Prima di iniziare ad entrare nei dettagli del DJI Mini 3 Pro, va subito fatta una premessa: negli ultimi tempi sono tante le aziende che hanno chiamato “Pro” ai propri dispositivi ma, molto probabilmente, il nuovo drone del brand è l’unico in cui questo aggettivo ha davvero un senso. È compatto, è sicuro, ha un sistema di volo migliorato così come la fotocamera (che può essere ruotata per registrare video verticali). Certo, rispetto alle precedenti generazioni il costo è aumentato, ma il DJI Mini 3 Pro alza decisamente tanto l’asticella della popolare serie di droni, continuando a mantenere un il peso sotto i 250 grammi.
Stiamo provando da qualche settimana la versione Fly More Kit, con il nuovo controller RC (quello che integra il display e che non necessita di alcuno smartphone) e nonostante le condizioni meteorologiche invernali, la costante pioggia battente che ad Avellino è una costante, me ne sono innamorato al punto di poter affermare senza alcun dubbio che il DJI Mini 3 Pro è il miglior drone che ci si può regalare a Natale (e non).
Indice
ToggleRecensione DJI Mini 3 Pro RC Fly More Kit: il drone leggero e sicuro che vi farà innamorare
Unboxing
La versione del DJI Mini 3 Pro che abbiamo ricevuto in prova è quella RC accompagnata dal Fly More Kit. Il che vuol dire che nella confezione, oltre al drone, a tutti gli accessori e al controller di tipo tradizionale, è incluso anche il nuovo radiocomando RC con display ma anche una borsa per il trasporto, due batterie aggiuntive, un adattatore per ricaricare le 3 batterie totali che usciranno dal kit in maniera contemporanea, e 4 eliche sostitutive.
Insomma, si tratta di un bundle che effettivamente fa alzare un po’ il prezzo del DJI Mini 3 Pro ma, una volta acquistato, l’unica cosa che vi servirà sarà una microSD. Poi potrete alzarlo in volo ed iniziare a divertirvi.
Design e materiali
Anche se dal punto di vista del design, il DJI Mini 3 Pro continua a seguire la strada (quantomeno dettata) intrapresa con le precedenti generazioni, ci sono diverse novità molto importanti anche dal punto di vista funzionale. La gimball, ad esempio, ha un design totalmente riprogettato e sporge molto rispetto alla fusoliera del drone: questo nuovo design è dovuto sostanzialmente al fatto che DJI Mini 3 Pro può registrare anche video in verticale ed al fatto che è stato aumentato l’angolo di tilt, sia verso l’alto che verso il basso, e che ora può variare tra i 60° ed i -90°.
Cambia anche il posizionamento delle eliche posteriori, che ora sono su un asse leggermente più alto rispetto a quelle anteriori, ed il posizionamento dei sensori per il rilento degli ostacoli, che funzionano su tre vie, è sicuramente molto più vistoso rispetto a quello (quasi inesistente) della generazione precedente.
Ad ogni modo, nonostante il brand dichiari che il drone pesi 249 grammi, in realtà il reale peso da noi rilevato è di 247 grammi, mentre le dimensioni del dispositivo da chiuso sono 145×90×62 mm e 251×362×70 mm da aperto e con le eliche montate.
Radiocomando e ricezione
Chiunque scelga di acquistare il bundle completo, riceverà probabilmente l’upgrade più importante grazie anche al nuovo radiocomando. Perché sì, le novità introdotte con il drone in sé non sono tutte, ed già dal primo utilizzo ci si rende conto che il nuovo DJI RC è davvero in grado di fare la differenza.
In primis grazie al display da 5.5 pollici integrato che, non solo rende il radiocomando in sé molto più robusto, ma non richiede l’utilizzo di periferiche esterne. Ed è una cosa comodissima. Integra quattro antenne oltre che ad uno slot per microSD e sì, personalmente io lo preferisco al DJI RC Pro soprattutto per il peso: pesa solo 385 grammi, contro i ben 680 grammi dell’altra versione.
È un controller ergonomico, confortevole da tenere in mano, con tutti i controlli al punto giusto e dei dasti inferiori programmabili a piacimento: personalmente, ad esempio, ad uno dei tasti inferiori ho associato la funzione della rotazione del gimbal in modo da poter registrare i video in verticale. Inoltre permette in maniera incredibilmente naturale, di controllare l’inclinazione del gimbal e il fattore di zoom, del quale parleremo a breve.
Anche il pannello utilizzato è di altissima qualità e, seppure in termini di luminosità di picco non raggiunge i valori dell’RC Pro, la visibilità è più che assicurata anche in condizioni di luce diretta.
In soldoni, quelli di DJI hanno integrato una sorta di smartphone Android nel controller, che è animato da una versione del sistema operativo di Google palesemente personalizzata dal brand, in cui si può utilizzare sostanzialmente solo DJI Fly, ossia l’applicazione che abbiamo imparato a conoscere con tutti gli altri droni di DJI.
Ed è quindi tramite il controller con l’app integrata che si potranno sfruttare tutte le funzionalità software del drone. Ad esempio, con il DJI Mini 3 Pro è stata introdotta la ActiveTrack 4.0, che migliora la precisione nel tracciamento dei soggetti e degli oggetti nel corso di voli automatizzati e che può essere utilizzata tramite le solite tre modalità: Spotlight, POI (punto d’interesse) e ActiveTrack.
Non mancano poi è Master Shots, che possono essere utilizzati tramite le tipiche modalità automatiche come Dronie, Circle, Helix, Boomerang, Rocket e Asteroid, ed è anche possibile sfruttare delle modalità di scatto molto scenografiche, come Hyperlapse e Panorama, che possono essere registrati in diverse risoluzioni.
Insomma, è vero che il DJI RC Smart Controller è un aggiornamento importante, che comporta un aumento di spesa notevole, ma il suo schermo integrato da 700 nit e la sua ergonomia miglioreranno profondamente l’esperienza di volo, sia per le persone esperte che per quelle meno esperte.
Foto e video
DJI Mini 3 Pro fa grandi passi in avanti anche in quanto a fotocamera. Il sensore utilizzato è un CMOS da 48 megapixel grande 1/1.3” in grado di registrare video in HDR alla risoluzione massima di 4k a 60 fps. L’ottica è ad apertura fissa f/1.7 ed è l’equivalente di un 24mm con un campo visivo di circa 82°. Non è estremamente grandangolare, è vero, ma si tratta di un field of view più che consono, soprattutto considerando la presenza delle eliche che con un FoV più marcato sarebbero comparse nell’inquadratura.
Il tutto è montato su uno stabilizzatore motorizzato su tre assi che, come già accennato, può ruotare anche in verticale in modo da registrare video già pronti per la condivisione sui vari social network, senza dover effettuare alcun crop, reframe e con praticamente zero perdita di qualità.
Può scattare foto in diverse modalità, tra cui foto singola a 48 megapixel, brust, panorami (che possono essere composti da 3 o 5 immagini), scatti a tempo, ma non dispone della modalità Smart Photo introdotta con il Mavic Air 2.
In quanto a qualità video, è inutile girarci intorno: da questo punto di vista il DJI Mini 3 Pro è il miglior drone sotto i 250 grammi. C’è poco da fare. E lo è anche grazie all’altissimo bitrate di 150 Mbps, che può essere sfruttato utilizzando i codec H.264 e H.265. Il framerate scende a 30 fps quando si registrano video in HDR, e qualora si volesse registrare immagini con framerate e risoluzione superiori ai 2.3k a 30 fps, la modalità FocusTrack e APAS si disattiveranno, rendendo impossibile seguire automaticamente i soggetti o aggirare gli ostacoli quando si registrano immagini a 4k a 60 FPS.
Poco male, perché la qualità che si ottiene utilizzando la massima risoluzione ed il massimo framerate è eccezionale, e vale il prezzo della perdita di queste funzionalità di volo autonomo.
DJI Mini 3 Pro ha anche uno zoom 4k, che però è digitale: in 4K il fattore di ingrandimento si dimezza a 2x, mentre in 2,7k scende a 3x. È anche possibile sfruttare il profilo colore LOG D-Cinelike, con il quale poi sarà necessario applicare una color più precisa in post produzione.
In sostanza, grazie a tutte queste caratteristiche, la qualità delle immagini catturate con il DJI Mini 3 Pro è nettamente superiore non solo alla generazione precedente di Mini, ma anche a quelle che abbiamo ottenuto con il Mavic Air 2, e lo è anche in condizione di scarsa luminosità (o a notte fonda): con questo drone, potrete portarvi a casa con estrema semplicità, immagini in molti casi senza alcun rumore o pastellamento. Davvero eccezionale.
La gestione degli ISO è senza dubbio eccellente e non genera alcun rumore aggiuntivo nei file raw fino al valore massimo di ISO 6400. Anche i colori rimangono molto naturali, il che significa che si può scattare tranquillamente con qualsiasi impostazione ISO.
I dettagli e la nitidezza dell’inquadratura sono eccellenti durante le riprese video e utilizzando dei filtri ND e le giuste impostazioni si possono produrre filmati fluidi e qualitativamente ottimi, ma attenzione: anche se si acquista il Fly More Kit, il set di filtri ND andrà acquistato separatamente, ma è un acquisto essenziale se si intende effettuare riprese video di buon livello.
Ciò che continua a non farmi impazzire è la memoria integrata nel drone, che è di poco più di 1 GB: certo, può essere un buon “tampone” qualora ci si dimentichi di portare con sé la microSD, ma a questo punto (e a questo prezzo) il brand avrebbe dovuto quantomeno integrare una memoria da 4GB.
Stabilità in volo
In volo DJI Mini 3 Pro mostra tutto i muscoli. E lo fa con una rumorosità nettamente inferiore rispetto alla generazione precedente o a qualsiasi Air. La fluidità in aria è quella che ci si aspetterebbe da un prodotto di DJI, ma ciò che lascia a bocca aperta è la stabilità e la semplicità di pilotaggio, che sono perfette anche per i “dronisti” meno esperti.
Nonostante le dimensioni super compatte poi, il DJI Mini 3 Pro è in grado di gestire senza alcun problema il volo anche con raffiche di vento fino a 40 Km/h una condizione in cui, certo, si sacrificherà parecchio l’autonomia della batteria, ma per volo sicuro è il minimo prezzo da pagare.
Ed è proprio la sicurezza una delle armi di questo DJI Mini 3 Pro. Rispetto alla generazione precedente i sensori anti collisione sono più numerosi, ed il drone è in grado di rilevare gli ostacoli praticamente (quasi) a 360 gradi: in soldoni, qualora il sistema dovesse rilevare qualche ostacolo (anche alberi con rami sottili) si fermerà immediatamente evitando l’impatto.
Insomma, volare con il DJI Mini 3 Pro è davvero divertente e confortevole, e il sistema di trasmissione OcuSync 3.0 genera un segnale video non solo stabile, ma anche estremamente risoluto anche in condizioni difficili: l’abbiamo provato in una zona con molti palazzi, facendolo volare anche dietro gli edifici stessi, e non abbiamo mai riscontrato problemi di sorta.
Non c’è nulla da dire, è un drone eccezionale che punta sulla stabilità in volo e la qualità video, è perfetto per gli amatori, ma lo stabilizzatore in grado di ruotare anche a -90° lo rende ottimo anche per utilizzi più professionali: mi viene da pensare ad un utilizzo nel campo dell’edilizia, magari nell’ispezione di tetti o coperture.
Autonomia della batteria
Miglioramenti anche dal punto di vista della batteria e del tempo di volo. DJI Mini 3 Pro utilizza la nuova Intelligent Flight Battery da 2.453 mAh che nonostante pesi solo 80.5 grammi è in grado di garantire circa 35 minuti di volo.
Certo, con i droni il fattore autonomia è molto variabile in base alle condizioni climatiche, ma anche con la presenza di vento a circa 30 Km/h il miglioramento rispetto alle generazioni precedenti è notevole: nei nostri test, con questo vento, abbiamo potuto utilizzare il drone per circa 25 minuti con un’unica carica.
Volendo (fuori dall’Europa) si può acquistare il kit Flight Battery Plus che dispone di una capacità di 3.850 mAh ed aumenta il tempo di volo a 47 minuti, ma porta il peso del DJI Mini 3 Pro oltre i 250 gr facendolo passare alla categoria di peso A3.
Prezzo e considerazioni
Le versioni disponibili all’acquisto del DJI Mini 3 Pro sono 3: è possibile acquistare il drone senza radiocomando al prezzo ufficiale di 749,00 euro, oppure lo si può acquistare con il radiocomando tradizionale a 839,00 euro mentre la versione più completa, ossia quello con il radiocomando DJI RC con display integrato, costa 1009 euro. Ma tenete sempre sotto box in basso per accedere ai vari sconti disponibili.
E sì, è un drone costoso che di “mini” ha solo le dimensioni e il peso. Ma è un prodotto che ci ha positivamente sorpresi grazie alla sua progettazione, alla semplicità e la sicurezza in volo, alle mille funzioni software e all’ottimo radiocomando RC. Tutte caratteristiche che lo rendono perfetto sia per i principianti che per i piloti professionisti, sia per scopi hobbystici che per scopi lavorativi.
Insomma, il DJI Mini 3 Pro è senza dubbio uno dei migliori droni in circolazione, e non solo tra quelli prodotti da DJI.
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