E’ passato più di un anno da quando ho provato per la prima volta uno smartwatch di Kospet, brand produttore di smartwatch nato in Cina già nel 2018, e devo dire che sembra essere trascorsa un’eternità rispetto i grandi passi in avanti e miglioramenti che l’azienda ha compiuto sui suoi modelli.
Recentemente ho ricevuto in prova il nuovo Kospet Tank X1, un dispositivo che si presenta di fatto come una via di mezzo tra una smartband ed uno smartwatch: chiamiamola una smartband con un grande display, perchè la sua natura è questa a tutti gli effetti. Rispetto il Tank M1 di qualche mese fa cambiano materiali di costruzione, efficienza ma anche il prezzo: proviamolo nel dettaglio e scopriamo a chi può tornare utile.
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Recensione Kospet Tank X1
Design e Display
Per chi avesse visto o letto la recensione del Kospet Tank M1 ricorderete certamente il suo design, come dimenticarlo d’altronde: ecco, diciamo che con questo Tank X1 l’azienda ha fatto grossi passi in avanti sulla qualità dei materiali utilizzati, ma di certo non ha lavorato tantissimo sul miglioramento del design. Questo smartwatch, tuttavia, non si colloca in una fascia di mercato dove il design è fondamentale, e soprattutto non si rivolge al target di utenti alla ricerca di un prodotto raffinato da abbinare, potenzialmente, anche sotto una giacca più casual.
Anche Kospet Tank X1, come il fratello M1, è uno smartwatch “militare”, non solo per le certificazioni che lo contraddistinguono, ovvero IP69K contro acqua e polvere, il MIL-STD-810H e la resistenza fino a 10ATM di pressione sott’acqua, ma anche per l’aspetto estetico tutt’altro che usuale: la sua è quasi una corazza, è realizzato in alluminio piuttosto resistente lungo tutto il frame e, seppur io non lo abbia torturato in congelatore o a martellate come il suo predecessore, malauguratamente l’ho sottoposto a qualche caduta involontaria di un paio di metri da cui è sempre uscito illeso.
I tasti funzione sono integrati sui due lati dello smartwatch: a destra c’è il tasto power che permette di accendere e spegnere il dispositivo oltre che risvegliarlo quando il display è in standby, mentre a sinistra c’è spazio per il tasto sport, il quale funge da scorciatoia per raggiungere la sezione delle attività sportive monitorabili con il Kospet Tank X1. Per tutte le altre funzioni, come ad esempio tornare indietro nei vari menu, ci si può servire delle classiche gesture in uso su prodotti simili.
Grande miglioramento è stato fatto sui materiali del cinturino; mentre sul precedente modello c’era quel fastidioso problema che tendeva a “strappare” i peli dalle braccia di chi lo indossava, in questo X1 l’azienda ha utilizzato dei materiali di qualità superiore, al pari di dispositivi estremamente più costosi. Tuttavia manca un cinturino di ricambio nella confezione, e la sostituzione dello stesso non è rapida con i soliti meccanismi facilitati, ma bisognerà utilizzare un piccolo cacciavite con cui rimuovere le quattro viti di fissaggio.
Il più grande passo in avanti, però, è rappresentato sicuramente dalla qualità del display: il bello di brand piccoli come Kospet sta proprio nell’ascolto della community, ma anche di noi recensori che ci troviamo a dare dei giudizi pubblici sui loro prodotti. Il Kospet M1 mi aveva assolutamente deluso sul fronte display, ma questo X1 arriva con un bello schermino di tipo AMOLED da 1.47″ pollici con risoluzione 198 x 368, non tra le più alte ma più che sufficiente per la tipologia di pannello installato.
Ha una retroilluminazione importante che consente di vedere i contenuti alla perfezione anche sotto la luce del sole; manca purtroppo un sensore per la regolazione automatica della luminosità, per cui di notte se lo tenete indossato vi consiglio di ridurla altrimenti rischiereste di svegliarvi talmente è forte. Non scherzo.
Anche la parte inferiore è realizzata in plastica con un piccolo ottagono centrale all’interno del quale si trova il sensore per la misurazione del battito cardiaco; in più c’è spazio anche per i due pin magnetici per la ricarica tramite cavetto proprietario che trovate in confezione. Il tutto è racchiuso in un peso totale di soli 52 grammi, decisamente abbordabile da indossare e poco ingombrante al polso.
Prestazioni, monitoraggio e software
Sul fronte hardware non ho moltissimi dettagli tecnici da svelarvi su quali sensori siano installati di preciso o quale CPU abbia utilizzato il produttore cinese; è presente, come vi anticipavo, un sensore in grado di monitorare la pressione cardiaca e utile anche per tenere sotto controllo i livelli di ossigeno nel sangue o anche la qualità del nostro sonno. Ovviamente lo smartwatch è dotato di Bluetooth per interfacciarsi con i nostri smartphone Android e iOS ma purtroppo non c’è alcuna possibilità di rispondere alle notifiche e nemmeno rispondere alle chiamate: il massimo grado di interazione con il nostro smartphone si limita alla sola visualizzazione delle notifiche di gran parte delle app oppure alla semplice chiusura di una chiamata di cui stiamo ricevendo la notifica sullo smartphone.
A dir la verità pensavo si trattasse di una limitazione nella comunicazione con il mio iPhone, ma ripetendo i test con uno smartphone Android ho trovato le stesse problematiche. Sono supportate, tuttavia, le notifiche delle principali applicazioni in uso sugli smartphone: c’è Instagram, Facebook, Whatsapp, Telegram e decine di altre applicazioni, ma se intendete ricevere una notifica da un’app non presente sulla lista, non potrete purtroppo farlo. Altra cosa che ho notato, invece, è relativa l’assenza delle emoji all’interno delle notifiche dei messaggi.
Rispetto al modello più economico lanciato in passato, con questa nuova generazione Kospet ha introdotto il monitoraggio di oltre 70 attività sportive a partire dalle più tradizionali come la corsa, il nuoto o la bicicletta fino ad arrivare alle meno diffuse come il cricket, la boxe o l’ippica. E’ presente, inoltre, anche un rilevamento automatico delle attività sportive, attivabile o disattivabile a scelta, ma francamente non è perfetto: durante i giorni di test, ad esempio, mi è capitato di spostarmi per lunghe tratte in auto e lo smartwatch mi chiedeva costantemente se volessi monitorare la mia sessione di bicicletta: no, decisamente non ero in bicicletta.
Funziona sicuramente meglio il monitoraggio per la camminata e la corsa, attività più semplici e più diffuse nelle quali si riesce ad avere un monitoraggio anche abbastanza preciso delle distanze percorse. Purtroppo gli amanti della corsa non potranno tenere sotto controllo il percorso effettuato perchè questo Kospet Tank X1 non è dotato di GPS e, dunque, non riuscirà ad elaborare alcune informazioni.
Funzionano bene i sensori nel monitoraggio cardiaco dove non ho trovato grosse differenze con il mio Apple Watch, mentre non è perfetto il monitoraggio del sonno; non scendo nel dettagli nel monitoraggio del sonno in sè, quanto più nell’accuratezza tra l’orario in cui sono andato a letto. Capita spesso, infatti, che io resti per qualche minuto con lo smartphone a letto prima di addormentarmi: di fatto, però, il Kospet Tank X1 ha cominciato a segnare il mio sonno qualche minuto prima che realmente mi addormentassi. Pazienza.
Per il resto il software è proprietario: l’ho trovato migliorato rispetto al modello precedente, ma il fatto di essere proprietario e non aperto come può essere, ad esempio, un software basato su WearOS, porta inevitabilmente ad un po’ di limitazione nelle funzioni. Ad ogni modo non manca la possibilità di modificare le watch face tra le diverse decine disponibili, monitorare il meteo (che si aggiorna tramite sincronizzazione lo smartphone), interagire con il lettore musicale dello smartphone oppure ancora scattare delle foto tramite il comando remoto.
L‘applicazione per smartphone è disponibile sia su iOS che su Android: si chiama Kospet Fit ed è anche questa migliorata rispetto lo scorso anno. In realtà l’applicazione è molto simile a livello grafico a tutte le altre app proprietarie di smartwatch come questo Kospet, le quali mostrano un po’ la sintesi di tutti i valori monitorati dallo smartwatch oltre che i vari menu che consentono di personalizzarlo a nostro piacimento.
Autonomia
L’autonomia è uno dei pochi aspetti su cui il Kospet Tank X1 mi ha soddisfatto a pieno; non ho idea di quanto sia grande la batteria che il produttore ha montato a bordo, ma posso dirvi che utilizzandolo al polso con i vari monitoraggi sempre attivi e le notifiche attiva sono riuscito ad ottenere circa 12 giorni di autonomia, pari a quanto dichiarato dal produttore sulla scheda tecncia ufficiale del prodotto.
Si riesce a migliorare ulterioremente la situazione, invece, con i sensori disattivati ed una luminosità più bassa; in questo caso si superano abbondamente i 20 giorni, ma non è sicuramente il modo ideale di utilizzare un prodotto di questo tipo.
Prezzo e Considerazioni
Lo smartwatch è acquistabile in Cina tramite Aliexpress ad un prezzo di lancio di poco superiore ai 50 euro, cifra che nonostante tutti i miglioramenti apportati, lo colloca nella stessa fascia di mercato del suo fratello minore M1 che abbiamo provato lo scorso anno. Le considerazioni su questo prodotto non sono completamente negative, voglio essere di incoraggiamento per Kospet che ha dimostrato grande capacità di ascolto dei feedback e sta migliorando moltissimo con i vari prodotti sul mercato.
Senza alcun dubbio le due migliori caratteristiche di questo Kospet Tank X1 sono il display, che ha una retroilluminazione pazzesca, e la batteria che potrebbe soddisfare gli utenti più esigenti. Il monitoraggio delle attività non è tra i migliori in assoluto, ma soprattutto se siete alla ricerca di un prodotto che vi faccia rispondere anche alle notifiche, beh…brutta notizia, ma vi tocca aggiungere qualche bigliettone da 100.
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