Che Huawei fosse un brand con gli attributi, per quanto mi riguarda, è un dato di fatto: è vero, la sua presenza sul mercato è sempre meno impattante per le ragioni che conosciamo ormai benissimo, ma da qui a qualche mese il nuovo sistema operativo proprietario potrebbe svoltare completamente gli scenari di mercato.
E da fiero possessore di HUAWEI Pura 70 Ultra come smartphone secondario, da affiancare al mio iPhone 16 Pro, ho avuto modo di provare per un po’ di giorni il nuovo HUAWEI MatePad Pro 12.2, un dispositivo unico nel suo genere per il suo display opaco di grandissimo pregio: non è però l’unica caratteristica interessante, di cui vi parlerò durante questa recensione.
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Recensione HUAWEI MatePad Pro 12.2
Design e materiali
Il design del MatePad Pro 12.2 PaperMatte Edition, ovvero la versione con schermo opaco, segue linee minimaliste e pulite, con una finitura dorata caratterizzata da una texture abbastanza particolare sul retro, che potrebbe non piacere a tutti: sembra quasi graffiata, una sorta di effetto spazzolato lo definirei, certamente divisivo ma che, nel complesso, si integra bene con l’estetica complessiva del dispositivo e, in un certo senso, rompe la monotonia dei design sempre tutti uguali in questa categoria.
La qualità costruttiva come da tradizione Huawei è eccellente, con un assemblaggio curato e materiali premium; molto bene l’ottimizzazione degli spazi, con i pulsanti di accensione e volume ben posizionati, e soprattutto con il sensore biometrico inserito nel tasto di accensione, un dettaglio non così scontato nel mercato dei tablet. C’è da essere sinceri su un aspetto, però: questo sensore biometrico, così come lo sblocco facciale, non sono dei più comodi da usare a bordo di un tablet di queste dimensioni, perciò bene che ci siano entrambi i sistemi e che siano ben funzionanti, ma personalmente non li reggerei per più di due giorni consecutivi, per quanto scomodi.
Si tratta, in fin dei conti, di un tablet da 12.2 pollici, grande 182,5 x 271,2 x 5.5mm, che con i suoi 508 grammi si fa maneggiare un po’ a fatica in caso di utilizzi prolungati, forse anche a causa degli spigoli un po’ troppo vivi. Chicca da non sottovalutare è senza dubbio la Glide Keyboard, una tastiera che funge anche da cover protettiva e da base di appoggio, piuttosto elegante e raffinata ma soprattutto compresa nel prezzo di vendita, insieme alla M-Pencil di cui vi parlerò più avanti. Insomma, sul fronte estetico e costruttivo Huawei si conferma sempre tra i migliori brand in assoluto, con nessun device che fa eccezione.
Display
Il HUAWEI MatePad Pro 12.2 deve il nome “PaperMatte” al suo display dual-layer tandemOLED, uno schermo che, per intenderci, è molto simile a quello presente nei modelli più recenti (e costosi) di iPad Pro, tanto per menzionarvene uno. Questa tecnologia sfrutta due strati di pannelli OLED, e ciò consente di ottenere una luminosità elevata senza sovraccaricare i singoli pixel oltre a tutelare per più tempo l’efficenza del pannello stesso che è garantito fino a 3 volte in più, in termini di durata, rispetto ad un display OLED standard.
Il display da 12.2″ pollici del MatePad Pro raggiunge un contrasto di 2.000.000:1, una frequenza di aggiornamento di 144 Hz e una luminosità massima di 2000 nits, ed il tutto è reso ancor più intrigante per via dell’assenza di notch, fori o altri elementi sullo schermo, che ci mettono di fronte ad una superfice di schermo davvero ampia, oltre che a cornici davvero ridotte, quasi impercettibili. Il bello di questa tipologia di rivestimenti opachi, per chi non ne avesse mai provato uno, risiede in primis nell’assenza quasi totale di riflessi sullo schermo, ma poi vi è anche un maggiore confort al tatto durante l’utilizzo o una fruizione migliore delle app che richiedono l’utilizzo della penna, le cui performance sono migliori su un rivestimento PaperMatte.
Certo, gli amanti dei colori vividi ed impeccabili avranno sicuramente da ridire, ma per loro è consigliabile l’acquisto del MatePad Pro 13.2 pollici, con un display tradizionale e ugualmente di altissima qualità. Comunque sia, anche questo schermo opaco, per quanto mi riguarda, è di livello altissimo: nonostante il trattamento, i contenuti HDR appaiono spettacolari su questo display, con ombre dettagliate e luci brillanti, seppur manchi un po’ di profondità ai neri.
Hardware e prestazioni
Come la totalità dei dispositivi Huawei provati negli ultimi anni, anche il MatePad Pro 12.2 PaperMatte Edition utilizza un chip prodotto in casa, il Kirin T91 Octa-Core, abbinato a 12 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione nella configurazione testata (oltre che quella attualmente in vendita, in esclusiva, sullo store del brand). Come al solito il discorso hardware/software per Huawei è sempre piuttosto emblematico: in un mercato dominato pressochè da Qualcomm e Mediatek, riuscire ad emergere e fare dei buoni numeri con chipset diversi, è un po’ complesso, ed è un po’ una delle difficoltà che Huawei incontra nell’ultimo periodo, con dispositivi (secondo me) ottimi, ma che soffrono il confronto, soprattutto numerico, con altri nomi.
Tutto questo “pippone” per dirvi che, nonostante nei benchmark possa apparire più indietro rispetto ad altre soluzioni hardware, le prestazioni del tablet sono solide. L’ottimizzazione software di Huawei garantisce un’esperienza fluida e reattiva, anche durante il multitasking intenso, e mai si notano rallentamenti o lag significativi nell’uso quotidiano, a testimonianza di un’efficace integrazione tra hardware e software.
L’unico vero aspetto un po’ penalizzante per questo dispositivo è la sua GPU, che non rende giustizia a tutto il resto; le prestazioni sono leggermente al di sotto delle aspettative, soprattutto se si desidera giocare a dettagli grafici alti con i titoli più recenti. Se ridimensionate le vostre aspettative o se acquistate questo tablet per utilizzi diversi, allora potreste addirittura non accorgervi di avere tra le mani una GPU un po’ deboluccia.
Non male anche la parte audio del MatePad Pro: con otto driver e la più grande camera acustica mai integrata da Huawei in un tablet, il suono è potente e ben equalizzato, a tratti quasi mi sembrava di avere uno speaker tra le mani, piuttosto che un tablet spesso meno di 6 millimetri. Bene anche la connettività con il supporto alle reti Wi-Fi 6, Bluetooth 5.1 e porta USB-C 3.1 con uscita video attiva.
Software
Sul fronte software, come detto anche per l’hardware, è sempre la solita storia: mancano (ufficialmente) i servizi Google che un po’ penalizzano di partenza il dispositivo di casa Huawei ma, come per il Pura 70 Ultra, anche questo modello è compatibile con la nostra guida che consente di installare i servizi Google e Aurora Store, l’alternativa non ufficiale del Play Store che ne compensa quasi tutte quante le funzionalità a pieno, garantendovi cosi una piena compatibilità con Google e le sue app, tra cui Gmail, YouTube, Maps e moltissime altre.
Harmony OS 4, per quanto mi riguarda, diventa sempre più concreto ed affidabile nel lungo periodo; molto bene le applicazioni preinstallate che vi consentono di sfruttare a pieno tutte le funzionalità della M-Pencil 3, accessorio che come vi anticipavo arriva nel bundle di vendita del tablet, senza nessun esborso ulteriore. Il MatePad Pro 12.2, infatti, eccelle per gli artisti e i creativi grazie a due applicazioni principali: Huawei Notes, ideale per chi prende appunti a mano e GoPaint, sviluppata da Huawei, in risposta pressochè diretta a Procreate di iOS. Con oltre 80 pennelli personalizzabili, supporto per texture diverse e una latenza quasi impercettibile con la penna in confezione, questa offerta da MatePad 12.2 è la migliore esperienza di disegno digitale disponibile su Android, senza ombra di dubbio.
L’unico vero inghippo sta nei DRM; essendo non ufficialmente supportatato da Google, questo tablet non gode di certificazioni Widevine L1, dunque niente streaming in alta risoluzione, niente HDR su Netflix e simili, il che è un peccato per un tablet di tale portata.
Fotocamera
Come la maggior parte dei tablet, anche il HUAWEI MatePad Pro 12.2 non brilla per qualità fotografica, ma non mi va di fargliene una colpa. La fotocamera frontale è discreta per videochiamate, ma non aspettatevi grandi cose se non c’è tanta luce a supporto, perchè il piccolo sensore genera immagini piuttosto rumorose, oltre ad avere un FOV piuttosto ristretto; insomma, se dovete fare videochiamate è necessario avere una buona luce per avere un risultato di qualità.
Sul retro, poi, troviamo una configurazione con una fotocamera principale da 13 MP e una ultragrandangolare da 8 MP. La fotocamera principale offre prestazioni accettabili, con autofocus affidabile e la possibilità di registrare video in 4K a 30 fps, purtroppo solo con stabilizzazione elettronica, tra l’altro non particolarmente efficace.
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L’ultragrandangolare è una lente piuttosto basica e presenta una distorsione ai bordi poco piacevole; concludo le mie osservazioni fotografiche dicendovi, come faccio sempre, che le fotocamere dei tablet sono delle lenti di emergenza e che, per ogni esigenza che non sia davvero un emergenza, lo smartphone che abbiamo tutti in tasca, farà di sicuro delle foto migliori del tablet.
Autonomia
Il Huawei MatePad Pro 12.2 è dotato di una batteria imponente da 5050 mAh, che promette fino a 14 ore di riproduzione video con una singola carica, dimostratisi poi realmente circa 12 ore con Netflix e luminosità più o meno al 70%. L’aspetto interessante di questa batteria è l’ottimizzazione in standby: se lo tenete sulla scrivania, acceso e solo collegato alla rete Wi-Fi, il suo consumo di batteria è pari a 1% scarso al giorno, incredibile.
Un altro punto di forza è la ricarica rapida a 100W, grazie all’alimentatore anche compreso nella confezione, capace di portare il livello di batteria da 0 a 100% in circa un’oretta o poco più.
Prezzo e considerazioni
Huawei MatePad Pro 12.2 è venduto ufficialmente in Italia a 999 euro, cifra da cui bisogna detrarre 150 euro di sconto attualmente dispoinibili, che portano il conto totale a 849 euro, cifra sì importante, ma che comprende accessori come tastiera e penna che, altrove, avremmo pagato decisamente a caro prezzo. Il potenziale di questo tablet è davvero altissimo, per quanto mi rigurda, e le uniche vere pecche reali possono essere racchiuse sempre nel software, che potrebbe offrire agli occhi di qualcuno, un’esperienza incompleta rispetto ad altre piattaforme.
Personalmente con i servizi Google installati, non ho mai trovato reali e concrete difficoltà con questo dispositivo, che pecca onestamente solo in GPU e prestazioni grafiche nei giochi, ma per il resto assolutamente in linea con prezzo e mercato. Promosso!
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