Un recente rumors ha rivelato che Gionee lancerà presto un nuovo smartphone denominato Gionee M6.
Un’indiscrezione allegata al device ha riportato che il terminale potrebbe incorporare un security chip all’interno.
L’azienda aveva sostenuto che tale processore dovrebbe rendere il dispositivo uno degli smartphone più sicuri in assoluto poiché il tutto avviene a livello hardware e non software.
Gionee M6: confermato il chip di sicurezza all’interno
Un chip di crittografia all’interno di uno smartphone non è certamente una novità. Apple, ad esempio, ha sempre incorporato dei chip di crittografia nei suoi iPhone per rendere difficile l’accesso ai dati in situazioni di furto o smarrimento.
Apple possiede la sua propria misura di sicurezza hardware denominata Secure Enclave, il quale è una CPU separata dagli ultimi processori a partire dall’A7.
Questo SoC ha il compito di svolgere alcune operazioni di crittografia e gestire i dati biometrici presenti sugli iPhone.
A parte l’azienda di Cupertino, la maggior parte degli smartphone presenti sul mercato dispongono di una o più forme di crittografia di sicurezza, ma purtroppo avviene tutto a livello software.
Lo scanner di impronte digitali, ad esempio, una volta oltrepassato, non riesce a proteggere i dati.
Gionee si prepara a lanciare il suo nuovo GioneeM6 il 26 luglio. Lo smartphone dovrebbe includere un chip di sicurezza che avrà lo scopo di proteggere al meglio i dati personali dell’utente presenti sul terminale.
Anche se l’azienda deve ancora rilasciare le specifiche tecniche dettagliate dell’M6, sappiamo che l’idea alla base di questo prodotto sarà la crittografia hardware.
Una recente bozzetta trapelata su Weibo aveva mostrato la presenza di un terzo chipset il quale si affiancava alla CPU e alla GPU.
Il vicepresidente di Gionee, Yu Lei, ha confermato che il Gionee M6 sarà caratterizzato da un security chip. Secondo il VP, l’operazione di codifica hardware viene eseguita dal chip di sicurezza, quindi il processore non dovrà svolgere nessun compito.
La crittografia basata sul software, invece, si svolge nel sistema operativo, quindi ha più rischi di essere oltrepassato.
L’attenzione sembra essersi spostata, però, nel creare nuove forme più efficienti di protezione contro i furti informatici e ad altre minacce che riguardano la sicurezza dell’utente, che sia on-line od off-line.
Nonostante le varie misure di sicurezza presenti sia su iOS che su Android, entrambi i sistema operativi hanno recentemente adottato ulteriori accortezze per garantire una maggiore protezione dei propri dati.
Google ha recentemente integrato Samsung Knox e ha utilizzato TrustZone di ARM per aumentare le funzionalità di sicurezza negli smartphone Android.
Oltre ad Apple e Google, una serie di nuovi device Android ultra sicuri hanno debuttato nel mercato recentemente, come ad esempio il Turing Phone oppure il Blackphone di SilenteCircle.
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