In un mercato sempre più affollato di dispositivi mobili sottili, eleganti e votati alla multimedialità, esiste un segmento spesso trascurato ma fondamentale: quello dei dispositivi rugged. Si tratta di tablet e smartphone progettati non per impressionare con un design ultramoderno, ma per resistere alle condizioni più estreme, tipo ambienti di lavoro difficili, escursioni outdoor, cantieri, magazzini, aree industriali: sono questi i contesti in cui la robustezza conta più della leggerezza, e l’affidabilità vale più dell’estetica.
In questo scenario si inserisce il nuovo HOTWAV R9 Plus, un tablet corazzato pensato per chi cerca una soluzione resistente, autonoma e versatile, capace di accompagnarvi pressochè ovunque. Ma sarà davvero all’altezza delle aspettative? Lo scopriamo insieme.
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A primo impatto, l’HOTWAV R9 Plus comunica immediatamente la sua vocazione rugged: è un tablet imponente, massiccio, costruito per resistere più che per essere elegante. Le dimensioni non passano inosservate: 269,5 mm di altezza per 182 mm di larghezza, uno spessore importante di 17,8 mm e un peso che supera di poco il chilo, 1,06kg. Non è un dispositivo che si porta con leggerezza, ma d’altra parte non è mai stato questo l’obiettivo dell’azienda.
La scocca è realizzata con una combinazione di plastica ad alta resistenza, inserti in metallo e TPU gommato, una scelta che garantisce una resistenza elevata agli urti e alle sollecitazioni meccaniche: non vi nego che l’impressione generale è quella di un dispositivo solido e ben assemblato, pensato per durare nel tempo. Sul retro spiccano le linee scolpite e funzionali, con una doppia fotocamera da 64 MP, un doppio flash LED e la già vista torcia “camping light” da 350 lumen, composta da una griglia di LED ad alta luminosità. Presente anche il modulo per il supporto in alluminio, utilissimo per usare il tablet come una vera e propria fonte di illuminazione o semplicemente per appoggiarlo su superfici in modo stabile.
I tasti fisici, come quelli d’accensione e bilanciere del volume, sono zigrinati e ben sporgenti, con una colorazione rossa che ne migliora la visibilità anche in condizioni di scarsa luce. Lato connettività troviamo uno sportellino ben sigillato che ospita due slot SIM in 4G VoLTE oppure una SIM + una microSD fino a 512 GB. Da segnalare la presenza di una porta USB-C OTG, purtroppo ancora in versione 2.0, e due microfoni distribuiti sulla parte inferiore e superiore del frame. Come ogni buon rugged che si rispetti, inoltre, lui è certificato IP68, IP69K e MIL-STD810H, proprio a testimoniare la sua essenza di dispositivo resistente.
Display
HOTWAV R9 Plus monta un pannello IPS da 11 pollici con risoluzione 2K (2000 x 1200 pixel), una scelta che sorprende positivamente per un dispositivo rugged di fascia economica; in più il formato 16:10 risulta equilibrato sia per la lettura di documenti o l’utilizzo di app tecniche (mi viene da pensare a quelle che spesso utilizzano i meccanici nelle officine), che per la fruizione di contenuti multimediali, dal momento che offre uno spazio visivo generoso senza risultare mai troppo ingombrante.
La qualità dell’immagine, pur non raggiungendo i livelli di tablet premium, è più che adeguata per l’uso quotidiano: la resa cromatica è naturale, la definizione dei testi è buona e gli angoli di visuale sono ampi, come ci si aspetta da un pannello IPS. Il contrasto è nella media e la luminosità, sebbene non elevatissima, consente comunque una visibilità sufficiente anche in ambienti esterni, a patto di non essere sotto luce solare diretta.
Un dettaglio apprezzabile è la presenza di una modalità di adattamento automatico della luminosità, che aiuta a migliorare l’autonomia e il comfort visivo in ambienti con luce variabile. Inoltre, il touchscreen risponde in modo preciso ai comandi, sebbene delle volte possa risultare un po’ più lento di altri, ma d’altronde si tratta di limitazioni comuni in questa fascia di prezzo.
Hardware e prestazioni
Sotto la scocca robusta del HOTWAV R9 Plus troviamo un hardware essenziale ma coerente con la fascia di prezzo e l’uso previsto. Il tablet è equipaggiato con un processore UNISoc T7280, una soluzione octa-core (2 Cortex-A75 + 6 Cortex-A55) che punta più sull’efficienza che sulle prestazioni pure. È un chip già visto su altri dispositivi rugged e si comporta bene per attività quotidiane come la navigazione web, l’uso di app per la gestione del lavoro, la consultazione di mappe e i contenuti multimediali in streaming.
La memoria RAM a disposizione è pari a 8 GB, con la possibilità di espandere virtualmente fino a 16 GB tramite swap su storage, per un totale di 24GB di memoria RAM, una caratteristica che aiuta soprattutto nella gestione del multitasking leggero, anche se non ci si deve aspettare fluidità da top di gamma. Lo spazio di archiviazione interno è straordinariamente pari a 512GB, tra l’altro ulteriormente espandibile via microSD, fino a 2TB.
Per quanto riguarda le prestazioni reali, l’R9 Plus si dimostra stabile nell’uso quotidiano, anche se nelle operazioni più pesanti come l’editing di immagini ad alta risoluzione o l’esecuzione di app 3D tipo giochi più recenti emergono i limiti del chipset. Tuttavia, per lo scenario d’uso tipico (cantieri, magazzini, ispezioni sul campo, veicoli) le prestazioni sono più che adeguate, e davvero non gli si può chiedere di più. Un altro aspetto da segnalare è il buon comportamento termico visto che anche sotto stress il tablet tende a scaldarsi poco, grazie sia alla scocca ampia che alla buona dissipazione interna.
Insomma, non stiamo parlando di un dispositivo pensato per i gamer o per chi cerca potenza bruta, ma per chi ha bisogno di affidabilità e autonomia in mobilità, ed in questo caso la dotazione hardware è più che adeguata. A livello di connettività, lui supporta due SIM in formato Nano in 4G, il Bluetooth 5.0, il Wi-Fi 5 ma purtroppo è assente il modulo NFC, dettaglio che può far storcere il naso, ma va considerato che si tratta di un tablet pensato per altri scopi, non certo per i pagamenti contactless.
Software
Sul fronte software lui arriva, inspiegabilmente, con Android 14, un mezzo passo falso da parte dell’azienda che nei dispositivi analizzati in passato, è sempre arrivata con l’ultima release del robottino verde. Tralasciato questo dettaglio, il software è il solito di sempre già visto a bordo degli altri prodotti dell’azienda; una ottimizzazione discreta e una interfaccia grafica solo minimamente personalizzata, per lo più nelle icone e nei menu.
Nonostante il tablet arrivi con Android 14, è presente preinstallata a bordo l’AI di Google con Gemini, ma soprattutto l’azienda ha pensato alle certificazioni Widevine L1, dettaglio che non passa inosservato in un prodotto come questo.
Fotocamera
Pur non essendo un tablet nato con ambizioni fotografiche, il HOTWAV R9 Plus sorprende per la varietà di modalità offerte e la flessibilità d’uso. Sul retro troviamo una fotocamera principale da 64 megapixel, affiancata da un sensore ausiliario per migliorare la profondità e la resa complessiva delle immagini. La qualità è sufficiente, soprattutto alla luce del giorno, con una messa a fuoco rapida e colori abbastanza bilanciati. La resa è adeguata per il settore, ma soprattutto per la fascia di prezzo.
Il software fotografico offre diverse modalità: automatica, manuale, panoramica, modalità notte, slow motion e time-lapse, oltre alla possibilità di scansionare codici QR. Non mancano le regolazioni di base come contrasto, HDR, proporzioni d’immagine (1:1, 4:3) e l’attivazione della filigrana personalizzata. La fotocamera frontale, da 16MP, si comporta in maniera discreta: le foto non sono eccezionali, ma più che sufficienti per videochiamate e selfie occasionali, considerando sempre che si tratta di un tablet (per inciso anche rugged, dove di solito si bada poco o nulla alla qualità fotografica).
Autonomia
Uno dei punti di forza del HOTWAV R9 Plus è senza dubbio la batteria da 20.080 mAh, progettata per offrire un’autonomia fuori dal comune, ed in effetti già la sua capienza deve farvi capire quanto il produttore abbia voluto esagerare. Questo tablet rugged non teme giornate intense di lavoro o avventure prolungate all’aperto: può garantire oltre 20 ore di utilizzo attivo e anche più giorni in stand-by senza bisogno di una ricarica.
L’ampia batteria è pensata per lo più per dare supporto al grande faretto LED da campeggio integrato, che in effetti consuma la batteria un po’ più velocemente per ovvie ragioni; tuttavia Hotwav ha bilanciato tutto nel migliore dei modi, ed il risultato è decisamente buono. In più, grazie al supporto Reverse OTG, lui può essere utilizzato anche come powerbank per ricaricare altri dispositivi, trasformandosi all’occorrenza in una fonte di energia di emergenza.
Prezzo e considerazioni
HOTWAV R9 Plus si è rivelato un tablet rugged sorprendentemente completo, al di sopra di ogni aspettativa; in primis a partire dal design robusto ma al contempo moderno, il display da 11 pollici in 2K è ben definito, e l’hardware, pur non essendo un top, riesce a gestire senza troppi problemi la maggior parte delle attività quotidiane. Anche il comparto fotografico, per quanto non primo della classe, è più versatile del previsto.
Il vero punto di forza, però, è il rapporto qualità/prezzo, soprattutto in occasione del lancio. Il prezzo di listino è di 319,99€, ma durante la promo di lancio su Amazon, dal 23 giugno al 2 luglio 2025, le prime 50 unità saranno disponibili a soli 268,79€. E non è finita qui: utilizzando il codice sconto del 10% che trovate qui in basso, il prezzo finale può scendere addirittura a meno di 250 euro, un’occasione più che ghiotta per chi cerca un tablet resistente, completo e affidabile.
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