Trovare la videocamera di sorveglianza perfetta oggi è complicato, con un mercato saturo di opzioni, ma che quasi sempre ci costringe a un compromesso: meglio la risoluzione 4K o una visuale motorizzata che copre ogni angolo? Meglio un’inquadratura fissa ultra-dettagliata o un sistema smart in grado di tracciare i soggetti? eufy prova a rispondere a queste domande con un unico prodotto: la eufy S4, che si configura come ma un vero e proprio sistema di sorveglianza ibrido, più che una semplcie videocamera.
Le aspettative sono alte: due ottiche, un modulo pan e tilt, doppia lente, pannello solare e connessione senza fili. Ma riuscirà a mantenere tutte queste promesse nell’uso quotidiano? Scopriamolo.
Recensione eufy S4
Design e materiali
Partiamo con una premessa molto importante: se state cercando qualcosa che si possa mimetizzare e passare inosservata a vicini o semplicemente occhi indiscreti, beh vi dico subito che questa eufy S4 non è il prodotto giusto: la eufy S4 è infatti un dispositivo che vuole essere visto. Le sue dimensioni sono importanti, quasi imponenti per la categoria; personalmente nel corso degli anni ho provato diversi modelli, ma questo forse è uno tra i più imponenti mai provati. E attenzione, non è per forza da vedere come un punto a suo sfavore, anzi: la eufy S4 è un prodotto che trasmette sin dal principio un senso di robustezza e affidabilità, che spesso manca in questo genere di prodotti.
Costruita interamente in plastica di alta qualità, la S4 è certificata IP65, pronta quindi a resistere a pioggia battente e polvere senza battere ciglio. La sensazione al tatto è quella di un prodotto premium, ben assemblato e pensato per durare potenzialmente anni e anni all’esterno sotto le intemperie.
Il design, sin dal primo sguardo, vi lascia intendere la natura ibrida della videocamera. Ma partiamo dall’alto, una prima lente grandangolare fissa con risoluzione 4K il cui compito è quello di fornire una visione d’insieme statica, ultra-dettagliata e immutabile dell’intera area sorvegliata. Sotto la lente fissa si trova il cuore tecnologico della S4, la torretta sferica motorizzata che ospita un sistema a doppia lente: un obiettivo grandangolare 2K affiancato da un teleobiettivo 2K con zoom ottico 3x. Questo blocco PTZ (Pan-Tilt-Zoom) può ruotare di 360° sull’asse orizzontale e inclinarsi su quello verticale, ed ha il compito di cercare, zoomare e inseguire i soggetti in movimento, anche grazie al supporto AI, di cui parleremo a breve. Completano la dotazione i faretti LED (sia fissi che integrati nel modulo mobile), luci LED blu e rosse per l’allarme e un potente speaker.
Sul retro, uno sportello sigillato nasconde un altro punto forte: una batteria massiccia da 10.000 mAh, eventualmente anche rimovibile o sostituibile nel caso in cui perdesse di efficienza nel corso del tempo. Qui su questo modello, pur trattandosi di una telecamera perfettamente integrabile con eventuali NVR già presenti in casa vostra, non vi sono connettore POE per l’alimentazione di rete ed elettrica, ma bensì troviamo una porta USB-C (oltre al cavo molto lungo in confezione) per alimentarvi o con la rete elettrica, oppure con il pannellino solare integrato, anche lui dotato di uscita USB-C.
Configurazione e app su smartphone
Rendere operativa questa eufy S4, come tutte le videocamere di nuova concezione, è un gioco da ragazzi, grazie all’app eufy Security. Una delle caratteristiche vincenti di questo modello è la sua flessibilità di installazione, perchè a differenza di molte videocamere eufy che dipendono da un hub centrale, la S4 può funzionare in due modalità. La prima, in modalità Standalone grazie ai 32GB di memoria interna eMMC (espandibili via microSD) che le consentono di salvare le registrazioni direttamente a bordo: per farla funzionare è sufficiente collegarla alla propria rete Wi-Fi e configurarla sull’app. L’altra possibilità, efficace soprattutto se volete creare un vero e proprio ecosistema con più videocamere, è tramite la HomeBase S380 (tanto per citarvene una d’esempio).
Questo sblocca funzioni avanzate come l’archiviazione espandibile su HDD/SSD, la tecnologia AI BionicMind (con riconoscimento volti) e il tracciamento incrociato tra più videocamere, e permettetemi di dire che questa è la soluzione che personalmente ho apprezzato di più, meno flessibile ma più concreta. In entrambi i casi, l’app vi guida passo-passo, dalla connessione Wi-Fi alla scansione del QR code, fornendo anche consigli utili sul posizionamento e l’altezza di montaggio (fondamentali per sfruttare al meglio la doppia visuale).
L’app, poi, vi permette di sfruttare al massimo il potenziale tecnico di questa eufy S4; la schermata live è diversa da qualsiasi altra videocamera, poichè presenta un doppio feed video simultaneo dove nella parte alta vedrete l’immagine statica e ultra-dettagliata della lente 4K e subito sotto, il feed dinamico del modulo PTZ 2K con cui si può interagire tramite il pad virtuale con i controlli direzionali e con lo zoom.
Il vero potenziale, però, si sblocca nelle impostazioni, che sono estremamente granulari. Si possono attivare e configurare l’AI Tracking (l’inseguimento automatico), il rilevamento specifico per persone, veicoli e animali, e le routine di allarme (luci, sirena, ecc.). L’unico intoppo, se vogliamo, è proprio legato alla complessità di configurazione delle zone di attività. Dato che ci sono due sistemi di telecamere (uno fisso e uno mobile), bisogna impostare le zone di privacy e di rilevamento per entrambi i moduli, un processo che può risultare doppio e un po’ macchinoso.
Caratteristiche hardware e qualità dell’immagine
Per quanto riguarda un discorso puramente qualitativo delle immagini, la eufy S4 su questo fronte prende notevolmente le distanze dalla concorrenza. In primis va detto che la S4 non si affida solo al classico rilevamento PIR (infrarossi) ma aggiunge anche un sensore Radar per una mappatura più precisa della distanza e del movimento. Questo doppio sistema (PIR + Radar) serve a “svegliare” la videocamera e attivare l’intelligenza artificiale, riducendo drasticamente i falsi allarmi. Una volta rilevato un soggetto, l’IA entra in azione combinando le due lenti, con la prima fissa 4K (superiore) che mantiene la visione d’insieme e con il modulo PTZ 2K (inferiore) che aggancia il soggetto e inizia a seguirlo (AI Tracking), zoomando automaticamente con la sua lente ottica 3x per catturare dettagli come volti o targhe.
Di giorno, la qualità è eccellente: la lente 4K fissa è incredibilmente nitida, con colori ricchi e un’ampia gamma dinamica. Il modulo PTZ, seppur “solo” 2K, è ugualmente impressionante, specialmente grazie allo zoom ottico 3x che non sgrana l’immagine quando si avvicina. Il punto cruciale è come vengono salvati i video: quando la S4 registra un evento, non salva un file 4K. Salva invece un video composito, che mostra contemporaneamente i due feed uno sopra l’altro e se da una parte questo è un vantaggio operativo enorme poichè in un instante riguardando una clip, si ha sia il contesto generale sia il dettaglio zoomato sull’eventuale soggetto catturato, dall’altro il file finale non è un vero 4K e questo si vede, ad un’analisi più attenta delle immagini. Attenzione, la mia è una lamentela volta a trovare il pelo nell’uovo, perchè di base la qualità rimane altissima. Se effettuate la registrazione manualmente dalla modalità live view, invece, potete registrare in 4K senza problemi.
Di notte, infine, la S4 brilla. Entrambi i moduli (fisso e PTZ) sono dotati di potenti faretti LED che permettono di avere una visione notturna a colori chiara, dettagliata e luminosa. Se si preferisce la discrezione, magari nel caso in cui la telecamera fosse installata su strada e non proprio in una proprietà privata, si può passare alla classica modalità a infrarossi (bianco e nero).
Alternative per un kit più economico
Se la eufy S4 dovesse risultare troppo “eccessiva” per le vostre esigenze, sia tecnicamente ma economicamente, ma volete comunque restare nell’ecosistema eufy (famoso per l’assenza di abbonamenti), l’azienda stessa offre alternative intelligenti per risparmiare, ad esempio la eufy S340, anche lei dotata di torretta motorizzata (PTZ) a 360° e pannello solare. Questo modello mantiene, di base, il cuore del sistema di tracking intelligente a doppia lente e l’alimentazione solare, rinunciando però alla lente 4K fissa superiore (presente sulla S4). Il tutto ad un prezzo di listino di 199 euro, spesso in offerta (come in questo momento) a cifre poco superiori i 100 euro.
L’altra alternativa è la eufy E42, anche lei sempre PTZ con visione a 360°, ma con una singola lente con risoluzione 4K. Offre immagini panoramiche incredibilmente nitide e la possibilità di inseguire i soggetti. Il suo compromesso, rispetto alla S340, è nello zoom: essendo una lente singola, si affida a uno zoom digitale, meno performante sui lunghi dettagli rispetto allo zoom ibrido ottico/digitale della S340. Il prezzo di listino è di 169 euro.
Prezzo e considerazioni
Arriviamo al vero tasto dolente di questo prodotto: il prezzo. La eufy S4 viene proposta a 299€ per la singola videocamera in versione standalone, mentre il kit che include due videocamere e la HomeBase S380 sale a 699€.
299€ per una videocamera di sorveglianza sono tanti, ma la domanda, come sempre, non è “se è costosa”, ma “se vale quei soldi”. La risposta è: dipende interamente da cosa state cercando. Se vi serve una semplice videocamera per monitorare la porta d’ingresso, la S4 è un “overkill” assurdo, e per quelle esigenze le alternative più economiche come la S340 o la E42 offrono già un controllo PTZ eccellente a meno della metà del prezzo. La S4 è da prendere in considerazione per scenari di utilizzo più ampi, dove il PTZ con tracking può essere sfruttato al massimo, unito alla batteria removibile, al pannello solare, all’IA e a molto altro.
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