Creare app per iPhone è un gioco da ragazzi con quest’app

Bitrig
Crediti: Bitrig

Una nuova applicazione, sviluppata da un team di ex dipendenti Apple, promette di rivoluzionare il mondo dello sviluppo software su iOS. Si chiama Bitrig e permette a chiunque, anche senza alcuna competenza di programmazione, di creare applicazioni funzionanti direttamente dal proprio iPhone, semplicemente conversando con un’intelligenza artificiale.

Bitrig permette di creare app per iPhone in pochi minuti

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Crediti: Bitrig

La tecnica del “vibe coding” permette di scrivere codice e creare software non attraverso la complessa sintassi dei linguaggi di programmazione, ma mediante semplici istruzioni in linguaggio naturale fornite a un’intelligenza artificiale.

Se fino a ieri questa possibilità era relegata a piattaforme web, oggi un gruppo di ex ingegneri Apple ha deciso di portarla direttamente nelle tasche di milioni di utenti con Bitrig, un’app per iOS che potrebbe democratizzare definitivamente lo sviluppo di applicazioni.

Bitrig si presenta con una promessa tanto semplice quanto ambiziosa: trasformare un’idea in un’app funzionante in pochi minuti. L’interfaccia è minimale e si basa su una chat, simile a quella di un qualsiasi servizio di messaggistica. L’utente non deve fare altro che descrivere all’IA l’applicazione che desidera.

Un esempio pratico, mostrato in un video promozionale dal co-fondatore Kyle Macomber, illustra perfettamente il potenziale dello strumento: “Oggi pomeriggio vado in spiaggia e non voglio scottarmi. Crea un’app per registrare quando metto la crema solare e che mi invii una notifica per riapplicarla in base all’indice UV della mia posizione attuale“.

Pochi istanti dopo, l’intelligenza artificiale di Bitrig genera un’applicazione completa che fa esattamente quanto richiesto, con tanto di interfaccia per regolare la sensibilità all’indice UV e un sistema di notifiche personalizzato. Questo processo, che fino a poco tempo fa avrebbe richiesto ore, se non giorni, di lavoro da parte di uno sviluppatore esperto, ora è alla portata di tutti.

Certo, l’idea di generare codice tramite IA non è del tutto inedita. Giganti del settore come Anthropic, con la funzione “Artifacts” del suo chatbot Claude, o Google con Gemini, hanno già dimostrato la capacità di creare web app e altri strumenti digitali partendo da un semplice prompt.

Tuttavia, è qui che Bitrig si distingue in modo significativo dalla concorrenza. Mentre le altre piattaforme generano prevalentemente applicazioni web, accessibili tramite un URL, Bitrig crea vere e proprie app native per smartphone, che possono essere salvate e gestite tutte insieme all’interno dell’applicazione stessa, offrendo un’esperienza utente più integrata e fluida.

Durante il processo di creazione, l’utente può vedere il codice che scorre sullo schermo, un dettaglio affascinante che svela la magia algoritmica dietro le quinte. È anche possibile richiedere modifiche e affinamenti successivi, ma ogni interazione va a erodere un budget di messaggi limitato.

Il modello di business di Bitrig prevede un piano gratuito che offre un totale di 30 messaggi al mese, un numero che potrebbe essere sufficiente per utenti occasionali che desiderano creare semplici utility. Per chi invece vuole esplorare più a fondo le potenzialità della piattaforma, è disponibile un abbonamento da 19,99 dollari al mese, che sblocca tutte le funzionalità e fornisce 100 messaggi aggiuntivi.

Indipendentemente dal piano scelto, esiste una limitazione importante: tutti gli utenti possono inviare un massimo di cinque messaggi al giorno. Questa restrizione, probabilmente pensata per gestire il carico sui server, spinge a formulare le proprie richieste in modo chiaro e conciso.

Per chi è a corto di idee, Bitrig offre anche una selezione di app pre-compilate da cui prendere spunto, come un calcolatore di mance o un metronomo. Ma la vera forza risiede nella possibilità di dare vita a strumenti iper-personalizzati e di nicchia.

Si può creare un’app per tracciare un hobby specifico, un pianificatore per un evento privato o un ricettario che suggerisca piatti solo in base a determinate intolleranze alimentari. Le possibilità sono virtualmente infinite e limitate solo dalla fantasia dell’utente.