Queste ultime settimane sono state segnate, per me, dall’arrivo di decine di robot aspirapolvere e lavapavimenti che mi hanno fatto immedesimare decisamente in voi consumatori: ma quanto è difficile comprare il prodotto più adatto per le vostre esigenze? Io ho la fortuna di fare questo lavoro e di provarne decine, e comunque se dovessi scegliere probabilmente mi troverei in difficoltà.
E se ho trascorso gli ultimi giorni in compagnia di prodotti di Dreame, Ecovacs e Roborock, adesso a confondermi le idee ci ha pensato Eufy, un brand che già abbiamo trattato qui su Gizchina, ma che personalmente ho tra le mie mani per la prima volta. I presupposti? Senz’altro buoni, il rapporto qualità prezzo sembra essere promettente, seppur questo Eufy X10 Pro Omni non sia proprio fresco fresco sul mercato. Ve lo raccontiamo.
Eufy X10 Pro Omni adotta un design D-shaped, una forma a lettera D per chi non ama gli inglesismi, una forma squadrata che a differenza dei robot rotondi più comuni garantisce una pulizia più efficace lungo i bordi e negli angoli, aree spesso trascurate. Ma non si tratta solo di funzionalità: anche dal punto di vista estetico, questa scelta si traduce in un look più moderno e distintivo, che lo fa spiccare rispetto a molti competitor.
I materiali utilizzati sono principalmente plastici, con finiture opache e tonalità scure che lo rendono discreto e raffinato, capace di integrarsi con facilità in qualsiasi ambiente domestico; il nome “nuovo”, inoltre, non deve lasciarvi dubbiosi e titubanti, poichè anche la costruzione appare solida e curata, senza scricchiolii né sensazione di fragilità. In sostanza: semplice, ma ben fatto.
Il robot ha un ingombro contenuto, con una base di circa 33 x 35 cm e un’altezza poco superiore agli 11 cm, inclusa la torretta Lidar; non è tra i più bassi presenti sul mercato, che adesso arrivano a circa 8 centimetri, ma comunque nella maggior parte delle situazioni si dimena con agilità. Sotto la scocca troviamo una spazzola centrale abbinata a un sistema anti-groviglio, niente più che una sorta di pettine integrato che riduce l’accumulo di capelli, e una spazzola laterale utile per raccogliere lo sporco negli angoli. Per il lavaggio dei pavimenti ci sono due panni rotanti a forma pentagonale, che premendo con circa 10 newton di forza e ruotando a 180 giri al minuto, assicurano una pulizia efficace anche sullo sporco più ostinato. Quando il robot rileva un tappeto, i mop si sollevano automaticamente di 1,2 cm, evitando di bagnare superfici non adatte.
A guidarlo c’è un sistema di navigazione basato su LiDAR, che mappa con precisione ogni ambiente della casa, anche al buio. La base multifunzione è un elemento centrale dell’esperienza d’uso: si occupa in automatico dello svuotamento della polvere, del lavaggio e risciacquo dei mop e persino della loro asciugatura con aria calda, un dettaglio che aiuta a evitare cattivi odori e proliferazione batterica. I tre contenitori integrati, uno per l’acqua pulita da 3 litri, uno per quella sporca da 2,7 litri e un sacchetto per la polvere da 2,5 litri sono dimensionati in modo da richiedere interventi poco frequenti, in media ogni 30–60 giorni, a seconda del numero di persone e animali presenti in casa.
Quanto all’ingombro, ho trovato la stazione più compatta rispetto a moltissime altre, probabilmente per via dei contenitori meno capienti, ma comunque sufficienti: la base misura 46 cm di altezza, 36,6 cm di larghezza e arriva a circa 48 cm di profondità (inclusa la rampa), seppur è doveroso sottolineare che Eufy suggerisce di lasciare almeno 50 cm di spazio libero sui lati e 1,5 metri davanti per permettere al robot di uscire, orientarsi e iniziare la pulizia. Potreste, volendo, anche non considerare questo suggerimento dell’azienda semplicemente accettando qualche piccolo compromesso nelle manovre iniziali.
Potenza d’aspirazione e qualità del lavaggio
Partiamo dal principio: quanto è affidabile nella realizzazione della mappa della nostra casa? Beh, che dire, la mappatura iniziale è rapida e precisa: grazie al sensore LiDAR, il robot individua le stanze, distingue i mobili e segmenta automaticamente gli ambienti, permettendo poi tramite app di rinominare le aree e impostare zone vietate. Nel mio caso, ho evitato di fargli esplorare l’area sotto mobile del televisore, dove giace (e probabilmente giacerà all’infinito) un enorme groviglio di cavi indecifrabile. Una volta configurato, però, non si è mai incastrato o perso.
Anche il rilevamento dei tappeti è stato piuttosto efficace: nonostante io abbia cercato di ingannarlo spostando il tappeto in punti diversi dopo la mappatura, lui è sempre stato più sveglio di me, oserei dire, e ha portato a casa il suo compito con successo. La navigazione è fluida, il robot si ferma istantaneamente se qualcosa lo ostacola (persone comprese) e riesce a superare piccoli dislivelli o soglie fino a circa 2 cm, anche se spesso non proprio al primo colpo.
Il sistema di aspirazione prevede quattro livelli di potenza: Silenzioso, Standard, Turbo e Max. Già con le impostazioni medie si ottengono buoni risultati su polvere, peli e piccoli detriti, ma impostando il robot su “Turbo” o “Max” si avverte subito una pulizia più profonda, soprattutto sui tappeti. In ambienti vissuti quotidianamente, impostare una doppia passata migliora notevolmente il risultato: molti residui vengono spinti via al primo giro e raccolti solo al secondo. Tuttavia, considerando gli 8000 Pa di capacità di aspirazione, che non sono poi cosi tanti se si pensa ad altri modelli, valutate a seconda della grandezza della vostra casa e del bilanciamento della batteria se è meglio una doppia passata, o una singola alla massima potenza di aspirazione (che talvolta, però, potrebbe non essere sufficiente).
La parte del lavaggio dei pavimenti è probabilmente quella dove il robot eccelle davvero: i due panni rotanti, vista l’alta pressione esercitata, garantiscono una pulizia attiva, non solo “di passaggio” come avviene in altri modelli che trascinano semplicemente il panno. Anche lo schema di movimento è pensato per far sì che i mop arrivino bene contro i battiscopa e negli angoli. Bene anche il sollevamento automatico dei mop di fronte ai tappeti, visto che riescono ad alzarsi fino a 12mm, che non è davvero niente male.
Nei test più massacranti a cui di solito sottopongo ogni robot che passa tra le mie mani, con briciole, caffè e chi più ne ha più ne metta, ho notato delle prestazioni molto differenti tra i vari livelli di potenza: con quella minima non sono riuscito ad aspirare tutto, con quella standard la situazione è migliorata ma sono stati lasciati un po’ di aloni durante il lavaggio, mentre con la modalità turbo sia l’aspirazione che il lavaggio sono stati perfetti. Insomma, c’è da fare qualche compromesso in più in termini di batteria per ottenere un risultato impeccabile. Alla fine delle pulizie quando Eufy X10 Pro Omni svuota il contenitore della polvere è un po’ rumoroso, non ve lo nascondo, ma è anche vero che si tratta di un processo di poche decine di secondi, quindi il tutto è tollerabile. Per concludere, ho testato anche la funzione di lavaggio su sporco incrostato con roba grassa, ed il risultato è stato ottimo. Nessun alone, dosaggio perfetto dell’acqua e asciugatura automatica delle pezze in pochi minuti.
App su smartphone
L’interfaccia dell’app Eufy Clean è intuitiva fin dal primo utilizzo, con una curva di apprendimento praticamente nulla per chi vuole limitarsi al minimo indispensabile; ma è sotto il cofano che si nascondono tantissime personalizzazioni per chi vuole controllare tutto nel dettaglio.
Per ogni stanza si può decidere se aspirare, lavare o fare entrambi, con parametri diversi per intensità di aspirazione, quantità d’acqua usata per il mop e numero di passaggi da effettuare. Per esempio, si può impostare una pulizia profonda in cucina con due passate, massima potenza e acqua media, seguita da una semplice aspirazione standard nel soggiorno. Tutto da una singola schermata. Un’altra funzione davvero comoda è la possibilità di creare scenari personalizzati a seconda dei momenti della giornata, ad esempio.
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La gestione della mappa dell’appartamento è altrettanto efficace: si possono dividere le aree, rinominare le stanze, impostare zone da evitare (sia no-go che no-mop) e il robot le rispetta sempre con precisione. Anche il riconoscimento automatico degli ambienti è fatto bene, e volendo si può aggiornare la mappa se si spostano mobili o si aggiungono nuovi ostacoli. Infine, l’app consente anche di controllare manualmente la base. Se ad esempio si è spostato il robot o si è interrotto il ciclo di pulizia, bastano pochi tap per svuotare il contenitore della polvere, lavare i mop e avviare il ciclo di asciugatura. Quest’ultimo avviene tramite aria calda a circa 45°C e dura un paio d’ore, lasciando i panni completamente asciutti e pronti all’uso successivo. Per chi ha una casa smart, X10 Pro Omni si integra senza problemi anche con Amazon Alexa e Google Assistant.
Autonomia
Eufy X10 Pro Omni monta una batteria agli ioni di litio da 5.200 mAh, valori alla pari con la quasi totalità dei robot sul mercato, ad eccezione ovviamente dei top di gamma che montano batterie più performanti. Lui, in condizioni ottimali, consente una durata operativa fino a 180 minuti con la modalità di aspirazione meno potente; ovviamente, la durata cala se si utilizzano modalità più energivore come il Turbo o Max, oppure quando si attiva anche la funzione di lavaggio, che richiede più potenza per far girare i mop e gestire il sistema idrico. In questi casi, realisticamente parlando, ho ottenuto un’autonomia di poco superiore ai 60 minuti, con tutto alla massima potenza.
In compenso, qualora la batteria non bastasse per l’intero appartamento da pulire, il robot torna automaticamente alla base, si ricarica quel tanto che basta e poi riprende la pulizia da dove l’aveva lasciata. I tempi di ricarica completa si aggirano intorno alle 4-5 ore, ma dipende sempre da quanta autonomia è rimasta prima del rientro alla base.
Prezzo e considerazioni
Eufy X10 Pro Omni viene venduto ufficialmente in Italia a 799 euro, cifra che alla presentazione iniziale rendeva l’X10 Pro Omni di Eufy un po’ difficile da consigliare a spada tratta, sia perchè non è impeccabile sotto ogni fronte, sia perchè la concorrenza è talmente tanta che, per emergere, bisogna davvero fare qualcosa di buono, soprattutto se il prezzo non è così concorrenziale come ci si aspetterebbe.
Per il prezzo a cui è venduto attualmente, invece, ovvero 549 euro, l’X10 Pro Omni potrebbe essere una soluzione interessante per qualcuno perchè, in fin dei conti, offre delle buone funzionalità di aspirazione e lavaggio, seppur non sia il più potente presente sul mercato.
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