l’SSD di un laptop?
L’SSD (Solid State Drive) è l’unità di archiviazione dei dati ed è un altro elemento importantissimo del computer portatile: più è grande, più spazio avrete a disposizione per documenti, foto e tutto quello che vi serve. Le unità a stato solido hanno ormai soppiantato del tutto i vecchi HDD, risultando estremamente più veloci, più efficienti e anche più sicure in caso di urti o cadute, vista l’assenza di parti meccaniche.
In un computer portatile non dovreste mai avere un SSD più piccolo di 256GB, dato che considerando lo spazio occupato dall’installazione di Windows, vi ritrovereste con davvero pochi GB a disposizione per i vostri file e programmi. Al giorno d’oggi anche 256GB iniziano a stare un po’ stretti, quindi scegliete un computer portatile con unità di queste dimensioni solo se tenete tutti i vostri file sul cloud, o su dispositivi esterni, e potete dedicare tutto lo spazio a disposizione ai programmi che vi servono.
Su PC portatili dedicati al gaming o a software professionali, è essenziale infine avere SSD da 1TB o più, per essere certi di non avere problemi.
Un altro aspetto fondamentale degli SSD è la velocità: un SSD più veloce significa operazioni di lettura e scrittura più rapide. Questo si traduce in una maggiore reattività del sistema in diversi ambiti pratici, come i tempi di avvio di Windows, il caricamento di programmi e la copia dei file. Gli SSD di ultima generazione offrono tutti supporto per lo standard PCIe 4.0, che soddisfa le esigenze della maggior parte degli utenti.
Come per la memoria RAM, anche in questo caso è importante valutare le possibilità di aggiornamento del SSD. Se il notebook lo permette, avete la chance di ampliare lo spazio di archiviazione quando ne avete davvero bisogno.
Quale scheda video (GPU) deve avere un PC portatile?
Come nel mondo desktop, anche in quello dei PC portatili la scheda video può essere presente in due versioni: integrata nel processore oppure discreta (o dedicata).
La scheda video integrata (iGPU) è solitamente perfetta per chi fa un uso d’ufficio o casalingo del PC, oppure lo usa per studiare, guardare video e così via: ha tutta la potenza necessaria per svolgere questo tipo di attività e non va a ridurre drasticamente la durata della batteria, come invece fa una scheda video discreta, decisamente più potente dell’integrata.
La scheda video dedicata (dGPU) infatti è consigliata, per non dire essenziale, sui notebook gaming o su quelli dove si lavora con software professionali, che deputano alla GPU (Graphics Processing Unit) buona parte o la totalità dei compiti più complessi.
Come detto la scheda grafica discreta è molto più potente di quella integrata, ma per questo incide molto sulla durata della batteria. Inoltre, in molti notebook la scheda grafica non esprime il 100% della propria potenza quando il PC portatile non è collegato all’alimentazione, quindi se dovete sfruttarla al massimo, assicuratevi di avere una presa di corrente vicino.
Anche per le schede grafiche vale la regola “più è potente, più in fretta terminerà il compito“. Se non state pensando di acquistare un PC portatile top di gamma, il consiglio è di scegliere la scheda video più adatta alle vostre esigenze, cercando di bilanciare la potenza con la qualità dello schermo.
Esempio: Se per esempio volete un notebook gaming non troppo costoso per giocare in Full HD, vi basterà un prodotto con RTX 5060. Viceversa, se volete giocare in QuadHD a 144 FPS o più, dovrete scegliere una scheda video più potente, come una RTX 5080 o una RTX 5090.
Vi ricordiamo infatti che le schede video per portatili, pur avendo gli stessi nomi di quelle per PC desktop, sono meno potenti delle loro controparti.
Anche le schede video hanno un valore di TDP che indica quanta energia assorbiranno e quanto calore verrà prodotto. Esattamente come i processori, GPU più potenti avranno bisogno di un sistema di raffreddamento più potente, questo significa che se siete alla ricerca di un notebook sottile e leggero con scheda grafica dedicata, non aspettatevi di trovare GPU più potenti di una RTX 4060, o al massimo una RTX 4070.
Quanto è grande un notebook? Quanto pesa?
In un computer portatile sicuramente sono importanti le dimensioni del dispositivo, nonché il suo peso. Questi due parametri variano principalmente in base alle dimensioni dello schermo, alla batteria e al sistema di raffreddamento presente.
Come visto, i modelli da 13 pollici sono solitamente i più piccoli e leggeri, con un peso che si aggira intorno ai 1,2 / 1,3 Kg. Al contrario, i portatili da gaming o, più in generale, tutti quelli con schermo da 16/17 pollici, sono più ingombranti e arrivano a pesare anche 2 Kg o più.
Che schermo deve avere un notebook?
Lo schermo è ovviamente un altro elemento fondamentale del PC portatile, dato che ne definisce diverse caratteristiche, dalle dimensioni alla trasportabilità, senza dimenticare l’usabilità in situazioni particolari, come ad esempio all’aperto. Negli anni abbiamo visto i produttori impegnarsi per ridurre sempre di più le cornici, arrivando ad offrire schermi da 13 o quasi 14 pollici nelle stesse scocche dove magari, anni fa, ci si ritrovava un piccolo 12 pollici:
- 13-14 pollici: Sono quelli solitamente più compatti e leggeri, facili da trasportare e con processori non eccessivamente potenti, che assicurano una grande durata della batteria. Sono adatti a chi si muove spesso e lavora in viaggio
- 15-16 pollici: Sono prerogativa dei computer portatili più diffusi, che fanno da “via di mezzo” tra portabilità assoluta e potenza da vendere. È la dimensione che senza dubbio si adatta meglio alle esigenze della maggior parte degli utenti
- 17-18 pollici: Si trovano sui computer portatili gaming e sulle workstation, ossia su tutti quei PC portatili che danno priorità alla potenza più che alla portabilità e all’autonomia. Si tratta degli schermi più grandi, che permettono di visualizzare al meglio i contenuti senza doversi affidare a uno schermo esterno
Oltre alla dimensione dello schermo bisogna considerare la sua risoluzione: la regola generale da seguire è non avere una risoluzione troppo bassa su uno schermo grande, visto che la qualità dell’immagine peggiorerebbe di molto:
- FullHD (1920 x 1080 pixel): Tipica di schermi da 13 o 14 pollici
- QuadHD (2560 x 1440 pixel): Comune su 15 o 16 pollici
- 4K (3840 x 2160 pixel): Comune su 17 o 18 pollici
Ovviamente esistono delle eccezioni, specialmente sui prodotti di fascia alta (es. 16 pollici 4K o 14 pollici QuadHD).
La tecnologia del pannello influenza direttamente la qualità dell’immagine:
- TN: Oramai quasi del tutto in disuso, si trovano sui PC portatili più economici. Riconoscibili dal poco contrasto (il nero sembra grigio scuro)
- VA: Non particolarmente diffusi, ma assicurano un contrasto maggiore dei TN
- IPS: I più diffusi. Si caratterizzano per una resa molto precisa dei colori, un buon contrasto e neri profondi. Oggi raggiungono frequenze d’aggiornamento molto elevate e sono usati per buona parte dei computer portatili in commercio
- OLED: Si stanno diffondendo sempre di più, soprattutto nella fascia alta. Offrono una resa cromatica incredibile, contrasto infinito e neri assoluti, risultando i migliori pannelli disponibili. Possono essere usati sia sui “thin and light” che sui notebook gaming
La frequenza d’aggiornamento indica quante volte al secondo l’immagine si aggiorna:
- 60Hz: Standard per modelli da ufficio o casalinghi, più che adeguato allo scopo
- 90Hz: Spesso su PC portatili per la creazione di contenuti, rende l’esperienza d’uso più fluida
- 144Hz / 240Hz (e oltre): Essenziali sui notebook gaming per giocare al massimo ai titoli competitivi
Alcuni computer portatili offrono anche un touchscreen, immancabile (per ovvi motivi) nei convertibili e nei 2-in-1. Questi dispositivi integrano anche il supporto all’input tramite stilo (attivo o Wacom EMR). Sui laptop classici è poco diffuso, ma se per qualsiasi motivo ne avete la necessità, ci sono diversi modelli che lo integrano.
Quanto dura la batteria di un buon computer portatile?
La durata della batteria è fondamentale in tutti quei casi in cui il computer portatile debba essere utilizzato per molto tempo, in ambienti in cui non è possibile collegarsi a una presa di corrente.
Generalmente i fattori che più incidono sulla durata della batteria sono la potenza del processore e della scheda video dedicata (se presente) e la capacità della batteria, solitamente espressa in Wh (wattora).
Le batterie dei notebook solitamente non superano mai i 99,9 Wh, questo perché è il valore massimo consentito per portare il dispositivo in aereo, senza doverlo imbarcare in stiva. I modelli “thin and light” sono caratterizzati da batterie capienti e hardware efficiente per massimizzare l’autonomia, mentre i notebook gaming e le workstation portatili sacrificano quest’aspetto in favore delle massime prestazioni.
Il notebook “migliore” è quello giusto per voi
Come abbiamo visto, la scelta del migliore notebook non si riduce a trovare il modello più potente o più costoso. È un esercizio di equilibrio tra le vostre necessità specifiche, il vostro stile di vita e il vostro budget.
Un gamer avrà bisogno di una potente scheda video dedicata e di uno schermo ad alta frequenza, sacrificando l’autonomia. Un professionista in mobilità cercherà un ultrabook leggero, con un’ottima batteria e uno schermo luminoso, dando meno priorità alla potenza grafica. Uno studente potrebbe trovare il perfetto equilibrio in un 15 pollici con 16GB di RAM, capace di gestire multitasking e streaming senza problemi.
Non esiste una soluzione unica e universale. Usate questa guida come un punto di partenza: definite chiaramente come userete il vostro portatile, stabilite le vostre priorità (portabilità? potenza? autonomia? prezzo?) e solo allora iniziate a confrontare i modelli.
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