Ed eccolo qua, finalmente: il Sonos Move 2. A qualche giorno dall’ufficialità è arrivata nei nostri uffici la seconda generazione del dispositivo che ci fece innamorare qualche tempo fa (qui la recensione del Sonos Move), da cui prende le forme, migliorando praticamente sotto ogni aspetto possibile.
L’autonomia è raddoppiata, ha l’audio stereo, ha un connettore USB-C che può essere utilizzato come input audio, lo stesso sistema di controlli che abbiamo visto in Era 100 (qui la recensione) ed Era 300 (qui la recensione), e tante altre novità.
Indice
ToggleRecensione Sonos Move 2
Design e materiali
Sonos Move 2 è una sorta di cilindro a base ovale, è disponibile in tre colorazioni ed è dotato di una particolare base ad anello che andrà connessa alla presa elettrica e che permetterà la ricarica della batteria non estraibile integrata nello speaker. Il sistema è autocentrante: sarà semplicissimo appoggiare il Move sulla base di ricarica e far allineare i morsetti di ricarica.
Certo, non è uno smart speaker a batteria leggero, ma è comunque semplice da portare con sé ed ha un telaio estremamente solido che azzera qualsiasi vibrazione o componente in movimento, il che è un toccasana nel caso in cui si volesse ascoltare la musica a volumi molto alti (e credetemi, quando si vuole il Sonos Move “pompa” che è una meraviglia).
È inoltre un dispositivo resistente ad umidità e polvere certificato IP56, ed è quindi perfetto per essere utilizzato anche in esterno: personalmente lo utilizzo spesso in giardino, e mi è capitato anche di bagnarlo con la pompa mentre annaffiavo le piante. Il risultato? Un Sonos Move 2 bagnato che continuava a suonare come se nulla fosse. Eccezionale.
Pesa circa 3 Kg e, quest’anno, arriva con il nuovo pannello di controllo touch che abbiamo visto negli altri speaker presentati nel 2023 dal brand: c’è una barra per il controllo del volume che si può gestire con degli swipe, e quelli per andare avanti e indietro nei brani musicali.
Sul retro, oltre al tasto d’accensione e quello per l’accoppiamento, non è presente un ingresso per il cavo ethernet (come di solito accade con i prodotti dell’azienda), ma è presente lo switch che permetterà di abilitare o disabilitare il Bluetooth. C’è poi un ingresso USB-C che può essere utilizzato come input audio (acquistando un adattatore a parte) ma anche per ricaricare uno smartphone quando si è fuori casa.
Infine ottima la scelta del brand di rendere la batteria sostituibile più facilmente: sul sito di Sonos è possibile acquistare un kit dal costo di 89 euro, che include batteria, strumenti e istruzioni.
App e configurazione
Al primo utilizzo, non basterà collegare Sonos Move 2 all’alimentazione per poterlo utilizzare. Perché così come in tutti i prodotti del brand, anche la gestione del nuovo smart speaker avviene tramite l’applicazione Sonos S2, con la quale sarà possibile non solo attivare il diffusore, ma anche gestirne tutte le funzionalità, ottimizzarne la resa audio ed associare un assistente digitale.
Ma attenzione: anche Sonos Move 2 perde il supporto all’Assistente Google. Eh già, purtroppo a seguito delle vicissitudini tra il brand ed il colosso di Mountain View, i nuovi prodotti del brand non sono più compatibili con Google Assistant, e possono sfruttare esclusivamente Alexa o il sistema di controllo vocale del brand. Ed è un vero peccato, anche perché nei vecchi modelli (fortunatamente) il supporto a Google continua ad essere presente.
Il processo di configurazione è comunque estremamente intuitivo, ed è strutturato in modo da poter essere portato a termine anche da chi ignora totalmente le dinamiche della tecnologia.
Per quanto riguarda l’app, poi, c’è poco da dire che non sia già stato detto. Conosciamo bene l’app Sonos S2, ossia l’evoluzione del primo controller digitale degli speaker Sonos, che permette agli utenti la gestione completa del proprio sistema e l’associazione ai più diffusi servizi di streaming musicale, compreso Spotify, Apple Music, Amazon Music Unlimited e Sonos Radio.
La novità con la nuova versione del Move sta nel fatto che è in grado di supportare lo streaming AirPlay 2 e quello Bluetooth contemporaneamente, rendendo quindi tutta l’esperienza più intuitiva.
Qualità audio e TruePlay
Partiamo con qualche dato tecnico: Sonos Move 2 è uno speaker triamplificato a tre vie in classe D. È dotato di due tweeter, di un mid-woofer che direziona l’audio frontalmente. La nuova versione quindi guadagna un tweeter rispetto alla generazione precedente, diventando in grado di riprodurre un audio stereofonico sorprendentemente preciso per un dispositivo relativamente compatto e portatile.
Il suono del Sonos Move 2 è ricco, molto corposo e rotondo, ma dipende moltissimo dal posizionamento dello speaker, il che potrebbe essere un’arma a doppio taglio soprattutto se lo si utilizza in una stanza nella quale ci si muove parecchio: ed è questo forse l’unico vero compromesso del prodotto, perché non posizionandolo in una zona ben studiata, si rischia di perdere la coloritura del suono ottimale spostandosi nell’ambiente. D’altronde però, il Sonos Move è uno speaker mobile, quindi potrebbe quasi essere un suo limite naturale e voluto stesso dall’azienda.
Anche Sonos Move 2 è dotato di TruePlay automatico: in sostanza, lo speaker si corregge da solo adattandosi all’ambiente in cui viene posizionato. E lo fa sfruttando non solo i microfoni integrati, che vengono gestiti anche per il controllo vocale, ma anche utilizzando un accelerometro integrato nello speaker stesso che rileva eventuali movimenti della cassa e fa partire automaticamente il processo di ottimizzazione: quando il movimento cessa per almeno 20 secondi, il processore interno analizza il segnale audio rilevato dai microfoni, elabora un’ottimizzazione calcolata in base alle riflessioni sonore e passa la palla al DSP interno che corregge l’emissione audio per bilanciare ed equalizzare le bande sonore.
Sembra una cosa complicatissima, ma in realtà è un processo talmente integrato nel dispositivo che l’utente non se ne renderebbe neppure conto se non per il tangibile miglioramento della qualità di riproduzione audio, ma attenzione: disabilitando i microfoni l’AutoTruePlay non funzionerà.
Autonomia della batteria
In quanto ad autonomia della batteria, andiamo subito al sodo: con il Move 2 Sonos è riuscita a raddoppiare quella vista nella generazione precedente, promettendo ben 24 ore di riproduzione audio continua, con un’unica carica.
Nei nostri test, spostando piuttosto spesso lo speaker (e quindi facendo attivare il TruePlay automatico), riproducendo perlopiù in WiFi e a volumi di ascolto medi, siamo riusciti ad utilizzare il dispositivo per poco più di 20 ore, ed è una performance che difficilmente potrà scontentare qualcuno.
Prezzo di vendita e conclusioni
Il prezzo di vendita del Sonos Move 2 è di 499,00 euro e, sì, è forse questo l’unico problema di questo prodotto. La cifra è davvero molto elevata ed è aumentata di 100 euro rispetto alla generazione precedente ma, ancora una volta, è giustificata dalle funzionalità che integra, dalla solidità del dispositivo, dall’enorme autonomia e soprattutto dalla qualità audio alta.
Certo, si tratta di un prodotto che si rivolge ad un’utenza quasi di nicchia, molto attenta non solo sulla resa sonora ma anche sull’integrazione di servizi e funzioni smart (due cose che, in realtà, è difficile trovare ben bilanciate in un unico prodotto).
Insomma, il Move 2 è Sonos a tutti gli effetti, e la qualità si paga: da tempo considero l’azienda come “l’Apple dell’audio”, ed in questo dispositivo si trova tutto il lavoro di progettazione e di ottimizzazione tipico del marchio statunitense.
Peccato, davvero, per la rottura con Google e l’assenza dell’assistente digitale di Mountain View.
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