Rispetto ai suoi predecessori, le Redmi AirDots 3 rappresentano un grande passo avanti fatto da Xiaomi, in quanto troviamo un design ed una costruzione migliorati, ma soprattutto alcune caratteristiche che vogliono elevarle ad auricolari di fascia media e non più di fascia ultra low-cost.
Il nuovo modello, infatti, di listino costa quasi il doppio rispetto alle prime Redmi AirDots, ma nonostante tutto rimangono alla portata di tutti. Insomma, tagliamo la testa al toro e poniamoci la domanda che conta: varrà la pena fare l’upgrade? Scopriamolo insieme all’interno della nostra recensione completa!
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Recensione Redmi AirDots 3
Unboxing – Redmi AirDots 3
Che Xiaomi abbia deciso di dare un aspetto premium alle nuove Redmi AirDots 3 lo si può capire già dalla confezione più curata esteticamente. Al suo interno, invece, troviamo la classica dotazione:
Redmi AirDots 3;
cavo USB – USB Type-C;
2 paia di gommini sostitutivi di diverse dimensioni;
manualistica in lingua cinese.
Design e costruzione
Rispetto al passato troviamo delle forme praticamente invariate, ma sia il cofanetto che le Redmi AirDots 3 sono più grandi in quanto integrano batterie con maggior capacità. Nonostante ciò, questa volta Xiaomi ha deciso di dargli un taglio più elegante grazie a delle colorazioni pastello (bianco, rosa e navy) e ad una superficie in plastica lucida sugli auricolari, i quali hanno un’area sensibile al touch.
L’effetto ceramica devo dire che è decisamente di classe per prodotto che si aggira attorno ai 30 euro e, inoltre, una delle principali novità è rappresentata anche dalla presenza dei sensori di prossimità. Questo vuol dire che una volta tolte le cuffie dall’orecchio, la riproduzione musicale andrà automaticamente in pausa.
Probabilmente per molti potrà sembrare una cosa scontata, ma il brand cinese aveva inizialmente lanciato questo prodotto come degli auricolari wireless a bassissimo costo, per cui erano state sacrificate molte features per contenere il prezzo, sebbene la loro qualità audio valesse molto di più del loro prezzo iniziale.
Nonostante il lieve aumento delle dimensioni, le Redmi AirDots 3 rimangono leggere e poco invasive (4.6 grammi l’una), sebbene abbia riscontrato una certa instabilità una volta indossate. Infatti, molte volte tendono a scivolare dopo qualche minuto di utilizzo o in corsa.
Faccio presente, tuttavia, che questo è un fattore che cambia da persona a persona in base all’orecchio. In qualsiasi caso in confezione vengono forniti dei gommini di diverse dimensioni che vi aiuteranno a mantenerle più salde.
Gli auricolari possono essere gestiti attraverso i comandi touch, i quali però non risultano essere particolarmente reattivi, a meno che non diate due bei colpi netti (e dovrete comunque attendere circa 1 secondo per la risposta). Questi comprendono:
Doppio tap su uno dei due auricolari: rispondi/chiudi una chiamata
Doppio tap su auricolare destro: Play/Pausa
Doppio tap su auricolare sinistro: attiva l’assistente vocale.
Qualora vogliate cambiare la gestione dei comandi potrete farlo attraverso l’app XiaoAI di cui parleremo successivamente. Per il momento sappiate che potrete decidere se sostituire uno di questi solo con i comandi “brano precedente/successivo”.
Passando al case, al suo interno troviamo una batteria da 600 mAh, praticamente raddoppiata rispetto ai 300 mAh delle prime AirDots. Nonostante ciò ci troviamo comunque di fronte ad un cofanetto tascabile e pratico da inserire anche nelle tasche dei pantaloni.
Le principali novità in questo caso sono tre: la presenza di un tasto per il pairing e il reset delle Redmi AirDots 3, la connessione immediata allo smartphone non appena si apre il coperchio e l’ingresso USB Type-C per la ricarica.
Connettività e chiamate
Parlando di connettività, queste Redmi AirDots 3 posseggono il più recente standard Bluetooth 5.2 e chipset Qualcomm 3040 con supporto HD aptX Adaptive, oltre che un sensore di prossimità e una serie di features che si integrano con il software.
Per effettuare la prima connessione tra le AirDots 3 e lo smartphone vi basterà aprire il case e premere per pochi secondi sul pulsante interno. In futuro vi basterà solamente aprire il case e si accoppieranno automaticamente con il vostro dispositivo.
Inoltre, qualora abbiate uno Xiaomi o uno smartphone con la MIUI (non tutti i modelli sono supportati), vi verrà mostrata un’animazione con lo stato della batteria del case e delle cuffie, un po’ come accade con le AirPods.
Nell’utilizzo quotidiano, comunque, la connettività si è dimostrata essere un comparto affidabile, in quanto potrete allontanarvi fino a 12/15 metri senza che il segnale si interrompa e, in linea generale, non ho mai riscontrate incertezze o ritardi.
A proposito di quest’ultimi parliamo di latenza, perché nella riproduzione di video o nella visione di film le Redmi AirDots 3 non mostrano particolari ritardi tra il suono e l’immagine. Tuttavia, nel gaming si nota un po’ di latenza tra quando si preme un pulsante e quando si sente il suono, questo non vi consentirà di giocare “competitive”, ma sarà sufficiente per un utilizzo standard, qualora non ci facciate troppo caso.
Passando alle chiamate, invece, come ben ricorderete i microfoni erano i veri punti deboli delle Redmi AirDots e AirDots S. Sarà migliorata la situazione? In realtà non è stato fatto un grande upgrade, in quanto la qualità delle chiamate è migliorata di pochi punti percentuali, ma rimangono sempre le stesse criticità.
Infatti, in luoghi poco rumorosi l’audio non sarà particolarmente limpido, ma si riuscirà bene o male a intrattenere una conversazione, mentre in contesti urbani la situazione si fa critica e i rumori di fondo non verranno isolati a dovere. Potete dare uno sguardo al video su YouTube per capire meglio di cosa parlo.
Qualità audio e software
Rispetto alle generazioni precedenti, l’audio delle Redmi AirDots 3 risulta essere più corposo e pulito, in cui vengono bilanciate ancor meglio le frequenze per un’esperienza d’ascolto di ottimo livello per la loro fascia di prezzo. D’altronde la qualità audio è sempre stata una dei punti di forza di questo modello e anche con le AirDots 3 Xiaomi ha superato le aspettative.
Per quanto concerne l’isolamento, non troviamo una riduzione attiva del rumore, ma grazie alla soluzione in-ear e al volume abbastanza elevato sarà possibile ascoltare la musica senza sentire i rumori circostanti.
Passando al software, attraverso l’applicazione XiaoAI possiamo andare a modificarealcune funzionalità delle Redmi AirDots 3. Purtroppo però troviamo ancora lo stesso problema, ovvero l’app al momento è solamente in cinese, ma installarla sarà molto facile, in quanto dovrete semplicemente scansionare il QR Code sul retro della scatola, visitare il sito indicato e l’APK verrà scaricata automaticamente.
Grazie a questo software potrete modificare le gestures di ciascun auricolare tra:
Play/Pausa
Assistente vocale
Canzone precedente
Canzone successiva
Inoltre, potremo controllare e installare degli aggiornamenti, disattivare l’interruzione della musica togliendo le cuffie, leggere le istruzioni, controllare lo stato di carica delle cuffie e del case, impostare delle scene intelligenti predefinite o dei promemoria.
Ci tengo a precisare che, installando l’applicazione XiaoAI, l’assistente vocale associato alla gestures sarà XiaoAI in cinese. Senza applicazione si collegherà automaticamente all’assistente Google. Quindi vi consiglio di disinstallare l’app una volta sistemate le impostazioni degli auricolari.
Come ho già detto in passato, il software di Xiaomi è veramente completissimo e di alto livello ed è un vero peccato che l’azienda ancora non abbia realizzato una variante Global.
Autonomia
Le Redmi AirDots 3 hanno una batteria da 43 mAh per ciascun auricolare e una batteria da 600 mAh per il case di ricarica. Rispetto alle generazioni precedenti abbiamo visto un incremento della capacità su entrambi i versanti e questo si tramuta in un’autonomia ancor migliore.
Infatti, con volume al massimo sono riuscito ad ottenere circa 6 ore di riproduzione musicale continua, la quale può estendersi ulteriormente con volume medio/basso. Inoltre, dal momento che il cofanetto può garantirci circa 6 ricariche, l’autonomia generale si attesta attorno alle 36 ore.
All’interno del case gli auricolari impiegano 1 ora e mezza per passare dallo 0 al 100%, mentre la custodia necessita di 3 ore via USB Type-C.
Conclusioni – Redmi AirDots 3
Le Redmi AirDots 3 sono un prodotto nuovo e con molte migliorie, ma che conserva in parte il vecchio design e le vecchie problematiche (le chiamate).
Questa volta ci troviamo di fronte ad un prodotto più elegante, nonostante la fascia di prezzo contenuta, un audio migliorato, l’autonomia infinita e il supporto dell’ottimo software XiaoAI che, però, è solo il cinese. Tuttavia l’altra faccia della medaglia è rappresentata da dei microfoni non ancora all’altezza e una superficie touch non molto reattiva.
Ma quanto costano le nuove Redmi AirDots 3? Rispetto al passato il prezzo di lancio è aumentato, infatti, in Cina si è passati dai 99 yuan (12 euro circa) ai 199 yuan (25 euro circa). Da noi in Europa è possibile acquistarle su Banggood grazie ai nostri coupon esclusivi che condividiamo giornalmente su GizDeals a circa 32 euro con il codice “BG8UR9KL“.
In linea di massima parliamo di una cifra coerente con quello che il prodotto riesce ad offrire, anzi, sotto il punto di vista della qualità audio e di alcune features, queste valgono anche di più rispetto a quello che costano. Ma vale veramente la pena fare l’upgrade?
Personalmente sono rimasto abbastanza soddisfatto del prodotto in sé, ma non del fatto che non abbiano migliorato aspetti come le chiamate, per me fondamentali, e la latenza del gaming. So che per quest’ultimo non si può pretendere molto visto il prezzo degli auricolari, ma con le Redmi AirDots S avevamo raggiunto dei buoni livelli.
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