I lettori più appassionati di GizChina e delle nostre recensioni ricorderanno sicuramente la mia passione smisurata per tutto ciò che concerne gli impianti audio, che siano domestici, per auto o portatili, con le cuffie di ultima generazione. Ecco, questo per dirvi con quanto entusiasmo ho accolto l’arrivo in casa dell’ultimo modello di surround lanciato da Ultimea, il Poseidon D80.
Il brand non è nuovo sulle nostre pagine, già in passato abbiamo provato diversi prodotti dell’azienda, io personalmente provai delle soundbar più economiche di questa, ma che già mi sorpresero per la loro bontà: il nuovo sistema 7.1 Poseidon D80 è qualcosa di davvero interessante. In primis per il prezzo, 299 euro, ed in secondo luogo per l’esperienza d’ascolto decisamente bilanciata che è in grado di offrire. L’ho provato per diverso tempo in due ambienti differenti, uno più piccolo ed uno più grande, e sono pronto a raccontarvi di più su questa chicca di Ultimea.
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Recensione ULTIMEA Poseidon D80
Contenuto della confezione
Il contenuto della confezione è piuttosto florido, anche perchè i componenti del prodotto sono davvero tanti, a partire dai quattro speaker satelliti, fino ad arrivare alla soundbar e al subwoofer che comunque necessitano dei giusti collegamenti per funzionare nel modo corretto. Nell’immagine qui in basso vedete tutta la dotazione completa dell’Ultimea Poseidon D80, e tra un po’ vi spiegherò anche come funziona e come installarla correttametne.
Design e materiali
Il design della ULTIMEA Poseidon D80 mantiene una linea estetica simile al D60, o anche al D70 recentemente presentato, ma mostra alcune migliorie che lo rendono più sofisticato e funzionale. La soundbar centrale è leggermente più lunga, poco meno di 50 centrimetri, e consente una migliore distribuzione del suono oltre che un’estetica migliorata quando installata sotto una TV di medio grandi dimensioni, così da rendere più bilanciato tutto l’ecosistema.
I materialiimpiegati per il corpo e le griglie frontali sono stati aggiornati, lasciando spazio ad una griglia metallica con finitura opaca, che riduce i riflessi e dona un aspetto più elegante in un ambiente domestico, anzichè le più blasonate grigliette in plastica presenti su altri dispositivi in questa stessa fascia di prezzo.
Ancora una volta non manca un bel display a LED frontale, con luminosità regolabile su quattro diversi livelli ed, eventualmente, anche disattivabile nel caso non volessimo distrazioni; il controllo delle varie funzionalità, poi, è affidato a cinque pulsanti a sfioramento che permettono di accendere o spegnere l’impianto, modificare la sorgente, gestire il bluetooth e regolare il volume.
Immancabile anche il telecomando IR a corredo: le dimensioni sono piuttosto atipiche per un telecomando di un impianto surround, e sono paragonabili più a quelle di un TV, ma in compenso permette di gestire praticamente tutte le regolazioni di cui l’Ultimea Poseidon D80 è dotato, perciò sicuramente non avremmo potuto desiderare di meglio.
Tornando all’aspetto estetico e costruttivo, anche il subwoofer è stato ridisegnato: pur mantenendo dimensioni compatte, ora ha una forma più arrotondata e un pannello posteriore che ospita porte più accessibili. L’unico neo restano i diffusori della D80 che, per quanto esteticamente curati, restano ancora cablati in parte al subwoofer e in parte alla soundbar, mantenendo un aspetto leggermente meno ordinato rispetto a soluzioni completamente wireless.
Connettività
In termini di connettività, la ULTIMEA Poseidon D80 offre un gran numero di opzioni che la rendono versatile e adatta a diverse configurazioni. Come i modelli precedenti della stessa azienda, anche la D80 supporta HDMI-ARC ed eARC, ingressi ottici, AUX, USB e Bluetooth.
Sul corpo della soundbar, inoltre, troverete anche due connettori RCA rosso e bianco, i quali vi permettono di collegare i due satelliti frontali sinistro e destro all’impianto, mentre i due posteriori vanno collegati al subwoofer: la connettività tra subwoofer e il resto dell’impianto avviene in modo automatico e senza fili, così da consentire eventualmente un’installazione frontale e posteriore, seppur i due sistemi necessitino entrambi di una alimentazione dedicata.
Grande miglioramento della connettività Bluetooth, che supporta su questo ultimo modello il Bluetooth 5.3, che garantisce una maggiore stabilità della connessione e una migliore qualità audio in modalità wireless, oltre che un ritardo minore nella trasmissione dell’audio. Resta assente, in tutto ciò, il supporto multipoint, che avrebbe consentito la connessione simultanea di più dispositivi Bluetooth.
Per quanto riguarda la configurazione, il surround Poseidon D80 mantiene la facilità di installazione dei modelli precedenti: come vi anticipavo, il subwoofer si collega automaticamente alla soundbar senza la necessità di configurazioni aggiuntive mentre i diffusori vanno collegati tutti via cavo.
Per sfruttare a pieno le performance di questo surround di Ultimea, l’installazione consigliata prevede il posizionamento della soundbar sotto la TV, con accanto sui due lati i due satelliti frontali; accanto al divano, quindi in teoria rivolto contro la tv, va installato il subwoofer (che vi ricordo necessita di alimentazione) con i due satelliti posteriori sui due lati del divano.
Qualità Audio ed esperienza d’uso
Ma veniamo alla parte più sorprendente, nonchè il fulcro principale di questo sistema audio di ULTIMEA, la sua qualità sonora. Da amante degli impianti Home Theater, e soprattutto da possessore di impianto Bose 2.1 (con ormai quasi 20 anni sul groppone), devo dire di essere rimasto decisamente sorpreso dalle performance di questo sistema audio che mi ha fatto rimpiangere tutti i soldi spesi nel corso degli anni su sistemi di amplificazione, surround e chi più ne ha più ne metta: l’immediatezza di questa soluzione è disarmante, una volta collegato i cavi alla vostra sorgente l’impianto è già pronto all’uso, con una spesa minima e senza farvi rimpiangere soluzioni nettamente più costose.
A livello tecnico questo sistema è dotato di quattro satelliti, una soundbar (che include 3 speaker all’interno, da qui la dicitura 7.1 del nome), ed un subwoofer con speaker da 16.5cm, tutti quanti nel complesso capaci di offrire una potenza massima in uscita pari a 460 watt, numeri non impressionanti ma che nel complesso si fanno rispettare.
Una volta posizionati gli speaker nel modo corretto, ho riprodotto diversi esempi di contenuti, ma sono partito innanzitutto da alcuni film che sfruttano a pieno il sistema Dolby Atmos che, per chi non lo conoscesse, crea un vero passaggio sonoro tridimensionale e riproduce il suono a 360 gradi, lasciando noi utenti al centro dell’azione: tutte queste parole sono difficilmente comprensibili se non avete mai provato un sistema di questo genere, ma sicuramente sarete stati al cinema qualche volta e avrete vissuto in prima persona questa sensazione, che grazie all’Ultimea Poseidon D80 può essere facilmente replicata anche a casa.
Anche nella riproduzione dei brani musicali mi sono divertito tantissimo: una volta effettuata una giusta equalizzazione, o per lo meno giusta per i miei standard d’ascolto, ho appurato come un sistema 7.1 sia nettamente più preciso nella riproduzione di tutte quante le frequenze, e di quanto un brano musicale venga riprodotto in modo dettagliato dai vari satelliti. Inutile dire che il volume massimo del sistema è davvero molto alto, a tratti qusi fastidioso, ma la cosa sorprendente è che in nessuna circostanza ho rilevato delle distorsioni sonore, mai.
Buono anche il subwoofer: di base inizialmente non mi aveva convinto, ma dopo aver approfondito le sue potenzialità mi sono trovato di fronte alla tecnologia BassMX di Ultimea che arricchisce i bassi con ulteriori possibilità di personalizzazione, così da ottenere effettivamente un basso rotondo e morbido, come lo definisco io, anzichè quei bassi duri e dirompenti che non ci consentono di goderci in modo armonioso i nostri contenuti.
App per smartphone
Ultimea con questo modello ha perfezionato anche l’app per smartphone, disponibile sia su Android che su iOS; l’app vi permette di configurare la vostra soundbar nei minimi dettagli, a partire dalle impostazioni dell’equalizzazione a 10 bande fino ad arrivare agli aggiornamenti firmare o ai vari preset audio predefiniti disponibili.
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Considerando che l’Ultimea Poseidon D80 viene fornita con un telecomando molto completo, come vi anticipavo prima, a meno che non vogliate eseguire la regolazione dell’equalizzatore con le 10 bande (cosa che io personalmente faccio sempre), l’app potrebbe non essere indispensabile a tutti.
Prezzo e considerazioni
In tutto ciò, sapete cosa mi è piaciuto di più? Il prezzo. E no, non perchè 299 euro siano pochi soldi, perchè di fatto non lo sono, ma se siete amanti del settore, sapete benissimo che in questo ambito portarsi a casa un prodotto di qualità, spendendo così poco, è praticamente una missione impossibile, ma Ultimea ci è riuscita alla grande.
Personalmente mi è piaciuto moltissimo questo modello, il cui unico difetto rimane nella necessità (per forza di cose) di cablare i vari satelliti, un limite che potrebbe impedire l’installazione ad alcuni in determinati scenari, o comunque potrebbe rendere necessaria qualche modifica nelle vostre case; pazienza, in fin dei conti, volere è potere. Promossa!
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