Dopo i rincari di agosto scatta un nuovo pericolo per gli utenti di Spotify: la piattaforma di streaming musicale si prepara ad un nuovo giro di aumenti di prezzo. Tuttavia questa volta tocca agli Stati Uniti e – almeno per il momento – sembra che gli utenti degli altri paesi siano al sicuro. Sarà davvero così?
Spotify aumenterà il prezzo negli Stati Uniti: a rischio anche gli utenti in Italia?

Al momento l’aumento del prezzo di Spotify non è stato confermato ufficialmente ma arriva da fonti interne, citate dal Financial Times. I rincari sarebbero previsti nel corso del primo trimestre del 2026, un buon modo per cominciare l’anno alla grande.
In base a quanto emerso si tratterebbe di un tentativo di dimostrare una redditività sostenibile e tenere il passo con l’inflazione: la manovra sarebbe voluta dalle principali etichette discografiche, esercitando una forte pressione sia su Spotify che su altri servizi di streaming.
Come specificato anche in apertura l’aumento dovrebbe colpire gli utenti statunitensi ma comunque potrebbero esserci dei risvolti futuri anche per noi. Attualmente i prezzi dei piani in Italia e negli USA sono i seguenti:
| Piano | Prezzo Italia (al mese) | Prezzo USA (al mese) |
| Individual | 11,99€ | 11,99$ |
| Duo | 16,99€ | 16,99$ |
| Family | 20,99€ | 19,99$ |
Le cifre sono praticamente allineate, allo stato attuale. Con un rincaro negli States, possiamo di certo aspettarci un aumento di prezzo anche alle nostre latitudini. Probabile che colpirà gli altri paesi durante la prossima estate ma per ora si tratta di un’ipotesi e non c’è ancora certezza.
Gli stessi aumenti negli USA non sono stati ancora confermati quindi è bene procedere con cautela.








