Esiste una spaccatura sempre più netta nel mondo della tecnologia mobile. Da un lato della barricata troviamo i giganti storici come Apple, Samsung e, più recentemente, Google.
La loro filosofia è ormai chiara: l’hardware fotografico ha raggiunto un livello di maturità tale da non richiedere stravolgimenti annuali, preferendo cicli di aggiornamento lenti, talvolta quadriennali, e affidandosi quasi esclusivamente al miglioramento degli algoritmi software.
Dall’altro lato, però, c’è l’industria cinese, che rifiuta il concetto di “abbastanza buono” e continua a combattere una guerra all’ultimo megapixel, spingendo i limiti dell’ingegneria ottica verso territori inesplorati.
In questo contesto di stasi occidentale e frenesia orientale, sta per fare il suo ingresso un dispositivo destinato a superare il migliore camera phone del momento: il vivo X300 Ultra.
vivo X300 Ultra sarà il primo con due sensori a 200MP
Se le indiscrezioni riportate dal noto insider Digital Chat Station dovessero confermarsi, saremmo di fronte a un vero e proprio mostro di potenza. Il vivo X300 Ultra si appresta a diventare il primo smartphone nella storia a integrare una configurazione a doppia fotocamera da 200MP.
Tuttavia, il dato più affascinante per gli appassionati di fotografia non è tanto la risoluzione, quanto la scelta della lunghezza focale. Mentre la maggior parte dei top di gamma attuali — incluso il Samsung Galaxy S25 Ultra — si affida a lenti grandangolari standard da 23mm o 24mm per il sensore principale, vivo sembra intenzionata a percorrere una strada diversa e più “artistica”.
Il sensore primario dell’X300 Ultra dovrebbe mantenere una lunghezza focale di 35mm, ereditando la filosofia del predecessore, il vivo X200 Ultra.
Perché questa differenza è cruciale? In fotografia, il 35mm è considerato l’obiettivo perfetto per il reportage e la “street photography”. Offre un campo visivo più stretto rispetto al 23mm, eliminando le distorsioni ai bordi tipiche dei grandangoli spinti e restituendo una prospettiva più fedele all’occhio umano.
Unita alla risoluzione da 200MP, questa lente potrebbe garantire ritratti incredibilmente naturali e dettagliati, con uno sfocato (bokeh) ottico superiore grazie alla minore profondità di campo.
L’ecosistema Zeiss e la potenza di calcolo
A completare il quadro troveremo una fotocamera ultra-grandangolare da 50MP che, pur rimanendo invariata nelle specifiche rispetto al modello precedente, vanta dimensioni fisiche notevoli (1/1,28 pollici), garantendo prestazioni eccellenti anche al buio.
Il tutto sarà impreziosito dalla partnership storica con Zeiss: si prevede l’implementazione di un nuovo rivestimento Zeiss T*, specificamente evoluto per eliminare quasi totalmente i riflessi parassiti e il lens flare, difetti spesso visibili negli scatti notturni con forti fonti di luce artificiale.
Naturalmente, gestire un flusso dati così massiccio (due sensori da 200MP che scattano contemporaneamente o in rapida successione) richiede un motore di calcolo fuori dal comune. A differenza dei fratelli minori X300 e X300 Pro, che si affideranno a soluzioni MediaTek, la variante Ultra dovrebbe montare lo Snapdragon 8 Elite Gen 5. Questo processore non solo garantirà fluidità, ma integra un ISP (Image Signal Processor) capace di elaborare istantaneamente la mole di dati grezzi catturata dai sensori.
L’amara incognita della disponibilità
Nonostante le premesse entusiasmanti, rimane un’ombra su questo lancio: la distribuzione. Le attuali informazioni suggeriscono che vivo potrebbe limitare la commercializzazione dell’X300 Ultra al solo mercato cinese. Se confermato, l’utenza globale sarà costretta a guardare da lontano quello che, sulla carta, ha tutte le caratteristiche per superare la concorrenza in ambito fotografico.
Resta la speranza di un cambio di rotta, o dell’importazione parallela, per chi non vuole rinunciare a quello che si preannuncia come il nuovo re dei camera phone.
