Anche se le attenzioni sono tutte rivolte verso quell’Exynos 2400 che muoverà la serie Galaxy S24, Samsung sta già guardando al futuro e al passaggio ai 3 nm. Guardando al panorama odierno degli smartphone, gli unici che possono vantare tale miniaturizzazione sono iPhone 15 Pro e Pro Max, complice la collaborazione di TSMC con Apple, fornendole in esclusiva la sua linea produttiva più avanzata.
Samsung prepara il debutto dei suoi primi SoC mobile con processo produttivo a 3 nm
Il post-Exynos 2200 non è stato il periodo migliore di Samsung, che con l’attuale serie Galaxy S23 si è trovata costretta a tirare i remi in barca e fare totale affidamento agli Snapdragon di Qualcomm, per di più prodotti da TSMC. Una mossa temporanea, però, perché l’Exynos 2400 troverà nuovamente spazio all’interno degli smartphone della serie Galaxy S24, seppur non in toto.
Nel frattempo, Park Yong-in, presidente della divisione semiconduttori Samsung LSI, ha messo nero su bianco qualcosa che aleggiava nell’aria e che adesso è certo. L’Exynos 2500 sarà il primo SoC Samsung a 3 nm: sarà fabbricato sul nodo produttivo 3GAP, e questo dovrebbe porlo un gradino sopra rispetto al nodo N3E su cui ci si aspetta saranno prodotti i futuri Snapdragon 8 Gen 4 e Dimensity 9400. Questo perché questi ultimi saranno sì a 3 nm ma con tecnologia FinFET, meno avanzata rispetto a quella GAAFET che Samsung ha inaugurato coi 3 nm.
Parlare di specifiche con l’Exynos 2500 è ancora prematuro, anche se le voci di corridoio non mancano: non tanto per la GPU, ancora ignota, quanto per la CPU, che dovrebbe ispirarsi a quella dell’Exynos 2400, cioè una configurazione deca-core con 1 core Cortex-X, 5 core Cortex-A7xx e 4 core Cortex-A5xx.
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