La competizione tra gli smartphone da gaming si svolge tra pochi brand, ma ognuno di essi cerca di offrire delle caratteristiche sempre differenti per renderlo più appetibile rispetto alla concorrenza e aumentare la propria fetta di mercato. All’interno di questo segmento non poteva mancare Xiaomi con la sua linea per videogiocatori e più nel dettaglio oggi analizzeremo il nuovo Black Shark 4!
A differenza della variante Pro, su questa standard abbiamo un chipset Qualcomm Snapdragon 870, dei trigger pop-up magnetici e il supporto alla ricarica rapida a 120W! Come si sarà comportato dunque durante i nostri test? Scopriamolo insieme all’interno dell’articolo.
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Recensione Black Shark 4
Unboxing – Black Shark 4
La confezione di vendita è realizzata in cartonato blu con una trama accattivante in pieno stile gaming e che riprende il design dello smartphone. Al suo interno è presente la seguente dotazione:
Black Shark 4;
bumper in plastica;
alimentatore da parete con uscita a 67W;
cavo USB – USB Type-C;
manualistica;
adesivi;
spillino per lo slot SIM.
Design e costruzione
Rispetto alle generazioni precedenti l’azienda ha deciso di cambiare quasi completamente il design passando a delle linee più sobrie con una back cover in policarbonato lucido e una trama ad X che rede dei bellissimi giochi di luce. Dunque niente più scanalature aggressive e logo a LED.
Una cosa che si nota fin da subito è lo spessore, il quale rende un po’ difficoltoso l’utilizzo ad una mano. Infatti, le sue dimensioni sono di 163.83 x 76.35 x 10.42 millimetri per un peso di 210 grammi.
A parte questo la costruzione è molto solida grazie anche ad un frame in alluminio, sebbene la back cover in policarbonato trattenga un po’ troppe ditate e non brilli per qualità, ma da qualche parte dovevano pur tagliare i costi.
Inferiormente troviamo un ingresso USB Type-C, lo speaker di sistema, il microfono principale e il jack audio da 3.5 mm, mentre superiormente notiamo il secondo speaker e l’altro microfono per la riduzione dei rumori ambientali. Sul lato destro è possibile sbloccare i due trigger pop-up magnetici e vanta anche della presenza del tasto di accensione con sensore fingerprint integrato, a differenza della parte opposta che vede lo slot dual SIM, un terzo microfono ed il bilanciere del volume.
Come anticipato poco fa, una delle più grandi novità di questo smartphone in ambito gaming sono proprio i triggermagnetici, il quali possono essere sbloccati tramite degli switch e funzionare proprio come dei pulsanti sul joystick. Avremo dunque un feedback concreto quando verranno premuti e non ci sarà la classica vibrazione dei trigger touch presenti sugli altri competitors.
Sebbene questi occupino più spazio all’interno dello smartphone, personalmente credo che siano i migliori pulsanti realizzati su uno smartphone da gaming, in quanto una risposta fisica al tocco viene percepita molto meglio di una vibrazione su una superficie touch, migliorando di fatto la giocabilità.
Display
Il Black Shark 4 è caratterizzato da un display E4 AMOLED da 6.67 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), formato 20:9, luminosità massima di 500 nit (con picco fino a 1500 nit), densità di 394 PPI, supporto HDR10+, refresh rate a 144 Hz e frequenza di campionamento del tocco a 720 Hz.
Insomma, la carne al fuoco è veramente tanta e questo Black Shark 4 vanta anche di uno dei più bassi ritardi del touch sul mercato, appena 8.3 ms. A parte questo la frequenza di aggiornamento del display può arrivare fino a 144 Hz e potremo scegliere di utilizzare anche quella a 60 Hz, 90 Hz, o 120 Hz.
Apro una parentesi su questo discorso, perché dal menù del display possiamo scegliere solo 3 voci che non danno alcuna informazione circa la frequenza, ma recitano solamente “Naturale”, “Fluida”, “Standard”. Sarà possibile, invece, sceglierla solo dal menù rapido di gioco una volta avviati i giochi. Più nel dettaglio potrete optare per “cambio intelligente”, 60, 90, 120 o 144 Hz.
Per quanto concerne il resto, il pannello dello smartphone è di ottima qualità grazie ad una buona calibrazione dei colori, un buon contrasto e una luminosità massima perfetta anche in condizioni di luce avverse. Insomma, per uno smartphone di questo tipo penso sia un gran risultato, soprattutto perché abbiamo delle chicche come la frequenza di campionamento del tocco a 720 Hz e diverse impostazioni per videogiocatori.
Infatti, nelle impostazioni di gioco della Black Shark Space possiamo attivare l’anti-tocco accidentale, modificare la sensibilità del tocco, regolare i colori, il contrasto e la grafica, oltre che attivare la modalità caccia che inverte i colori dello schermo per identificare i nemici nascosti.
Altre funzionalità possono essere trovate anche nelle impostazioni generali, per cui sarà possibile tarare i colori a proprio piacimento, attivare la Dark Mode, la modalità lettura, la modalità anti-sfarfallio e scegliere tra una vasta gamma di l’always-on display.
Dispiace che non siano presenti dei super sfondi come quelli già presenti sulla MIUI 12, magari personalizzati per Black Shark, ma possiamo sperare che vengano aggiunti in futuro con qualche aggiornamento.
Hardware
A muovere il Black Shark 4 ci pensa un chipset Qualcomm Snapdragon 870, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 3.2 GHz, una GPU Adreno 650, 8 GB di RAM LPDDR5 e 128 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile tramite microSD.
L’azienda cinese ha scelto di riservare lo Snapdragon 888 per il Black Shark 4 Pro, questo per mantenere i costi sulla variante Standard. Nonostante ciò, lo Snapdragon 870 è comunque un ottimo processore che eredita quasi le stesse caratteristiche dall’865+, dunque questo si traduce in una navigazione fluida e senza intoppi, nemmeno nel passaggio tra applicazioni particolarmente impegnative.
L’esperienza di utilizzo è di alto livello, questo grazie anche alla UI molto rapida, e all’interno dello Shark Space abbiamo personalizzazioni per tutti i gusti. Possiamo infatti modificare le grafiche interne al menù e tutte le varie funzionalità di blocco dei messaggi e delle chiamate, oltre che impostare nuove macro, configurare i trigger per ogni gioco mantenendo in memoria i cambiamenti, pulire la RAM, gestire manualmente le performance dello smartphone e tanto altro ancora. Per ulteriori dettagli vi lascio gli screenshot qui in basso.
Parlando dunque di gaming vero e proprio lo smartphone si comporta egregiamente con qualsiasi tipo di titolo, dai più leggeri ai più pesanti come PUBG, Call Of Duty Mobile, Genshin Impact e Asphalt, i quali verranno riprodotti a dettagli al massimo e senza cali di frame evidenti.
I trigger magnetici poi sono il fiore all’occhiello del dispositivo e ci aiuteranno veramente tanto nelle sessioni di gioco. Tuttavia, è presente anche il motion sensing, ovvero l’associazione di determinati movimenti dello smartphone a dei movimenti in gioco. Questo potrebbe essere particolarmente utile in titoli come Asphalt o Real Racing.
L’unico punto che voglio far presente è che nei titoli più pesanti dopo una mezz’ora di gioco a prestazioni massime lo smartphone inizia a scaldare leggermente, niente al di furoi dell’ordinario, ma solitamente la batteria raggiunge una temperatura di circa 37°.
Ottimo invece il feedback aptico sia nel gaming che nell’utilizzo quotidiano, il quale potrà essere regolato in intensità attraverso il menù. Gran lavoro da parte di Black Shark.
Fotocamera
A bordo del Black Shark 4 troviamo una tripla fotocamera con sensore principale da 48 mega-pixel e f/1.8, un wide angle da 8 mega-pixel f/2.2 e grandangolo di 120° e un sensore macro da 5 mega-pixel e f/2.4, la quale viene supportata da un autofocus PDAF e dal flash LED.
Purtroppo nel comparto fotografico lo smartphone non brilla, in quanto gli scatti sono in linea con quelli di dispositivi nella fascia dei 250 euro. Infatti, sebbene con il sensore principale le foto abbiano una discreta definizione e gestione dei colori, con lo zoom 2x si nota del rumore digitale, mentre con la grandangolare abbiamo una definizione non ai massimi livelli e delle lievi distorsioni ai lati.
In tutto ciò la gestione delle luci è sufficiente e le macro hanno un buon bokeh naturale per il tipo di sensore montato a bordo.
In notturna il rumore digitale aumenta e la modalità notte ci salva solo in parte, in quanto aumenta il contrasto e la chiarezza, ma per avere uno scatto sufficiente dovrà esserci un minimo di illuminazione e bisognerà avere una buona mano ferma. La grandangolare difficilmente riuscirete a sfruttarla per fotografie sufficienti e nel complesso i risultati non sono eccelsi.
Frontalmente, invece, è presente un sensore da 20 mega-pixel con apertura f/2.45 i cui scatti rispecchiano le performance del sensore principale. La gestione delle luci non è eccelsa così come la qualità generale, ovviamente il tutto riportato alla sua fascia di prezzo, ovvero quella dei 380/400 euro.
I video possono essere registrati fino ad un massimo di 4K a 60 fps, oltre che i più classici Full HD a 30 e 60 fps e lo slow motion a 1080p a 120 fps e 720p a 960 fps. Qui si riscontra una buona stabilizzazione digitale, la quale viene supportata da un autofocus abbastanza rapido e dei buoni colori, oltre che definizione.
Audio e connettività
L’audio in uscita dai due speaker del Black Shark 4 è caratterizzato da delle performance altalenanti. Infatti, durante il gaming l’audio è molto potente, con una buona presenza dei bassi e perfetto per garantire il massimo della giocabilità. Tra l’altro potrete scegliere il SuperSurround che sarà un’esplosione di suoni con volume altissimo e la più bilanciata GameMusic che darà un po’ più di fedeltà alle frequenze.
Nell’utilizzo tradizionale, invece, l’audio sembra essere un po’ castrato a causa di un volume non elevatissimo e leggermente ovattato. In cuffia la situazione migliora di molto e sono rimasto soddisfatto anche del microfono e dell’audio in capsula auricolare.
Passando alla connettività, invece, il Black Shark 4 supporta il 5G NR SA+NSA oltre che il più classico 4G+. La ricezione si è dimostrata affidabile in vari contesti, così come la navigazione satellitare con GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou/Galileo/QZSS. La distribuzione delle antenne è stata fatta in maniera intelligente, in quanto si è pensato ad un impugnatura da gioco e quindi sono state studiate delle posizioni strategiche per non coprirle. Per il resto troviamo il supporto al Wi-Fi 6, il Bluetooth 5.0 (aptX HD) e l’ingresso USB Type-C con uscita audio/video.
Grande assente purtroppo l’NFC e nel 2021 diventa difficile accettarlo dal momento che anche smartphone base di gamma da 150 euro ormai lo equipaggiano sempre.
Software
Il Black Shark 4 ha un software basato su Android 11 con interfaccia proprietaria Joy UI 12.5 e patch di sicurezza aggiornate al 1 marzo 2021.
La UI è praticamente una MIUI riadattata e con dei colori e icone leggermente differenti. Devo dire che lo stile material design che hanno dato al menù delle impostazioni mi è piaciuto molto. Per il resto ci sono moltissime funzionalità dedicate al mondo del gaming, di cui la maggior parte le abbiamo analizzate in precedenza, oltre che tante features tipiche della MIUI più adatte all’utilizzo tradizionale dello smartphone.
L’interfaccia è fluidissima e molto completa, ma non è esente da sbavature. Infatti, ho notato che qualche traduzione non è stata fatta con precisione e alcune voci nei menù non sono comprensibili a primo impatto. Inoltre, sono presenti anche molte traduzioni in lingua lettone (qualcuna anche in inglese e cinese) anziché in italiano.
Insomma, sotto questo punto di vista Black Shark deve correggere il tiro, ma per il resto ho trovato tutto piuttosto curato e funzionale.
Batteria
Sotto la scocca del Black Shark 4 troviamo una batteria da 4500 mAh, o meglio due batterie da 2250 mAh con supporto alla ricarica super rapida da 120W. Facciamo subito presente che, tuttavia, in commercio lo troverete con un caricatore da 67W. L’altro potrà essere acquistato separatamente.
A parte questo aspetto, l’autonomia è ottima in quanto con utilizzo intenso ci consente di arrivare fino a quasi 1 giorno e mezzo di uso in cui ho giocato per circa 1 ora e 30 minuti e circa 6 ore di schermo attivo.
Se sfruttata la ricarica veloce da 120W il Black Shark 4 impiegherà appena 20 minuti per passare dallo 0 al 100%, se invece con l’alimentatore da 67W ci vorranno circa 40 minuti.
Conclusioni – Black Shark 4
Il Black Shark 4 si propone come uno degli smartphone da gaming più economici sul mercato e, infatti, è possibile trovarlo su AliExpress a circa 428 euro nella variante 8/128 GB grazie ai coupon che condividiamo sui nostri canali Telegram di GizDeals e che sono selezionabili attraverso la pagina prodotto. Quindi sarà possibile scontare dai 20 ai 40 euro, facendo arrivare lo smartphone tra i 380 e i 400 euro.
Dai primi Black Shark abbiamo visto alcuni cambi di rotta, uno su tutto il design, ma allo stesso tempo sono stati fatti tanti miglioramenti. Attualmente al Black Shark 4 manca davvero poco per essere perfetto, ma a queste cifre è difficile chiedere di più.
In questi giorni di utilizzo mi sono trovato veramente molto bene e penso che sia un ottima soluzione per chi vuole acquistare uno smartphone da gaming senza spendere cifre troppo alte. In fin dei conti stiamo parlando comunque di un dispositivo appena sotto ai top di gamma e la cifra è più che onesta per la scheda tecnica offerta.
L’ottimo display, la ricarica ultra rapida, l’ottima autonomia e prestazioni, i fantastici trigger pop-up, il prezzo concorrenziale e un software completo per videogiocatori fanno passare un in secondo piano la necessità di qualche ottimizzazione dell’interfaccia e una back cover in plastica. Rimane più difficile accettare le performance della fotocamera, ma se per voi è un aspetto secondario allora potrete andare senza troppe remore.
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