Gli smartphone di Samsung sono, per molti, l’unica vera alternativa Android all’iPhone. Che sia giusta o meno questa idea, la realtà dei fatti è che – nonostante alcune piccole “polemiche” – l’anno scorso si è concluso con i nostri GizAwards in cui (ancora una volta) era proprio il top di gamma coreano ad essere “premiato” del titolo Miglior smartphone del 2024.
Ebbene, arriva il momento del Samsung Galaxy S25 Ultra: dopo averlo reso sin dal giorno in cui è stato annunciato il mio smartphone principale, e dopo averlo messo sotto torchio come solo io riesco a fare (cadute comprese), sono pronto a raccontarvi la mia esperienza con il “Re degli smartphone Android”, un dispositivo che continua a seguire le orme delle generazioni precedenti ma che, con il tempo, diventa sempre più completo e piacevole da utilizzare anche grazie ad una miriade di funzionalità AI profondamente integrate nel sistema operativo.
Ma prima di andare al sodo ho una domanda per voi: esiste davvero lo smartphone migliore di tutti? Spoiler: no.
Recensione Samsung Galaxy S25 Ultra: il Re degli smartphone Android, sempre più intelligente.
Videorecensione Samsung Galaxy S25 Ultra
Design e materiali
Il design cambia, non viene stravolto ma sicuramente cambia. Ok, il il frame in titanio è leggermente più sottile (è spesso 8.2 millimetri), con i suoi 218 grammi è molto più leggero rispetto alla generazione precedente, la configurazione delle fotocamere è identica ma i frame sono più grandi, i quattro angoli non sono più squadrati ed il display è totalmente piatto con cornici più ridotte. Ma non sono questi i veri cambiamenti che si noteranno appena impugnato lo smartphone o, forse, è proprio tutto questo che rende Samsung Galaxy S25 Ultra molto diverso nell’utilizzo quotidiano rispetto alla generazione precedente.
Perché, in sostanza, utilizzarlo è molto più comodo. La cover posteriore gestisce meglio le impronte digitali ed è meno scivolosa (ma continua comunque ad esserlo), il bilanciamento dei pesi è ok ed utilizzarlo è davvero molto, molto piacevole. Non per niente è un “Ultra” e, per definizione, dovrebbe rappresentare il meglio che il brand può offrire ai suoi utenti.
E quello dell’ergonomia è un dettaglio importante, perché non è per niente scontato rendere più comodo un dispositivo che è comunque grande. Come non è per niente scontato aumentare le dimensioni del display di 0,1 pollici e, al contempo, ridurre le dimensioni effettive dello smartphone portando così il rapporto display/dimensioni al 92.5% rispetto all’88.5% dell’S24 Ultra.
E no, non sono d’accordo con tutte le polemiche scoppiate dopo la presentazione in cui parecchi utenti affermavano che Samsung si fosse ispirata un po’ troppo ad Apple e che alla fine Samsung Galaxy S25 Ultra sembrava un iPhone. Solo perché i bordi sono più curvi, non vuol dire che i due smartphone si assomiglino, anzi, sono molto diversi. E se proprio vogliamo dirla tutta, guardandoli frontalmente, sono dell’idea che sia il Pixel 9 Pro ad assomigliare all’iPhone, ma non di certo l’S25 Ultra.
Detto questo, sia il display che la cover posteriore ora sono in Gorilla Glass Armor 2, una protezione che sulla carta è ancora più resistente e che nella vita reale si è rivelata tale: lo smartphone mi è caduto diverse volte in questi giorni di utilizzo ed anche se lo uso senza cover e senza pellicola protettiva non si è fatto mai un graffio. Sarò stato io fortunato?
Rispetto ai diretti competitor di questo 2025 però, Samsung Galaxy S25 Ultra non è certificato IP69 ma solo IP68, una scelta piuttosto conservativa ma che nell’uso di tutti i giorni non è che faccia tutta questa differenza.
Display
Lo schermo è sempre stato uno dei punti i forza della serie S di Samsung e nel Samsung Galaxy S25 Ultra è solo una conferma. La diagonale aumenta leggermente, arrivando a 6.9 pollici, ma la tipologia di pannello resta la stessa dell’anno scorso anzi, a dirla tutta, è proprio lo stesso pannello: è sempre il solido Dynamic AMOLED 2X, LTPO a 120 Hz con una risoluzione di 3120×1440 pixel. Ed è sempre il solito, ottimo pannello a cui ci ha abituati Samsung.
Ma anche qui, Samsung non ha voluto fare l’upgrade come tanti altri che si sono spinti su pannelli in grado di arrivare a 4000 nit di picco, ed è rimasta ferma con i suoi 2600 nit di picco in HDR con una luminanza compresa tra i 1000 ed i 1500 nit nell’uso quotidiano. Ed ora la domanda è questa: questa scelta conservativa, lo esclude dall’essere considerato “il migliore smartphone Android”?
La risposta è no, ed il punto principale è un altro. Samsung non aveva bisogno di spingere con la luminosità del pannello, perché sullo schermo dell’S25 Ultra continua ad essere presente l’ottimo strato anti-riflesso, che quest’anno è ancora migliorato: in soldoni riuscendo a gestire meglio i riflessi anche in condizioni di luce diretta, non serve che il pannello sia super luminoso per essere perfettamente visibile sotto la luce del sole.
Quindi, ricapitolando: nonostante Samsung Galaxy S25 Ultra non abbia un pannello ultra luminoso, il suo trattamento anti-riflesso lo rende perfettamente visibile anche in condizioni di luce diretta. E, come vedremo, questo piccolo dettaglio andrà ad incidere positivamente sia sulla gestione termica del dispositivo che su quella energetica.
Fotocamere
Ad oggi, Samsung Galaxy S25 Ultra è uno dei pochissimi smartphone a continuare ad essere dotato di quattro fotocamere posteriori, una scelta molto sensata a mio avviso, che rende il comparto fotocamere molto più dinamico ed elimina la “necessità” di inserire di una quarta ottica fasulla per migliorare la simmetria del camera bump, come abbiamo visto in HONOR Magic 7 Pro (qui la recensione) e nel Vivo X200 Pro (qui la recensione).
Ora, da un punto di vista hardware le novità sono davvero poche. La fotocamera principale continua ad essere la solita 200 megapixel f/1.7, lo zoom 3x è sempre un 10 megapixel f/2.4 e lo zoom 5x continua ad essere una 50 megapixel f/3.4. La vera novità sta nell’ultrawide, che abbandona i 12 megapixel a favore di un nuovo sensore da 50 megapixel f/2.2 con notevoli migliorie sia se si scatta di giorno che di notte, ma anche nei video.
Insomma, Samsung Galaxy S25 Ultra è il migliore smartphone in quanto a foto? No, e sarò diretto: se volete foto eccezionali puntate al Vivo X200 Pro, perché è lui il cameraphone dell’anno. Ma per questo particolare, non può essere considerato “il migliore Android in circolazione”?
Perché è pur vero che tre moduli su quattro sono identici alla generazione precedente, ma con Samsung Galaxy S25 Ultra c’è un miglioramento generale della resa delle foto, e le differenze si notano soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione: il nuovo ISP integrato nel processore di Qualcomm è davvero eccezionale, ed è in grado di elaborare più velocemente un maggiore quantitativo di dati.
In soldoni, in condizioni di buona luminosità Samsung Galaxy S25 Ultra è in grado di scattare ottime foto (sfruttando anche i nuovi algoritmi del motore di elaborazione delle immagini), i dettagli sono tanti, la nitidezza è buona, la gamma dinamica è ben gestita. A dirla tutta, per alcuni scatti (soprattuto i ritratti) le immagini possono tendere un po’ alle tonalità verdi e quindi risultare più calde, ma la qualità è alta ed il nuovo sensore da 50 megapixel ha finalmente fatto tornare l’ultra-wide degna di uno smartphone top di gamma di Samsung.
Le cose migliorano molto anche in condizioni di scarsa luminosità, ma c’è un però. Ora, in ambienti bui con tutte le fotocamere si nota subito un miglioramento generale degli scatti, sia in termini di pulizia, sia in termini di gestione delle luci e del contrasto: insomma, rispetto ad S24 Ultra i miglioramenti sono netti.
Continua però ad essere presente un problema nelle foto scattate in ambienti con poca luce a soggetti in movimento: mi sarebbe piaciuto vedere dei passi avanti anche in questo senso, ma purtroppo anche con il nuovo smartphone quando ci si trova a scattare in queste condizioni i risultati possono essere imperfetti ed addirittura mossi, colpa di un tempo di scatto ancora troppo lungo.
Migliorano tantissimo i video e vi dirò di più: in questo settore Samsung Galaxy S25 Ultra è probabilmente il migliore tra gli smartphone Android, poco ma sicuro, ed i suoi video sono in grado di reggere il confronto con quelli registrati con l’iPhone in 4K HDR a 60 fps. Qualsiasi sia la fotocamera che si utilizza per registrare, le immagini sono super stabili, la gestione dell’immagine è quasi perfetta e la stabilizzazione è da primo della classe. Sembrerà un controsenso, ma questo smartphone di notte fa meglio i video che le foto.
Arrivano anche la registrazione in formato Log e l’audio eraser che permette di migliorare l’audio ricadendo i rumori di sottofondo. Ma per capire davvero la qualità video del Samsung Galaxy S25 Ultra vi consiglio di guardare il nostro vlog su YouTube (lo trovate qui): è stato totalmente registrato con S25 Ultra e l’audio è stato pulito proprio con la nuova funzionalità AI.
Hardware e prestazioni
Samsung Galaxy S25 Ultra, così come tutti gli altri modelli della gamma, è animato dal Qualcomm Snapdragon 8 Elite nella versione “For Galaxy” che è leggermente overclockata e arriva a funzionare fino a 4.47 Ghz. La GPU è sempre la Adreno 830, mentre la RAM è di 12 GB di tipo LPDDR5X e la memoria interna è disponibile in tagli da 256 GB, 512 GB o 1 TB, tutti con memorie UFS 4.0 e sempre senza la possibilità di espansione tramite microSD.
Conosciamo bene il SoC di Qualcomm, nei benchmark abbiamo visto quanto sia potente e come gestisca bene le temperature ma anche come sia gestito bene da Samsung, che è riuscita a trovare un’ottima soluzione proprio per gestire il surriscaldamento grazie ad una nuova camera di vapore: nonostante l’ottimo punteggio nei vari test non ha superato mai i 40 gradi neppure negli stress test.
Il sensore per le impronte digitali è di tipo ultrasonico e funziona davvero molto bene (attenti però alle pellicole che utilizzate, perché alcune potrebbero influire negativamente), l’audio in capsula è molto buono e la ricezione alle reti cellulari migliora anno dopo anno rendendolo migliore rispetto alle generazioni precedenti. Lato connettività poi non manca nulla: ha il 5G, il WiFi 7, il Bluetooth 5.4, supporta le eSIM, è compatibile con la tecnologia ultrawideband ed ha anche la connessione satellitare (che per ora è limitata agli Stati Uniti).
La porta USB-C è una 3.2 e supporta l’uscita video con DEX e l’S25 Ultra continua ad essere l’unico smartphone ad essere dotato di S-Pen, anche se quest’anno perde il Bluetooth. Un downgrade che ha fatto scoppiare un’altra piccola polemica, ma che personalmente non mi pesa minimamente: non ho mai usato la S-Pen per scattare foto a distanza o per gestire la riproduzione audio, ma mi rendo conto che per alcuni utenti (l’1% secondo l’azienda) possa essere una cosa che fa storcere un po’ il naso.
Insomma, nonostante le poche novità sarebbe da ipocriti non riconoscere che Samsung Galaxy S25 Ultra sia uno degli smartphone Android più completi in circolazione.
Software
Samsung Galaxy S25 Ultra arriva con Android 15 e la OneUI 7, un’interfaccia grafica che si arricchisce ancora di più di funzionalità e che arriva con novità soprattutto nell’estetica e nella grafica del sistema operativo. Negare l’evidenza che il brand si sia un po’ ispirato ad iOS è impossibile, ma senza dubbio quella di Samsung ad oggi è l’interfaccia più completa ed ottimizzata del mercato e su questo smartphone la sua fluidità è inarrivabile da qualsiasi altro competitor, iPhone compreso.
Come al solito lo smartphone verrà aggiornato per 7 anni e quest’anno il software è stato ancora di più arricchito di intelligenza artificiale, che ora è profondamente integrata nel sistema operativo e che permette l’interoperabilità anche tra le applicazioni di terze parti come WhatsApp. E a tutte le funzionalità che abbiamo visto nelle generazioni precedenti, quest’anno si aggiungono la Now Bar e Now Brief, degli strumenti rapidi per avere sempre a portata di mano un riassunto delle informazioni che si dovrebbero sapere in quel momento del giorno: è un’idea carina, che funziona bene, ma che attualmente è ancora troppo limitata nell’integrazione con le applicazioni.
È possibile registrare le chiamate ed averne una trascrizione testuale, sono sempre presenti la traduzione delle chat e l’assistente alla composizione, ma quest’anno migliora molto la funzione Selezione AI che potrebbe sembrare una copia del Cerchia e Cerca di Google, ma che in realtà è molto più potente: può per esempio selezionare del testo in zone in cui non sarebbe stato possibile, può tradurre, creare GIF e tanto altro ancora.
Ora, poi, l’assistente al disegno può essere utilizzato anche per creare delle immagini partendo da un testo e non solo da uno schizzo, ed è inutile negare che sul fronte dell’intelligenza artificiale Samsung abbia aperto una strada che, sì, ad oggi continua ad essere piuttosto limitata ma che secondo me sta andando nella direzione giusta soprattutto grazie alle potenzialità di Gemini.
Batteria e ricarica
Niente batterie al silicio-carbonio e niente ricarica ultra-rapida. Lato batteria Samsung non introduce nessuna novità di rilievo, ma vuoi per il SoC che gestisce meglio l’energia, vuoi per la nuova camera di vapore che gestisce meglio le temperature, in termini di autonomia Samsung Galaxy S25 Ultra si è rivelato all’altezza delle mie aspettative: rispetto ad S24 Ultra il miglioramento è evidente e sicuramente si arriverà a fine giornata anche con un utilizzo inteso.
Peccato per la ricarica che continua ad essere a 45w, mentre quella wireless è ferma a 25w, velocità che continuano ed essere comunque buone ma che non reggono il confronto con alcuni smartphone cinesi.
Prezzo e considerazioni
ll prezzo di vendita ufficiale di Samsung Galaxy S25 Ultra parte da 1499 euro per la versione da 256 GB, per passare a 1619 euro per quella da 512 GB e 1859 euro per quella da 1TB. Prezzi alti, è vero, ma ormai Samsung ci ha abituati a queste cifre così come ci ha abituati alle sue promo.
Stiamo comunque parlando dello smartphone Android più completo. Design, assemblaggio, materiali, software, hardware etc sono ai vertici della categoria. Ma tutte queste caratteristiche lo rendono il migliore smartphone Android del mercato? No, perché semplicemente il migliore smartphone da un punto di vista oggettivo non esiste: esiste il migliore smartphone per le proprie esigenze.
Volete un dispositivo che faccia foto pazzesche? Allora comprate un Vivo X200 Pro. Per voi l’importante è la batteria? Allora HONOR Magic 7 Pro e OPPO Find X8 Pro sono i dispositivi per voi. Volete uno smartphone che abbia un ecosistema perfettamente ottimizzato? Allora la risposta alla vostra esigenza è l’iPhone.
Ma se volete il dispositivo più completo (in cui ok magari non ci sono le certificazioni IP69, i super display, e le batterie silicio-carbonio) ed prodotto che più si adatterà alle esigenze della stragrande maggioranza delle persone, allora il Samsung Galaxy S25 Ultra è la scelta giusta.
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