Se avete uno smartphone Android, allora molto probabilmente il concetto di streaming in HD non vi può che interessare. Sì, perché da anni la fruizione dei contenuti video si è spostata dall’avvenire esclusivamente su TV a comprendere anche la telefonia. Un vantaggio molto considerevole, dato che ci permette di guardare film e serie TV in giro, che si sia su un mezzo pubblico, in un parco o più semplicemente a letto. Tuttavia, alcuni di voi potrebbero non sapere che il proprio smartphone non è in grado di supportare lo streaming in HD. Non tutti ne sono in grado, infatti, ed è proprio per questo che vi voglio spiegare come controllare se il vostro telefono ne è in grado o meno.
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ToggleCome controllare se il tuo smartphone supporta lo streaming in HD
A differenza delle smart TV TV, hackerare un contenuto in streaming da PC o da telefono può risultare decisamente più facile. Ed è per questo che qualche anno fa Google ha introdotto WidevineDRM, basata sul sistema Digital Rights Management. Questa tecnologia di crittografia fa sì che le app che vi si appoggiano godano di una protezione contro la copia e la ridistribuzione non autorizzata dei contenuti. Fra queste app troviamo Netflix, Prime Video, Disney+, Google Play Film, NOW e così via.
Non tutte le certificazioni sono uguali
Tutti gli smartphone Android ne sono provvisti nativamente, ma esistono vari livelli di certificazione Widevine. Ogni volta che un nuovo smartphone viene lanciato, Google ne deve certificare l’esistenza sotto vari profili. Fra queste certificazioni c’è anche quella Widevine: se viene passata, allora lo smartphone è in grado di supportare lo streaming HD. Questo significa che, connessione permettendo, potrà riprodurre video in streaming in qualità 720p e superiori. Gli smartphone che fanno parte di questo gruppo hanno certificazione Widevine L1. Per ottenere questo livello, il telefono deve garantire il grado massimo di protezione TEE a livello di elaborazione, crittografia e controllo.
Se il supporto TEE non è completo e l’elaborazione video avviene separatamente, allora lo smartphone avrà certificazione Widevine L2 e i video saranno limitati ad un massimo di 540p. Infine, se il telefono non dispone di supporto TEE allora si passa a quella Widevine L3, dove i video arrivano ad un massimo di 480p. Attenzione, però: sbloccare il bootloader e ottenere i permessi di root di un telefono L1 lo farà automaticamente passare ad L3. Inoltre, può capitare che un aggiornamento ufficiale possa dare qualche problema, facendo peggiorare il grado di certificazione.
Come sapere se il tuo telefono è Widevine L1
Se avete il dubbio o la curiosità di scoprire se il vostro smartphone Android ha il supporto allo streaming HD, esiste un’app che fa al caso vostro. Si chiama DRM Info e la potete trovare gratuitamente sul Google Play Store.
Una volta scaricata ed installata, vi basterà avviarla, scrollate in basso ed avrete una panoramica della certificazione Widevine Lx del vostro dispositivo.
In alternativa, potete utilizzare la stessa app Netflix. Apritela, cliccate in alto a destra sull’icona del vostro account, selezionate “Impostazioni app“, scorrete in basso e selezionate “Specifiche di riproduzione“. Qua troverete indicato il grado di certificazione del vostro dispositivo.
In caso riscontraste una certificazione L2 o L3, purtroppo non c’è molto che possiate fare per farla passare ad L1. È un passaggio che tocca necessariamente al team Google. Se invece il problema derivasse da un aggiornamento fallato, allora vi consigliamo sempre di effettuare una ricerca Google per verificare se altri utenti con il vostro modello di telefono siano riusciti a risolvere.
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