Anticipato da decine e decine di rumor, che né dimostrano anche la grande attesa da parte degli utenti, e da tanti ritardi nella presentazione ufficiale, TicWatch Pro 5 arriva come un fulmine a ciel sereno ed ha tutte le carte in regola per diventare lo smartwatch definitivo di questo 2023. Ha la nuova piattaforma per indossabili di Qualcomm, è il primo ad essere animato da WearOS 3.5, e continua a portare con sé LA caratteristica che mi ha fatto innamorare del brand: ben due display, di cui uno a bassissima potenza, sul quale si potrà vedere l’orario assieme ad altre informazioni essenziali, e che di fatto va a sostituire l’always on riducendo al minimo i consumi.
Chi scrive è un fan di questa lineup sin dal primo prototipo presentato su Kickstarter nel 2017, e tutte quelle caratteristiche che rendono unica la linea “Pro” di Ticwatch. Insomma, è lo smartwatch da comprare? Al prezzo di vendita ufficiale sì, a patto che non si abbia un polso particolarmente piccolo. Perché se c’è un limite che il brand si è portato indietro negli anni (e che troviamo anche nel nuovo TicWatch Pro 5) è proprio quello delle dimensioni.
Peccato, poi, che nonostante sia uno dei primi ad essere animati da WearOS 3.5, il TicWatch Pro 5 sia arrivato dopo due settimane dalla presentazione di WearOS 4. Ma questa è un’altra storia.
Indice
Recensione TicWatch Pro 5: il migliore smartwatch per Android?
Design e materiali
Iniziamo subito con una nota negativa. Così come abbiamo visto con il TicWatch Pro 3 Ultra, anche il TicWatch Pro 5 arriva dotato di un cinturino in silicone. Fino a qualche anno fa il brand ci aveva abituati piuttosto bene con i suoi ottimi cinturini in similpelle ma, a quanto pare (e forse anche per ridurre un po’ i costi), continua a seguire “la via” dei cinturini in silicone. Peccato.
Dal punto di vista del design, mi sentirei di definire il TicWatch Pro 5 come uno smartwatch elegantemente anonimo. Insomma è uno di quei tipici prodotti che sono fatti benissimo in ogni minimo particolare, ma che nessuno guarderà più di un paio di volte quando noterà qualcuno che lo indossa. Insomma, mi sarebbe piaciuto vederlo personalizzato con qualche tocco di colore in più, magari nell’unico tasto fisico posizionato nella zona alta della cassa.
E lo dico perché se guardato da vicino, il TicWatch Pro 5 è davvero ben costruito. La cassa è ovviamente circolare ed include anche una comodissima corona che si può ruotare e che è di tipo attivo: permette di scorrere con estrema facilità nei menu di WearOS ed è accompagnata da un feedback aptico davvero di ottima qualità, anche se non eccessivamente marcato.
Nel complesso poi, è uno smartphone dal design prettamente maschile, e non è adatto neppure a tutti i tipi di polsi: con i suoi 50mm di cassa è uno smartwatch molto grande. Sul mio polso sta più che bene, e poi io amo gli orologi più “massicci”, ma una donna o un uomo con un polso piccolo potrebbe ritenerlo poco confortevole. Anche perché ha uno spessore di 12.2 millimetri e pesa circa 44 grammi.
La cassa è realizzata in alluminio 7000, ultra resistente, di un colore grigio piuttosto scuro ed il retro è realizzato in nylon rinforzato con vetro che rappresenta un miglioramento rispetto la scorsa generazione. Mantiene la resistenza a polvere e acqua con certificazione IP68 ed in più si aggiunge anche la nuova certificazione militare MIL-STD-810G, dedicata a prodotti che superano test di “maltrattamenti” più ardui.
Integra poi uno speaker ed un microfono, per rispondere alle telefonate, interagire con gli assistenti digitali e dettare le risposte ai messaggi.
Display
Uno degli aspetti più intriganti del TicWatch Pro 5 è la presenza di un “doppio display” da 1.4″, 454 x 454 pixel; ok, chi conosce questi smartwatch saprà che non è una novità, ma nel nuovo smarwatch è stato arricchito di diverse uove funzionalità. Ma andiamo con ordine.
TicWatch Pro 5 possiede un pannello FSTN monocromatico ed un display AMOLED a colori come strato “superficiale”; lo schermo FSTN si attiva praticamente quando lo smartwatch è quasi scarico, oppure di notte quando non è necessario il “vero” display a colori, a patto che lo abbiate attivato nelle impostazioni.
La prima novità che si trova in questo display è nella retroilluminazione. È possibile utilizzare dei colori come segnali visivi della frequenza cardiaca durante l’allenamento e, credetemi, soprattutto se ci si allena la mattina presto o la sera è una cosa comodissima che aumenta la sicurezza, oppure è possibile scegliere di cambiare il colore della retroilluminazione nelle impostazioni.
Inoltre, il display secondario è stato arricchito da tutta una serie di riquadri: quando è attivo lo schermo FSTN, ruotando la corona sarà possibile scorrere tra cinque modalità di visualizzazione. Si può vedere ad esempio la frequenza cardiaca, l’ossigeno nel sangue, le calorie bruciate ed anche una bussola. Quando si utilizzano le funzioni “TicExercise”, poi, si potranno controllare le metriche dei propri allenamenti senza attivare il display più energivoro.
Certo, la qualità delle immagini non è minimamente paragonabile a quelle dello schermo OLED principale, che riproduce immagini di ottima qualità, con neri profondi, ben saturate e con una luminosità perfetta anche in condizioni di luce diretta, ma da tempo io adoro questa soluzione di TicWatch.
Hardware e prestazioni
TicWatch Pro 5 poi è il primo smartwatch ad essere animato dal nuovo Qualcomm Snapdragon W5+ Gen 1, che è affiancato da 2 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna. Un SoC ad architettura ibrida che dovrebbe garantire dei consumi ridotti addirittura del 50% rispetto alla generazione precedente e delle prestazioni nettamente superiori. Ora, ad essere sincero non sono riuscito a determinare quanto in realtà il nuovo SoC incida positivamente sui consumi energetici (di questo ne parleremo a breve), ma una cosa posso dirla: il TicWatch Pro 5 è uno degli smartwatch WearOS più veloci in circolazione.
GALLERY
Qualsiasi sia l’applicazione che si utilizza tutto scorre molto velocemente, ed è altrettanto veloce l’avvio delle diverse funzionalità. A dirla tutta però, ho la sensazione che Mobvoi abbia “frenato” leggermente il nuovo SoC, perché stiamo parlando di uno smartwatch che fa dell’autonomia uno dei suoi punti forti, ma è indubbio che nonostante questo particolare, le prestazioni non saranno mai un problema con questo dispositivo.
Software e monitoraggio della salute
Uno dei controsensi del TicWatch Pro 5 è che nonostante sia uno dei primi smartwatch ad essere animati da WearOS 3.5, in realtà (anche per via di tutti i ritardi del lancio) arriva poco dopo la presentazione di WearOS 4.
Ad ogni modo, così come ormai siamo abituati lo smartwatch è ricco di app Mobvoi, nello specifico ci sono le opzioni per la gestione del display secondario, TicSleep per il monitoraggio del sonno, TicPulse per il battito cardiaco, TicOxygen per la saturazione dell’ossigeno nel sangue, ma anche TicBreathe, TicHearing, TicCare, e TicExercise: Mobvoi ha praticamente previsto un’applicazione per ogni valore da monitorare, che sia il battito cardiaco o il respiro questo TicWatch Pro 5 può farlo, senza difficoltà. Il tracciamento via GPS poi è al pari di altri smartwatch anche più costosi. Ottimo lavoro.
Il monitoraggio delle attività è preciso; i sensori utilizzati da Mobvoi si confermano ancora una volta affidabili e accurati nella misurazioni, l’unica misurazione che non mi ha assolutamente ispirato fiducia è quella relativa alla pressione. È anche stata integrata una modalità di rilevamento dei valori “universale” con la quale, in un unico tap, si potranno verificare il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue, la frequenza respiratoria e la pressione.
Poiché lo smartwatch è dotato anche di NFC si potranno eseguire i pagamenti anche tramite Google Pay, qualora la vostra banca fosse compatibile e la presenza di WearOS apre le porte all’installazione delle app di terze parti dal Google Play Store. Buona anche la gestione delle notifiche, che è completa così come in ogni WearOS.
Autonomia della batteria
L’ampia cassa dello smartwatch, è dovuta anche alla batteria da 628 mAh che, senza giri di parole, è eccezionale. Anche se il brand garantisce 80 ore di utilizzo con un’unica carica, posso dirvi che nei miei test sono riuscito ad arrivare a circa 4 giorni di autonomia, con tutti i rilevamenti biometrici attivi e senza preoccuparmi più di tanto di ottimizzare il consumo energetico.
Anche la ricarica è eccezionale. È di tipo veloce e nei miei test è riuscita a ricaricare del 64% lo smartwatch in 30 minuti.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale del TicWatch Pro 5 è di 359,99 euro su Amazon o sullo store ufficiale Mobvoi. E sì, rispetto ai 299 euro necessari per acquistare il TicWatch Pro 3 Ultra al momento della sua presentazione la cifra è aumentata. E per quanto mi piacciano il Samsung Galaxy Watch 5 Pro (qui la recensione) o il nuovo Huawei Watch, è come se il TicWatch Pro 5 prendesse il meglio da questi due dispositivi e ne facesse una sorta di “fusione”. È dotato dell’hardware più recente, ha ottimi sensori biometrici, due display ed un’autonomia eccezionale.
L’unica sua vera limitazione sono il design e le dimensioni, che lo rendono poco adatto alle donne o alle persone con polsi più esili.
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