Il mercato dei wearables sembra non volersi arrestare. Molte aziende continuano, infatti, a progettare e produrre diversi dispositivi in grado di offrire un buon rapportoqualità-prezzo. Non parliamo solo di quelle meno note, sempre afferenti al mercato cinese, ma anche dei marchi più conosciuti, come Xiaomi, Huawei e, di riflesso, Honor. Proprio riguardo quest’ultima azienda, abbiamo avuto modo di provare recentemente il successore della Honor Band 3, ovvero la Honor Band 4. Durante la presentazione ufficiale, però, è stato annunciato anche un modello più economico e sportivo, denominata Honor Band 4 Running Edition. Le differenze con il suo “fratello maggiore” sono evidenti, non tanto a livello estetico quanto funzionale: vediamo in dettaglio che cosa può offrire davvero questo dispositivo, all’interno della nostra recensione.
Recensione Honor Band 4 Running Edition
Unboxing
La piccola confezione di vendita, dotata del tipico colore azzurro in stile Honor, presenta al suo interno:
- Honor Band 4 Running Edition;
- accessorio in plastica per la corsa;
- adattatore per la ricarica;
- breve manualistica in cinese.
Design e qualità costruttiva
A livello estetico le differenze con la sua versione più classica non sono così stravolgenti. La capsula principale, che racchiude il cuore pulsante del dispositivo, è praticamente identica, salvo la mancanza del cardiofrequenzimetro nella parte inferiore. Anche in questo caso la plastica è il materiale utilizzato per l’intera struttura, mentre il cinturino è realizzato in TPU. Quest’ultimo restituisce, tra l’altro, ottime sensazioni di solidità e compattezza, dimostrandosi anche molto comodo nell’utilizzo quotidiano. È possibile adattarlo a qualsiasi polso e presenta un peso di circa 22 g, un valore molto basso e consono ad un terminale di questo tipo.
La colorazione in nostro possesso, rosso/nero, non è l’unica presente sul mercato. È possibile acquistare anche le versioni giallo/nero, blu/nero, verde/grigio e rosa/nero. Il display frontale è più piccolo rispetto a quello montato sulla Honor Band 4, contando appena 0.5 pollici. L’unità è uno schermo P-OLED in bianco e nero. Sotto la luce diretta del sole la visibilità non è buona e si fatica, quindi, a leggere le informazioni contenute al suo interno.
Per fortuna non è presente un display dotato di touchscreen, evitando così di lasciare anche le impronte sullo schermo. L’interfaccia viene gestita da un singolo tasto soft touch, posizionato nella parte inferiore del wearable, che con una semplice pressione permette di passare da una schermata a quella successiva.
Una delle caratteristiche più interessanti è rappresentata dall’impermeabilizzazione a 5ATM, che le permettono di raggiungere fino ad un massimo di 50 metri di profondità. Riguardo la connettività, in generale, abbiamo il Bluetooth 4.2 LE ma, in questo caso, manca il modulo NFC che troviamo nella versione classica. Lungo il profilo superiore della capsula, poi, sono presenti i due pin per la ricarica del dispositivo.
Focus sulla corsa
Il focus di questa Honor Band 4 Running Edition è lo sport, ma in particolar modo la corsa. L’azienda ha sviluppato, infatti, un apposito algoritmo in grado di fornire un numero di informazioni molto più ampio rispetto a tante altre fitness band presenti sul mercato. I dati non sono fruibili, però, sul dispositivo stesso. Lo schermo della smartband permette solo di dare un rapido sguardo a data, ora, carica della batteria, stato della connessione bluetooth, numero dei passi, chilometri percorsi, calorie bruciate ed ore di sonno.
Tutte le altre informazioni sono visionabili sull’appdedicata, a cui verrete reindirizzati in seguito alla scansione del codice QR presente sulla confezione. Questa si chiama Huawei Health ed è disponibile sia per Android che iOS. L’interfaccia presenta una grafica molto curata ed accattivante, rendendo semplice l’esperienza di navigazione all’interno della stessa. Nel menù relativo agli esercizi, dove vengono salvate tutte le varie sessioni, possiamo apprezzare il numero dei dati restituiti. Il sistema rileva, in fase di corsa, la nostra velocità, il ritmo, i passi percorsi e la relativa lunghezza del passo. Nella sezione “Schema corsa” troviamo, però, informazioni ancora più precise riguardo l’attività, rendendo disponibili, ad esempio, i dati riguardanti il tempo medio di contatto con il suolo o la media dell’angolo di oscillazione del piede.
Ma come è possibile offrire una tale precisione su dati così particolari? A differenza di tante altre concorrenti, questa fitness band permette di sfruttare un accessorioda apporre sulla propria scarpa. Il pezzo di plastica deve essere incastrato tra i lacci, aggiungendovi poi la piccola capsula. Automaticamente il sistema rileverà questo cambiamento di posizione, modificando l’interfaccia sulla smartband. Tenendo premuto sul tasto soft touch sarà possibile, poi, far partire una nuova sessione di corsa, senza il bisogno di servirsi dello smartphone. Al termine della stessa, tutti i dati verranno registrati su Huawei Health.
Sulla bontà delle informazioni fornite è necessario fare qualche appunto. Quelle più particolareggiate, come le ultime di cui abbiamo parlato, non hanno possibilità di essere confrontate con altri prodotti simili. Sul numero dei passi, la frequenza, la velocità media ed il numero di km percorsi è possibile, invece, azzardare dei paragoni. Sono in possesso, infatti, di una Mi Band 2 ed ho provato ad utilizzarle entrambe posizionandole sullo stesso polso. Le differenze registrate sono davvero minime, con una discrepanza, al termine della giornata, di circa 100 passi a favore della Honor Band 4.
Anche in fase di corsa, pur con le due smartband posizionate in punti diversi del corpo (la Xiaomi Mi Band 2 al polso e Honor Band 4 Running sulla scarpa), le differenze possono essere considerate trascurabili, con soli 5 passi di differenza e con velocità media e frequenza del passo praticamente identici. Sono presenti ulteriori funzioni, relative alle attività sportive, come camminata, pedalata e allenamento. All’interno di quest’ultima sezione si introduce il cliente ad alcuni programmi preimpostati.
Altre funzionalità
Allacciando la propria Honor Band 4 Running al polso sarà possibile monitorare anche il sonno, calcolando così effettivamente la qualità del riposo durante la notte. Questo tipo di funzione non è, comunque, perfetta. Vi sono alcuni intervalli di tempo entro il quale la smartband, saltuariamente, non registra nessuna attività e questo inficia pesantemente il risultato finale.
Huawei Health consentirà anche di impostare fino a5 sveglie, offrendo, inoltre, la possibilità di gestire le chiamate e le notifiche. La smartband vibrerà, infatti, ad ogni nuova notifica in arrivo sullo smartphone, mostrandoci un unico simbolo per ogni singola applicazione. Le gestures più conosciute, quelle legate al movimento del polso, sono attive anche su questo prodotto. È possibile riattivare il display a seguito di una singola rotazione del polso oppure scorrere tra le varie sezioni del wearable ruotando il braccio.
Autonomia
La batteria presente su Honor Band 4 Running è leggermente più piccola rispetto a quella sfruttata sulla versione classica, presentando un’unità da 77 mAh. In questo caso, però, la durata è maggiore, raggiungendo i 12 giorni di utilizzo continuo. Durante tutto il periodo di prova il Bluetooth è rimasto sempre attivo, così come la ricezione delle notifiche e la riaccensione del display con una rotazione del polso. Non va dimenticato che in questo intervallo di tempo ho anche svolto circa 40 minuti di corsa complessivi.
Conclusioni
Honor Band 4 Running Edition viene proposta su Gearbest a circa 20 euro. Le sue funzionalità la pongono su un piano apparentemente diverso rispetto alle concorrenti, sebbene i risultati restituiti non siano troppo distanti da quelli offerti da altre smartband. Xiaomi Mi Band 2, ad esempio, viene venduta anche su Amazon ad un prezzo molto simile. La distanza in termini qualitativi, poi, non è stravolgente.
L’assenzadel cardiofrequenzimetro è una nota un po’ stonata, perchè su un prodotto dedicato al fitness ci si aspetterebbe un’esperienza più completa possibile. Inoltre, questa componente è presente sulla versione classica della Band 4, che a mio avviso risulta essere maggiormente a fuoco da questo punto di vista. È apprezzabile il fatto che il sistema dedicato alla corsa sia così ben sviluppato ma in ambito non agonistico credo abbia poco conto un numero di informazioni troppo elevato.
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