L’anno scorso abbiamo visto in due recensioni approfondite gli smartwatch della serie T-REX di Amazfit, dei prodotti molto particolari, certamente non adatti a tutti, ma destinati ad un pubblico molto preciso.
La nuova generazione è finalmente arrivata e porta con sè non poche novità: l’oggetto (del desiderio? Chissà!) di oggi è il nuovo Amazfit T-REX 2, uno smartphone che segna un traguardo per l’azienda cinese che finalmente è riuscita a far comprendere il suo valore.
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Recensione Amazfit T-REX 2
Design e Materiali
Voglio partire proprio dal design di questo prodotto, che poi è la caratteristica che potrebbe non renderlo adatto a tutti: a differenza dei modelli di cui io stesso vi ho parlato nelle scorse settimane, ovvero il GTR 3 Pro o il GTS, questo T-REX 2 è uno smartwatch che non vuole essere bello a tutti i costi, quanto più ambisce ad essere resistente e funzionale. Non passa di certo inosservato al polso, a dire il vero, visto che le dimensioni sono pari a 47.1×47.1×13.65mm ed il peso è di poco inferiore ai 70 grammi, cinturino incluso.
Lo smartwatch è realizzato interamente in policarbonato e possiede uno stile decisamente sportivo e, per così dire, wild a differenza di molti altri sport watch in circolazione: tanto per farvi un paragone, la somiglianza più vicina sono senza dubbio i CASIO G-Shock, probabilmente leader indiscussi per questo segmento di mercato. La mia versione è realizzata nella colorazione grigia e nera con dettagli rossi, ma in caso non facesse al caso vostro è disponibile anche una variante “militare” di colore verde che si alterna a dettagli grigio scuro.
A proposito di militare, quando vi dicevo che questo è uno smartwatch che punta alla solidità e alla robustezza, mi riferivo principalmente a questo aspetto: Amazfit T-REX 2, infatti, dispone di certificazione Military Standard 810G, ed è in grado di resistere da circa -40 fino a +70 gradi cierca, oltre che ad urti, acqua e pioggia. Aumenta, inoltre, anche la resistenza all’acqua che su questo modello arriva a 10ATM fino a 100mt di profondità.
Il cinturino è realizzato in gomma di buona qualità, non si crea attrito sulla pelle, sinonimo di materiali di un certo valore; nota dolente, però, è che il cinturino non mi pare essere removibile e sostituibile. Peccato.
Per rimanere sul lato estetico, posso dirvi che il display adottato dall’azienda è di tipo AMOLED con diagonale da 1.39″ pollici con risoluzione 454 x 454 ed una densità di pixel pari a 326PPI; la qualità di questo schermo è decisamente buona, possiede anche un sensore per la regolazione automatica della luminosità e, in qualunque caso, offre una visibilità sempre buona e senza mai alcuna rinuncia, visto che sfiora i 1000 nits di picco sotto al sole.
In più, una differenza molto importante, sta nell’aggiunta di un piccolo spaker nella parte laterale vicino il brand dell’azienda, utile ad emettere suoni e avvisi durante i vari allenamenti. Sulla parte inferiore, inoltre, rimangono i due pin per la ricarica magnetica e non ancora wireless, mentre sui due lati sono distribuiti quattro pulsanti funzione, forse un po’ confusionari e poco chiari nell’utilizzo di ogni giorno, ma sicuramente è un problema che si risolve con un po’ di pratica.
Sensori, prestazioni e Software
Il grande passo in avanti che l’azienda cinese ha compiuto con questo modello, a dirla tutta, è racchiuso interamente sotto la scocca con dei miglioramenti pratici di grande rilevanza; innanzitutto il GPS ora è a doppia banda e sfrutta fino a 5 satelliti, in modo da evitare perdite di segnale e fornire una precisione sempre più accurata nel corso degli allenamenti. È assente, infatti, qualsiasi tipologia di problema legato al GPS ed alla sua precisione.
Per poter sfruttare più a fondo le peculiarità del GPS l’azienda ha promesso un aggiornamento tramite OTA che sbloccherà alcune funzioni come l’importazione dei percorsi personali da seguire durante l’allenamento oppure una sorta di Return to Home, che ci fornisce indicazioni su come ritornare indietro al punto di partenza durante gli allenamenti. Peccato non aver potuto mettere le mani su queste funzioni, spero di poterlo riprovare più avanti.
Il tutto è permesso grazie al Sensore biometrico BioTrackerTM 3.0 PPG, il quale oltre alle funzione prima citate permette di sfruttare lo smartwatch per la misurazione dell’ossigeno nel sangue, per lo stress, per la temperatura corporea e molto altro. Personalmente non consiglio mai di affidarsi a questi strumenti per effettuare misurazioni di questi valori, ma ho provato a confrontare i dati con un saturimetro e sono molto simili, mentre per la temperatura corporea vi è qualche grado di differenza a ribasso.
Lo smartwatch di Huami, inoltre, diventa ancora più intelligente grazie all’algoritmo PeakBeats proprietario che combina tutti i dati tecnici raccolti durante le sessioni di allenamento (BPM, Vo2 Max, etc) al fine di fornire indicazioni sui tempi di recupero, l’efficacia dell’allenamento e il miglioramento delle proprie prestazioni, un sistema molto simile per certi versi a quello visto sul Huawei Watch GT Runner. Si tratta, in sostanza, del sistema PAI (personal activity intelligence) che offre delle metriche utili a migliorare il proprio stile di vita.
Aumenta l’accuratezza, inoltre, del monitoraggio del sonno che ora ora è in grado anche di tracciare la qualità della respirazione e di fornire suggerimenti per migliorare le abitudini notturne; sono tutte novità introdotte su questo modello che sicuramente verranno affinate e migliorate nel corso dei futuri aggiornamenti dal momento che, ad ora, risultano un po’ spartane.
Per quanto riguarda le attività sportive monitorate, come i modelli analizzati negli scorsi mesi, sono circa 150 gli sport differenti disponibili; molto interessante, invece, l’introduzione di una modalità che offre il riconoscimento automatico dello sport che stiamo praticando, inclusa un “coach virtuale” in grado di conteggiare le ripetizioni di una serie di esercizi effettuati al chiuso in palestra.
App su Smartphone e Software
ZeppOS è il sistema operativo che muove il device di Amazfit, e anche su questo modello rimane fermo alla versione 1.0 già vista nei mesi precedenti a bordo dei vari device che ho personalmente provato.
E’ presente un app store proprietario che però, al momento, offre le sole applicazioni di sistema proposte da Amazfit: non è possibile almeno per ora affidarsi ad app di terze parti, come può essere il caso di Runtastic, Strava e altre app simili. In compenso, però, è presente l’applicazione di GoPro (non ufficiale, ma sviluppata da Amazfit) per poter comandare da remoto la GoPro durante le registrazioni.
Ciò su cui Amazfit spinge maggiormente con ZeppOS è l’estrema reattività e rapidità della piattaforma oltre che un consumo ridottissimo della batteria, e devo dire che ci riesce perfettamente. L’aspetto di estrema importanza è quello relativo le notifiche e prima che lo chiediate, NO è la risposta, o meglio, chiariamoci: la risposta alle notifiche di app come Whatsapp, Telegram e simili è supportata ma solo con risposte predefinite e parzialmente personalizzabili.
Per quanto riguarda le chiamate, c’è la possibilità soltanto di rispondere o rifiutare la chiamata ma non, ad esempio, di parlare direttamente tramite l’orologio. Manca, inoltre, la memoria interna per conservare i file musicali in formato MP3 e, quindi, tramite lo smartwatch si può solo passare da un brano all’altro presente sullo smartphone o in riproduzione su Spotify.
Autonomia
Uno dei punti di forza indiscussi di questo nuovo smartwatch di Huami è senza dubbio la durata della batteria: grazie all’unità da 500 mAh montata sotto la scocca, che si ricarica da a 0 a 100% in circa due ore, l’Amazfit T-REX 2 è in grado di assicurare un’autonomia che può variare dai circa 10 ai circa 24 giorni, a seconda di quanto è stressante la tipologia di uso che ne facciamo.
Ipotizzando l’allenamento a giorni alterni, la durata della batteria è di circa 12-14 giorni, mentre in casi di allenamenti giornalieri scende fino a 10, ma può salire fino a 24 giorni in caso acquistate questo smartwatch per le funzioni smart più che per quelle sportive.
Considerazioni e Prezzo
Amazfit T-REX 2 è uno smartwatch che viene venduto ufficialmente a 229,90€ ma spesso lo si trova in offerta a qualche decina di euro in meno; è un prodotto particolare, questo è l’aggettivo più giusto per definirlo. Particolare nel design non adatto a tutti e particolare nelle funzioni smart, per non dire limitato, dal momento che sono assenti tante peculiarità invece presenti nei prodotti della serie GTR, ad esempio.
E’ uno smartwatch che consiglio a chi fa attività estreme, a chi cerca uno sport-watch affidabile senza rinunciare alle notifiche a portata di polso; per tutti gli altri utenti, alla ricerca di un prodotto esteticamente più accattivante e ricco di qualche funzione in più, beh vi consiglio di leggere le recensioni di Amazfit GTS 3, GTR e GTR 3 PRO oppure di guardare il mio video dove li ho provati tutti e tre e messi a confronto.