Il Huawei P40 Pro rappresenta per Huawei il banco di prova di questo 2020 poichè consentirà all’azienda di determinare le scelte future sopratutto in ambito software data l’assenza dei servizi di Google.
Abbiamo avuto modo di testare a fondo il dispositivo confrontandolo anche col suo predecessore, il Huawei P30 Pro. In questa recensione vi riportiamo le nostre impressioni e valutazioni su questo interessante smartphone.
Indice
ToggleHuawei P40 Pro: fotocamera, display, batteria e tanto altro nella nostra recensione
Confezione e Accessori
La confezione di vendita del Huawei P40 Pro è abbastanza ricca di accessori ed include:
- Alimentatore da parete con uscita massima a 40W e 4A;
- cover protettiva in silicone;
- cuffie USB Type-C;
- cavo USB Type-C a Type-A;
- spilletta per lo slot SIM.
Design e materiali
Il P40 Pro migliora notevolmente il design del Huawei P30 Pro introducendo un pannello frontale curvo su tutti i lati e una back-cover smussata che dona un eccellente grip in presa.
Il dispositivo è costruito a regola d’arte e dona una sensazione di solidità e ricercatezza difficile da trovare in altri dispositivi. Un plauso a Huawei per l’eccellente cura con cui ha realizzato e progettato questo terminale. Il rovescio della medaglia in tal senso potrebbe essere riscontrabile nella possibile fragilità della soluzione adottata per il display di ben quattro lati curvi che, in caso di caduta, potrebbero presentare più problemi del previsto.
Parliamo di un dispositivo che misura 158.2 x 72.6 x 8.9 mm per un peso complessivo di 203 grammi. Il modulo fotografico posteriore sporge di quasi due millimetri ma è arricchito da una piacevole rifinitura in vetro. Il dispositivo è certificato IP68 contro acqua e polvere.
Dal punto di vista estetico la novità più importante è la presenza di un doppio notch frontale posto in alto a sinistra che integra il sensore per le Air Gesture, la fotocamera per i selfie oltre che all’emettitore IR per il riconoscimento del volto.
Le dimensioni sono importanti e rispetto al notch del precedente modello piuttosto discreto alla vista, l’implementazione sul P40 Pro salta subito all’occhio.
Rispetto a quanto visto sul P30 Pro tale soluzione, a nostro modo di vedere, rappresenta un passo indietro in termini di design poichè il notch è ben evidente (anche se è possibile nasconderlo tramite software) seppur sia un compromesso da accettare per integrare il dispositivo della tecnologia di sblocco facciale in 2D e delle Air Gesture.
Display
Il display è un’unità da 6.58 pollici OLED con risoluzione 2640 x 1200 pixel e con una densità di 472 ppi.
La più grande innovazione è sicuramente l’implementazione di un refresh rate fino a 90 Hz gestito automaticamente dal sistema nell’esecuzione delle applicazioni compatibili. Tale innovazione contribuisce a rendere l’esperienza d’uso davvero piacevole con una sensazione di fludità al top ma comporta anche una diminuzione dell’autonomia. È possibile comunque utilizzare il classico refresh rate a 60 Hz selezionando l’apposita opzione nelle impostazioni contribuendo così a migliorare l’autonomia complessiva.
La qualità del pannello è molto alta così come la gamma cromatica piuttosto fedele. Ottimi gli angoli di visuale. È possibile regolare la temperatura dei colori tramite le impostazioni. Non manca il supporto alla modalità lettura, che consente di limitare l’emissione di luce blu così da non affaticare gli occhi in fase di lettura o di sera, o la possibilità di abbassare la risoluzione del display altrimenti gestita automaticamente dal sistema in maniera “intelligente”.
Hardware e perfomance
Il P40 Pro gira davvero bene in tutte le operazioni grazie al processore octa-core HiSilicon Kirin 990 5G con due core a 2.86 GHz Cortex-A76, 2 core a 2.36 GHz Cortex-A76 e quattro core 1.95 GHz Cortex-A53. La GPU è la Mali-G76 MC16 che restituisce un’esperienza di gioco fluida in ogni sessione. Non abbiamo riscontrato in tal senso surriscaldamenti in sessioni lunghe di gioco con PUBG o COD Mobile.
Il dispositivo è dotato di 8 GB di RAM e da 256 GB di memoria interna UFS 3.0 espandibili tramite Nano Card di altri 256 GB.
Le prestazioni sono eccellenti e combinate con il refresh rate a 90 Hz restituiscono un’esperienza appagante sia in ambito social che nell’utilizzo di strumenti da lavoro. Il multitasking è gestito in maniera ottimale anche se abbiamo riscontrato qualche problemino con le notifiche che ci ha costretto ad agire manualmente sulle opzioni di gestione automatica delle risorse in background per far sì che non venissero chiuse alcune app di messaggistica come Telegram o Skype.
Benchmark
Fotocamera
Il Huawei P40 Pro ridefinisce i limiti della fotografia mobile così come fatto dal suo predecessore offrendo un comparto fotografico da urlo che può essere paragonato senza problemi a fotocamere digitali e in alcuni casi anche a qualcosa di più.
Il dispositivo è dotato di ben 4 sensori fotografici così riassunti:
- sensore principale UltraVision RYYB da 50 mega-pixel 23 mm;
- sensore ultra grandangolare da 40 mega-pixel di 18 mm con apertura f/1.8;
- sensore teleobiettivo periscopico SuperSensing 12 mega-pixel da 125 mm con apertura f/3.4 e zoom ottico 5x;
- sensore ToF 3D.
La combinazione di questi sensori consente di raggiungere uno zoom ibrido 10x e uno zoom digitale massimo a 50x. Di seguito una clip del funzionamento dal nostro profilo TikTok: