Se vi dicessi Kukirin, sono convinto che ai più appassionati di voi verrebbe subito in mente il G2 Max, uno dei monopattini più carrozzati che abbiamo testato negli ultimi periodi, che ci ha stupiti per la solidità strutturale, gli ammortizzatori e la sua potenza.
Ebbene, non tutti ne sono a conoscenza, ma il brand produce anche biciclette elettriche, delle ottime biciclette elettriche oserei dire che, seppure abbiano qualche compromesso, sono tutte accompagnate da un ottimo rapporto qualità prezzo.
E la Kukirin V2 ne è un esempio: ha un telaio molto solido, un motore da 250w limitato a 25 Km/h, è leggera e compatta da piegata, ed integra la batteria direttamente nella sella che, a sua volta, è protetta da un meccanismo molto solido per evitare che qualche malintenzionato la si estragga per rubarla.
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Recensione Kukirin V2: bici elettrica pieghevole dall’ottimo rapporto qualità prezzo
Design e materiali
Se vogliamo dirla tutta, così al primo approccio la Kukirin V2 mi è sembrata molto una Fiido. Vuoi per il design del telaio che è molto minimalista, vuoi per i dettagli, ma anche per l’idea di integrare la batteria direttamente nella sella.
Comunque, il telaio è realizzato come sempre in lega d’alluminio, ed ha degli inserti color bronzo, quasi arancione, che hanno davvero un bell’effetto visivo. Si può poi piegare, e da chiusa la Kukirin V2 è davvero molto compatta: l’ingombro è di circa 80x50x40 cm, il che la rende comodissima da trasportare ad esempio in un bagagliaio, anche nelle macchine più piccole.
Nonostante la sua compattezza però, la Kukirin V2 è in grado di supportare un carico massimo di 120 Kg, il che fa quindi capire la qualità costruttiva e la robustezza del telaio: il peso della bici è di circa 18.5 Kg.
Le ruote sono da 20”, un diametro che aiuta soprattutto la portabilità ma che, come vedremo, non supporta molto la gestione delle vibrazioni e degli urti, anche per via della mancanza di un qualsivoglia sistema ammortizzante, sia anteriormente che posteriormente.
E poi c’è il sellino, che include il pacco batteria, che è estraibile e che ha un duplice vantaggio: prima di tutto, la ricarica della batteria è più semplice e meno ingombrante, e poi quando non si utilizza la bici e magari la si lega per strada, si potranno portare con sé i due componenti che più sono soggetti a furti. Ottima idea.
La sella include inoltre un tasto di accensione, con il quale si potrà dare o togliere l’alimentazione all’intero sistema, e lo stop posteriore a LED che lampeggerà costantemente e in maniera fissa in caso di frenata, ma che non è collegato al sistema di accensione dei fari nel computer di bordo.
E proprio per quanto riguarda il computer di bordo, si tratta del tipico sistema che troviamo nei modelli di Kukirin ed anche in quelli di altri brand. Il display è retroilluminato è piuttosto visibile anche in condizioni di luce diretta, permette l’accensione e lo spegnimento dei fari LED e la gestione delle tre diverse modalità di assistenza alla pedalata che portano rispettivamente a 10Km/h, 15 Km/h e 25 Km/h.
Nei pressi della manopola destra poi, è stato inserito un acceleratore per potersi muovere in full-electric: cosa che, ricordiamolo, non è legale in Italia ma che come vedremo potrebbe venire in aiuto soprattutto nelle partenze in salita. E, tranquilli, l’acceleratore si può disattivare semplicemente scollegando un cavo: in questo modo la Kukirin V2 diventerà perfettamente legale.
Motore e cambio
Il piccolissimo motore da 250w (che ha un picco di 430w) della Kukirin V2 è stato posizionato nella ruota posteriore ed è alimentato da una batteria da 36V con una capacità di 7,5 A/ora che è integrata nel sellino, e che in effetti è in grado di garantire una buona accelerazione anche in salita e di gestire in maniera onesta anche le strade piuttosto ripide: ma sia chiaro, si tratta di un modello adatto ad affrontare esclusivamente piccole pendenze.
Buono il cambio Shimano, che è a 7 rapporti, si gestisce con il tipico selettore a scatto posto sulla destra del manubrio e che non ho avuto la necessità di regolare dopo aver montato la bicicletta: questo è un particolare non da poco perché, in alcuni modelli, qualora non si regoli il cambio si rischia addirittura di rompere la catena.
Ad ogni modo, tutta la configurazione della Kukirin V2 è chiaramente da città, ed è un particolare confermato proprio dalla struttura stessa della bicicletta. Il motore è ben bilanciato ed è in grado di distribuire egregiamente la coppia, ed anche il sistema frenante è regolato perfettamente sin dalla fabbrica: non è di tipo idraulico purtroppo, ma in realtà ciò che avrebbe reso questa bici quasi “perfetta” sarebbe stata l’integrazione di un sensore di coppia che, purtroppo, non è presente.
La prova su strada
Ora, partiamo da un presupposto: io sono più un tipo da fat-bike. Ma è così più che altro perché per Avellino è molto raro trovare un fondo stradale uniforme. Ed ecco, è proprio questo quello su cui dovreste ragionare prima di acquistare una bici come la Kukirin V2. Perché sì, è molto divertente da guidare, a patto che si vada su fondi stradali uniformi, e i motivi sono due: prima di tutto, i pneumatici da 20” sono troppo sottili da poter essere utilizzati con comodità su fondi tipo pavé e temono le buche, il sellino poi non integra alcun sistema di ammortizzazione, e sia i fossi che le “botte” derivanti dal un fondo stradale poco uniforme si sentono tutte.
Detto questo, e messo in chiaro che si tratta a tutti gli effetti di una bicicletta elettrica da città, la Kukirin V2 è una di quei modelli molto piacevoli da guidare soprattutto grazie al telaio molto leggero. È molto maneggevole e la spinta dal motore viene sempre erogata evitando le partenze “razzo” che, in alcuni casi, potrebbero essere pericolose.
L’unico appunto che mi sento di fare è sul cambio, ma non per la sua qualità quanto per il numero di rapporti disponibili: quando si superano i 20 Km/h si inizia a presentare quella situazione in cui si pedala a vuoto, il che non mi fa impazzire.
Autonomia della batteria
Come vi dicevo, la batteria che anima questa bici elettrica pieghevole è una 36V con una capacità di 7.5 Ah che garantisce alla Kukirin V2 una buona autonomia cittadina. Nei miei test sono riuscito a percorrere circa 40 Km in modalità a pedalata assistita, utilizzando tutte e tre i livelli di assistenza, e poco più di 25 Km in modalità full electric. Cifre che, in effetti, si avvicinano molto a quanto dichiarato dal brand.
Nella media però la velocità di ricarica: per ricaricare totalmente la batteria della Kukirin V2 ci potrebbero volere dalle 5 alle 6 ore, con il caricabatterie incluso in confezione che chiaramente ha presa europea.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale della Kukirin V2 è di 629,00 euro su Geekbuying ma, tramite il box che trovate in basso, potreste acquistarla in sconto grazie ad un coupon che fa scendere la cifra a 589,00 euro. Un importo che rende questo modello tra i più interessanti per chi ha bisogno di un mezzo di locomozione green per i suoi percorsi urbani e, perché no, anche per i pendolari.
Il suo design pieghevole la rende una scelta eccellente per chi ha poco spazio di archiviazione e le sue dimensioni la rendono comodissima da trasportare anche nei mezzi pubblici oltre che in auto.
Certo, mancano gli ammortizzatori, ed anche la sella è piuttosto dura, ma si tratta comunque di un compromesso che in effetti potrebbe essere dovuto a due fattori: integrando un sistema ammortizzante non solo sarebbe aumentato il prezzo di vendita della vici, ma sicuramente si sarebbe ridotta la sua compattezza.
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