Avreste mai immaginato che, a pochi anni dall’arrivo dei primi modelli di linguaggio AI, arrivassero in commercio dispositivi che senza intelligenza artificiale non potrebbero proprio esistere? Eh già, perché anche se siamo praticamente solo all’inizio dell’era dell’IA, il suo “contributo” ai dispositivi che utilizziamo tutti i giorni è già enorme: basti pensare alle fotocamere dell’HONOR Magic 7 Pro (qui la recensione) o a quella dello Xiaomi 15 Ultra (qui la recensione), che proprio grazie a questa tecnologia riescono a scattare fotografie con zoom molto estremi.
Ma l’IA non è solo fotografia negli smartphone: Mobvoi TicNote è un sottilissimo registratore portatile che, proprio grazie ad una serie di modelli LLM, è in grado di trascrivere le registrazioni senza bisogno di servizi esterni e di fare tanto, tanto altro, proprio come una sorta di assistente personale.
Lo stiamo provando da un po’ e siamo pronti a parlarvi di ogni singolo aspetto del dispositivo, dalla costruzione fisica fino all’esperienza d’uso, senza tralasciare il valore pratico dell’intelligenza artificiale integrata e un’analisi lucida del modello economico con abbonamento che ne regola le funzionalità più avanzate.
Recensione Mobvoi TicNote: il registratore AI che sente tutto e capisce tutto (anche le telefonate)
Videorecensione Mobvoi TicNote
Design e materiali
Fin dal primo contatto con il Mobvoi TicNote, si percepisce la cura costruttiva che il brand ha dedicato a questo dispositivo. Arriva protetto da una bella custodia in simil pelle, disponibile in diverse colorazioni, con un design minimalista ma elegante che integra il supporto magnetico MagSafe: in questo modo si potrà agganciare il TicNote sul retro di uno smartphone compatibile o con l’apposito adattatore incluso.
Questo dettaglio non solo migliora l’esperienza d’uso sul campo, ma sottolinea quanto Mobvoi abbia pensato a una sinergia intelligente tra dispositivi, senza obbligare l’utente a dipendere costantemente dallo smartphone per attivare o controllare la registrazione audio.
È poi un prodotto davvero piccolissimo, con i suoi 86×55 mm per 3 mm di spessore ed un peso di circa 89 grammi, Mobvoi TicNote è una sorta di piccola carta di credito un po’ più spessa.
Va sottolineato però che per utilizzare questo registratore AI, non sarà necessario agganciarlo allo smartphone: Mobvoi TicNote funziona anche a distanza, una cosa molto comoda qualora si volesse avvicinare all’interlocutore come potrebbe accadere ad esempio nel corso di una lezione universitaria, situazione in cui si potrebbe appoggiare il dispositivo direttamente sulla cattedra.
Sulla scocca è presente un piccolo display accanto al quale sono stati posizionati due tasti di controllo. Con il primo, quello sulla destra dello schermo, si può accendere/spegnere il dispositivo e dare il via alla registrazione, quello sulla sinistra invece serve a scegliere ta le due modalità di funzionamento.
Mobvoi TicNote infatti, non registra solo le conversazioni ambientali, ma è anche in grado di registrare le telefonate tramite una funzionalità molto interessante che sfrutta le vibrazioni dell’auricolare: funziona discretamente bene ma ci sono alcune limitazioni perché, in primo luogo, la registrazione non avverte l’interlocutore (sollevando non pochi dubbi sul piano della privacy) ed in secondo luogo, in ambienti molto rumorosi o se si usano cuffie di qualità non eccelsa, la resa può risentirne.
Hardware e batteria
Sotto la scocca si nasconde un hardware piuttosto ben studiato per lo scopo del dispositivo. Il cuore del sistema è costituito da tre microfoni MEMS ad alta sensibilità con soppressione attiva del rumore ambientale che durante i nostri test, sia in ambienti silenziosi che in contesti rumorosi sono riusciti a catturare le voci in modo chiaro e con un’intonazione riconoscibile.
La memoria interna è da 64 GB, uno spazio più che sufficiente per garantire centinaia di ore di registrazione, mentre la batteria da 470 mAh assicura fino a 25 ore di utilizzo continuo: un risultato più che soddisfacente, soprattutto considerando le dimensioni compatte del dispositivo.
La ricarica avviene tramite USB-C ed è abbastanza rapida: in circa 90 minuti si raggiunge il 100%. L’unica pecca è che per ricaricare Mobvoi TicNote bisognerà utilizzare l’adattatore con attacco proprietario magnetico e che integra un connettore USB-A: sarebbe stato interessante vederlo con un USB-C, in modo tale da poter ricaricare il dispositivo collegandolo direttamente allo smartphone, quando non si è in casa.
Come funziona Mobvoi TicNote
Ma il vero motore del TicNote si chiama Shadow AI. Si tratta di un assistente virtuale basato su una serie di modelli linguistici di ultima generazione (tra cui GPT-4o, DeepSeek-R1 e molti altri), in grado di trascrivere, analizzare, categorizzare e addirittura riassumere in modo intelligente ogni registrazione effettuata. Ma non si limita a questo.
Durante le prove, abbiamo registrato interviste, riunioni aziendali, note vocali e anche conversazioni telefoniche: Shadow ha riconosciuto con sorprendente precisione i diversi interlocutori, ha generato trascrizioni perfettamente punteggiate e ha proposto riassunti sintetici ma dettagliati.
Immaginate di utilizzare Mobvoi TicNote in ambito universitario: la funzione di riassunto automatico potrebbe ridurre drasticamente il tempo necessario per ripassare una lezione. Inoltre, la possibilità di generare mappe concettuali a partire dalle registrazioni potrebbe rivelarsi particolarmente utile per chi lavora in contesti creativi o nella gestione di progetti.
Ma c’è un ma. Tutte queste che queste funzioni più evolute dipendono da un sistema di crediti ed una volta esauriti i 300 inclusi con l’acquisto, l’utente è costretto a sottoscrivere un abbonamento per continuare a sfruttare appieno le potenzialità di Shadow.
Applicazione
Mobvoi TicNote viene gestito tramite un’applicazione disponibile per iPhone ed iOS nella quella si può accedere a tutte le registrazioni, si possono visualizzare le trascrizioni e si può interagire con l’intelligenza artificiale.
È un’app realizzata piuttosto bene, con un’interfaccia grafica pulita e intuitiva ed con una gestione a schede ben organizzata. Oltre all’accesso diretto alle registrazioni, l’app permette di caricare file esterni in formati PDF, DOCX o immagini PNG, e di farli elaborare da Shadow.
Il tutto avviene tramite la sincronizzazione automatica via Bluetooth, mentre il trasferimento via Wi-Fi si attiva solo per file più grandi. Nonostante qualche attimo di latenza iniziale nella sincronizzazione, il sistema si è dimostrato solido e affidabile nella maggior parte dei casi.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il Mobvoi TicNote viene venduto a un prezzo di listino di 169,99 euro su Amazon, che include un pacchetto iniziale di 300 crediti da utilizzare per le funzionalità AI. Una volta terminati, è necessario sottoscrivere un piano mensile da 12,99 dollari o annuale da 79 dollari. Qui emergono le prime perplessità: sebbene l’esperienza offerta sia realmente unica, il modello a pagamento può risultare scoraggiante, soprattutto per studenti o freelance con budget limitati.
D’altra parte, è anche vero che Mobvoi ha introdotto un livello di innovazione difficilmente replicabile in modo gratuito: le capacità di sintesi e analisi dell’IA sono nettamente superiori a quelle di app gratuite come Google Recorder o Otter.
Insomma, stiamo parlando di uno dei primi esempi concreti di come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in modo efficace e tangibile in un dispositivo hardware. Non si tratta semplicemente di un registratore intelligente, ma di un vero alleato quotidiano per chi lavora fa tante riunioni, per chi studia, per chi deve organizzare idee e progetti in modo efficiente.
Dal punto di vista hardware è solido, ben costruito, affidabile. L’esperienza d’uso è gratificante e l’interfaccia software è tra le più riuscite della categoria. Ma occorre fare una riflessione: siamo disposti a pagare in modo continuativo per funzionalità che potremmo ottenere con più fatica altrove, ma a costo zero?
Tirando le somme, è un dispositivo che consiglierei a chi ha bisogno reale di una piattaforma avanzata per la gestione di contenuti vocali, e che riconosce il valore aggiunto dell’IA. Per tutti gli altri, resta una soluzione affascinante, ma non essenziale.
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