Virus Trojan preinstallati in alcuni smartphone cinesi

Android malware

Dr. Web, azienda russa che si occupa di sicurezza informatica e proprietaria dell’omonimo software antivirus, ha scoperto dei virus Trojan preinstallati in alcuni smartphone cinesi.

Virus Trojan preinstallati in alcuni smartphone cinesi

Android malware

La questione sicurezza, per quanto riguarda Android – e, più in generale, qualsiasi prodotto open source – è sempre stata un argomento delicato. Infatti, nonostante gli sforzi continui di Google per migliorare effettivamente la sicurezza del suo sistema operativo, la situazione non è comunque rosea: proprio pochi giorni fa, i ricercatori dell’azienda stessa hanno scoperto Lippizan, un malware capace di registrare chiamate, scattare foto e avere accesso a tutti i dati dell’utente.

Questa volta ci troviamo davanti ad una situazione altrettanto preoccupante, riferita da Neowin. Pare, infatti, che i ricercatori di Dr. Web abbiano trovato un Trojan preinstallato in alcuni smartphone cinesi. Il Trojan in questione, cioè quello denominato Triada, è uno dei malware più sofisticati in circolazione e sfrutta il processo Zygote per eseguire il proprio codice all’interno di tutte le applicazioni presenti sul dispositivo. Il processo Zygote contiene le librerie di sistema e le strutture utilizzate da quasi tutte le applicazioni: una volta che il Trojan lo infetta, diventa parte del modello e viene automaticamente incorporato in ogni applicazione installata nel dispositivo. Ciliegina sulla torta: Triada è stato creato per essere irrintracciabile, grazie all’aiuto di un meccanismo sandbox.

Per quanto riguarda i dispositivi interessati, i ricercatori di Dr. Web hanno rilevato il Trojan all’interno di smartphone perlopiù di fascia bassa – Leagoo M5 Plus, Leagoo M8, Nomu S10, Nomu S20 -, dispositivi che ricevono pochissimo supporto e aggiornamenti ufficiali. Ricordiamo che Triada è stato individuato già preinstallato all’interno dei device: per questo motivo, è molto probabile che qualcuno di interno alle aziende in questione, abbia infettato di proposito le ROM di tali modelli, quando queste erano ancora in fase di elaborazione.


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