Giusto un paio di settimane fa a Londra è stata presentata la nuova gamma di smartphone Honor, ovvero Honor 20 Pro, Honor 20 e Honor 20 Lite (qui trovate la nostra recensione completa), in cui abbiamo visto una politica simile a quella di Huawei grazie al lancio di tre varianti differenti. Se del Pro ancora non si hanno notizie certe, di Honor 20 invece sappiamo che arriverà sicuramente in Italia e dopo diversi giorni di prova siamo finalmente pronti a raccontarvi come si è comportato durante i nostri test.
Indice
ToggleRecensione Honor 20
Unboxing – Honor 20
La confezione di vendita è realizzata in cartonato bianco e al di sopra troviamo la foto del prodotto. Al suo interno è presente la seguente dotazione:
- Honor 20;
- cover in silicone;
- alimentatore da parete con Huawei SuperCharge;
- cavo per il trasferimento dati USB – USB Type-C;
- adattatore USB Type-C – mini-jack;
- spillino per lo slot SIM;
- manuale delle istruzioni.
Design e costruzione
Sul profilo frontale l’azienda ha deciso di optare per la stessa filosofia di Honor View 20, quindi abbiamo un display All-Viewcon foro sulla parte sinistra, mentre la back cover è realizzata in vetro con la solita lavorazione di Honor che dona allo smartphone tantissime sfumature con il variare della luce. Purtroppo il sample in nostro possesso è in colorazione Midnight Black, quindi non è possibile notare tutto ciò, al contrario della bellissima Sapphire Blue.
Honor 20 ci restituisce una sensazione di estrema solidità, ma la back cover trattiene un po’ troppe ditate. Potremo risolvere in parte questo problema mettendo la cover fornita in dotazione.
Le dimensioni sono di 154.25 x 73.97 x 7.87 millimetri per un peso di 174 grammi, il che implica che non è facilissimo da utilizzare ad una mano, sebbene abbia un peso ben bilanciato e un elevato screen-to-body ratio.
Sul lato sinistro è presente solamente l’ingresso dual Nano SIM, mentre su quello destro troviamo il bilanciere del volume ed il tasto power che, per la prima volta nella storia dell’azienda, integra anche il sensore d’impronte digitali. Per quanto riguarda quest’ultimo sono rimasto completamente soddisfatto dalla velocità e dalla precisione con cui avviene lo sblocco. Infatti, questo avverrà con successo 10 volte su 10.
Inferiormente è possibile notare l’ingresso Type-C, lo speaker di sistema e il microfono principale, a differenza del profilo superiore su cui troviamo il microfono secondario e la porta infrarossi. Faccio anche una piccola precisazione su quest’ultimo, in quanto sono veramente contento che continuino ad inserirlo, ma questa volta sembra che si siano scordati di inserire l’app di sistema del telecomando all’interno del software.
Infine, frontalmente troviamo il sensore di luminosità e prossimità, la capsula auricolare sul bordo tra i due profili e la fotocamera per i selfie nel foro, a differenza della back cover su cui risiedono le quattro fotocamere accompagnate dal flash LED. Il modulo è sporge leggermente e farà traballare lo smartphone quando lo utilizzeremo su una superficie piana.
Display
Honor 20 è dotato di un pannello IPS da 6.26 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 412 PPI e rapporto 19.5:9.
Questa unità presenta dei colori vividi, ma mai troppo saturi, la luminosità massima è molto buona e perfetta per la leggibilità sotto la luce diretta del sole. In linea generale è un pannello di livello, i neri non sono spenti come degli AMOLED ma sono comunque soddisfacenti. Qualora non foste soddisfatti della taratura dei colori potete sempre aggiustarla all’interno del menù delle impostazioni.
Hardware
L’Honor 20 è mosso dal solito chipset prodotto in-house dall’azienda, ovvero l’HiSilicon Kirin 980, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.6 GHz, GPU ARM Mali-G76 con supporto alla GPU Turbo 3.0, 6 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB di memoria interna UFS 2.1non espandibile tramite microSD.
Nemmeno a dirlo le prestazioni sono da vero top di gamma, in quanto l’apertura delle app avviene in maniera decisamente fluida, non riscontriamo ricaricamenti eccessivi nello switch tra app aperte in background e tutto fila liscio come l’olio.
Passando al gaming, come detto precedentemente, la GPU viene supportata dalla GPU Turbo 3.0 che dovrebbe migliorare l’esperienza visiva e tattile del giocatore durante le sessioni più intense. Questa non è stata ottimizzata per tutti i giochi ma solo per alcuni titoli con cui il brand ha stretto una collaborazione come ad esempio Fortnite, PUBG, Arena of Valor e tanti altri ancora. In tutto ciò la giocabilità è molto buona, Honor 20 riesce ad eseguire Fortnite fluidamente e senza lag con dettagli al massimo a 30 FPS, ma dopo qualche minuto di gioco sentiremo lo smartphone divenire tiepido.
Benchmark – Honor 20
Fotocamera
Honor 20 arriva sul mercato con un buon numero di fotocamere, più nel dettaglio parliamo di 4 sensori, il principale è un Sony IMX586 da 48 mega-pixel con apertura f/1.8, il grandangolare è da 16 mega-pixel con apertura f/2.2, quello dedicato alla cattura della profondità è da 2 mega-pixel con apertura f/2.4, mentre l’ultimo è dedicato alle macro ed è sempre da 2 mega-pixel con apertura f/2.2. Non manca l’autofocus PDAF, il flash LED e la stabilizzazione AIS.
In condizioni di buona luminosità gli scatti effettuati con l’Honor 20 sono soddisfacenti. Infatti, si può notare un’ottima definizione, una buona gestione delle luci e dei colori rappresentati fedelmente, anche se in alcune occasioni tendono ad essere leggermente troppo saturi, soprattutto quando usiamo l’AI Mode che tende ad aumentare l’HDR e sparare i colori. Nonostante ciò, i risultati sono buoni, ma dipende anche da che tipo di fotografia vi piace.
Sono molto buone anche le foto scattate con la fotocamera grandangolare, in quanto non abbiamo distorsione ottica ai lati e di giorno c’è quasi sempre una buona gestione delle luci. Non mi ha convinto, invece, lo zoom 2x che presenta un po’ di grana e una qualità non al top, sia in condizioni di luminosità sufficiente che non.
Passiamo ora al sensore macro che è una grande novità, questo infatti ci consentirà di spingerci fino a pochissimi centimetri di distanza dal soggetto per coglierne i dettagli. Anche in questo caso le foto sono sufficienti solamente in condizioni di luminosità ottimale, in quando l’apertura di f/2.4 e l’assenza di stabilizzazione ottica non ci consentiranno di scattare fotografie di qualità in notturna.
In notturna Honor 20 si comporta in maniera differente, in quanto la qualità generale cala, così come il dettaglio e la gestione delle luci. La modalità notte ci dà una mano a tirar su i voti in situazioni critiche, in quanto riesce a catturare una buonissima quantità di luce anche quando è più buio, ma in generale il comparto ottiene la sufficienza senza meravigliare.
Guardando le foto dal display dello smartphone sembreranno di livello, ma analizzandole su un monitor possiamo vedere che alcune volte gli scatti sono micromossi a causa dell’assenza di una stabilizzazione ottica e che è presente una lieve grana. Quest’ultima la si nota anche sul sensore grandangolare e in caso di zoom 2x.
La fotocamera frontale di Honor 20 consta di un sensore da 32 mega-pixel, il quale ci restituisce delle ottime foto in condizioni di buona luminosità grazie ad un alto livello di dettaglio, dei buoni colori e una buona gestione delle luci. In controluce il sensore cerca di gestire come può l’esposizione, ma a parte del lieve lens flare la situazione rimane comunque più che sufficiente.
In notturna la qualità cala, ma se si è illuminati riusciamo a superare senza problemi la sufficienza. Diverso è il discorso quando si è in assenza di fonti luminose o quando si è in presenza di forti fonti luminose in cui la gestione di quest’ultime va un po’ in crisi.
In linea generale il comparto fotografico rispecchia perfettamente la sua fascia di prezzo, di giorno riesce ad osare anche qualcosa in più, ma tutto sommato vale i 499 euro richiesti per portare a casa Honor 20.
I video possono essere registrati fino alla risoluzione massima 4K a 30 FPS, oltre che in Full HD a 30/60 FPS con stabilizzazione EIS. La qualità è buona grazie ad una messa a fuoco rapida, dei colori discreti, un audio pulito e una buona stabilizzazione.
Audio
L’audio in uscita dallo speaker inferiore risulta essere abbastanza potente e con un discreto bilanciamento delle frequenze. Infatti, l’abbiamo una buona rappresentazione degli alti e dei medi e sufficiente per i bassi. Tuttavia, in cuffia l’ascolto migliora senza alcun dubbio, portando la qualità ad un livello superiore. Per quanto riguarda quest’ultimo è presente il supporto ai seguenti codec Bluetooth: SBC, AAC, aptX, aptX HD, LDAC e HWA Audio.
Come se non bastasse è stato aggiunto anche il Virtual 9.1 Surround Sound in cuffia durante le sessioni di gaming, il quale aumenta le performance di gioco grazie all’audio direzionale.
In capsula auricolare l’ascolto è buono anche se per sentire meglio dovrete poggiare l’orecchio proprio sullo spigolo tra i due profili, mentre l’audio catturato dal microfono è cristallino.
Connettività
Honor 20 supporta il dual Nano SIM con 4G+ e non ho riscontrato alcun problema nella ricezione del segnale o nell’utilizzo della rete dati anche in posti più isolati. Per il resto troviamo il Wi-Fi a/b/g/n/ac Dual Band MiMo, il Bluetooth 5.0, l’NFC e il GPS (L1+L5 dual band)/AGPS/Glonass/BeiDou/Galileo(E1+E5a dual band)/QZSS.
Anche negli altri casi non ho riscontrato anomalie, il Wi-Fi mantiene bene il segnale, il Bluetooth non perde un colpo né con dispositivi con BT 5.0 che con quelli con BT 4.2 e la navigazione satellitare è molto precisa grazie ad un fix del segnale rapido e reattivo.
Software
Su questo Honor 20 non troviamo differenze particolari rispetto alle altre versioni o ai suoi cugini di Huawei, se non il nome dell’OS. Infatti, a bordo abbiamo la Magic UI 2.1 con Android 9 Pie e patch di sicurezza aggiornate al 1 aprile 2019.
Questo software lo conosciamo benissimo, presenta il giusto numero di personalizzazioni tra cui i temi, la gestione digitale, la gestione dei colori, le modalità di risparmio energetico e così via. Non c’è molto altro da dire in quanto Honor 20 è fluido, reattivo ed esente da bug. L’unica cosa che non ho apprezzato è l’eliminazione dell’app di sistema del telecomando, la quale era ben fatta e funzionale.
Autonomia – Honor 20
L’autonomia è il cavallo di battaglia di Honor 20, infatti, si confermano le performance riscontrate con Honor View 20! Grazie alla batteria da 3750 mAh questo smartphone ci consentirà di effettuare tranquillamente un giorno e mezzo di autonomia con utilizzo intenso. In questo caso riusciamo a raggiungere anche le 6 ore di schermo attivo senza attivare nessun tipo di risparmio energetico.
Per i primi giorni sarà necessario un po’ di rodaggio, ma partirete già da una base di 4 ore e 30 minuti di SoT!
La ricarica è abbastanza veloce con l’alimentatore fornito in dotazione in quanto abbiamo il supporto alla Huawei SuperCharge che impiega poco più di un’ora e 10 minuti per passare dallo 0 al 100%.
Conclusioni – Honor 20
Probabilmente Honor ha capito che i 699 euro richiesti qualche mese fa per Honor View 20 erano troppi e infatti con la nuova serie ha abbassato il tiro. Infatti, di listino Honor 20 6/128 GB è disponibile a 499 euro, una cifra giusta per uno smartphone del genere (forse a 50 euro in meno sarebbe stato ancor meglio). Questo perché in conclusione definirei Honor 20 un dispositivo equilibrato, in quanto fa tutto bene e sta al suo posto senza deludere, ma senza nemmeno meravigliare.
Tuttavia, se paragonato a Honor 20 Pro 8/256 GB a 599 euro allora la valutazione è differente, perché per soli 100 euro in più si può avere uno smartphone più completo sotto il punto di vista della fotocamera e con una batteria migliore, oltre che dei tagli di memoria più generosi. Quindi a quel punto converrebbe acquistare la versione più costosa. Purtroppo, però, non si hanno notizie di quest’ultima e al momento non sappiamo ancora se arriverà in Italia o meno.