Recensione vivo Y20s: lo Snapdragon 460 offre più di quel che immaginate

vivo y20s

Anche vivo è arrivata finalmente in Italia, portando nel nostro mercato alcuni prodotti davvero interessanti. Non tutti forse conoscono questo brand, ma dovete sapere che in Cina l’azienda è molto rinomata, occupando la parte alta delle classifiche di vendita. Questo grazie alla qualità dei prodotti venduti, non solo smartphone ma anche accessori come le TWS Neo, le nuove cuffie true wireless. Ovviamente, dunque, tra i tanti dispositivi lanciati nell’ultimo periodo, troviamo molti device di fascia medio-bassa, tra cui anche questo vivo Y20s. Non voglio spoilerarvi subito quello che si trova a bordo di questo telefono, quindi restate sintonizzati sulla nostra recensione completa per scoprirlo.

Recensione vivo Y20s

Unboxing

Come sugli altri prodotti del brand, abbiamo una confezione piuttosto minimale che al suo interno contiene:

  • vivo Y20s;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • alimentatore da parete con presa europea;
  • auricolari cablati;
  • breve manuale delle istruzioni;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • pellicola protettiva in plastica pre-applicata sul vetro frontale.

Design & Materiali

Analizzando il design di questo dispositivo non si notano spunti particolari che lo differenzino dagli altri competitor. vivo, però, ha sicuramente puntanto tutto sulla semplicità, cercando di ridurre al minimo le asperità. Motivo per cui sul retro il modulo fotografico contenente una tripla camera ed il singolo flash LED sporge meno di un millimetro rispetto al profilo del device. Oltre questo aspetto, tale superficie propone anche giochi di luce molto particolari, con raggi che si dipartono proprio a partire dal modulo fotografico. Come si tiene, però, in mano lo smartphone? Devo dire che, sotto questo aspetto, è senza infamia e senza lode. Nel senso che le dimensioni non sono contenute, misurando 164,41 × 76,32 × 8,41 mm, così come anche il peso, che si attesta su 192 grammi.

vivo y20s

Devo segnarlarvi fin da subito un aspetto: la superficie posteriore non presenta alcuna curvatura lungo i bordi laterali e, in secondo luogo, trattiene davvero tantissime impronte. Malgrado questo, non è poi così difficile impugnarlo con una mano, sebbene risulti essere abbastanza scivoloso. Vi ricordo, poi, come tutto il frame in metallo sia interrotto da alcune componenti fondamentali, mostrando a destra il tasto di accensione/spegnimento, che integra il sensore per le impronte digitali, ed il bilanciere del volume. A sinistra, dunque, trova spazio lo slot SIM, contenente ben due nano SIM ed una microSD, mentre in basso abbiamo il jack audio da 3,5mm, il microfono principale, l’ingresso microUSB e lo speaker di sistema.

Come su altri prodotti, anche in casa vivo, tra il frame in metallo ed il vetro frontale trova spazio uno strato in plastica, anche piuttosto evidente, che sarebbe sempre meglio non vedere. Non perché vada a discapito della qualità generale del device, ma solo per un fatto estetico.

Sistemi di Sblocco

Sul frame destro questo smartphone propone un sensore per le impronte digitali che in ogni situazione si è dimostrato piuttosto preciso e reattivo. Rispetto a tante altre soluzioni in tale ambito, come ad esempio il sensore montato sotto il display di vivo Y70, questo risulta essere più veloce e meno soggetto ad errori. Motivo per cui prediligo sempre una soluzione “meccanica” di questo tipo, soprattutto su smartphone che costano davvero poco.

Non manca ovviamente anche lo sblocco tramite riconoscimento facciale. Questo metodo, però, di sera non risulta essere preciso, facendo difficoltà a riconoscere il nostro volto se non ben illuminato. A livello di sicurezza, poi, la scansione 2D della selfie camera non è assolutamente affidabile, quindi meno la utilizzate e meglio è.

Display

Frontalmente troviamo un display LCD IPS da 6,51″ con risoluzione HD+ (1.600 x 720 pixel) e form factor in 20:9. Si tratta di un’unità piuttosto buona, anche considerando la natura del pannello stesso. Oltre i neri davvero poco profondi ed i bianchi che tendono leggermente al giallo, gli angoli di visuale sono discreti. Non fate caso, però, ai problemi di light bleeding in corrispondenza soprattutto del notch a goccia, perché su tali display è assolutamente normale.

vivo y20s

Con il touchscreen mi sono trovato piuttosto bene, risultano molto reattivo e preciso in ogni situazione. Talvolta risulta essere un po’ farraginoso, ma tale problematica non è da imputare alla parte hardware. Buone anche le prestazioni del sensore di luminosità che si comporta bene in ogni situazione. Purtroppo, però, la scarsa oleofobicità del pannello e la luminosità massima non proprio al top non facilitano la vista di tutti i contenuti a schermo sotto la luce diretta del sole. Altro aspetto che non mi ha propriamente convinto è l’ampiezza delle cornici laterali, soprattutto della parte inferiore e superiore, che avrebbero forse potuto essere anche più contenute. Questo, però, ha posto le basi per una comoda implementazione in alto di tutti i principali sensori, così come dela capsula auricolare.

Hardware & Prestazioni

Arriviamo finalmente ad una delle parti più interessanti, forse, di questa recensione. A livello hardware, dunque, all’interno di tale smartphone troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 460, dunque una CPU con clock fino a 1,8GHz. Abbiamo, poi, 4GB di RAM e 128GB di memoria interna. Quest’ultima, però, può essere aumentata tramire microSD.

Credo che per il prezzo a cui viene venduto questo vivo Y20s sia più che soddisfacente. Nell’utilizzo quotidiano, dunque, con tutte le principali app non ho mai riscontrato alcuna criticità. Potete stare tranquilli da questo punto di vista, perché anche stressando il device con diverse ore di navigazione su Whatsapp, Telegram, Facebook, TikTok, Instagram, YouTube e poco altro, il device non andrà mai in crisi. Ovviamente non sono molte le app che vengono tenute in background, dati i soli 4GB di RAM, ma questo non è un problema. Tutti i caricamenti risultano essere abbastanza rapidi, sicuramente nella media dei dispositivi venduti allo stesso prezzo.

Non manca, ovviamente, una GPU Adreno 610. Questa non mi ha permesso, però, di raggiungere performance soddisfacenti su Call of Duty Mobile. Durante tutte le fasi di gaming, infatti, ho notato un frame-rate piuttosto basso, non riuscendo a giocare in maniera pienamente competitiva su tale titolo. Nel caso in cui utilizzaste, però, giochi meno esosi dal punto di vista delle prestazioni, allora potreste tranquillamente pensare di acquistare questo smartphone.

Benchmark

Software

vivo Y20s propone la FunTouch OS 11, una personalizzazione di Android basata proprio sulla penultima release software di Google. Qui, dunque, troviamo tutto ciò che serve per iniziare ad utilizzare fin dai primi passi lo smartphone, con una grafica semplice e minimale. Devo dire, quindi, che forse tra le interfacce proprietarie proposte dai vari player asiatici questa è una delle più vicine agli schemi “occidentali”. Nulla di nuovo, comunque, rispetto a quanto visto, ad esempio, su vivo X51 5G (qui trovate la recensione completa).

Questo software è completo, offrendo un livello di personalizzazione piuttosto elevato. Possono essere modificate, infatti, tutte le animazioni, come ad esempio quella per l’impronta digitale o per la ricarica del dispositivo, così come è possibile anche modificare il font. Durante i giochi, poi, può essere sfruttata la Modalità ultra-gioco, che permette di escludere le notifiche ed apportare alcuni accorgimenti in merito alle chiamate. Come su molti altri dispositivi concorrenti, inoltre, troviamo un’app preposta alla gestione del telefono, detta iManager. Tramite questa, quindi, possiamo cancellare la cache, controllare l’eventuale presenza di virus nel telefono, gestire le app e tanto altro. Tutto, comunque, è piuttosto curato, anche a livello grafico.

Fotocamera

Dando uno sguardo sul retro troviamo un modulo fotografico posteriore composto da un sensore principale da 13MP con apertura f/2.2, un sensore secondario per le macro da 2MP e apertura f/2.4 ed un ultimo obiettivo, per il calcolo della profondità di campo, da 2MP con apertura f/2.4.

Diciamo che tale comparto non è molto dinamico ma di giorno si difende piuttosto bene. Devo ammettere, però, che tutte le immagini tendono leggermente alle tonalità più calde, mostrando comunque un sufficiente contrasto. A livello di definizione, comunque, siamo su un basso livello, non riuscendo a catturare molti dettagli della realtà, situazione piuttosto normale per un sensore di questo tipo. Non mi hanno particolarmente soddisfatto neanche gli scatti effettuati con il sensore per le macro, che a mio avviso è buono dal punto di vista cromatico ma poco preciso.

Di sera le immagini risultano essere piuttosto impastate e prive di definizione. Sebbene le luci artificiali non vengano gestite malissimo, la quantità di luce catturata dall’obiettivo principale non permette di visualizzare una foto chiara e nitida anche in condizioni di scarsa illuminazione. Questi problemi, dunque, sarebbero sicuramente stati risolti, in parte, da una modalità notturna che, purtroppo, su questo telefono manca. Spero vivamente, quindi, che con i prossimi aggiornamenti l’azienda possa aggiungerla.

Ha rispettato le mie aspettative la selfie camera da 8MP (f/1.8) che di fatto si è sempre comportata piuttosto bene in buone condizioni di luce. Sono presenti varie impostazioni all’interno dell’interfaccia, che permettono anche di eliminare il filtro bellezza. Nonostante lo abbia tolto, però, in alcuni scatti la pelle mi sembra essere troppo liscia, quindi credo che di fondo rimanga sempre attivo anche in minima parte. Questo problema, però, è dovuto sicuramente anche ad una scarsa definizione dell’immagine, che produce foto comunque sufficienti per un utilizzo sui social.

Audio & Connettività

Nella parte inferiore della scocca trova spazio il singolo speaker che, tutto sommato, non suona male. Ovviamente, come nella maggior parte dei casi, i bassi non sono quasi presenti, quindi l’audio è davvero poco corposo. Sono privilegiate più che altro le frequenze alte e questo, ad elevato volume, può creare qualche leggera distorsione. Nel caso, comunque, è possibile collegare anche il proprio set di auricolari con il jack audio, potendo usufruire di una qualità nettamente migliore. Devo dire, invece, che dalla capsula auricolare non ho avvertito particolari problemi, sebbene talvolta la voce risultasse un po’ metallica. Nulla di così grave, comunque, e che mi abbia impedito di conversare con il mio interlocutore.

vivo Y20s propone un modulo Wi-Fi ac Dual Band piuttosto discreto, anche se nei punti meno coperti della casa ha mostrato qualche incertezza. Al di là di questo aspetto, poi, in esterna non ho accusato alcun problema con la rete 4G di Fastweb, che mi ha permesso di navigare in tutta tranquillità anche fuori dalle mura domestiche. Non mancano, inoltre, altri buoni moduli come il Bluetooth 5.0, l’ingresso microUSB con tecnologia OTG, il GPS/BeiDou/GLONASS/Galileo e, infine, la Radio FM. Manca, purtroppo, l’NFC.

Autonomia

Sotto la scocca trovano spazio 5.000 mAh di batteria, un quantitativo di energia sufficiente a portarvi tranquillamente fino a sera, anche dopo una giornata di lavoro. Anche sfruttando molto la rete LTE, infatti, è sempre possibile superare le 6 ore di schermo acceso, utilizzando principalmente Whatsapp, Telegram, Facebook, Instagram, YouTube e poco altro. Ovviamente tale valore può cambiare molto, però, in base all’utilizzo che fate dello smartphone e a tutti i vari cambiamenti di cella (nel caso di spostamenti e cambi di connessione, tra Wi-Fi e rete LTE).

Con la ricarica a 18W, comunque, è possibile passare dal 10 al 100% in circa 2 ore e 30 minuti.

Prezzo & Conclusioni

vivo Y20s viene venduto attualmente da Euronics al prezzo di 179 euro. Diciamo che tenendo anche conto delle prestazioni restituite da vivo Y70 (leggi qui la recensione completa) non c’è molta differenza. Nell’utilizzo di tutti i giorni, infatti, la velocità di apertura delle applicazioni è pressoché identica, potendo notare una differenza minima solo in fase di gaming. Nel caso in cui non doveste sfruttare molto il device per giocare su titoli piuttosto spinti, quindi, questo Y20s è più che consigliato. Costa meno rispetto a Y70 e propone più o meno le stesse performance. Non è molto curato, forse, dal punto di vista del design, ma mostra comunque un ottimo rapporto qualità-prezzo.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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