Era dicembre 2020 quando provammo il Dreame D9 e lo incoronammo tra i dispositivi più potenti e forse migliori dell’anno appena trascorso; a distanza di meno di un anno ci risiamo, e probabilmente il Dreame D9 Max può spodestare il suo predecessore, perchè ha tutte le carte in regola sulla scheda tecnica per farlo.
Qui la potenza è pari a ben 4000pa, tra le più alte disponibili nei robot aspirapolvere attualmente sul mercato, e questo non è l’unico aspetto che potrebbe far venire l’acquolina in bocca a molti.
Indice
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Recensione Dreame D9 Max
Contenuto della Confezione
Come il suo predecessore e come tanti altri robot sul mercato, la confezione di vendita poco si discosta. Al suo interno troviamo:
Dreame D9 Max
Spazzola laterale in gomma
Base di ricarica con relativo cavo
Mop Rack
Tampone impermeabile
Manuali d’uso e istruzioni
Design e Materiali
Le linee sono essenziali e, come da tradizione Xiaomi, non si gira attorno ad inutili dettagli estetici: qui c’è tutto quello che serve con un design minimal e semplice. Al contrario della versione D9, questo Dreame D9 Max arriva sul mercato in colorazione nera: se da un lato la versione bianca probabilmente si sporcava troppo facilmente, questa nera con finiture lucide non mi è parsa una scelta tanto migliore. La polvere è evidente, e le impronte anche: insomma, lo preferisco esteticamente rispetto la versione bianca ma non si può trarre un reale beneficio da questo cambio di colorazione.
Anche su Dreame D9 Max, un po’ come da tradizione nei prodotti presentati nell’ultimo periodo, è presente la torretta Lidar per la mappatura degli ambienti. Vicino a lei sono presenti i due pulsanti fisici, gli unici di tutto il robot. Il vero cuore del Dreame D9 Max lo si trova nella parte inferiore, e va detto che rispetto al modello D9 già provato non si evidenziano grosse differenze.
Sì perchè sul comparto estetico e costruttivo i due dispositivi sono praticamente identici: le dimensioni del robot restano invariate, così come anche quelle del serbatoio raccogli polvere che rimane con capienza di 570ml e altrettanto quello dell’acqua che è nuovamente pari a 270ml, valori che, in ogni caso, sono superiori rispetto alla gran parte dei dispositivi presente in circolazione.
Sulla parte inferiore del Dreame D9 Max è presente una sola spazzola di gomma, e non due: qui, per esempio, mi sarei aspettato di vederne aggiunta un’altra rispetto il modello precedente, ma di fatto non è stato cosi. Le ruote sono rimaste invariate: sono ottime, robuste e ben ammortizzate: grazie alla loro forma riescono a superare senza alcun problema ostacoli alti 2-3 cm circa.
Il serbatoio dell’acqua è un accessorio esterno che si equipaggia insieme al panno per il lavaggio solo se ne avete la necessità: si aggancia facilmente con due piccoli fermi sulla parte inferiore e, grazie alla capienza di cui è dotato pari a 270ml, sono riuscito a lavare casa ben due volte per un totale di circa 190mq.
La base di ricarica mi è sembrata un po’ più robusta delle altre, anche se continua ad essere presente il problema che affligge la gran parte dei robot aspirapolvere che, nella fase di rientro alla stazione di ricarica spesso la urtano e non riescono a concludere il ciclo di lavaggio. Tanto per completezza, la stazione di ricarica di cui è dotato il Dreame D9 Max non è provvista di funzione di autosvuotamento.
Applicazioni e Funzioni avanzata
Come già visto su praticamente tutti i prodotti di Dreame (Xiaomi, in realtà), l’applicazione che dirige i giochi in tutto e per tutto è la solita Xiaomi Home, che in realtà pilota l’intero parco di dispositivi domotici realizzati dal colosso cinese. La trovo una scelta sensata, anche perchè l’app funziona bene e nell’ottica di creazione di un ecosistema casalingo, avere tutto a portata di mano con una sola applicazione è una manna dal cielo.
La prima configurazione del dispositivo è molto semplice anche per gli utenti alle prime armi; vi verrà chiesto solamente di accendere il dispositivo e di collegarvi alla rete Wi-Fi di casa, tutto tramite l’applicazione che è perfettamente tradotta in Italiano, così come gli avvisi vocali che il robot riprodurrà prima, durante e dopo le sessioni di pulizia nella vostra casa.
Dopo aver effettuato la mappatura della vostra casa (che, come sempre vi consiglio di effettuare al netto di eventuali ostacoli aggiuntivi, cosi da permettere una mappatura più precisa, veloce ed accurata), tramite l’applicazione potrete suddividere la casa in stanze, indicandole anche con l’apposita icona. In più, in caso di esigenze specifiche, si possono creare dei muri virtuali oltre i quali il dispositivo non si spinge oppure delle zone in cui non effettuare il lavaggio (magari in caso di tappeti o altre specifiche esigenze).
Sfruttare un’applicazione per tutti i dispositivi, come vi dicevo, porta un gran numero di benefici: qui il beneficio più grande è l’esperienza di Xiaomi nel campo della domotica che con i suoi mille accessori prodotti e distribuiti riesce ad andare incontro alle esigenze di tutti.
Qui, ad esempio, è possibile anche programmare le pulizie e, inoltre, programmarle anche a specifici orari per ogni singola zona della casa: sembra una sciocchezza, ma vi assicuro che in una famiglia di 3-4 persone, dove ognuno ha i suoi orari, questa funzione può salvarvi la vita (e soprattutto la convivenza pacifica con i vostri familiari .ndr)
Grazie all’app, inoltre, riuscite a regolare le diverse modalità di aspirazione e lavaggio regolandone la potenza: l’aspirazione, ad esempio, si può regolare su 4 livelli (contro i 3 del modello precedente), mentre il lavaggio rimane su 3 livelli di potenza.
Potenza di aspirazione e qualità del lavaggio
Se fino ad ora questo Dreame D9 Max non è parso più di tanto un’evoluzione del modello precedente, la potenza di aspirazione vi farà cambiare idea. Il passo in avanti più grosso è stato fatto qui: D9 Max passa dai 3000pa dello scorso modello a 4000pa, diventando di fatto uno dei prodotti più potenti fino ad oggi sul mercato.
Grazie al motore NIDEC, inoltre, anche in modalità Turbo, cioè la più potente disponibile su questo modello, la rumorosità massima non supera i 65dB, anche qui tra i valori più interessanti sul mercato.
Vengo da un Ecovacs Deebot N8 che, pur essendo un buon prodotto, non è riuscito a stupirmi tanto quanto questo Dreame D9 Max: grazie alla potenza dell’aspirazione in modalità Turbo riesce a raccogliere praticamente di tutto, senza mai costringermi a dover passare con scopa e paletta in un secondo momento.
Anche lo sporco più insidioso e fastidioso (come lo sono, per me, i capelli delle donne di casa) viene raccolto con facilità dal Dreame D9 Max, anche se è consigliabile pulire almeno una volta la settimana la spazzola sottostante per avere delle prestazioni sempre costanti nel tempo.
Il sistema di navigazione LDS ed il supporto alla tecnologia SLAM consentono al Dreame D9 Max di evitare scale e ostacoli di ogni genere, portando a termine i lavaggi di ambienti anche piuttosto grandi in tempi decisamente ridotti con una media di circa 1mq al minuto (nel mio caso un ambiente di 52mq lo ha pulito con aspirazione a livello 3/4 e lavaggio alla massima potenza in 55 minuti).
Il lavaggio, come succede sulla gran parte dei robot, è efficace solo in ambienti non eccessivamente sporchi e per cui è necessaria solo una rinfrescata e non, di fatto, una sgrassata vera e propria: come al solito non si possono usare detersivi nel serbatoio dell’acqua, ma al limite solamente un goccio di aceto bianco.
Autonomia della Batteria
La batteria di cui dispone il Dreame D9 Max come il suo predecessore è da 5200 mAh, che, dati di fabbrica alla mano ci consente di avere un’autonomia stimata fino a 150 minuti di lavoro.
Nel mio caso specifico, che tendo ad utilizzare sempre i robot aspirapolvere alla massima potenza, ho potuto notare che l’autonomia reale corrisponde a due cicli di lavaggio del mio ambiente di test da 55mq, quindi in realtà poco più di 120 minuti di autonomia reale.
Poco male, in realtà, perchè a conclusione del lavoro il robot torna automaticamente alla stazione di ricarica a prepararsi per il prossimo ciclo di aspirazione e lavaggio; l’autonomia, dunque, potrebbe essere non sufficiente solo in caso di ambienti molto insidiosi e con superfici superiori ai 200mq.
Prezzo e Considerazioni
Dreame D9 Max, come il suo fratello minore lo scorso anno, si conferma essere tra i più potenti aspirapolvere robot in circolazione ed il suo prezzo estremamente competitivo inferiore ai 300 euro fa sì che sia tra i prodotti più interessanti in questo ultimo periodo dell’anno 2021.