Recensione Honor Band 5: il rivale della Xiaomi Mi Band 4?

Honor Band 5

Durante l’IFA di Berlino Honor non ha solo presentato una nuova colorazione del suo smartphone top di gamma, ma ha anche annunciato una gradita novità per tutti gli sportivi, ovvero l’arrivo in Italia della Honor Band 5. Stiamo parlando dunque di un fitness tracker che si posiziona nella fascia low-cost ad un prezzo di lancio addirittura più basso della Xiaomi Mi Band 4. Sarà riuscito dunque a convincerci questo nuovo prodotto? Scopriamolo insieme all’interno della nostra recensione completa!

Recensione Honor Band 5

Unboxing – Honor Band 5

All’interno della confezione di vendita troviamo la seguente dotazione:

  • Honor Band 5;
  • cavo USB – Micro USB;
  • base di ricarica con pin magnetici;
  • manuale delle istruzioni.

Design e costruzione

L’Honor Band 5 presenta delle dimensioni più contenute e minute rispetto alla Xiaomi Mi Band 4 (seppure di poco) e questo la rende perfetta anche per un pubblico femminile che magari non vuole avere al polso un dispositivo troppo grande o appariscente.

Il cinturino in silicone ha una finitura zigrinata e non ci fa sudare. Inoltre, le misure a disposizione sono veramente tantissime e il sistema di blocco ci eviterà di perdere il bracciale. Tuttavia, qualora vogliate sostituire il cinturino sarà possibile farlo, sebbene il processo sia un po’ più macchinoso rispetto al rivale cinese, in quanto dovrete andare a rimuovere due piccole sicure nella parte inferiore e dovrete stare anche attenti a non perderle altrimenti non potrete più usare il bracciale originale.

Per farvi avere un quadro più completo, il prodotto misura 43 x 17.2 x 11.5 millimetri per un peso di 23 grammi. Come potrete facilmente intuire, dunque, sembrerà quasi di non averla al polso vista la sua incredibile leggerezza.

Tuttavia una parte del design non mi convince e parliamo proprio della parte frontale in cui troviamo il pulsante soft touch, il quale presenta due cerchi piuttosto grandi che, a mio parere, vanno a rovinare l’estetica del prodotto.

Honor Band 5

Infine, l’Honor Band 5 è resistente all’acqua fino a 5 ATM, infatti, troviamo anche il pieno supporto a sport acquatici come il nuoto. Faccio presente anche che l’ho utilizzata nel bagno turco e in sauna per un totale di circa 10 minuti e non ho riscontrato alcun problema dovuto alle alte temperature.

Display

L’Honor Band 5 possiede un display AMOLED da 0.95 pollici di diagonale con risoluzione 240 x 120 pixel, densità di 282 PPI e schermo curvo 2.5D touch screen.

Honor Band 5

Nessun problema per quanto riguarda il pannello a bordo di questa smartband in quanto abbiamo dei colori molto carichi e un’ottima leggibilità anche sotto la luce diretta del sole. Questo perché possiamo scegliere tra 5 livelli di luminosità e impostare il cambiamento di intensità automatico in notturna. Ovviamente a bordo non è presente un sensore automatico, ma dopo una certa ora il dispositivo abbasserà la luminosità del display.

All’interno dell’interfaccia ci possiamo muovere attraverso degli swipe verso l’alto, verso il basso e verso i lati, ma a volte ho notato un’errata lettura di alcuni tocchi.

Infine, è possibile cambiare le watchfaces sia tramite il fitness tracker che tramite l’applicazione, ma solo su quest’ultima potrete scaricarne delle nuove. Gli sfondi sono veramente tantissimi e la scelta è ampia, sebbene alcuni di questi non mi facciano impazzire a livello di design in quanto hanno un’impronta troppo asiatica.

Hardware e connettività

Parlare di specifiche hardware di una smartband risulta un po’ superfluo, in quanto non è un dispositivo che deve svolgere operazioni complesse, ma qualora vogliate avere un parere devo dire che riusciamo a muoverci nell’interfaccia senza problemi, ma in maniera leggermente meno scattante rispetto alla Xiaomi Mi Band 4.

Honor Band 5

Per quanto riguarda la connettività, come detto precedentemente, la band resiste fino a 5 ATM sott’acqua, abbiamo il supporto a 9 modalità sportive differenti, il sensore per il rilevamento del battito cardiaco (possiamo attivarlo anche 24/7, ma la batteria ne risentirà) coadiuvato dalla tecnologia proprietaria Huawei TruSeen 3.0 che dovrebbe migliorare la precisione nella misurazione dei battiti, i vari sensori per il monitoraggio dei passi e il sensore per il monitoraggio del sonno che assieme alla tecnologia TueSleep Tracking migliorerà la cattura dei dati.

Ovviamente non è presente l’NFC nella variante europea e nemmeno il GPS, ma come quasi tutti le smartband viene sfruttato quello dello smartphone, mentre è presente il Bluetooth 5.0.

Software – Honor Band 5

Il software è un punto di forza di questa Honor Band 5, in quanto troviamo molte sezioni che vanno ad approfondire i nostri dati, soprattutto quelle relative al sonno e al battito cardiaco. In questo caso, però, mi riferisco al software sullo smartphone, in quanto la smartband presenta un’interfaccia ancora da migliorare a causa di alcune traduzioni non molto precise e alcuni dettagli che non mi piacciono a livello estetico, come ad esempio il font di sistema e le scritte troppo lunghe nei menù che comportano grandezze diverse del font per ogni impostazione.

Per il resto dall’Honor Band 5 possiamo fare tutto, ovvero avviare attività sportive, misurare il battito cardiaco, visualizzare le notifiche, gli SMS o le chiamate (possiamo anche rifiutarle), modificare le impostazioni relative alla luminosità e alle watchfaces, monitorare l’attività motoria giornaliera e quella del sonno.

Quest’ultima, ad esempio, non è possibile monitorarla direttamente dalla band sulla Xiaomi Mi Band 4, ma a confronto ci fa vedere il meteo e presenta un’interfaccia più curata e minimale che sinceramente preferisco. Inoltre, la gestione delle notifiche risulta essere migliore in quanto si differenziano i messaggi tra le diverse app, a differenza del dispositivo di Honor che ci notifica tutto con una lampadina senza fare particolari distinzioni.

Tornando all’app Huawei Health attraverso la quale interfacciare il dispositivo allo smartphone, devo dire che questa è abbastanza completa e ben strutturata, soprattutto la parte del monitoraggio del sonno in cui ci vengono forniti i dati anche sulla fase REM (a differenza della Mi Band 4 che ci mostra solo il sonno leggero e quello pesante).

Aggiornamento del 29/09/2019: un nuovo e sostanzioso update ha portato l’aggiunta del monitoraggio del livello di ossigeno nel sangue, oltre ad aver introdotto anche il controllo musicale direttamente dalla band, proprio come avviene sul bracciale rivale di Xiaomi.

Fitness

Venendo alla raccolta dei dati, devo dire che l’Honor Band 5 si è rivelata essere piuttosto precisa nel monitoraggio delle attività. Infatti, durante le sessioni di tapis roulant i dati sono risultati essere molto simili a quelli della Mi Band 4 e più vicini a quelli monitorati dal tapis roulant stesso. Tuttavia durante l’utilizzo giornaliero c’è sempre uno scarto di circa 1000 passi sotto i 10000 passi e circa 2500 tra i 10000 e i 20000 passi, insomma una differenza che alla lunga può farsi sentire, ma in questo caso la verità potrebbe stare nel mezzo. Più che altro dobbiamo dire che, mentre la Mi Band 4 ci fa impostare su quale braccio indossiamo il tracker, l’Honor Band 5 no, quindi potrebbe essere che la precisione nella raccolta dei dati sia sballata anche per questo motivo.

Comunque, come dicevo precedentemente, durante le attività sportive i risultati tra le due sono quasi identici, a partire dal monitoraggio del battito cardiaco coadiuvato dalla tecnologia proprietaria di Huawei, fino al calcolo dei passi/km. Come se non bastasse abbiamo anche il supporto al nuoto, il quale ci consentirà di monitorare le bracciate effettuate.

Gli sport supportati sono ben 9, ovvero: corsa all’aperto, corsa all’interno, camminata all’aperto, camminata all’interno, pedalata all’interno, ellittica, vogatore, nuoto al chiuso e allenamento libero. Parlando del dispositivo di Xiaomi, invece, ne abbiamo solamente 6: corsa all’aperto, tapis roulant, ciclismo, camminata, esercizio e piscina.

Autonomia

Sotto la scocca dell’Honor Band 5 troviamo una batteria da 100 mAh la cui autonomia, ovviamente, varia in base al tipo di utilizzo. In questi giorni ho fatto una comparativa con la Mi Band 4 (135 mAh) e le ho utilizzate entrambe con luminosità al massimo, monitoraggio del battito cardiaco saltuario (non 24/7), 2 attività settimanali, connessione con lo smartphone saltuaria (direi che il 70% del tempo sono state connesse al mio OnePlus, il restante 30% no) e modalità TruSleep Tracking attivata sulla band di Honor. In seguito vi lascio i risultati:

  • Honor Band 5: scarica media del 13% al giorno. Autonomia di circa 7/8 giorni.
  • Xiaomi Mi Band 4: scarica media del 9.5% al giorno. Autonomia di circa 10/11 giorni.

La batteria dell’Honor Band 5 è meno capiente, quindi la differenza tra le due ci può stare. In definitiva quindi l’autonomia è promossa senza particolari critiche. La ricarica avviene in poco meno di due ore utilizzando un caricatore a 5V = 2A per non sovraccaricare la batteria.

Conclusioni – Honor Band 5

L’Honor Band 5 è stata lanciata ufficialmente in Europa durante l’IFA di Berlino, ma sarà in vendita solamente tra pochi giorni al prezzo di circa 30 euro. L’azienda cinese ha deciso di aggredire anche il mercato delle smartband con un prezzo di lancio veramente molto accattivante, addirittura più economico rispetto a quello della Xiaomi Mi Band 4 (venduta ufficialmente a circa 35 euro).

In definitiva questo è un prodotto che ha parecchie potenzialità, ma che necessita di qualche piccolo aggiornamento software per migliorare sia il design della UI che alcune traduzioni. L’applicazione dello smartphone invece è completa ed è impreziosita da alcune tecnologie proprietarie di Huawei.

Nonostante tutto, i dati forniti dal fitness tracker sono simili a quelli del suo rivale, quindi da questo punto di vista l’ago della bilancia potrebbe essere il design.