Recensione VIVO V23 5G: i SELFIE sono il suo pezzo FORTE!

L’azienda cinese VIVO, ormai da tempo, cerca di rivolgersi ad un target di più giovani strizzando l’occhio ad alcune delle funzioni più ricercate dai ragazzi: e quale può essere se non la fotocamera, più precisamente la camera selfie anteriore, il punto di forza di questo dispositivo?

Il VIVO V23 5G è il medio di gamma dell’azienda che, in contemporanea, ha annunciato due modelli di cui una variante PRO che poco si differenzia a livello tecnico rispetto questa in prova oggi e che, soprattutto, non ha visto ufficialmente la luce sul mercato europeo/italiano.

Recensione VIVO V23 5G

Design e Materiali

VIVO V23 riprende in modo piuttosto furbo le linee di Apple e dei suoi ultimi iPhone introdotti sul mercato, perchè almeno in quanto a form-factor questo VIVO è decisamente simile: mi riferisco, ovviamente, alle forme squadrate a mattonella con gli angoli arrotondati.

Fatto sta che il dispositivo è bello, si tiene bene in mano con le sue dimensioni pari a 157.2 x 72.4 x 7.4mm non eccessive ed un peso piuttosto bilanciato di soli 179 grammi. Il fiore all’occhiello del nuovo smartphone di VIVO sta nella back cover che cambia colore quando esposta ai raggi UV: io purtroppo su queste cose sono sempre un po’ sfortunato e ricevo in prova le colorazioni più anonime e semplici, ma sappiate insomma che sul mercato VIVO ha rilasciato soprattutto due varianti cromatiche in grado di mutarsi al sole.

La cover posteriore, inoltre, è realizzata in vetro con una sensazione liscia al tatto e piuttosto morbida che si interrompe nei pressi del logo dell’azienda che è quasi stampato in rilievo, piuttosto elegante da vedere e da toccare. Inutile dire che l’azienda è stata furba sugli aspetti legati le finiture perchè su questo smartphone, ad eccezione del display, farete fatica a trovare delle impronte sia lungo la back cover che lungo il frame laterale, anch’esso con finiture lisce e opache.

La parte frontale del dispositivo è quella che maggiormente somiglia ad iPhone, ma non facciamo i puntigliosi: il V23 di VIVO possiede una notch più piccola di iPhone ma con la stessa forma, ed in più lungo la parte inferiore dello schermo è presente anche un buon sensore biometrico per lo sblocco del dispositivo, il quale funziona bene ed è piuttosto preciso.

Per quanto riguarda, invece, la disposizione dei tasti l’azienda cinese ha condensato tutto sul lato destro, inserendo il bilanciere del volume ed il tasto power, lasciando il lato sinistro vuoto. In alto è stato posizionato il secondo microfono mentre in basso c’è il carrello per le due schede SIM (ma non la MicroSD), il microfono, il connettore USB-C e lo speaker che, purtroppo è solo mono.

La qualità dell’audio è buona, ben equalizzata e con un ottimo volume, nonostante lo speaker sia singolo; è assente, invece, la certificazione IP68 contro acqua e polvere.

Display

VIVO ha puntato su un pannello di tipo AMOLED con risoluzione FullHD+ per il suo V23 5G con un aspect-ratio a 20:9 e diagonale da 6.44″ pollici, lievemente più piccolo della variante PRO che, come vi ho anticipato, non arriverà sul mercato.

Si tratta, tuttavia, di uno schermo con supporto all’HDR10+ e ad elevata frequenza di aggiornamento, fino a 90Hz, e francamente avrei desiderato almeno i 120Hz, soprattutto per il prezzo di vendita che ancora non vi anticipo.

Nel complesso la qualità di questo pannello è più che buona: i colori sono limpidi ed il display gode di un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole. Non è senza dubbio tra i pannelli più luminosi presenti sul mercato in questa fascia di prezzo, ma davvero è difficile lamentarsi. Manca la compatibilità con il Dolby Vision ma in compenso c’è l’HDR10 e 10+ oltre che l’HLG, tutto sfruttabile anche su piattaforme come YouTube ma non ancora su Netflix che, tuttavia, gode di massima qualità video grazie alle certificazioni Widevine L1 che sono assolutamente presenti.

Buoni i vari menu per la personalizzazione dei colori oltre che la frequenza di aggiornamento regolabile tramite tre selettori a 60 e 90HZ oppure in modalità automatica, che vi sconsiglio assolutamente in quanto lo smartphone tende a funzionare praticamente sempre a 60Hz. Non mi è piaciuto particolarmente il feedback al tocco o in digitazione, forse per questo motivo l’azienda lo lascia disattivato di default, una cosa che, se la memoria non mi inganna, non mi è mai capitata.

Hardware e Performance

La piattaforma hardware scelta dal colosso cinese per il suo medio di gamma è di casa Mediatek, nello specifico il Dimensity 920 5G Octa-Core a 6nm che ormai abbiamo visto un po’ in tutte le salse e su non pochi dispositivi e, fun fact, questo VIVO è quello più costoso tra tutti, ma di questo ne parliamo alla fine. La GPU è la solita Mali G68 mentre la memoria ram è pari a 12GB affiancata ai 256GB di storage non espandibile: tra l’altro, questa è l’unica versione ufficialmente distribuita sul nostro mercato, mentre in Cina è reperibile anche la variante 8/128 decisamente più economica.

Tralasciando la parte commerciale che non ci riguarda, la piattaforma hardware di questo VIVO, come vi anticipavo, è già bella che rodata a pieno, motivo per cui lo smartphone è decisamente affidabile in qualsiasi situazione ed è in grado di assicurare prestazioni da top di gamma, pur essendo a tutti gli effetti appartenente alla fascia media.

Il Dimensity 920 di Mediatek fa bene il suo lavoro nel quotidiano, è attento ai consumi ed è attento anche al fattore temeprature quando lo si usa sotto stress: la CPU di Mediatek e la buona ottimizzazione di VIVO permettono a questo V23 5G di ottenere non solo buone performance in gaming con Call of Duty e altri titoli, ma anche di essere costante negli stress test eseguiti con Antutu o altri, dove lo smartphone mantiene le stesse performance dall’inizio alla fine dei test.

Fotocamera

Il punto di forza assoluto di VIVO V23 è senza dubbio legato alla fotocamera e, nello specifico, ai selfie che, grazie ad alcuni accorgimenti aspirano a salire sul podio insieme ai migliori. Tuttavia una breve infarinatura riguardo le lenti che sono, nello specifico , tre nella parte posteriore: la prima è una lente da 64MP f/1.9, la seconda ultra wide da 8MP f/2.2 con FOV a 120° e la lente macro da 2MP f/2.4; è presente in più il flash LED non solo nella parte posteriore, ma anche in quella anteriore dove ci sono due piccoli faretti attivabili all’evenienza e che, eventualmente, potete regolare anche nella temperatura colore tra calda e fredda.

La lente selfie su cui VIVO ha puntato tutto non è solo una: l’azienda infatti ne ha inserite due, una primaria da 50MP f/2.0 ed una secondaria ultra grandangolare con FOV da 105°, apertura f/2.3 e 8MPMP a disposizione.

Analizzando nel dettaglio i risultati delle varie fotocamere, in linea di massima posso dirvi che gli scatti realizzati con la lente primaria sono di buona qualità, hanno dei buoni colori ed anche in condizioni di scarsa luminosità si riescono ad ottenere delle foto dignitose e con una velocità di messa a fuoco impeccabile.

Lascia un po’ a desiderare la camera grandangolare che, con i suoi soli 8MP, sfigura un po’ con tutto il resto ed anche all’atto pratico si è dimostrata niente di particolare: è come tante altre lenti, buone in ottime condizioni di luce, solo sufficiente quando c’è poca luce ed in entrambi gli scenari con una definizione non altissima. Peccato per lei.

Di notte realizza degli scatti nella media anche se forse l’elaborazione software in alcuni casi risulta essere troppo aggressiva e si corre il rischio di snaturare le foto.

Ma veniamo all’aspetto che più è di rilievo su questo V23, la camera selfie: davvero non c’è nulla da eccepire ed a livello qualitativo siamo di fronte a degli scatti che potremmo paragonare a mani basse a qualsiasi top di gamma attualmente in circolazione, ne sono pienamente convinto. Gli scatti possiedono una buona gamma dinamica, i colori dono naturali ed il bokeh non è troppo forzato via software come spesso accade. Tutto ciò vale per la camera principale da 50MP, perchè quella grandangolare è sì buona ma logicamente non rende il confronto.

Molto pratici i due led per scattare i selfie di notte al buio e soprattutto interessante ed utile il toggle di regolazione della temperatura colore: davvero brava a VIVO per alcuni piccoli accorgimenti che fanno la differenza nell’uso.

La parte video, poi, è accettabile anche se manca la stabilizzazione ottica: la qualità massima disponibile è 4K 30fps, ho fatto i miei test in FullHD 60fps con stabilizzazione elettronica ed il risultato, comunque, è sufficiente, ma non tra i migliori visti su un top di gamma.

Software

A livello software mi sento di fare particolarmente i complimenti a VIVO per il lavoro che è riuscita a fare sulla sua FunTouch OS12; l’avevo già provata su dispositivi di fascia un po’ più alta e ne ero rimasto colpito, ma anche su questo smartphone con hardware più “limitato”, per così dire, è praticamente sempre fulminea e reattiva oltre che ricca di un gran numero di funzioni interessanti come lo split screen, l’uso ottimizzato ad una mano, un buon numero di personalizzazioni grafiche e via discorrendo.

Il tutto, ovviamente, è basato sull’ultima release di Android 12 con patch di sicurezza aggiornate ai primi giorni di Febbraio, per cui al momento non si può chiedere di meglio.

Autonomia

VIVO V23 5G possiede a sua disposizione una batteria da 4200 mAh e supporta, tra le altre cose, la ricarica rapida fino a 44W grazie alla dotazione presente in confezione.

Per forza di cose l’azienda non ha potuto puntare più di tanto su una batteria più grande e performante per mantenere limitato lo spessore dello smartphone: nel complesso si arriva a fine giornata in caso di utilizzi “normo-stressanti”, ma in caso di giornate pesanti dovrete ricorrere alla ricarica, abbastanza veloce. Sono necessari poco più di 60 minuti per completare da 0 a 100 un ciclo di ricarica, non tra i valori migliori più bassi ma di sicuro interessanti e di tutto rispetto.

Prezzo e Considerazioni

E veniamo al dunque: 549€ è quanto VIVO chiede a listino per il suo nuovo V23 5G, una cifra che forse è un po’ alta soprattutto per l’hardware qui presente che solitamente troviamo su smartphone tra i 300 e 400 euro. Acquistarlo oltre oceano fa scendere il prezzo del giusto, circa un centinaio di euro, che forse è il giusto prezzo da pagare per un prodotto come questo, con hardware bilanciato e con una super fotocamera frontale.

Manca l’audio stereo, una memoria espandibile ed una batteria che faccia stare tranquilli: è un giusto prezzo da pagare per avere dei selfie da paura, senza acquistare un top di gamma?

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