Non troppo tempo fa erano spuntate delle voci attorno alla possibilità che lo sblocco facciale 3D potesse essere implementato dalla serie Samsung Galaxy S25, ma non è della stessa opinione l’insider Galox. Come la storica rivale Apple, anche il produttore sud-coreano starebbe preferendo adottare un approccio più moderato nell’introdurre nuove tecnologie, centellinandole nel corso del tempo.
Bisognerebbe così attendere l’arrivo di Samsung Galaxy S26 Ultra nel 2026, con una tecnologia che verrebbe denominata PolarID. Tale novità porterebbe con sé due importanti aspetti: il primo è che sarebbe più sicuro del Face ID, venendo alimentata da piattaforma Qualcomm Snapdragon e dai sensori proprietari Samsung ISOCELL (viene menzionato il Vizion 931), pur senza specificare in che modo lo sarebbe.
L’altro aspetto riguarderebbe il minore ingombro, potendo essere inserito nello stesso punch-hole centrale degli smartphone odierni evitando fori come l’Isola Dinamica. Il Face ID utilizza vari sensori a infrarossi, fra cui un proiettori di punti che mappa tridimensionalmente il volto, un illuminatore che interviene in caso di scarsa luminosità e una fotocamera per la scansione. In che modo tutti questi sensori verrebbero inseriti in uno spazio così piccolo, per il momento, non è chiaro, anche se non è da escludere che la metodologia di scansione sia differente, nella speranza che non si ripeta il flop dello scanner dell’iride della serie Galaxy S9.
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