Doogee S80 è un dispositivo che punta ad offrire ai propri clienti qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Questo device va ad arricchire un ampia selezione di rugged phone molto particolari, tutti caratterizzati da forme abbastanza simili. L’azienda ha deciso in questo caso, però, di utilizzare componenti hardware leggermente più potenti rispetto alla media, ottemperando così al suo scopo, ovvero quello di vendere un device veloce e sicuro. Ci sarà davvero riuscita? Questo Doogee S80 potrà essere considerato il rugged phone da battere, anche in futuro? Scopriamolo meglio insieme, all’interno della nostra recensione completa.
Recensione Doogee S80
Unboxing
La confezione di vendita è completamente realizzata in cartone rigido, mostrando sul retro alcune specifiche del device. Al suo interno troviamo:
- Doogee S80;
- breve manuale d’istruzioni in diverse lingue;
- card di garanzia del prodotto;
- pellicola in plastica da applicare sul vetro frontale;
- spilletta per il carrellino SIM;
- cavo USB/USB Type-C;
- alimentatore da parete con supporto al Fast Charger 3.0;
- adattatore jack 3.5mm/USB Type-C;
- cavo USB femmina/USB Type-C;
- antenna aggiuntiva per comunicazioni tramite walkie talkie.
Materiali
Doogee S80 si presenta con una struttura davvero imponente. Questo smartphone possiede, infatti, dimensioni di 172 x 82.5 x 21.2 mm di spessore, con un peso di ben 398 grammi. E’ facile intuire, quindi, come non sia uno dei prodotti più maneggevoli sul mercato. Se le mani non sono troppo grandi, è difficile da impugnare.
Bisogna considerare che internamente lo smartphone nasconde un’anima di metallo, con alcune parti ben visibili anche sul profilo laterale. Su ogni lato trovano spazio 4 viti di fissaggio, nonché altre componenti che analizzeremo in seguito. Posteriormente Doogee S80 è rivestito di plastica gommata.
Questa superficie offre buone sensazioni al tatto, sebbene in alcuni punti dopo pochi giorni si sia irrimediabilmente rovinata. Sul retro, inoltre, oltre al logo dell’azienda compare una scritta che recita “IP68“, a prova del fatto che tale unità è certificata per resistere ad acqua e polvere. Proprio per questo motivo, tutte le porte relative alla connettività sono state chiuse da appositi gommini, che dovrebbero scongiurare qualsiasi tipo di problema causato da agenti esterni. Questa certificazione non è l’unica presente, perché troviamo anche le certificazioni IP69K e MIL-STD-810G.
Design
Sebbene la lunghezza del device non sia così eccessiva, quello che stupisce è il suo spessore. Parliamo di 21.2 mm che rendono questo rugged phone poco pratico. Tutte le attività quotidiane devono essere ricalibrate su questo standard, diventando complicato anche inserire il device nelle apposite tasche dei pantaloni, o della giacca.
Se si guarda oltre tale problema, si vede un terminale grezzo e discretamente rifinito. Sul retro trova spazio un modulo fotografico composto da 2 differenti sensori: il principale è da 12 mega-pixel, mentre il secondario si attesta su 5 mega-pixel. Non mancano, ovviamente, il doppio flash LED ed il sensore biometrico. Più in basso, infine, abbiamo due speaker, in corrispondenza delle feritoie visibili sotto il logo principale.
Tale struttura offre tante altre componenti. Sul profilo destro troviamo il bilanciere del volume ed il tasto accensione/spegnimento. Dal lato opposto è possibile notare, invece,la presenza di due ulteriori tasti fisici. Quello con il bordino rosso è il tasto per l’SOS ma può essere utilizzato anche per parlare con la funzione walkie talkie. Leggermente più in basso trova spazio, poi, un normale tasto programmabile (rosso), tramite cui attivare qualsiasi tipo di comando e app.
Il carrellino per lo slot SIM è sempre posizionato sul profilo sinistro, nascosto da un gommino protettivo. Altre due protezioni di questo tipo sono presenti lungo il lato superiore ed inferiore del device. In basso abbiamo l’ingresso USB Type-C, mentre superiormente troviamo il connettore per l’antenna. Per concludere, la capsula auricolare, i sensori di prossimità e luminosità e la fotocamera per i selfie sono posizionati frontalmente, sopra il display. Il microfono principale è posizionato in basso, tra la cornice in plastica ed il vetro frontale.
Display
Doogee S80 monta un pannello LCD IPS da 5.99 pollici di diagonale, densità di 403 ppi e risoluzione FHD+ (1080 x 2160 pixel). Questo smartphone, a differenza di tanti altri, è essenziale, non mostrando alcun tipo di notch. Il suo stile più classico presuppone solo la presenza di bordi arrotondati lungo le estremità.
Il display mostra colori non troppo saturi, offrendo un bilanciamento abbastanza buono. Come di consueto, però, anche su questa unità i bianchi tendono leggermente al grigio ad esigue angolazioni, mentre i neri risultano poco profondi già ad un primo sguardo frontale. Nonostante tutto, le schermate sono visibili anche sotto la luce diretta del sole, grazie ad un sensore di luminosità che risulta quasi sempre reattivo e preciso. Durante le ore notturne tende, infatti, a diminuire eccessivamente l’illuminazione a mio parere.
Riguardo al pannello touch screen non devo segnalare nessun particolare problema. Anche nelle fasi di scrittura più concitate ha dimostrato una discreta reattività, perdendo raramente qualche tocco. Durante la navigazione web, invece, il comportamento è consono al tipo di prodotto, mostrando uno scrolling fluido.
Sistemi di sblocco
Ci sono sostanzialmente due metodi di sblocco: sensore biometrico e Face Unlock. Sfruttando il lettore d’impronta posto sul retro si ha accesso più velocemente alla schermata principale del device, anche se l’affidabilità non è delle migliori. Quando il dispositivo è in standby, il sistema spesso si addormenta completamente e appoggiando il dito sulla superficie preposta al riconoscimento non accade nulla. Sarà necessario risvegliare lo smartphone per far in modo che tutto torni alla normalità. In secondo luogo, date le dimensioni del prodotto, non è comodissimo raggiungere questo punto. Al sensore biometrico, inoltre, possono essere abbinate alcune gesture rapide.
Riguardo lo sblocco facciale, possiamo dire che funziona bene solo in buone condizioni di luce. Durante le ore notturne, infatti, è molto difficile che la fotocamera frontale riconosca il nostro volto, pur attivando la funzionalità che spara al massimo la luminosità del display. In ogni caso, con quest’ultima opzione attiva le chance aumentano ma la percentuale di successo rimane bassa.
Hardware & Prestazioni
Su Doogee S80 è stato implementato un chipset octa-core MediaTek Helio P23, con frequenza di clock massima di 2.5 GHz. Il SoC integra anche una GPU ARM Mali-G71 MP2, con frequenza massima pari a 770 MHz. Per quanto concerne le memorie troviamo 6GB di RAM LPDDR4X e 64 GB di memoria interna eMMC 5.1. Quest’ultima è espandibile fino a 128 GB, per mezzo di una microSD.
Le prestazioni offerte da questo comparto sono di buon livello, sicuramente migliori rispetto a quelle registrate sugli ultimi rugged phone che ho avuto modo di provare. Il processore permette di svolgere tutte le attività quotidiane in scioltezza. Con 6 GB di RAM, inoltre, è molto difficile tentare di mettere sotto stress il sistema. Tutte le applicazioni più recenti sono mantenute in background, riducendo così i tempi di attesa nel passaggio tra le varie schermate.
In ogni caso, non mancano alcuni bug ed imperfezioni. Nel complesso, però, è possibile sfruttare Facebook, Instagram e Youtube senza criticità. Bisogna tenere a mente, comunque, che su Youtube la qualità massima riproducibile è 1080p. Netflix e Amazon Prime Video sono fruibili, sebbene la certificazione Widevine sia di tipo L3.
Facendo riferimento all’ambito videoludico potrete sbizzarrirvi con qualsiasi titolo presente sul Play Store, anche quelli notoriamente più pesanti come Real Racing 3 e PUBG. Con dettagli medi si raggiunge un discreto frame-rate.
Benchmark
Software
A bordo di questo smartphone troviamo Android 8.1 Oreo, con l’ultima patch di sicurezza datata 5 Agosto 2018. Parliamo, quindi, di un device tutt’altro che aggiornato alle ultime versioni del robottino verde. La personalizzazione del software è praticamente nulla, fatto salvo per qualche opzione aggiuntiva presente nelle impostazioni. Sul menù principale trovano spazio, infatti, le voci afferenti a Duraspeed, le varie gestures a schermo spento, le gestures di movimento, la customizzazione dei tasti laterali e la scansione del QR code. All’interno della home trova spazio, invece, l’impostazione del Face Unlock.
Sotto questo aspetto lo smartphone, quindi, propone una vastità di diverse opzioni, alcune delle quali anche interessanti. Ho apprezzato particolarmente quelle relative alle gestures rapide, come il doppio click sul tasto centrale per mettere in standby, che su un device di queste dimensioni è davvero molto comodo. Tra i vari menù, tra l’altro, troviamo un’applicazione chiamata ToolBag. Al suo interno risiedono vari tools interessanti, come la bussola, la livella, il compasso e la lente d’ingrandimento.
Sono presenti, inoltre, il pedometro, tramite cui tenere traccia dei chilometri percorsi a piedi, ed il System Manager, grazie al quale monitorare l’intero sistema. E’ possibile decidere di utilizzare vari profili di risparmio energetico, o di bloccare in background alcune app, o ancora di gestire i programmi che devono avviarsi in fase di accensione del dispositivo.
Qualità Fotografica
Doogee S80 presenta, nel complesso, tre fotocamere. Sono tutte gestite dal software integrato che, però, mostra qualche criticità. Tralasciando un’interfaccia poco accattivante, offre davvero poche possibilità all’utente. Scattando una foto con il modulo fotografico posteriore, è possibile scegliere fra le seguenti funzioni: flash, effetto bokeh e tempo di scatto. Nel caso in cui si voglia aumentare il numero di opzioni disponibili, tocca fare uno swipe verso destra, aprendo così le impostazioni. Qui è possibile scegliere fra tante voci, tra cui la modalità HDR, la Panoramica e l’introduzione del filtro Bellezza. Lo stesso discorso vale, ovviamente, anche per la selfie camera.
Tutto funziona abbastanza bene ma vi sono due problemi fondamentali. Per prima cosa, lo zoom manuale presenta un’animazione fuori contesto, perché non indica effettivamente nessun dato utile. Secondo punto tratta della camera frontale sviluppata da Samsung da 16 mega-pixel ed apertura f/2.0, perché questa presenta un gravissimo problema di messa a fuoco. Il soggetto in primo piano è sempre sfocato, come se il software mantenesse costantemente a fuoco solo lo sfondo. Non è possibile risolvere attualmente questo problema quindi potete dire addio ai vostri amati selfie.
Fotocamera Posteriore
Durante le ore diurne il sensore principale, un Sony IMX363 da 12 mega-pixel ed apertura f/1.8, si comporta abbastanza bene. Dobbiamo sempre considerare la fascia di prezzo in cui si inserisce il device ed il tipo di prodotto analizzato. Sebbene la risoluzione dell’immagine lasci un po’ a desiderare, il bilanciamento della luce è discreto in condizioni ottimali.
I colori, purtroppo, risultano sempre slavati e poco saturi, anche quando vi sono soggetti che mostrano una singolare vivacità. Nel complesso, quando le tonalità diverse si trovano tutte nella stessa area, il sistema tende ad uniformare tutto in un grande pastone, perdendo qualità.
Quando serve, la modalità High Dynamic Range viene in soccorso apportando una sostanziale modifica all’immagine. Talvolta risulta troppo invasiva, creando uno strano effetto sulla parte azzurra del cielo. Se non strettamente necessario, quindi, non utilizzatelo. Non mi esprimo più di tanto, infine, sulla modalità bokeh, che dovrebbe essere gestita anche dalla seconda camera da 5 mega-pixel. Il software applica semplicemente un filtro su schermo, rendendo l’effetto del tutto innaturale.
Nelle ore più cupe della sera si perdono tutti quei pochi dettagli che di giorno erano ancora parzialmente visibili. Tutti i colori sono impastati e la foto mostra una scarsissima nitidezza. Le luci notturne vengono completamente bruciate ma questo problema è abbastanza limitato. La messa a fuoco automatica (Dual PDAF) è instabile ed in qualche occasione bisogna tappare sullo schermo per tornare alle condizioni ottimali.
Il doppio flash LED offre una potenza limitata, quindi potrete illuminare a dovere solo soggetti distanti non più di 1 metro dall’obiettivo. Anche in questo caso le caratteristiche rimangono tali, mostrando colori spenti ed una qualità, in generale, bassa.
I video possono essere girati a 1080p a 60 fps, con un qualità pari a quella registrata nel comparto fotografico. Le immagini mostrano una stabilizzazione insufficiente ed un autofocus digitale buono, seppur non fluido.
Connettività & Audio
Questo Doogee S80 monta un modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n 2.4 GHz, con qualità solo sufficienti. Utilizzando lo smartphone principalmente su Whatsapp, Telegram, Youtube, Facebook e tutte le applicazioni più comuni di questo tipo, non incorrerete mai in nessun evidente problema.
Collegandovi a qualche gioco che sfrutta la rete, come PUBG o Brawl Stars, potreste notare comunque grossi problemi di connessione. Effettuando qualche speedtest nelle parti della casa più difficili ho notato, infatti, dei valori di rete molto bassi.
Per fortuna la connettività tramite LTE funziona a dovere, dato che con Fastweb si viaggia costantemente in 4G. Presente, inoltre, anche la banda 20. Tra gli altri, non mancano il Bluetooth 4.0, l’NFC ed il GPS/A-GPS/GLONASS.
Utilizzando una Mi Band 2 ho sofferto qualche problema relativo alle notifiche, in quanto i messaggi mostrati dalla smartband erano sempre in numero maggiore rispetto al dovuto. Durante la navigazione su GoogleMaps non ho avuto, invece, difficoltà nel muovermi tra i vicoli della città.
Posteriormente abbiamo un doppio speaker audio, incastonato all’interno della scocca. La qualità offerta non è di alto livello. Tutte le frequenze basse sono quasi completamente assenti, mostrando un volume abbastanza elevato alla massima potenza. Utilizzando un buon paio di auricolari cablati la situazione migliora drasticamente ma il volume risulta un po’ troppo basso.
Dalla capsula auricolare si riesce a percepire distintamente la voce del nostro interlocutore, pur avvertendo un suono leggermente metallico.
Come abbiamo potuto vedere in precedenza lo smartphone può svolgere la funzione di walkie talkie, collegando un’antenna accessoria già fornita in confezione. Grazie ad essa è possibile effettuare chiamate private, anche in gruppo.
Autonomia
Doogee S80 possiede una batteria da 10080 mAh. Durante i giorni di test ho sfruttato lo smartphone rispettando i miei standard, accumulando diverse ore di connessione Wi-Fi e 4G. Come mostrano le immagini seguenti, ho completato 3 giorni di utilizzo continuo, con quasi 21 ore di schermo acceso. Parliamo di circa 7 ore di schermo acceso di media al giorno. Numeri che possono solo che far piacere, dato che sono superiori a quelli raccolti da smartphone con la stessa batteria. Sebbene vi siano ancora alcuni problemi legati al software, pare che i consumi rispondano ugualmente bene.
L’alimentatore presente in confezione offre la ricarica rapida, mostrando un output fino a 12V/2A. Per passare dal 10 al 100% ha impiegato poco più di 3 ore. Se qualche vostro amico dovesse trovarsi in difficoltà, Doogee S80 potrebbe trasformarsi in un vero e proprio powerbank, ricaricando un altro device tramite l’utilizzo dell’apposito adattatore.
Conclusioni
Traendo le conclusioni di questa recensione, non possiamo che nominare il prezzo dello smartphone. Doogee S80 viene venduto anche su Amazon Italia a 369 euro, una cifra decisamente importante. Su alcuni store online d’importazione è possibile trovarlo intorno ai 300 euro ma parliamo comunque di una grossa somma. Per le caratteristiche possedute e l’affidabilità mostrata, non vale un prezzo così alto a mio avviso. E’ pur sempre vero che dal lato autonomia non ha praticamente rivali. Vanno considerati, però, anche tutti i problemi relativi al software, come quelli che affliggono il comparto fotografico.
Qualsiasi utente si aspetterebbe di trovare, a questa cifra, uno smartphone sufficiente in tutte le sue funzionalità. Purtroppo non è il caso di Doogee S80.