Recensione Realme Band: può battere Xiaomi Mi Band 5?

realme band

Se osserviamo il mercato tecnologico attuale, non solo quello legato al panorama degli smartphone, troviamo tantissimi diversi prodotti. Da anni, infatti, vi sono alcuni dispositivi, in particolare, che hanno conquistato la fiducia di diversi utenti. Questi prodotti sono, nello specifico, gli smartwatch e le smartband, che vedono solo alcune aziende in vetta alle classifiche di vendita. Trattando i secondi terminali, ovvero le smartband, uno dei brand più conosciuti in tal senso è sicuramente Xiaomi, con la propria Mi Band. Non è rimasta sola, però, in questi anni, dato che anche altre realtà cinesi hanno provato a proporre il proprio modello in tale ambito. Tra queste, dunque, troviamo anche Realme che, poco tempo fa, ha lanciato sul mercato Realme Band. Come si sarà comportato questo prodotto? Sarà riuscito a scalzare la Mi Band di Xiaomi? Scopriamolo insieme, all’interno della nostra recensione completa.

Recensione Realme Band

Unboxing

Dando uno sguardo al box di vendita notiamo un packaging molto semplice, che include davvero poco. Anzi, praticamente nulla. All’interno della confezione, infatti, troviamo:

  • Realme Band;
  • breve manuale d’istruzioni, in lingua inglese.

Design & Display

Questa Realme Band è realizzata principalmente in plastica, perlomeno per quanto riguarda la capsula centrale. Dando un’occhiata alle dimensioni, dunque, questo dispositivo misura 19,6 x 11,9 x 24 mm, con un peso di appena 20 grammi. Si tratta di un accessorio, dunque, davvero molto leggero e che, nell’utilizzo quodiano, quasi non si sente al polso. Questo, poi, è coadiuvato dalla presenza di un cinturino in silicone che misura 16 mm e presenta una lunghezza regolabile di 152-227 mm. Non è una delle parti più morbide che abbia mai potuto testare ma, nonostante questo, la smartband non da nessun particolare fastidio al polso, anche in estate. Come per tanti altri prodotti concorrenti, quindi, il sudore è assicurato. Ovviamente, poi, questa componente può essere rimossa, così da poterla sostituire con un altro cinturino.

realme band

Osservando il design del prodotto notiamo linee molto simili a quelle di tanti altri dispositivi in commercio. Sotto questo aspetto, però, le forme sono addirittura più squadrate. Nonostante ciò, sulla parte frontale trova spazio un piccolo display a colori da 0,96″ con risoluzione 80 x 160 pixel, che poco sotto di esso presenta anche un singolo tasto soft touch, grazie al quale poter interagire con lo schermo. Voltando di 180° la smartband, invece, notiamo la presenza del sensore per il rilevamento del battito cardiaco. Vi ricordo, inoltre, che questa smartband è certificata IP68, dunque nessun problema con acqua e polvere.

Software

Realme ha deciso di adottare, ovviamente, un software proprietario su questa smartband. Cliccando sul tasto soft touch, dunque, si accede direttamente alla prima schermata che mostra principalmente l’orario. Questa watch face, comunque, può anche essere sostituita con una serie di altri modelli presenti all’interno dell’appicazione ufficiale, di cui parleremo tra poco. Con un ulteriore tocco su tale tasto, dunque, si può scorrere fra le altre pagine presenti nel sistema, che rivelano altri dati ed impostazioni. Mantenendo premuto su ogni nuova finestra, invece, si accede ad una nuova pagina che mostra alcune informazioni aggiuntive. Dalla schermata che mostra il conteggio dei passi, ad esempio, tenendo premuto si può visualizzare anche le calorie bruciate, la distanza percorsa e la durata dell’attività. A proposito di quest’ultima, inoltre, sono presenti 9 attività al momento. Abbiamo, dunque, cricket, yoga, corsa, camminata, ciclismo, escursione in sentieri, allenamento, escursione in montagna e spinning. Sulla smartband, dunque, se ne possono inserire solo tre, quindi sarà necessario sceglierle all’interno delle impostazioni contenute sull’applicazione ufficiale. Vi ricordo, comunque, che per attivare ogni attività basta tenere premuto sul tasto soft touch per qualche istante e, subito dopo, potremo cominciare ad allenarci.

Oltre al rilevamento del battito cardiaco, poi, non troviamo molto altro su questa Realme Band. Sono presenti, infatti, un altro paio di funzioni, tra cui quella soprannominata “Find Phone“, che fa suonare il nostro smartphone, identificandolo subito. Come avrete capito, poi, ovviamente qui la lingua utilizzata è l’inglese, mentre l’app ufficiale per smartphone è stata tradotta anche in italiano. Molto probabilmente, a breve, arriverà un aggiornamento per introdurre la nostra lingua anche sulla smartband.

Realme Link

Con Realme Link è possibile accedere a tutti gli accessori indossabili del brand, tra cui anche questa Realme Band. Tale interfaccia, dunque, è molto simile a quella che possiamo trovare su Mi Fit di Xiaomi, tenendo traccia di tutte le attività sportive della settimana e di tanti altri diversi parametri. Oltre al conteggio dei passi, quindi, possiamo consultare lo storico delle nostre ore di sonno, così come dell’andamento della frequenza cardiaca e, come detto, i vari registri degli allenamenti.

Come molte altre smartband di questo tipo, però, è possibile anche fare altro. Ad esempio, infatti, c’è la possibilità di ricevere le notifiche dello smartphone direttamente su tale prodotto, in maniera però non del tutto chiara. Queste possono essere visualizzate, infatti, solo una volta dopo la ricezione. Quindi, cliccando sul tasto centrale poco dopo la ricezione di un messaggio, verrà mostrato solo quest’ultimo, senza alcuna possibilità di risalire a quelli precedenti ancora non letti. Talvolta, poi, queste stesse notifiche vengono inviate più volte alla Realme Band, dunque sotto questo aspetto l’azienda deve ancora lavorare abbastanza. Nonostante ciò, comunque, è già possibile decidere a priori quali applicazioni abilitare per le notifiche, così come impostare l’avviso relativo alle chiamate.

Cliccando sulle impostazioni, dove viene mostrato anche lo stato della batteria, troviamo tutto ciò che ci permette di personalizzare Realme Band. Oltre ai vari quadranti presenti nel sistema, dunque, abbiamo anche la possibilità di impostare diverse sveglie: oltre a quella classica, dunque, avremo modo di attivare quella che ci ricorda di doverci alzare dalla sedia e di bere acqua. Potremo gestire, poi, il monitoraggio dell’attività cardiaca, così come impostare le unità di misura preferite.

Funzionamento

Voglio parlarvi più nello specifico come si è comportata questa smartband nell’utilizzo quotidiano. Durante tutte le varie attività, infatti, devo dire di non aver avuto alcun problema, rilevando sempre in maniera accurata i passi. L’ho confrontata con una Mi Band 4 e con Amazfit Verge Lite rilevando una certa congruenza con tutti questi dati. I valori non si discostano più di tanto da quelli mostrati da altri prodotti simili, quindi da questo punto di vista siamo su un ottimo livello. Anche il monitoraggio del battito cardiaco mi sembra essere piuttosto buono, sebbene non abbia in mio possesso strumenti professionali che possano certificarlo al 100%.

Mi ha sorpreso positivamente anche il monitoraggio del sonno, che si è dimostrato piuttosto affidabile. Dando un’occhiata agli orari riportati sull’app, infatti, questi si sono dimostrati essere piuttosto in linea con la realtà. Anche in questo caso, poi, è possibile tenere traccia di tutte le statistiche, giorno per giorno, cliccando sulla relativa area. A differenza di tante altre app, però, qui non vengono mostrati tantissimi dati, se non quelli relativi al sonno profondo, sonno leggero e relative percentuali. Oltre a questo, inoltre, viene tenuta traccia anche del battito cardiaco durante queste ore.

Autonomia

Con questo prodotto avrete a disposizione una certa autonomia, forse sotto certi aspetti addirittura deludente. A bordo di questa Realme Band, dunque, trova spazio un’unità da 90 mAh che, a livello teorico, dovrebbe garantire dai 6 ai 9 giorni di autonomia. Con il mio utilizzo, però, non sono riuscito a superare i 5 giorni, mantenendo attivo 24/24h il monitoraggio dell’attività cardiaca e la ricezione delle notifiche da tutte le principali app di messaggistica. Mi sarei aspettato, dunque, forse qualcosa in più ma, nonostante questo, siamo molto vicini ai valori dichiarati dall’azienda stessa. Con un utilizzo più blando, infatti, si riuscirebbe sicuramente a raggiungere più di 5 giorni di autonomia.

Vi ricordo, inoltre, che la ricarica avviene per mezzo di un connettore USB-A, che si trova proprio dentro il cinturino. Basta estrarre parte del cinturino destro per scoprire, al suo interno, proprio tale componente.

Prezzo & Conclusioni

Realme Band viene venduta sul sito ufficiale italiano al prezzo di 24,99 euro. Sono presenti, tra l’altro, due varianti: una con il cinturino nero e l’altra con il cinturino verde. Credo, quindi, che il prezzo sia più che giusto per un’unità di questo tipo, che di fatto entra in diretta concorrenza con prodotti ben più blasonati. Xiaomi, infatti, ha conquistato il mercato delle smartband con la propria Mi Band e credo che sarà molto difficile per Realme scalzarla definitivamente da questo settore. Non, perlomeno, con questo prodotto che, a mio avviso, è ancora un po’ troppo acerbo.

Nonostante tutto, però, l’applicazione per smartphone funziona molto bene ed il monitoraggio delle attività, quelle cho ho potuto testare, è piuttosto buono. Come rapporto qualità-prezzo, poi, siamo più o meno al livello della Mi Band 4, uno dei prodotti con cui si dovrà maggiormente confrontare in questo periodo e che, sotto certi aspetti, è più maturo. Al momento, comunque, la smartband ha ricevuto già qualche aggiornamento, segno che l’azienda probabilmente è intenzionata a seguirla per diverso tempo.