Durante l’evento tenutosi il 16 marzo scorso, MediaTek ha finalmente presentato ufficialmente al pubblico il nuovo chipset MT6797, alias Helio X20.
In realtà la sorpresa non è stata molta, in quanto le specifiche erano già state svelate nel corso degli ultimi mesi, e paradossalmente al Mobile World Congress 2016 erano già stati presentati degli smartphone con esso a bordo, come lo Zopo Speed 8 ed il Doogee F7 Pro.
Al di là di ciò, MediaTek ha reso pubblici tutti i dettagli in merito all’Helio X20, partendo dal processo produttivo, realizzato a 20 nm.
Passando al processore, esso rappresenta la prima CPU deca-core in ambito mobile, formata da 3 cluster così raffigurati: 2 x Cortex-A72 fino a 2.5 GHz + 4 x Cortex-A53 da 2 GHz + 4 x Cortex-A53 da 1.4 Ghz.
La parte grafica è invece affidata alla GPU ARM Mali-T880 MP4, con una frequenza massima di 780 MHz e performance maggiori del 140% rispetto al precedente Helio X10, coadiuvata, inoltre, dalle nuove librerie Vulkan API, le quali promettono performance superiori e consumi minori per quanto riguarda il gaming 3D.
Lato memorie abbiamo poi supporto ai moduli RAM fino a 4 GB di tipo LPDDR3 con frequenza a 933 MHz e storage interno di tipo eMMC 5.1.
Per quanto riguarda il comparto multimediale, vediamo il supporto a fotocamere fino a 32 mega-pixel in configurazione singola, oppure 13+13 mega-pixel in configurazione doppia, oltre alla possibilità di registrare video in formato 4K/2K a 30 fps.
Per finire, le specifiche includono supporto ai display 2K, modem LTE Cat.6, Wi-Fi 802.11 ac, supporto 4G e VoLTE, e ricarica rapida MediaTek Pump Express+ 3.0.
Come ben sappiamo, non contano soltanto i dati, ma anche le features che un chipset mette a disposizione dei produttori, le quali sono state precedentemente illustrate dall’azienda durante il MWC 2016, partendo dal MiraVision Ultra Resolution, in grado di effettuare un upscaling per adattare la fruizione dei contenuti multimediali al nostro dispositivo e garantirne una migliore qualità, preservando la bontà del segnale per contenuti ad alta fedeltà.
Altra importante tecnologia è l’Imagiq ISP – Truebright Engine, ossia un avanzato processore d’immagine in grado di fornire ottime immagini catturate anche con scarsa luminosità, oltre a supportare i sensori RWWB, due volte più sensibili rispetto ai classici sensori RGB.
Parlando di display, invece, un’altra interessante innovazione è il Chameleon Display, ovvero una tecnologia che adatta la luminosità e la resa cromatica del pannello che stiamo visualizzando in base al tipo di luminosità presente nell’ambiente in cui siamo, ed adattare di conseguenza la resa del display.
Ultimo, ma non ultimo, il SilkSwype, ovvero una funzione che garantisce una minore latenza degli input sul pannello touchscreen, abbassando notevolmente la latenza tra i nostri movimenti e l’effetto swype sul display fino a ben 45 ms, rispetto ad esempio ai 55 ms presenti su iPhone 6 Plus.
Che dire, sicuramente tanta carne al fuoco per questo Helio X20, che non vediamo l’ora di vedere all’opera sui prossimi dispositivi in arrivo.