Se siete rimasti stupiti dalla miniaturizzazione del mini-PC XDO PANTERA PICO, sicuramente il dispositivo del quale parleremo in questa recensione vi interesserà. L’azienda, assieme al suo computer, ha infatti presentato un nuovo mini-proiettore Android, che sembra quasi essere stato prodotto proprio per accompagnare il mini-pc ma che è stato arricchito da una serie di funzionalità che ne permettono non solo l’utilizzo stand-alone, ma anche una grande versatilità grazie alla presenza del sistema operativo di Google.
Si chiama XDO Pico Projector, ed è un proiettore portatile animato da Android che permetterà di proiettare immagini fino a 100 pollici anche utilizzando la batteria integrata e sfruttando la compatibilità con AirPlay e Miracast per effettuare streaming anche dai propri dispositivi mobili.
È un prodotto microscopico e, si sa, quando in ballo c’è una miniaturizzazione di questo livello spesso è necessario accettare alcuni compromessi. Ed è proprio di questo che parleremo: sarà riuscita XDO a trovare il giusto equilibrio tra performance, qualità video e dimensioni ultra compatte?
Indice
Toggle
Recensione XDO Pico Projector: caratteristiche, qualità dell’immagine e prezzo
Unboxing
Così come tutte le confezioni dell’azienda, anche quella dell’XDO Pico Projector è ricca di accessori. Al suo interno, oltre al proiettore, l’azienda ha inserito una comoda custodia da viaggio, un alimentatore, un telecomando e un minuscolo treppiede con il quale si potrà appoggiare il dispositivo su qualsiasi superficie piana e che utilizza il tipico bullone filettato di dimensioni standard.
Design e materiali
Nonostante la stragrande maggioranza dei proiettori portatili abbia una forma simile a quella di una “tazza da latte”, il nuovo XDO Pico Projector è leggermente diverso. Esteticamente il proiettore è una sorta di cubo arrotondato, i cui lati misurano solo 6,3 centimetri. Insomma, è piccolissimo.
Ma nonostante le dimensioni decisamente ridotte, al suo interno l’azienda è riuscita ad inserire un sistema di proiezione LED DLP, un processore ARM quad-core, una GPU, la RAM e la memoria interna. Sia chiaro, non parliamo di componenti top di gamma (anche perché la risoluzione massima di proiezione è di 854×480 pixel), ma data la miniaturizzazione del dispositivo, sembra quasi pazzesco che tutta la componentistica hardware integrata sia in grado di poter gestire Android senza troppi problemi.
E proprio per evitare che tutti i componenti tendano a surriscaldarsi troppo in questo spazio così ridotto, l’azienda ha inserito anche una ventola che si avvierà ad ogni accensione del dispositivo che, però, non è tra le più silenziose in circolazione.
Ciò che manca in realtà, è una porta HDMI di dimensioni standard: al suo posto è stata inserito un ingresso mini-HDMI che richiederà l’utilizzo di un adattatore qualora si voglia collegare una sorgente esterna. In confezione poi, mancano anche le batterie necessarie per l’utilizzo del telecomando: per poter utilizzare l’IR bisognerà acquistare a parte due AAA.
Caratteristiche tecniche XDO Pico Projector
Le caratteristiche tecniche dell’XDO Pico Projector non faranno di certo stupire i più esperti del settore, ma una cosa va detta: stiamo sempre parlando di un prodotto portatile che, tra l’altro, funziona a batteria ed è anche piuttosto economico. E, si sa, quando si tratta di dispositivi compatti ed economici, i compromessi in termini di luminosità sono inevitabili: l’XDO Pico Projector ha una luminosità di 70 ANSI lumen, il che vuol dire che per poter godere a pieno dell’immagine proiettata, sarà necessario utilizzare il dispositivo in ambienti bui, preferibilmente con un telo di proiezione.
Essendo così piccolo, l’hardware di proiezione è altrettanto minuscolo: integra un pannello DLP da 2 pollici con una sorgente luminosa a LED che consuma solo 10w. Il che spiega quindi la limitazione degli ANSI lumen. Il rapporto di proiezione è di 1,35:1 ed il Led integrato garantisce una durata di 30.000 ore di utilizzo.
È anche presente un altoparlante interno, che personalmente sconsiglio proprio di tenere in considerazione: ha una potenza di 1W, ed è decisamente insufficiente per garantire un’esperienza audio di qualità. Fortunatamente però, è presente un ingresso per il jack delle cuffie da 3.5mm al quale si potranno collegare degli speaker cablati, oppure grazie al Bluetooth 5.0 si potrà connettere il proiettore a qualsiasi speaker senza fili.
Ad animare tutto il sistema ci pensa un SoC Rockchip RK3128, un SoC Cortex-A7 affiancato da una CPU Mali-400MP2, 2 GB di memoria RAM e 16 GB di memoria interna (5 dei quali utilizzati dal sistema e dalle app preinstallate).
Si tratta di una configurazione hardware che non eccelle in quanto a prestazioni, anche perché il processore lavora a 1.2 GHz, ma sufficientemente potente per poter gestire Android senza troppi intoppi. Vero è però, che con questo hardware l’esecuzione dei giochi scaricabili dal PlayStore potrebbe iniziare a diventare piuttosto complessa, così come la riproduzione di video ad alta risoluzione: il mio consiglio, soprattutto per i video, è di fermarsi alla risoluzione FullHD, anche perché la risoluzione di proiezione è leggermente superiore ad un semplice HD.
Buono anche il modulo WiFi 802.11ac, che si connette alla rete senza fili senza alcun problema e che, fatemelo dire, è la ciliegina sulla torta del processo di miniaturizzazione di XDO. Insomma, considerando tutto l’hardware integrato in questo minuscolo proiettore portatile, non si può che fare i complimenti al brand per essere riuscito in questa impresa.
Qualità video
Buona la qualità proiettata, soprattutto considerando le dimensioni ed il prezzo del dispositivo. Nonostante il rapporto di contrasto di 350:1, nei nostri test abbiamo riscontrato una buona riproduzione della scala colori e della scala di grigi, anche se una cosa va detta subito: soprattutto se il proiettore non è posizionato in maniera corretta, potrebbe verificarsi la comparsa di piccoli fenomeni di aberrazione cromatica nelle zone più esterne dell’immagine.
Ma è un fenomeno più che normale, che abbiamo riscontrato anche in prodotti leggermente più costosi e che nel XDO Pico Projector non da alcun fastidio particolare.
Inoltre, se la messa a fuoco è manuale, non si può dire lo stesso per quanto riguarda la correzione trapezoidale che è digitale e permette una correzione massima di 40° nell’asse verticale.
Ad ogni modo, la qualità video dell’XDO Pico Projector è più che buona se paragonata alle sue dimensioni compatte e al suo prezzo di vendita. Certo, non è paragonabile a quella di modelli più grandi, più risoluti e più luminosi (ma anche più costosi), ma i risultati qualitativi raggiunti dall’azienda in così poco spazio, sono da lodare.
Android – XDO Pico Projector
A bordo poi c’è Android. Ma no, non si tratta di Android TV, bensì di una versione del sistema operativo per smartphone customizzata dall’azienda. Insomma, se avete mai provato uno di quei box TV Android economici, saprete di cosa parlo. Non fraintendetemi però, ok l’interfaccia grafica e la traduzione di alcune delle funzionalità non sono il massimo, ma la possibilità di poter installare le applicazioni Android continua a rimanere una cosa impagabile.
Il problema di fondo nel sistema operativo dell’XDO Pico Projector è nella versione utilizzata: a bordo c’è Android 7.1.2, un OS piuttosto datato la cui ultima patch di sicurezza è datata al 2017.
E non fraintendetemi: l’interfaccia grafica è piuttosto fluida, si possono scaricare le applicazioni dal Play Store ufficiale (e non da uno degli store fantasma che generalmente si vedono in dispositivi di questa tipologia), ma avrei preferito che l’azienda avesse adottato una versione meno obsoleta del sistema operativo di Google.
Sarebbe stata una scelta saggia, sia per una questione di sicurezza generale dei propri dati personali, che per il numero di applicazioni disponibili: in un Play Store “datato” le app sono numericamente inferiori, e le versioni degli aggiornamenti spesso non sono recenti.
Vero è però, che con l’XDO Pico Projector non ho avuto alcun problema ad utilizzare app come Neftlix, YouTube e così via. L’unica mancanza che ho sentito è quella al supporto Google Cast, introdotto con versioni più recenti di Android, che è però tamponato dalla presenza di Miracast.
Autonomia della batteria
L’XDO Pico Projector integra una batteria da 3300 mAh che, sulla carta, dovrebbe garantire circa 2 ore di utilizzo. Certo, il dispositivo può essere utilizzato anche collegato all’alimentazione, ma nei miei test le prestazioni in modalità a batteria hanno superato le più rosee aspettative: utilizzando il dispositivo con la luminosità massima, sono arrivato a superare 1 ora e 57 minuti di autonomia.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita dell’XDO Pico Projector è di 189 dollari, cioè circa 166 euro. Ed è una cifra quasi irrisoria per un prodotto di questa categoria realizzato con un processo di miniaturizzazione di questo livello. Però c’è un però: non è possibile acquistare questo mini proiettore come prodotto stand-alone, ma lo si potrà comprare esclusivamente come add-onn nell’acquisto del PicoPC su Indiegogo. In soldoni, qualora vogliate portarvi a casa questo affarino microscopico, lo potrete fare solo acquistando anche il mini PC. Ed è questa forse la più grande pecca dell’XDO Pico Projector.
Perché, certo, non si tratta di un dispositivo in grado di proiettare le immagini con una super luminosità e sì, il fatto che sia animato da una versione vecchia di Android potrebbe essere un problema, soprattutto in termini di patch di sicurezza, ma si tratta di un proiettore che garantisce prestazioni di un certo livello se paragonate alle dimensioni super-ridotte e soprattutto al prezzo di vendita. Peccato però, che per portarselo a casa si dovrà acquistare anche il mini PC che, a sua volta, costa almeno 140 euro.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.