Dopo un mese di utilizzo con Samsung Galaxy Note 20 5G ho deciso che non avrei voluto fare una recensione normale, ma che sarebbe stato più giusto parlarvi dello smartphone nel suo utilizzo quotidiano tra punti di forza e aspetti da migliorare e con una domanda che ci avrebbe accompagnato in tutti i comparti: per chi è pensato il nuovo Galaxy Note 20 5G? Quale target è in grado di sfruttarne a pieno le potenzialità?
Mettetevi comodi, prendetevi qualche minuto di pausa dalla routine giornaliera, e analizziamo nel dettaglio tutti gli aspetti all’interno dell’articolo.
Indice
ToggleRecensione Samsung Galaxy Note 20 5G: chi dovrebbe sceglierlo al posto del Note 20 Ultra?
Scheda tecnica – Samsung Galaxy Note 20 5G
Dal momento che non sarà un’articolo particolarmente tecnico ho deciso di lasciare qui in alto le specifiche del nuovo Samsung Galaxy Note 20 5G, in modo tale che le possiate consultare prima di immergervi nella lettura sulla mia esperienza di utilizzo.
- Dimensioni: 161.6 x 75.2 x 8.3 millimetri;
- Peso: 192grammi;
- Certificazioni: IP68;
- Display: Super AMOLED Plus da 6.7 pollici in Full HD+, HDR10+, form factor 20:9, 393 PPI, Corning Gorilla Glass 5;
- Hardware: Exynos 990, 8 GB di RAM LPDDR5, 256 GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile), GPU Mali-G77;
- Connettività: Dual SIM con 4G LTE e 5G SA/NSA, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0, USB-C con trasferimento video, NFC, GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo;
- Sensore fingerprint sotto al display e riconoscimento facciale 2D;
- S-Pen: IP68, Bluetooth, latenza a 24 ms, 4096 livelli di pressione;
- Fotocamera:
– Teleobiettivo da 64 mega-pixel, f/2.0, PDAF, OIS, zoom ibrido 3X;
– Principale da 12 mega-pixel, f/1.8, Dual Pixel PDAS, OIS;
– Ultra-wide da 12 mega-pixel, f/2.2, grandangolo a 120°.
– Flash LED, auto-HDR, video in 8K a 24 fps, 4K a 30/60 fps, Full HD a 30/60/240 fps o HD a 960 fps con EIS + OIS.
– Fotocamera frontale da 10 mega-pixel, f/2.2.
- Software: Android 10 con One UI 2.5 e patch di sicurezza aggiornate al 1 Novembre 2020;
- Batteria: 4300 mAh con ricarica rapida a 25W, ricarica rapida wireless a 15W e reverse wireless charging a 4.5W.
Unboxing
L’unboxing è un aspetto che tratto in ogni mia recensione perché ad oggi la fascia alta di mercato si divide in due categorie: chi nonostante il prezzo riduce gli accessori in dotazione e chi vuole comunque offrire un prodotto completo agli utenti, adeguato alla cifra spesa per portarlo a casa.
Per questo motivo nella confezione di vendita del Samsung Galaxy Note 20 5G troviamo quasi tutto il necessario per poterlo utilizzare acquisti aggiuntivi. Dico quasi perché troviamo l’alimentatore, troviamo il cavo di ricarica e addirittura degli auricolari di qualità AKG (in-ear) con ingresso USB Type-C, ma non troviamo una cover.
Nemmeno in passato l’abbiamo vista (se i ricordi non mi ingannano), ma era giusto farlo notare anche ai più esigenti.
Design – Addio bordi curvi, si ritorna al passato
No, questa volta con il termine “passato” non si vuole dare un’accezione negativa, anzi. L’utilizzo del un display flat sul nuovo Samsung Galaxy Note 20 5G ci riporta alla praticità dei primi Note, quelli che veramente si differenziavano dalla serie Galaxy S per le loro funzionalità aggiuntive.
Infatti i bordi curvi, per quanto affascinanti e per quanto possano facilitare la presa di uno smartphone noto per essere extra-large, hanno la particolarità di essere poco pratici nell’accoppiata con uno degli elementi distintivi dei Galaxy Note: l’S-Pen.
Finalmente sarà possibile sfruttare display in tutta la sua ampiezza e sottolineare, disegnare o prendere appunti fino all’ultimo pixel. In aggiunta, oltre al fatto che il pannello è a filo con la scocca, troviamo delle cornici veramente finissime per cui sembrerà di impugnare solamente lo schermo.
Per quanto riguarda le dimensioni posso fare un paragone con il mio OnePlus 8, le cui misure e forme sono simili, ma che ha il vantaggio di essere impugnato con un po’ più di facilità grazie ai bordi curvi. Tuttavia, la serie Galaxy Note non è mai stata particolarmente adatta per gli amanti dei compatti. Anzi devo dire che, con 161.6 x 75.2 x 8.3 millimetri ed un peso di 192 grammi, non è nemmeno tra i più grandi sul mercato.
Impugnandolo si ha una sensazione di estrema solidità e di raffinatezza, sebbene la back cover sia realizzata in plastica (di ottima fattura) anziché in vetro. L’aspetto ricorda quest’ultimo materiale e sinceramente penso che su un dispositivo di fascia alta ci si sarebbe aspettata una soluzione premium, ma guardando la situazione da un altro punto di vista bisogna tener conto di un punto a suo favore: questo “Glasstic” (come lo chiama Samsung) risulta essere meno scivoloso rispetto al vero “Glass” e, soprattutto, più resistente alle cadute.
A parte questo il frame laterale è composto da solido alluminio e non manca nemmeno una certificazione IP68 a proteggerlo da acqua e polvere. Ogni cosa sembra essere al suo posto, tranne il pennino che questa volta è sul lato sinistro. Non una tragedia, anzi, in questo modo riesco ad estrarlo direttamente con il mignolo quando lo impugno con una sola mano.
Già da ora possiamo iniziare a tracciare il profilo dell’utente ideale per questo Galaxy Note 20 5G, ovvero chi privilegia la praticità ai vezzi estetici. Non troviamo infatti la raffinatezza dell’Ultra, ma abbiamo comunque uno smartphone elegante e concreto. Via i bordi curvi se non apportano significative migliorie nell’utilizzo quotidiano e ben venga il display flat se mi consente di sfruttare lo smartphone a 360°.
Sono sicuro che chi crea contenuti, chi utilizza lo smartphone per lavoro o per l’università possa apprezzare a pieno queste sue caratteristiche. Al contrario chi vuole una soluzione compatta per un utilizzo casual allora questo potrebbe non fare al suo caso.
Display – Un Super AMOLED votato alla produttività, ma…
Abbiamo già detto che il display flat è sicuramente più funzionale quando entra in gioco l’S-Pen, ma a parte questo ci consente di avere un’ottima esperienza di utilizzo nella fruizione dei contenuti grazie alla matrice Super AMOLED Plus e delle dimensioni di 6.7 pollici con risoluzione Full HD+.
Anche grazie al supporto HDR10+ e allo speaker stereo, vedere film e serie TV sarà un esperienza di tutt’altro livello grazie. Come se non bastasse attraverso il software sarà possibile migliorare la qualità dell’immagine per le più famose piattaforme di contenuti video (es. Netflix, YouTube, TikTok ecc…).
Inoltre, grazie alla sinergia tra software, display ed S-Pen prendere appunti, sottolineare e disegnare sarà più facile e preciso rispetto alle scorse generazioni, in quanto il pennino raggiunge la latenza di soli 24 ms.
Quello che fa un po’ storcere il naso (e che allo stesso tempo giustifica la differenza di prezzo) è che sulla variante Ultra questa arriva a ben 9 ms, senza contare che troviamo un refresh rate a 120 Hz, a differenza dei classici 60 Hz di questa versione base.
In un settore in cui anche gli smartphone di fascia media posseggono un display con frequenza di aggiornamento più alta, continuare a limitare il proprio dispositivo con un pannello così bello ai soli 60 Hz è quasi un’ingiustizia.
Tuttavia in questo mese di utilizzo sono rimasto talmente soddisfatto dalle funzionalità associate alla S-Pen, inarrivabili su qualsiasi altro dispositivo presente attualmente sul mercato, che sono disposto ad accettare questo compromesso pur di portare laproduttività ad un livello superiore.
Hardware, S-Pen e connettività – Come un PC, ma nel palmo della mano
Introduco il comparto così: Exynos 990, 8 GB di RAM LPDDR5, 256 GB di memoria interna UFS 3.1. Un hardware che riesce a garantire delle ottime performance in tutti i contesti, è vero, ma quello che lo rende un dispositivo perfetto per la produttività e per l’utilizzo da ufficio è la sua integrazione con Microsoft e con le sue relative app, oltre la possibilità di sfruttarlo come vero e proprio notebook grazie a Wireless Dex o Dex tradizionale via cavo.
Questa non è semplice mirroring, ma una vera e propria modalità Desktop ottimizzata per schermi più grandi e che ci consentirà di usare lo smartphone proprio come fosse un PC. Tra l’altro possiamo collegarci anche tastiera e mouse Bluetooth così da poter lavorare o essere produttivi anche da remoto, che sia a casa o in qualsiasi altra parte del mondo.
In qualsiasi caso qualora non vogliate sfruttare accessori aggiuntivi il pennino vi aiuterà in diverse occasioni grazie alle Air Action, ovvero dei gesti effettuati con l’S-Pen che verranno associati a delle funzioni specifiche all’interno delle varie app. Possiamo per esempio scattare foto, sfogliare la galleria, alzare il volume, esplorare una presentazione Power Point e tanto altro ancora, il tutto anche a distanza di 10 metri. Riuscite a coglierne le opportunità?
Non finiscono qui le funzionalità perché in caso vogliate prendere appunti veloci potrete farlo anche a schermo bloccato, senza dimenticare che troviamo la possibilità di raddrizzarli successivamente qualora li abbiate scritti storti e di fretta.
Se però troppa produttività vi ha stufato, il comparto gaming vi aiuterà a rilassarvi e alleggerire le tensioni. Infatti, anche con i titoli più pesanti come PUBG l’esperienza di gioco è fluidissima e viene eseguita con dettagli al massimo e senza cali di frame evidenti.
L’aspetto sicuramente interessante è che nonostante non si parli di uno smartphone da gaming abbiamo un Game Launcher ricchissimo in cui potremo monitorare la cronologia di gioco e le ore spese a giocare, sarà possibile gestire le prestazioni di gioco su 3 livelli e, oltre a poter scaricare direttamente i titoli desiderati potremo anche monitorare alcune statistiche relative alle persone che stanno usufruendo di quel videogame proprio dai Galaxy.
Passando alla connettività non sentirete la mancanza di alcuna features, in quanto abbiamo Dual SIM con 4G LTE e 5G SA/NSA, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0, USB-C con trasferimento video, NFC, GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo. La ricezione è ottima e non avrete alcun problema in chiamata, nemmeno collegando delle cuffie Bluetooth in quanto il collegamento è rapido e ben saldo. Inoltre, non manca la possibilità di effettuare pagamenti tramite smartphone grazie all’NFC.
Continuiamo quindi a delineare il profilo dell’utente ideale per questo device. Fino ad ora abbiamo parlato di praticità e concretezza e mai come in questo comparto le due parole chiave trovano conferme maggiori. Il Samsung Galaxy Note 20 5Geleva la produttività all’ennesima potenza, che sia lavoro oppure università/studio.
Fotocamera e Audio – Content Creator fatevi avanti
Avere uno smartphone che eccelle nella produttività non significa che altri comparti come la fotocamera vengano messi da parte, anzi. Difatti questo Galaxy Note 20 5G è uno dei migliori nella sua categoria che, ricordiamo, è la fascia alta, ma non quella premium dove invece si colloca l’Ultra, il suo fratello maggiore.
Le specifiche sui sensori ve le ho lasciate a inizio recensione, ma sappiate che questo dispositivo si comporta egregiamente in diurna grazie ad un’ottima definizione e dei colori rappresentati fedelmente. Possiamo combinare più stili fotografici grazie alla modalità ritratto o all’utilizzo della grandangolare e anche in notturna o con meno luce il Note 20 5G riesce a garantirci delle ottime performance.
Inoltre, grazie alle tante modalità di scatto sarà possibile realizzare foto più particolari come per esempio accade con “Scatto singolo”. Più nel dettaglio, in un lasso che va dai 3 ai 10 secondi, l’intelligenza artificiale realizzerà più foto e più video insieme mostrandoci i risultati migliori. In questo modo saremo in grado di non perdere alcun momento e di catturare e condividere quelli migliori.
I video non possono essere lasciati da parte perché potranno essere sfruttati per la creazione di contenuti tanta è la qualità messa in campo da Samsung. Stabilizzati otticamente, con un buon audio catturato e con una risoluzione che si spinge fino all’8K (a 24 fps).
Infine, il Note 20 5G offre un audio stereo con un volume abbastanza elevato e un buon bilanciamento delle frequenze. Nella visione di film o durante le sessioni di gioco questo risulta essere veramente coinvolgente.
Per quanto riguarda il mio tipo di utilizzo, il Samsung Galaxy Note 20 5G rappresenta la soluzione ideale per tutti i miei viaggi. Sono solito, infatti, scattare più di 300-400 fotografie in pochi giorni, per poi rivederle e modificarle per i social. Beh, la qualità che riesce a garantirmi questo dispositivo non sono riuscito a trovarla su altri (nemmeno sul mio fedele OnePlus 8, ovvero il mio daily driver).
Software – Sempre più completo e integrato con Microsoft
Dell’integrazione con l’OS di Bill Gates ne abbiamo già parlato in precedenza, aggiungo solo che grazie al pacchetto Office, Outlook e OneDrive possiamo condividere qualsiasi cosa tra smartphone e PC con un semplice click. Ma non finisce qui perché volendo possiamo effettuare il mirroring sulla nostra macchina Windows ed utilizzare il telefono direttamente da lì.
Con la serie Note la One UI 2.5 basata su Android 10 è stata messa su alla perfezione per garantire un’ottima esperienza d’utilizzo professionale (ma non solo). Troviamo infatti tantissime funzioni associate alla S-Pen, la possibilità di clonare le app, i temi, la Spatial Awareness per mandare velocemente file ad un altro Android e tanto altro ancora.
Quello che mi ha lasciato sorpreso in questo mese di utilizzo è proprio la facilità e la rapidità con cui ho potuto scambiare i file dalla postazione fissa a quella mobile (da notebook a smartphone per intenderci), ma soprattutto la capacità di sostituire la prima in caso di necessità lavorative o universitarie.
Autonomia equilibrata
Sotto la scocca del Samsung Galaxy Note 20 5G troviamo una batteria da 4300 mAh, la quale ci consente di arrivare tranquillamente a sera senza necessità di ricarica anche con utilizzo intenso.
Difficilmente riuscirete a chiudere 1 giorno e mezzo utilizzandolo anche per lavoro e, infatti, con un refresh rate a 60 Hz e una batteria così capiente mi sarei aspettato un po’ di più, ma nel complesso ottiene la piena sufficienza, seppur senza sorprendere.
Molto utile la ricarica wireless, ma soprattutto la ricarica wireless inversa che ci consentirà di ricaricare delle cuffie TWS o eventualmente lo smartphone di qualche altro collega.
Conclusioni – Samsung Galaxy Note 20 5G
Lungo tutta la recensione ho cercato di raccontare la mia esperienza di utilizzo quotidianadopo 1 mese con Samsung Galaxy Note 20 5G. Dal momento che mi sono trovato decisamente bene, dunque, ho pensato di trattare tutti quegli aspetti con cui solitamente si ha a che fare giornalmente.
Adesso, però, è arrivato il momento di tracciare e definire nel dettaglio l’utente perfetto per questo smartphone. Le parole chiave sono: praticità e produttività.
Infatti, questo è un Note a tutti gli effetti, un dispositivo pensato per chi cerca concretezza ed è disposto a passare sopra ad alcuni limiti come la back cover in plastica o il refresh rate a 60 Hz perché, in fondo, la cosa più importante è la User Experience.
Parliamo dunque di uno smartphone votato allaproduttività, che è in grado di facilitare tutti quei processi lavorativi o di studio, ma che non vuole negare all’utente degli ottimi risultati in comparti come la fotocamera o il gaming.
Insomma, io mi sento di essere l’utente ideale per questo Note 20 5G perché lo utilizzo moltissimo per lavoro, ma allo stesso tempo per studiare e leggere eBook, senza dimenticare il fatto che posso portarlo con me durante i viaggi e scattare ottime fotografie o girare vlog per YouTube.
Content Creator, studenti o lavoratori che volete elevare la vostra produttività all’ennesima potenza fatevi aventi perché avete trovato il device giusto per voi.
Arriviamo però al prezzo, perché di listino è stato lanciato a 1079 euro nella variante 5G, troppi forse nel complesso, ma fortunatamente ad oggi è possibile trovarlo street price a delle cifre molto più contenute. Infatti, se da Unieuro ci aggiriamo attorno ai 900 euro, da altri store italiani o su Ebay lo potrete portare a casa con circa 750 euro!
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