Che ci crediate o meno, la prima telecamera di sorveglianza presentata da Nest (che, allora, era un brand del tutto indipendente da Google) risale al 2014, molto prima dell’inizio dell’era degli assistenti digitali e delle case smart. E sì, pensandoci è un bel po’ di tempo, ma in tutto questo periodo il brand non è stato assolutamente fermo: negli anni Nest ha rilasciato diversi prodotti, tutti rivolti alla sicurezza intelligente in casa, per poi diventare parte integrante di Google.
La realtà dei fatti però, è che la nuova Google Nest Cam (a batteria) potrebbe essere considerato il prodotto più ambizioso nato dal brand, e non solo perché rappresenta il giro di boa per Google Home (che diventa, imprescindibilmente, l’applicazione con la quale si potranno gestire le nuove telecamere di sicurezza), ma anche perché si tratta di un prodotto adatto sia ad interni che ad esterni, che si può posizionare praticamente ovunque, che non richiederà necessariamente un abbonamento a Nest Aware per poter sfruttare tutte le sue funzionalità e che può funzionare e registrare 60 minuti di eventi anche in assenza di rete elettrica e connessione ad internet.
Tutto molto bello, direte, il punto è che questa transizione verso la centralizzazione di Google Home, quelli di Mountain View avrebbero potuto gestirla meglio. Ma andiamo con ordine.
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Recensione Google Nest Cam (a batteria): qualità, autonomia e funzioni smart, ora in Google Home.
La confezione della Google Nest Cam (a batteria) è realizzata secondo le classiche linee di stile del brand. Le dimensioni sono piuttosto importanti, dato l’ingombro della telecamera, ed al suo interno troviamo – oltre al prodotto principale – un alimentatore USB da 7.5W, un cavo di ricarica lungo 1 metro, una base con attacco magnetico da fissare a muro tramite una piastra integrata, viti e tasselli per il montaggio a parete.
In soldoni, se vorrete utilizzare la Google Nest Cam (a batteria) posizionandola su una superficie piana, non potrete farlo. A meno che non decidiate di spendere 35 euro per acquistare (l’ottimo) stand per scrivania, chiamato Base Indoor e disponibile sul Google Store, che si connetterà alla telecamera di Google tramite un meccanismo magnetico.
Design e caratteristiche
Progettata per essere utilizzata sia all’interno che all’esterno (grazie alla certificazione IP54) la Google Nest Cam (a batteria) è uno di quei prodotti che trasmette solidità sin dal primo approccio. La colorazione è unica, ed è il tipico “bianco Google”, e le dimensioni sono piuttosto massicciò: la Google Nest Cam (a batteria) ha un diametro di 83mm per una profondità sempre di 83 mm con un peso di 398 grammi. Insomma, la robustezza di questo prodotto è indiscussa.
La forma è circolare, il che rende molto difficoltoso appoggiare la telecamera su una superficie orizzontale, e per questo scopo quelli di Google hanno pensato ad una base magnetica, da collegare all’attacco inferiore della telecamera, che però bisognerà acquistare a parte.
La zona anteriore è totalmente nera ed integra, un sensore fotografico FullHD compatibile con HDR e con un angolo di visione di 130°, attorno al quale è stato integrato un blaster infrarossi che utilizza 6 LED con una frequenza di 850 nm: in soldoni, di notte la Google Nest Cam (a batteria) è in grado di vedere fino ad una distanza di 6 metri.
È anche presente un sensore di movimento, che è in grado di vedere a 110° e di rilevare spostamenti fino a 7.5 metri di distanza, che è affiancato da un particolare sensore magnetometrico: in soldoni, quando la Google Nest Cam (a batteria) sarà disconnessa dalla base magnetica, si spegnerà automaticamente.
Infine, così come in tutte le telecamere di sorveglianza di Nest, anche sulla Google Nest Cam (a batteria) è presente la possibilità di usufruire dell’audio full-duplex, grazie al quale (sfruttando un ottimo speaker integrato) sarà possibile interloquire con chiunque si trovi nella stanza controllata dal dispositivo.
La prima grande novità introdotta da questa Google Nest Cam (a batteria) sta nel fatto che può funzionare a batteria. Si tratta di una funzionalità importante, che porta con sé molti vantaggi (e qualche svantaggio).
È indubbio però, che non essere più schiavi del cavo è una manna dal cielo, soprattutto qualora si volesse utilizzare la telecamera all’esterno, in zone in cui le prese elettriche potrebbero mancare, ma c’è di più: qualora la corrente dovesse mancare, la Google Nest Cam (a batteria) continuerebbe a registrare sulla sua memoria interna fino a 60 minuti di video, che saranno poi salvati sul cloud al ripristino della connessione internet.
C’è però anche uno svantaggio piuttosto importante, qualora la si utilizzi a batteria: lo streaming live va attivato manualmente. Certo, si tratta di un’opzione nata con lo scopo di aumentarne l’autonomia, che rende però piuttosto confusionaria e poco funzionale la schermata di riepilogo di tutte le telecamere.
L’altra importante novità della nuova Google Nest Cam (a batteria) sta nell’integrazione di una serie di componenti hardware che le permetteranno di elaborare l’immagine in locale. Il che vuol dire che tutte le elaborazioni precedentemente affidate al cloud, verranno effettuate senza la necessità di trasferire i dati ai server di Google, con un conseguente miglioramento delle prestazioni generali del prodotto ma, soprattutto, con la possibilità di fare a meno di un abbonamento Nest Aware per sfruttarne tutte le funzionalità integrate. E, permettetemi di dirlo, era ora.
Detto questo, poi, la Google Nest Cam (a batteria) integra tutte le funzionalità tipiche delle telecamere di sorveglianza dell’azienda. È possibile impostare il riconoscimento del volto, è possibile creare delle zone attive e scegliere di rilevare i movimenti solo in una determinata area dell’immagine, dall’app poi si può decidere la lunghezza dei clip registrati in caso di rilevazione del movimento, ma è importante tenere sempre presente una cosa: qualora non si fosse abbonati al servizio cloud di Nest, la cronologia dei movimenti avrà una lunghezza massima di 3 ore (prima, senza l’abbonamento, non era proprio possibile controllarla).
Applicazione
I guai arrivano però quando ci si rende conto che per gestire la nuova Google Nest Cam (a batteria) è necessario utilizzare Google Home. Per carità, la gestione delle telecamere continua ad essere immediata e semplicissima, ma questa “transizione” potrebbe generare un po’ di confusione a tutti gli utenti che in casa hanno installato uno dei vecchi modelli di videocamera Nest.
La questione è semplice ma, allo stesso tempo, un po’ controversa. Se in casa si hanno i vecchi modelli di Nest, li si potrà continuare a visualizzare sia nell’app ufficiale di Nest, che in Google Home. Il punto però, è che nell’app di Google non si potranno gestire le impostazioni delle telecamere.
Viceversa, qualora si integrasse la Google Nest Cam (a batteria) in un ecosistema preesistente Nest, non la si potrebbe né controllare né gestire tramite l’app Nest, e si dovrebbe utilizzare Google Home.
In soldoni, qualora si utilizzino videocamere Nest di nuova e vecchia generazione, in un ecosistema misto, bisognerebbe utilizzare due applicazioni. E, quindi, ricevere notifiche da due app diverse, e così via.
Per non parlare poi dell’immediatezza. Utilizzare un’applicazione dedicata solo alla gestione delle telecamere di sicurezza è decisamente più immediato che dover utilizzare un’app tipo Google Home. Con le vecchie telecamere Nest, bastava avviare l’applicazione per controllare immediatamente lo streaming video di tutte le telecamere installate, mentre con Google Home sarà necessario prima di tutto avviare l’app, per poi selezionare la voce “Videocamere” presente nel menu superiore.
Ci sono poi altre due cose che mi hanno lasciato piuttosto perplesso: capire se una videocamera è attiva, non è poi così intuitivo ma, soprattutto, manca un’interfaccia web, che i vecchi modelli di telecamere Nest hanno a disposizione. In soldoni, non c’è alcun modo di controllare le telecamera da un computer, e bisognerà per forza utilizzare un’applicazione per smartphone, su uno smartphone o un tablet.
Integrazione con Android TV (o Google TV), poi, non pervenuta.
Ad ogni modo, dalla nuova sezione Videocamere di Google Home, è possibile tenere sotto controllo tutti i flussi video, controllare lo stato della batteria dei nuovi modelli, e gestire tutte le impostazioni.
Le opzioni di configurazione non sono tantissime, ma sono comunque superiori rispetto a quelle che si hanno a disposizione nell’app Nest con i vecchi modelli, e permettono anche la personalizzazione delle accensioni della telecamera in base agli eventi.
Autonomia della batteria
La batteria integrata nella Google Nest Cam (a batteria) è una 6000 mAh che, secondo l’azienda, dovrebbe garantire un’autonomia variabile tra un mese e mezzo (con 25 eventi registrati al giorno) e 7 mesi (con 4 eventi al giorno). Con i nostri test siamo giunti alla conclusione che la reale autonomia dovrebbe arrivare attorno ai 3 mesi, confermando le stime di Google, anche se è un fattore piuttosto relativo, che dipenderà molto dalle impostazioni della telecamera e dal suo posizionamento.
Posizionando la Google Nest Cam (a batteria) in una zona della casa in cui c’è poca attività, l’autonomia aumenterà, viceversa posizionandola magari in giardino o in una zona in cui passano spesso autovetture, animali o persone, l’autonomia diminuirà vertiginosamente.
Tutto sommato però, il compromesso è più che giusto, e posso ritenermi piuttosto soddisfatto per l’autonomia generale della batteria. La ricarica però, è piuttosto lenta: ci vorranno circa 5 ore per una ricarica completa.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita della Google Nest Cam (a batteria) è di 199 euro sul Google Store, che diventano 359 euro se si vuole acquistare il pacchetto con due telecamere. La base per interni costa 35 euro, e ci vorranno altri 35 euro per l’acquisto del cavo impermeabile qualora la si voglia utilizzare in esterno alimentata a batteria.
E insomma, traendo le somme il punto è questo: ancora una volta, la Google Nest Cam (a batteria) è la più bella telecamera di sorveglianza in circolazione ed è senza dubbio tra le più avanzate e tra i modelli con la migliore qualità dell’immagine possibile. Il suo funzionamento è semplice e impeccabile ed i miglioramenti riguardanti la batteria e l’elaborazione delle immagini in locale non sono cosa da poco.
Il punto è che secondo me quelli di Google avrebbero dovuto gestire meglio questa “transizione” verso Google Home, magari permettendo agli utenti di aggiungere una scorciatoia sulla scrivania per accedere immediatamente alla sezione videocamere, oppure integrando la possibilità di gestire anche iv vecchi modelli in Google Home (evitando così la necessità di utilizzare due applicazioni).
Il prezzo, poi, è quello tipico dei prodotti di Nest: è caro, ma in certi casi è giusto che la qualità venga pagata.
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